domenica 1 luglio 2012

Recensione: Switched - Il segreto del regno perduto, di Amanda Hocking

Felice domenica a tutti! :)
Oggi, la recensione di un romanzo uscito lo scorso gennaio nelle librerie nostrane, il cui sequel, Torn, è approdato da noi il 22 Giugno. Primo volume di una trilogia fantasy, Switched si è rivelato una lettura semplice e scorrevole, ottima per chi cerca qualcosa di fresco e disimpegnato. Curioso di leggere il sequel (presto la mia recensione), ringrazio la gentilissima Giulia della Fazi per avermi inviato entrambi i volumi. Buona lettura! 

Titolo: Switched – Il segreto del regno perduto
Autrice: Amanda Hocking
Editore: Fazi “Lain”
Numero di pagine: 279
Prezzo: € 12,00
Sinossi: Wendy Everly ha diciassette anni, capelli sempre arruffati e un carattere insolitamente difficile. Vive con il fratello e la zia in una piccola, noiosa cittadina di provincia. La madre è ricoverata in una clinica psichiatrica, da quando ha tentato di uccidere la figlia il giorno del suo sesto compleanno. E stato allora che Wendy le ha sentito pronunciare per la prima volta un'accusa terribile: di avere in qualche modo preso, alla nascita, il posto del suo vero figlio. Adesso le giornate di Wendy trascorrono pigre, tra un liceo dove non s'impara nulla di davvero eccitante e una vita sociale e familiare prevedibile e monotona, quando va bene. Condizionare le azioni altrui con la forza del pensiero potrebbe essere un modo per scacciare la noia, ed è proprio quel che le capita e che non sa spiegare. Uno strano potere che viene da lontano ma di cui lei non può ricordare l'origine. A offrirle una conturbante risposta sarà Finn, un affascinante ragazzo da poco in città che si manifesta una notte alla finestra della sua stanza. È infatti lui che le rivelerà la sua vera identità di change-ling e le dischiuderà le porte di un mondo attraente e sconosciuto, duro e sconvolgente, dove la magia è di casa. Un mondo percorso da insidie cui Wendy scopre dolorosamente di appartenere, e dove le è riservato un destino più grande di quanto lei possa immaginare.
                                                                                La recensione
Wendy Everly è una ragazza petulante, schizzinosa, ribelle, di gusti difficili e in perenne contrasto con la sua famiglia, l'istituzione scolastica e i suoi capelli indomabili; ha una spessa corazza esterna e, come le sue coetanee, il sogno di piroettare - sotto le luci del ballo scolastico – con indosso l'abito perfetto e il desiderio di avere come accompagnatore il tenebroso Finn – assieme a lei, ultimo arrivato nel piccolo liceo pubblico in cui si è trasferita. Insomma, il ritratto di una diciassettenne tipo!
Il suo cuore fa le capriole e nel suo stomaco, abituato a ipocalorici cibi vegetariani, cominciano a frullare le farfalle di un inguaribile cotta quando si trovano stretti in un romantico lento. Poi, qualcosa va per il verso sbagliato..
Essendo una bella ragazza, nelle tante città in cui ha vissuto, l'irrequieta Wendy si sarà sentita paragonare a un'attrice del grande schermo o a un'angelica fata, ma Finn, appeso alla sua finestra alla fine di un disastroso primo appuntamento, le dà del...troll!
Modo originale per dichiarare il proprio amore, direte voi: già, un'avance certamente memorabile!
Ma quella di Finn non è una parola mormorata da un adolescente impacciato, né il mezzo di uno spasimante rifiutato per vendicarsi: è parte dell'impensabile verità che ruota attorno alla complicata vita dell'adolescente.
Da questo momento, perseguitata da misteriosi nemici, con il solo aiuto del coraggioso Finn, andrà alla scoperta delle sue magiche origini, scoprendosi erede al trono del regno dei Trylle e protagonista di una serie di cospirazioni di nemici vicini e lontani che bramano il potere che di diritto le aspetta.
Prendete la copertina. Soffermatevi sulle ambientazioni boschive, sulle farfalle che volano seguendo una scia invisibile di vento e polline, sulle atmosfere incantate di un luogo ameno che sembra brillare della luce diretta dell'arcobaleno e della polvere magica di fate in volo. Fatto? Dimenticate tutto.
Sotto questo punto di vista, Switched, primo volume della trilogia della simpatica Amanda Hocking, mi ha positivamente sorpreso. Viste le numerose recensioni lette in merito, colme di sprezzante ironia, affidandomi alla mia fervida e irriverente immaginazione, mi sarei immaginato personaggi strizzati in tutine verdi e tutù sbirluccicanti che, sullo sfondo di una foresta di carta pesta, volteggiavano tutt'altro che leggiadri, sorretti da cavi e corde sfilacciate, sulla scenografia di un musical scolastico di Sogno di una notte di mezza estate. Ovviamente nelle 279 che compongono il volume non vi è nulla di tutto questo, né vi è traccia dei simpatici e disgustosi orchi di Harry Potter o dei verdi e sognanti scenari della saga fantasy di Aprilynne Pike (Wings).
Il regno di Förening, a confine con il veramente poco esotico Minnesota, somiglia più a un esclusivo complesso residenziale che al regno in miniatura di un luogo da leggenda, e l'austera (e un po' stronza..!) Elora, madre naturale di Wendy, è più la Regina delle nevi che l'adorabile fata turchina di Pinocchio. E l'aitante Finn?
Ricordate la giovanissima Anne Hathaway che in Pretty Princess, sotto lo sguardo benevolo di Julie Andrews, riposti problemi e sogni da liceale, si apprestava a governare sul piccolo regno di Genovia? Ricordate il suo cambio di look, le sue lezioni di etichetta e di conversazione, gli imbarazzanti gala che doveva presiedere e le invidiose critiche dei nobili che speravano “cadesse”?
Bene, questa è una versione colorata di toni fantasy della celebre commedia di Garry Marshall - basata a sua volta su una serie di romanzi young adult dell'affermata Meg Cabot.
Il rischio di rendere Finn il nuovo Edward Cullen, dunque, è stato sventato: non ha quel fascino e, soprattutto, la capacità di inserire nei suoi discorsi quelle frasi poetiche e un po' fuori luogo tanto tipiche dei Baci Perugina. Meno melenso, certo, ma anche meno passionale e romantico. Tra lui e Wendy non c'è feeling. Quello che dovrebbe essere amore non si percepisce dai loro sguardi, dal tocco delle loro mani, dalle carezze delle loro labbra che si toccano, ma semplicemente dalla prosa semplice e godibile della Hocking, che dà nome e concretezza a un sentimento poco reale e ancora acerbo.
A dire il vero, verrebbe da paragonarlo a una versione più giovanile dello chaperon che nei romanzi della Cabot scarrozzava la principessina Mia su e giù per le strade di New York, a bordo di un raffinata limousine nera.
Meno malizioso e sexy di un comune urban fantasy, Switched sarebbe un soggetto perfetto per un telefilm della Abc o per un film di Disney Channel adatto a tutta la famiglia.
Non brilla né per l'originalità dello stile, né per quella della trama, ma non è assolutamente una lettura che sconsiglio, quindi non vi invito a soffermarvi soltanto sulla valutazione finale, nata dal giusto confronto col giudizio di altri romanzi letti.
E' senz'altro un urban fantasy diverso dal solito. Ha tanti difetti, ma anche qualche innegabile pregio. Non si prende troppo sul serio, fa sorridere e, quasi del tutto privo di scene di violenza e azione, potrebbe essere una prima lettura ideale per le ragazzine che cercano un libro che rifletta i loro sogni e le loro grandi speranze.
Un po' come quelli della mia generazione, arrivati gli 11 anni, speravano di ricevere una lettera da Hogwarts, così, le ragazze della nuova potrebbero desiderare di essere protagoniste di sfarzosi balli delle debuttanti e di intrighi dinastici proiettati in una colorata ottica da fiaba, a metà strada tra Anastasia e The princess Diaries.
Switched è un libro carino, semplice e godibile, nettamente migliore di quando mi aspettassi, che ha tutte le probabilità per crescere ed evolversi col proseguimento della trilogia. Voglio più azione, più avventura e un amore che sia più vero..
Intanto, posso affermare che questo primo volume della trilogia, per quanto scorrevole e simpatico, appaia in definitiva una fiaba moderna, meno magica e avvincente, tuttavia, di quella vissuta dalla giovane autrice – passata in pochi mesi da "emarginata" dalle speranze a pezzi a autrice di bestseller di fama mondiale.
Il mio voto: ★★ 1/2
Il mio consiglio musicale: Katy Perry – Wide Awake

6 commenti:

  1. Avevo riposto delle aspettative molto alte in questo libro, inutile dire che mi ha deluso, e parecchio!Una storia carina si, ma niente di più!Con un'idea di base cosi originale e innovativa, l'autrice avrebbe potuto creare un libro davvero fantastico!
    Spero che in Torn la storia si riprenda un pò!

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    1. è DELUDENTE anche in torn..hai ragione la storia era carina originale,l autrice poteva sviluppare meglio la storia, l idea che mi sono fatta finito di leggere sembra che l autrice aveva fretta di finire...deludente!! 2 libri adatti ai ragazzi

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  2. concordo in pieno con tua recensione! ^^

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  3. A me è sembrato un romanzo con troppe sbavature e privo di mordente. Probabilmente non leggerò Torn, non mi diverto a distruggere i libri. Però che peccato...

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  4. Ciao Mr Ink, sono Chiara del Blog di Chiara!
    Sto leggendo ora Switched e fino adesso mi sta piacendo, ma dal tuo voto non mi sembra un granchè! Vedrò alla fine!

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