Immaginare
il futuro sa di rimpianto [...] Passi la vita inchiodato nel
labirinto, pensando al modo in cui un giorno ne uscirai, e a come
sarà fantastico, e immagini che il futuro ti trascinerà piano piano
fuori di lì, ma non succede. E' solo usare il futuro per sfuggire al
presente.
Titolo:
Cercando Alaska
Autore:
John Green
Numero
di pagine: 340
Editore
: RL Libri ( Rizzoli)
Prezzo:
€ 5,90 ( Scontato, € 2.95 )
Sinossi:
Miles Halter, sedici anni, colto e introverso, comincia a frequentare
un'esclusiva prep school dell'Alabama. Qui lega subito con Chip,
povero e brillantissimo, ammesso alla scuola grazie a una borsa di
studio, e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa
studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano,
stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati. Ma
Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice. e quando
lei muore schiantandosi in auto vuole sapere perché. È stato
davvero un incidente? O Alaska ha cercato la morte?
Ci
sono tre tipologie di Young Adult: quelli alla Gossip Girl che
raccontano gli intrighi e le vite scandalose dei rampolli delle élite
delle grandi città; quelli tipici della letteratura italiana
contemporanea che, con poetici aforismi e massime dal sapore
universale, parlano con linguaggio vibrante del mondo odierno e che
finiscono inevitabilmente per essere apprezzati anche da adulti e
insegnanti; e, infine, ci sono i romanzi come “Cercando Alaska”
. Romanzi che non sono scritti per suscitare il consenso di vaste
fasce di pubblico e che non hanno la presunzione di cambiare con il
potere della parola la forma mentis di intere generazioni, tentando
di inculcare, in maniera nemmeno troppo criptica, concezioni e ideali
più o meno condivisibili.
Il
romanzo d'esordio di John Green è un romanzo per adolescenti,
narrato dalla voce fresca e brillante di un sedicenne. Non ci sono
perifrasi, abbellimenti retorici, sovrastrutture sintattiche e
furbastri espedienti letterari. E' una sorta di diario: il linguaggio
è diretto, forte, realistico. Arriva forte e chiaro. Esplicito, ma
mai volgare.
Per
la prima volta viene mostrato ai lettori un lato degli adolescenti di
oggi che troppo spesso è stato celato da un bigottismo dilagante,
soprattutto nel nostro paese. Gli adolescenti descritti dal
talentuoso autore sono, infatti, fatti di luci e ombre. Hanno pregi e virtù,
difetti e vizi. Ognuno di loro, partendo dal protagonista e arrivando
al personaggio più marginale, ha un mondo interiore ricco e denso di
chiaroscuri. L'autore si allontana coraggiosamente da un mondo di
romanzi tutti uguali, osando dove ben pochi autori hanno osato. Con
tono goliardico parla di amicizia, amore,droga e sesso; di un'età
in cui risate e pianto si confondono, e in cui vivere è come stare
perennemente in bilico sulle montagne russe. In un momento, felici e
con l'entusiasmo alle stelle, si ha la sensazione di poter toccare il
cielo con un dito; in un altro, soli e demoralizzati, si cade nel
nero dell'abisso. Urlare è inutile: nessuno può sentirci. Siamo
noi e il nostro muto dolore.
Il protagonista, il sedicenne Miles, sente di non aver ancora trovato il suo posto nel mondo; è alla ricerca disperata del suo “Grande Forse”. La sua esistenza è come un quadro noioso e monocromatico. Poi, una macchia di colore: uno sprazzo di luce che sa di vita e libertà e che ha le fattezze della bellissima Alaska. Una ragazza bella e provocante, che accende in lui pensieri proibiti e un'intensa voglia di vivere e sperimentare il mondo che lo circonda. E' un terremoto biondo. Un uragano che stravolge i suoi ormoni e le sue vaghe certezze. Lei lo introduce nel giro delle prime volte.
Il protagonista, il sedicenne Miles, sente di non aver ancora trovato il suo posto nel mondo; è alla ricerca disperata del suo “Grande Forse”. La sua esistenza è come un quadro noioso e monocromatico. Poi, una macchia di colore: uno sprazzo di luce che sa di vita e libertà e che ha le fattezze della bellissima Alaska. Una ragazza bella e provocante, che accende in lui pensieri proibiti e un'intensa voglia di vivere e sperimentare il mondo che lo circonda. E' un terremoto biondo. Un uragano che stravolge i suoi ormoni e le sue vaghe certezze. Lei lo introduce nel giro delle prime volte.
La
prima sigaretta, la prima sbronza, il primo scherzo, i primi amici,
la prima pomiciata, la prima ragazza, il primo amore. Per lei sente
di provare un sentimento sincero e senza nome. Nello specchio dei
suoi occhi azzurri vede riflesso, però, un mondo interiore travagliato e
gelosamente celato. Una bomba ad orologeria in segreto attiva e
pronta a scoppiare. Un
Bang, e la sua vita cambia. Comincia il doloroso momento del “dopo”.
Un tragico incidente, una vita che si spezza, un illusione che si
infrange brutalmente: gli adolescenti sono energia inesauribile,
hanno tutta la vita davanti. Morire non è contemplato nel manuale
del teenager medio.
Invece
Alaska muore. Lei, che ha il bizzarro nome di uno stato, non c'è
più. Lei, che fuma, dice parolacce, mette in mostra le gambe e fa
sesso libero, ha portato via con sé un pesante bagaglio di dubbi e
malinconia. A rimanere sono l'incertezza e il tarlo del dubbio. La
pena dei vivi.
Un incidente, o un inspiegabile suicidio?
Chi
sei? Chi eri? Perché te ne sei andata?
L'allegria
cede il passo al giallo e al dramma più intenso nell'ultima fase di
questo sorprendente romanzo di formazione. Green, pur non avendo la
stessa maestria del celebre Salinger, si rifà al Giovane Olden,
infrangendo tabù e meravigliando per intelligenza e sensibilità
artistica. Scrivere un romanzo del genere non è mai facile. Non è
impresa particolarmente ardua, infatti, quella di inventare mondi
fantastici e creature fatate, ma quella di fotografare la realtà è
un'abilità che solo in pochi hanno. John Green ci riesce alla
perfezione e la sua è una dote innata. Senza mai scadere in
scorretti sentimentalismi, riesce a commuovere e a ferire; a far
ridere e riflettere.
Se
il recente “After” di Jessica Warman, per contenuti e scene, era
accostabile al patinato mondo di The OC e Gossip Girl, questo
romanzo è una versione su carta della serie cult “Skins” . Se,
come me, ne siete fan, vi verrà automatico accostare la fragile e
complessa Effy ad Alaska e il simpaticissimo Sid a Chyp… e il
protagonista Miles, direte voi? Miles è ognuno di noi. Mai come in
questo caso, il nostro vissuto sembrerà confondersi con quello dei
personaggi. Emozionante, vivo e tagliente,“ Cercando Alaska” è
la sorpresa in cui sperano di imbattersi tutti i lettori. Consigliato
veramente a tutti ! Un gioiellino.
Il
consiglio musicale: Il peso della valigia – Ligabue
“ ...e
gli occhi han preso il colore del cielo
a furia di guardarlo
e con quegli occhi ciò che vedevi
nessuno può saperlo .”
a furia di guardarlo
e con quegli occhi ciò che vedevi
nessuno può saperlo .”
Proprio questa settimana mi è arrivato questo libro e non vedo l'ora di leggerlo :D
RispondiEliminal'ho letto diverso tempo fà e sono d'accordo..un libro bellissimo
RispondiEliminaQuesto libro lo sto cercando da diversi mesi, ma non l'ho trovato in nessuna libreria nei dintorni di dove vivo. Mi sa che dovrò ordinarlo in internet perchè mi sembra veramente un gran bel libro!
RispondiEliminaLa recensione esprime bene il tuo parere, ora non vedo l'ora di leggerlo! :)
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