mercoledì 10 luglio 2019

I ♥ Telefilm: Stranger Things S03 | Black Mirror S05

Ero partito annoiato in partenza. Negativamente prevenuto, e per via di un passaparola che, fra fumetti, romanzi e pubblicità, aveva reso poco sentito il ritorno a Hawkins. Sono uno spettatore che si annoia presto: la seconda stagione, troppo seriosa per i miei gusti, aveva già smorzato gli entusiasmi iniziali. Sono un pioniere solitario che alle mete frequentatissime – per esempio Game of Thrones, mai seguita – non s'interessa. Per fortuna cambiare idea si può. Così come, partiti sulla difensiva, ritrovarsi a guardare con gli occhi a cuoricino una sorprendente terza stagione: forse la migliore. Il merito non spetta, no, all'inventiva degli sceneggiatori. Stranger Things è sempre lo stesso, ma quest'anno c'è magia nel contenitore con all'interno il meglio degli anni Ottanta. Non soltanto creature alla Tremors o invasati che ricordano gli zombie di Romero, ma anche l'umorismo delle commedie adolescenziali: ironiche e smaliziate, con tanto di conflitto maschi contro femmine o di giochi da tavolo traditi, infine, per i primi baci. I protagonisti sono diventati grandi. A un passo dall'adolescenza sperimentano pomiciate e gelosie; imboccano strade differenti ma la paura li raduna comunque nello stesso luogo. Più horror che in passato ma anche più spassoso, Stranger Things si veste di leggerezza per l'estate. Mentre il quattro luglio si avvicina, e distrae gli adulti con le giostre in piazza o i cieli di mille colori, nessuno sembra accorgersi del pericolo in agguato: i russi trafficano con il paranormale e come laboratorio segreto hanno il nuovo centro commerciale. La Ryder e Harbour, abbastanza sopra le righe da risultare irritanti, torchiano un sovietico già idolatrato in rete; l'esilarante Steve, lasciata la noiosa Nancy a indagare, serve gelati accanto a una nuova arrivata – la splendida figlia di Uma Thurman e Ethan Hawke – e s'intrufola in cunicoli proibiti guidato da Dustin e dalla sorellina di Lucas, altra inaspettata spalla comica; Eleven, confusa dai sentimenti verso Mike e ancora al centro del ciclone, questa volta preferisce affidarsi ai pregi della coralità nella lotta al male. Il Mind Flayer, infatti, non è andato via. Splatter e irriverente, un tempo poteva contare soprattutto sull'effetto nostalgia e sui poteri straordinari della sua eroina: al centro di un assedio adrenalinico, queste otto puntate aggiuntive spaziano invece dal survival allo spionaggio, regalandoci un'avventura basata su comprimari vincenti e toni sempre indovinati. La sensazione che ci assale, ai titoli di coda, è una malinconia simile a quella del mese di settembre. Come rinunciare all'incanto di vacanze in cui ogni stranezza è possibile, se ci aspettano la scuola e le responsabilità degli adulti? Spaventano i viaggi e il dolore; spaventano i cambiamenti. Ma a tirarci su, sotto forma di duetto, c'è una canzone iconica finora associata alla Storia infinita: canta di mondi di fantasia e favole senza fine. Sarebbe stato bellissimo, tuttavia, se Stranger Things avesse voluto contraddirla per fermarsi qui: a un finale con i fuochi d'artificio, che piace immaginare risolutivo perché perfetto. (8)

Lui, lei, l'altro: un triangolo a tinte gay, consumato fra realtà virtuale e vita vissuta. C'è lo spunto, ma manca lo sviluppo. Un tassista sull'orlo di una crisi di nervi prende in ostaggio lo stagista di una società di comunicazioni: c'è un attore incredibile, ma manca una riflessione che risulti meno didascalica di così. Un'adolescente emarginata trova un'amica nella bambola progetta a immagine e somiglianza di una cantante sulla cresta dell'onda, ma la quotidianità di una star generazionale non è tutta applausi o luccicori: a bordo c'è un'ospite chiacchieratissima, Miley Cyrus, ma manca il senso. La superficie dello specchio nero di Charlie Brooker era già incrinata da un po'. Quest'anno apre le ennesime, preoccupanti crepe, ma spiace meno dello scorso anno grazie a pochi episodi – tre in totale – che almeno invogliano al binge. Attento non tanto alla fantascienza quanto all'umano, Black Mirror riflette sui social media e sull'importanza della comunicazione faccia a faccia: cosa mai accaduta prima, si apre perfino alla speranza. Su carta, quelli descritti potrebbero sembrare i segreti di una stagione che reagisce alla stanchezza rinnovandosi. Ma, un po' delusi, ci si accorge che sono semplicemente le avvisaglie di una serie che in assenza di fantasia sta perdendo la ferocia delle idee iniziali. Realizzando episodi con la lunghezza dei mediometraggi, di buona qualità ma niente affatto memorabili, che chiudono la satira fra parentesi tonde e passano dal dramma omosessuale al thriller alla Locke, fino a concedersi una tappa inclassificabile nella commedia adolescenziale. Caro Brooker, ora fermati. Prenditi il tempo che serve, per scrivere e metabolizzare le critiche ricevute. Frena le pressioni dell'emittente e, se necessario, non proseguire. Cerca il brillantante per il tuo specchio opaco, o cambiagli titolo; trovagli un nuovo impiego. Non basta l'indiscutibile bravura di Andrew Scott, preferibile al Vetril, per tirarlo a lucido come pretenderemmo. (6,5)

21 commenti:

  1. Sono d’accordo, Charlie Brooker dovrebbe affidarsi a qualche sceneggiatore che ha voglia di portare avanti quello che lui ha iniziato. Per il resto, mi guardo attorno e mi rendo conto di essere uno dei pochi a cui questo “Strane cose 3” non ha suscitato emozione, forse sto sprofondando nel “sottosopra”. Cheers!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ero pronto a dirmi anche io finito nel sottosopra, dopo quella seconda stagione sotto tono, e invece mi sono piacevolmente ricreduto. Quarto e settimo episodio, in particolare, perfetti.

      Elimina
  2. Di Black Mirror 5 ancora non vedo niente e manco ne ho voglia... e forse faccio bene, ahaha!
    Su Strange Things la vediamo uguale uguale. Peraltro torno a parlarne a breve, tanto mi ha colpito.
    L'unica differenza è che non partivo prevenuto: innanzitutto la StrangerThingsMania è iniziata solo ora, estesa a tutti; poi, era ambientato in estate, e ragazzini + estate + anni '80 NON può essere brutto a prescindere, ahaha :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema, secondo me, è che già la serie è un omaggio dichiarato che no, non inventa niente di nuovo.
      Serve scimmiottarla, facendo omaggi all'omaggio; le copie della copia? 🤔

      Elimina
  3. Stranger things é Una serie che presto inizierò anche io 😊 mi incuriosisce troppo 😊😊

    RispondiElimina
  4. La nuova stagione di Stranger Things mi sta entusiasmando pochino. Momenti carini, ma la trama non mi convince. Punto tutto sugli episodi successivi. Speriamo bene.
    Con black mirror sono ancora ferma alla quarta e, se non ricordo male, non mi aveva convinto tantissimo

    RispondiElimina
  5. Su Stranger Things, ma già lo sai, concordo in pieno.
    E sono d'accordo, ci sarebbe stato anche il finale.
    Black Mirror, invece, devo ancora vederla. E un pò la temo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Black Mirror non l'ho trovata brutta come leggevo, ma comunque resta poca cosa. Il passaggio a Netflix le ha fatto non male, peggio.

      Elimina
  6. Stranger things 3 la sto per vedere anche io, black mirror la vedrò in seguito ^_^

    RispondiElimina
  7. 2 serie che amo alla follia. Stranger Things non mi annoia per nulla, l'ultima serie molto più violenta e sanguinosa. Black Mirror delusa dai soli 3 episodi... ma comunque....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se ne dovevano fare di più, e sempre di questo discutibile livello, meglio fermarsi a tre e basta. Altrimenti, dopo la Cyrus, mi invitavano anche Emma Marrone.

      Elimina
    2. XD ahaha anche io non ho apprezzato BM.

      Elimina
  8. Il primo episodio di Stranger non mi ha fatto impazzire, ma dicono tutti di andare avanti nella visione e lo farò, ma con calma perché non riesco a fare binge watching. Black Mirror è cambiata, si, anch'io ne ho parlato sul mio blog. Meno cinica e bastarda, ma sempre attuale. Forse non è la serie che cambia, ma sono i tempi che la inducono a cambiare. Vite vissute su instagram e miti presi come modelli di vita (Ferragni &co.). Vedremo in futuro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il primo episodio è inutile ma carino. Il bello, fidati, succede negli altri.

      Passo a leggerti (e seguirti) con Black Mirror. Per me influencer e simili, però, esistevano già ai tempi della prima stagione. Perché non parlarne andando più per il sottile? Questa volta, gli episodi mi sono sembrati troppo spicci, troppo grossolani.

      Elimina
    2. Tutto sommato, Black Mirror mi è sembrata comunque buona, aldilà del cambiamento epocale. Di Stranger sto andando avanti con la visione e in effetti le cose stanno migliorando. Molto splatter e Bodysnatchers... per chi capisce senza spoilerare troppo.

      Elimina
    3. Impossibile non pensare a un certo sci-fi, in effetti. :)

      Elimina
  9. Anche a me è piaciuta molto la nuova stagione di Stranger Things, proprio per tutta la dinamica, ahimè forse un po' triste, dell'arrivo dell'adolescenza con tutti i problemi che si porta dietro, come se di problemi ad Hawkins non ce ne fossero già abbastanza!
    Mi chiedo anche io se non fosse il caso di fermarsi lì, come finale non mi sarebbe dispiaciuto... spero comunque in una futura quarta stagione di qualità, a questo punto.
    Black Mirror, invece, mai visto, ma me ne hanno parlato bene :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le prime tre stagioni di Black Mirror sono strabelle e molto brevi, dovresti recuperare. :)

      Elimina