giovedì 16 giugno 2016

Recensione: Le sorelle, di Claire Douglas

Credi che l’abbia scoperto, ha scoperto il nostro segreto?

Titolo: Le sorelle
Autrice: Claire Douglas
Numero di pagine: 333
Prezzo: 16,90
Sinossi: Ha tagliato i ponti con la famiglia, si è isolata dagli amici, si è trasferita in una nuova città. Eppure, quando incontra Bea, ha l’impressione che il destino le stia dando una seconda occasione. Perché quella ragazza non solo è fisicamente identica a Lucy, ma le assomiglia pure nel modo di parlare e di vestirsi. Inoltre anche lei ha un gemello, Ben, perciò più di chiunque altro comprende il vuoto che sente Abi. E si propone di colmarlo, accogliendola nella grande casa che divide col fratello. Se con Bea è stata un’affinità istantanea, con Ben è amore a prima vista. Tuttavia, più tempo passa insieme con loro, più Abi si convince che ci sia qualcosa che non vada. All’inizio è solo una sensazione; poi, però, sono arrivate le fotografie strappate, gli oggetti spariti dalla sua camera, l’uccello morto lasciato sul letto. Sono opera di Bea, folle di gelosia per la relazione del gemello? A volte, Abi spera che sia così. Altrimenti vorrebbe dire che qualcuno ha scoperto il suo segreto. 
                                               La recensione
Sono le regole base.
Non giudicare un libro dalla copertina.
E, nei romanzi di genere, nulla è come che sembra.
Leggendo Le sorelle, thriller che le maggiori testate britanniche acclamano come esordio dell'anno e magistrale gioco psicologico, mi trovo a pensare che la prima regola l'ho dimenticata per forza – la scarpa con il tacco e quella da tennis, le assi del pavimento e il font cupo mi avevano soggiogato già –, che la stampa intesse fantasiosi fregi al vero e che il secondo punto, quello sulle apparenze che ingannano, in realtà è il solo che io, la critica estera e Claire "a mai più rivederci" Douglas abbiamo rispettato fedelmente. Nella sua storia, infatti, non c'è un singolo spiraglio di mistero, non ci sono morti o sparizioni e i personaggi principali, che ora in prima e ora in terza persona si raccontano in capitoli alterni, giocano a carte scoperte senza la minima furbizia. Nulla, in quasi quattrocento pagine, è imprevisto, e troppo è lasciato al caso. Di giallo, in Le sorelle, solo la calzatura solitaria su una copertina che ti inganna. Se non fossi a conoscenza della bontà di Barbara, addetta stampa di rara pazienza e disponibilità, penserei che mi abbia giocato un tiro mancino.
Che si sia sbagliata, infatti? Che, durante la spedizione, il vestito gotico e piovoso pensato per la Douglas sia scivolato per errore su un romanzo sentimentale, e di quelli poco pepati? Istintivamente, a un certo punto, gli ho tolto la sovracopertina: così, per sapere se ci fosse stata una svista. Le sorelle, infatti, non mi convinceva sin dai primi capitoli. Mentirei se dicessi il contrario: che c'è stato un episodio in particolare a scavare un abisso di insofferenza tra noi. Hanno fatto il necessario uno stile pedestre, le promesse mancate, i tanti figuranti biondi e poco sospetti. La storia in teoria: una trentenne sconta sulla propria pelle i traumi per la morte della sorella gemella, di cui si sente nel profondo colpevole, e s'imbatte in Beatrice, che come la sua parente defunta è gioiosa, chiara, lentigginosa. La somiglianza è forte e Abi, narratrice inaffidabile e donna ossessiva, sviluppa per l'altra una forte attrazione. Qualche pagina – senz'altro, non abbastanza – e le due diventano coinquiline, in una casa che ospita giovani artiste e un solo uomo. Ben, il gemello di Beatrice. E la protagonista, inizialmente affascinata da lei, cambia poi sponda e pensiero per via di questo marcantonio imponente, scozzese, biondo, che fa sospirare, desiderare la mela proibita e dimenticare l'inizialmente appetibile Bea. Messa in secondo piano, ecco che la nuova conoscenza di Abi reagisce. Compaiono foto strappate, velate minacce, passerotti decapitati sul copriletto. C'è stato un passato torbido tra Beatrice e Ben, uniti ben oltre il limite del sano amore fraterno?
Quale delle due donne – che hanno lo stesso guardaroba, gli stessi tratti e, in definitiva, lo stesso tarlo – è colei che merita la nostra spassionata fiducia? La storia in pratica: un prevedibilissimo triangolo amoroso, pruriginoso manco un po’, con un terzetto di personaggi che vivono una vita bohèmien e piatta: come se si conoscessero da una vita (e non da una manciata di pagine); come se fossero nel fiore della vita universitaria (e non trentaduenni dal sospettissimo caschetto fulvo); come se un The Dreamers incontrasse Inserzione pericolosa (e, anziché darsi al brivido, tra trasgressione e doppie identità, l’erotismo e il thriller andassero a dormire assieme alle galline). Due figure femminili senza misteri, poi, e, al vertice, l’uomo che non deve chiedere mai. Scrittura insipida, comprimari inservibili e, a parte, “morti ammazzati cercarsi”. I lati positivi: un’inconsistenza di fondo che, lì per lì, in pieno ripasso, ho scambiato per una specie di fluidità; una curiosità mantenuta viva e vegeta – vivi e vegeti anche tutti i personaggi, perché Le sorelle è un thriller senza omicidi e senza gusto – da indizi e piccoli dubbi, che purtroppo trovano sommarie spiegazioni. 
Eccessiva pretesa, infatti, sul finale, aspettarsi un colpo di scena.
In questo, la pigrizia di Claire Douglas, sì, cambia le classiche regole.
La copertina è la sua virtù maggiore: la sola soddisfazione che il detto ci riserva.
E, strada facendo, si rivela un romanzo rosa mascherato da giallo; magari, nella stessa notte in cui la gemella di Abi, Lucy, perse la vita, ad Halloween.
Parente, Lucy, di cui avevo dimenticato, tra l'altro, il nome e l’esistenza: in secondo piano, rispetto alle false relazioni pericolose dei personaggi principali.
Sangue del proprio sangue che in un esordio sopraffino rispolverato quest’anno, con Rosamund Lupton, pulsava, al contrario, notte e dì.
E sorella, qui, che ti fa desiderate di essere figlio unico.
Il mio voto: ★★
Il mio consiglio musicale: Wrongchilde – Love is a Battlefield (feat. White Sea)

37 commenti:

  1. Uh, meno male che alla fine lo avevo scartato :D Per una volta non ho ceduto al fascino della copertina xD

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    1. Ma oltre alla copertina, per me, c'era anche la storia.
      Peccato sia stata sviluppata malissimo!

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  2. Ero un po' dubbiosa su questo romanzo. Mi sa che non lo metto in lista per le mie prossime letture xD c'è da dire che a me non fa impazzire neppure la cover ahahah xD

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  3. AHAHAH Eccoti dopo aver letto la recensione di Laura aspettavo anche la tua...e pensare che ieri in libreria lo stato quasi per prendere che delusione...a quanto pare sembra tutto tranne che un thriller...Mi fido ciecamente di voi neanche a leggerlo a questo punto un thriller o va o non va non sono come gli altri generi dove i gusti possono essere soggettivi.

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  4. Non ero neppure lontanamente tentata da questo libro, che ora, dopo la tua recensione e quella di Laura, per quanto mi riguarda può passare direttamente tra i libri da utilizzare per il book folding. Potrebbe infatti diventare un grazioso alberello di Natale o un riccio porta biglietti.
    un saluto da Lea

    P.S: Mi è piaciuto l'aggettivo pedestre!

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  5. Peccato o.o eppure la combinazione trama/copertina, come dicevi anche tu, faceva pensare a una gran bella figata >.< passerò!

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    1. Passa.
      Con il voto, sono stato anche abbastanza largo di maniche...

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  6. Alla fine ogni thriller in uscita viene dichiarato thriller dell'anno, ahimè...meno male che ci siamo noi che li smascheriamo :p purtroppo nessuno ci restituisce le ore perse in queste letture

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    1. Uff, quant'è vero?
      Ne sto leggendo uno per ragazzi, Brucio, e promette bene.
      Ti dirò. :)

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  7. Leggo la recensione di Laura, leggo la tua come ulteriore prova e affermo con convinzione che si tratta di un fiasco colossale! Eviterò di leggerlo, per ovvie ragioni, e di guardarlo quando passerò in libreria! Grazie per la tua recensione molto attenta e precisa :)

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  8. Eccomi qui! Io ti aspettavo, paziente, al varco di questa recensione. E come sempre, sei riuscito ad essere preciso, chiaro e professionale sino all'ultima riga. Ma questa volta sei anche riuscita a strapparmi più di un sorriso!
    E detto ciò, tanti saluti a Caterina Caselli!

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    1. Saluti a Caterina.
      E, mannaggia, non l'ho neanche ricordata nel consiglio musicale :-P

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  9. Peccato, la trama sembrava interessante, e dalla copertina, come hai detto tu, pareva proprio un bel thriller.

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    1. Confermo, ma la trama perde il suo perché dopo pochissimo.
      Colpa dell'autrice, che della buona idea non sa che farsene.

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  10. Ho notato questo libro tra le uscite del mese, ma, nonostante la cover carina, non m'ispirava. Ed ora, dopo la tua recensione, penso proprio di aver fatto bene a lasciarlo perdere.

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  11. :o Veramente non ti è piaciuto? Mi ispirava molto, peccato! Adesso non credo spenderò questi soldi dopo aver letto la tua recensione. Quindi grazie per avermi fatto risparmiare xD

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  12. I gialli tendono a non piacermi neanche quando sono scritti bene, quindi lo passo senza nessun rimpianto u_u

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    1. Per me, invece, il giallo è tra i generi più difficili e le donne sono le migliori, in questo campo.
      Peccato che l'autrice, ho scoperto, scrivesse per "riviste femminili". Immagino, del tipo che danno gratis sulla spesa, da Acqua e sapone.

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  13. L'ennesimo thriller dell'anno...da mettere sotto i piedi della scrivania traballante! ultimamente è diventata consuetudine :)
    Ma, grazie a te e Laura, non mi lascio fregare, almeno stavolta!

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    1. Arriverà il giorno in cui i romanzi saranno ciò che le fascette promettono? Questo, il mistero più grande.
      ;)

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  14. Oh, era nella mia wishlist ma immagino che dovrei toglierlo... o per lo meno lasciarlo per ultimo. Peccato, prometteva bene!

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  15. QUESTA è una recensione che mi convince a non leggere un libro... ;) :P

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  16. E niente, leggevo la tua recensione con un sorrisetto, lo hai bocciato con eleganza, professionalità e una sottilissima ironia.

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    1. Ti ringrazio.
      E' sempre difficile bocciare, quindi, se mi dite così, mi consolate :)

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  17. E mi sa che allora, alla faccia delle testate britanniche, me lo posso risparmiare!

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    1. Con queste scarpe, ripensandoci, potrebbe piacere solo a fashion blogger e/o feticisti. ;)

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  18. Ma hai notato che voti alti che ha nel web? Boh!!?!?!?!!

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  19. Volevo prenderlo. Poi ho letto la tua recensione. Amazon se lo può anche tenere.

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  20. Uscito il mese scorso in edicola all'interno di una serie che si chiama Thriller Psicologici, appena finito di leggere, come lettura è scorrevole ma alla fine non rimane molto della storia fatta di personaggi che evidenziano i classici comportamenti possessivi e disturbati che si notano in storie del genere sia nel carta stampata che nella pellicola cinematrografica.
    Per quanto riguarda la copertina devo dire che quella originale è tanto intrigante e strategica quanto ingannevole, mentre quella dell'edicola sono tutte copertine a volte senza senso.

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