Ciao
a tutti! Questa mattina, una nuova recensione. Un'autrice esordiente
di grande talento sbucata letteralmente dal nulla, un romanzo
misterioso e sfuggente come il protagonista che lo abita. Una
sorpresa shockante, se in positivo o in negativo non ancora l'ho
capito.
Ringraziando la gentile Martina, vi auguro buona lettura!
"Il
massimo a cui posso aspirare è serenità a giorni alterni, perché
felicità e gloria eterna sono fuori dalla mia portata."
Titolo:
Tony Tormenta
Autrice:
Rosanna Rubino
Editore:
Fanucci “Chrono”
Prezzo:
€ 12,90
Numero
di pagine: 235
Sinossi:
Tony Tormenta ha 16 anni, una madre che lo ha tirato su da sola e una
grande passione per i libri di medicina. Due soli veri amici, il cane
Boa e la sua bicicletta. Giù in città, a Mammoth Rock, si dice che
accadano cose strane quando Tony è nei paraggi. Secondo alcuni è un
menagramo attaccabrighe. A detta di altri è una specie di genio. La
verità è che Tony nasconde un segreto. Dietro il suo apparente
distacco si cela un potere magnifico quanto terrificante. Un giorno
Tony fa l'incontro della vita. Quello capace di segnare per sempre
un'esistenza. Marla è una ragazzina albina. Una teenager sui
generis. Si è trasferita in città da poco e vive a casa della
nonna. I due s'innamorano. Sarà la vita a separarli e farli
incontrare di nuovo. Le cose, però, non stanno come sembra, in un
crescendo di eventi sino al colpo di scena finale.
La recensione
“Sei
come lo strato di terra ricoperto di ghiaccio perenne, quello che sta
lì immobile nei millenni, congelato fin dai tempi dell'ultimi
glaciazione. L'ho pensato quando ti ho visto la prima volta: il cuore
di quest'uomo batte per niente, che il resto del mondo viva o muia
per lui fa lo stesso.” Mi sono ritrovato davanti il romanzo
d'esordio di Rosanna Rubino per caso. Non
ne avevo mai sentito parlare prima, non avevo visto in giro countdown
frenetici che indicavano i giorni, le ore, i minuti e i secondi che
mi separavano dalla data d'uscita, non lo aspettavo: sbucato così,
completamente dal nulla. Dall'uovo di Pasqua, o più probabilmente dall'inferno. Ho
trovato la scheda nella mia virtuale cassetta della posta e mi sono
detto: sì, leggiamolo. Le
poche pagine non mi avrebbero rubato troppi giorni, la trama era
accattivante, la copertina semplicissima. Non ci ho pensato troppo
su, fino a quando non è arrivato. L'ho
tolto dal plico e mi sono ritrovato naso a naso con il ragazzo in
copertina. Aria incazzata, occhi incazzati, una zazzera di capelli
scuri a coprire parte del viso – esattamente come quando,
incazzati, non vogliamo che nessuno ci guardi e non vogliamo guardare
nessuno. Titolo strano, protagonista strano, romanzo strano. “A noi
due, Tony Tormenta!”, mi sono detto. Sfogliata la prima pagina, mi
sono ritrovato a camminare tra i suoi pensieri: pensieri che piovono
addosso, ti urlano contro, ti fanno accapponare la pelle. Riempie
d'inquietudine stare nella sua testa. Lui non è solo sulla carta,
tra le macchie dell'inchiostro. E' come se sapesse, durante la
lettura, che ci sei anche tu: che hai invaso il suo territorio. Vuole
solitudine, ma infondo cerca compagnia. L'ho sempre saputo.
Vive
in Nebraska, un posto brutto già solo dal nome. Insetti, carcasse
dimenticate, animali impagliati, caldo torrido e pioggia lurida,
campi di gran turco a perdita d'occhio, gole di pietra e fitta
boscaglia. Un posto senza futuro, anche se a lui basta poco per
sopportare: gelatine alla fragola, nastri di liquirizia, voluminosi
tomi di medicina, una bici e una coda d'asfalto scuro che si snoda
davanti ai suoi occhi, i mugolii di un cane solitario quanto lo è lui, le dita
di una mano sulle quali contare fino a cinque... giusto per sbollire
la rabbia. Per non pensare a quelle brutte cose che, poi, volendo o
non, diventano realtà. E poi c'è Marla, e a Tony la vita non fa più
così orrore: un corpo androgino, lentiggini sul viso numerose come
ciliegie in un bosco, una pila di manga e di dischi dei R.E.M., un
poster dello splendido Non lasciarmi
in camera, pelle e capelli bianchi come il latte. E' albina, e i suoi
geni hanno qualcosa che non va, come quelli di Tony. Il rapporto tra i
due è inclassificabile, perché non c'è spazio per la tenerezza
quando, come loro, si è invisibili al resto del mondo. Ci pensa la
vita a separarli, la stessa vita a farli – nove anni dopo –
rincontrare ancora.
La prima parte della loro storia dà vita a un
romanzo di formazione assurdamente spaventoso e bello; la seconda è
un incubo dal senso che, all'inizio, sfugge ai sensi. L'autrice torna
a parlarci del protagonista e Marla quando sono grandi. Ma "due bambini
infelici non potranno mai essere due adulti felici". Il Paese che
stavolta scorre intorno a loro è un'Alaska di perdizione e peccato,
locali notturni e malavitosi, che ricorda i volti ormai non più così inediti di
Las Vegas e Bangkok. Mentre in principio il tono era truce, iracondo,
di una terrificante quiescenza, la scrittura muta radicalmente nella seconda
parte. Il tono è secco, assertivo, distaccato: tipico di chi dice
che le cose stanno così, punto e basta. E' intagliato nel ghiaccio,
sfaccettato ed irregolare come se le singole frasi fossero nate dai
colpi e dalle accettate inflitte a un inerme tronco d'albero. Facciamo l'esempio di un bacio, per dirne una, descritto senza mai
ricorrere alla parola bacio:
uno sfregare di lingue e denti, un mordersi le labbra a vicenda. Amore senza amore.
Il
Tony del futuro sembra il personaggio di un trip mentale allucinato
ed allucinogeno, dove tutto è un casino di luci, avvenimenti
paradossali e personaggi stranissimi. In un primo momento ho pensato
allo sguardo di Satana della famosa Carrie
di Stephen King, al fatto che il Davide Simon Mazzoli di Lo
specchio del male avrebbe usato
lo stesso atteggiamento se, in un suo ipotetico romanzo, avesse
parlato di adolescenti e bulli; l'attimo dopo, invece, ero piombato
senza paracadute in un film di David Lynch.
E, per inciso, a me Lynch
non piace. Mai piaciuto. Eppure Tony Tormenta,
l'ho letto velocissimamente: l'ho preso in mano e non l'ho lasciato
più. L'ho divorato fino alla fine e lui - un po' demone - ha
divorato me. Mi sono sentito cuore e budella
in gola, la razionalità sotto le scarpe, la bocca spalancata in una
O senza senso. Non poteva finire così, no, ma non poteva finire
nemmeno diversamente. Il colpo è stato disturbante, lo shock forte:
non ho nemmeno capito se in positivo o negativo, se il romanzo mi sia
piaciuto oppure no. Una cosa è certa: io non smetto di pensarci, e
questo non mi capitava da mil-len-ni. Meglio restare senza parole che
del tutto indifferenti. Ha più fascino sull'uomo un tifone
distruttivo che un acquazzone leggero: proprio vero! Preferisco
l'ansia, la frustrazione, il fastidio, l'andare forsennatamente a
rileggere i capitoli conclusivi, anziché l'apatia. Per
l'esordio di Rosanna Rubino non esistono accomodanti mezzi termini: o
fa impazzire, o si detesta fino alla fine. Non è per tutti i palati,
non è l'ennesimo young adult che – anche un tantino rassegnato -
mi sarei invece aspettato. Se non me l'avesse certificato la breve
biografia stampata sull'aletta della copertina, avrei potuto giurare
di non trovarmi a leggere il libro di un'esordiente, bensì un ardito
esperimento d'autore. Trovandomi davanti alla prosa di Rosanna Rubino
mi sono venuti in mente i nomi di grandi autori. I più grandi per
me. Sono
questi i libri che voglio trovare in libreria; questi i prodotti che
le fascette promozionali dovrebbero urlare ai quattro venti come
effettive novità. Ma allora, cos'è in definitiva questo Tony Tormenta? Forse, La
solitudine dei numeri primi che,
facendo un salto nel lato oscuro, conosce Donnie Darko.
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Fedez feat. Francesca Michielin - Cigno Nero
ho letto le varie anteprime nei blog di questo romanzo e all'inizio non mi sono degnata nemmeno di leggerne la trama..(la cover non mi piace per nulla--superficiale eh?) poi invece mi sono ricreduta è in WL spero solo di non far parte di quelli che l'odierà
RispondiEliminabellissima recensione, io credo la farò domani. ho un tale casino in testa XD
RispondiEliminaSai già che io appartengo alla schiera di quelli che lo hanno amato. Bellissima recensione, renede bene l'idea di quanto questo romanzo sia spiazzante, disturbante... unico!
RispondiEliminaOk, ora sono completamente nel pallone. La trama del libro mi aveva lasciata del tutto indifferente, ma la tua recensione, soprattutto le ultime frasi mi hanno completamente disorientata.. forse darò una chance a Tony! ;)
RispondiEliminaD: già mi avevi incuriosita... ora muoio semplicemente dalla voglia di averlo y____y
RispondiElimina*-* voglio leggerlooooooo!!!!
RispondiEliminabella recensione come sempre! :)
La copertina e la trama non mi avevano convinto e lo avevo scartato a priori, dopo la tua recensione mi è venuto il dubbio di aver sbagliato :D
RispondiEliminaSono un po' spaventata e non so bene cosa aspettarmi da questo libro *O* la tua recensione, comunque, è incredibile come sempre!
RispondiEliminaAspettavo proprio questa recensione, m'incuriosisce moltissimo.
RispondiEliminaLa canzone è stupenda, non la conoscevo nemmeno *-*
Wow che recensione! Si vede che questo libro su di te ha lasciato il segno. Non conoscevo questo libro e ora grazie a te ho capito che è un libro che va assolutamente letto *-*
RispondiEliminaok, un libro non facile da inquadrare, diverso da tutti quelli che mi sono passati e mi passeranno tra le mani, un libro che fa pensare, quel genere di libro che nel bene e nel male non ti abbandona tanto presto, un libro che incuriosisce e spaventa allo stesso tempo. la canzone scelta sono giorni che risuona nella mia testa ed è stata una sorpresa trovarla qui abbinata a questo romanzo. un abbinamento di redenzione o distruzione?
RispondiEliminammmmmh......possibile che le tue recensioni finiscano sempre per incuriosirmi in maniera pazzesca????
RispondiElimina