Vogliono
cancellarci, cancellare il nostro passato, ma noi non glielo
lasceremo fare. Il passato è tutto ciò che abbiamo.
Autrice:
Julianna Baggott
Editore:
Giano
Numero
di pagine: 496
Prezzo:
€ 18,00
Data
di pubblicazione: 7 Giugno 2012
Sinossi:
Un grande boato, il sole che emana la luce e il calore di tre stelle
sovrapposte, e il mondo svanisce, spazzato via dal fuoco. È il
giorno delle Detonazioni, il giorno in cui l'umanità si divide in
due: da un lato i Puri che, rifugiatisi nella Sfera, sono privi di
deformazioni o cicatrici sul corpo; dall'altro i Sopravvissuti che,
coi loro corpi deformi, fusi con gli oggetti più disparati, si
aggirano tra i detriti e le pozzanghere nere di pioggia della terra
esplosa. Pressia aveva sette anni quando le Detonazioni le regalarono
una bambola al posto di una mano. Ora ha quasi sedici anni e la
bambola è divenuta parte di lei. Tuttavia, nel magazzino sul retro
di un negozio di barbiere dove vive con suo nonno, Pressia pensa a
volte che sarebbe bello essere Puri, cancellare le cicatrici, vivere
in quella Sfera da dove qualche settimana dopo le Detonazioni
lasciarono cadere sulla terra devastata un messaggio che diceva:
"Sappiamo che siete li, fratelli e sorelle. E un giorno
emergeremo dalla Sfera per unirci a voi, in pace". Invece
Pressia deve ora guardarsi dall'ORS, il cui acronimo significava
Operazione Ricerca e Salvataggio, e aveva l'obiettivo di ripristinare
le unità mediche, redigere liste dei morti e dei sopravvissuti e poi
formare una piccola milizia per mantenere l'ordine. Trasformata in
Operazione Rivoluzione Sacra, L'ORS governa infatti col terrore e
arruola tutti i sedicenni con lo scopo di abbattere, un giorno, la
Sfera.
Uno
schermo completamente bianco, il cursore di Word che continua
fastidiosamente a lampeggiare, parole che non arrivano, una pagina
che non vuole ancora essere riempita. Sono qui da una mezz'ora buona
e, come un autore frustrato che non riesce a combattere il temuto
blocco dello scrittore, continuo a cancellare le poche righe che
riesco a buttare giù, insoddisfatto e stanco.
Sono
fiaccato dalla calura estiva, dal soffocante garbino che soffia fuori
dal mio balcone e da una storia di inaudita originalità che mi ha
rubato tutto, lasciandomi a respirare la polvere dell'amarezza e il
silenzio delle mie riflessioni.
Memento
– I sopravvissuti non è un
romanzo di denuncia, una storia vera o un complesso trattato di
attualità. E' un romanzo di fantascienza e di azione, un distopico
all'apparenza molto simile a quelli che i maggiori editori ci
propongono sulla scia del milionario successo di Hunger
Games. Parlarne, tuttavia, mi
risulta assai difficile.
Descrivervene
la brutale e al contempo poetica essenza vorrebbe dire andare al di
là delle affascinanti righe riportate nella ricca sinossi. Vorrebbe
dire elevarsi sul reale ed esaminare con la freddezza di un medico
legale le cause, le conseguenze e la congerie di avvenimenti storici
che ci hanno portato fino a questo punto; vorrebbe dire parlare della
nostra civiltà e gettare sale in tagli nascosti, ma mai rimarginati
del tutto.
Memento
è quell'indelebile cicatrice.
E' quel dolore bruciante che ci fa aprire gli occhi su frammenti di
storia più dolorosi del dolore stesso.
E'
un complesso romanzo che si respira e che si lascia vivere. E' un
racconto epico a metà strada tra cielo e terra. Un albero nodoso e
dalle radici deformi, teso in un abbraccio verso il grigio polveroso
del cielo, ma la cui linfa scorre vitale nelle fondamenta del mondo.
Magico,
visionario e spaventosamente realistico, umano e alieno al tempo
stesso, è un viaggio sulle sottili ali di una farfalla dagli
ingranaggi arrugginiti e sulla scia della notte più nera, tinta dal
rosso del sangue e dalle urla dei sopravvissuti. Urla che sono
suppliche di bersagli umani coinvolti in una caccia mortale,
schiamazzi di bambini che non cresceranno mai, ninnananne di donne
dai corpi deformi e dai cuori di mamma, inni di speranza e canti di
ribellione...
Immaginate
il mondo che conoscete racchiuso tra le mura invisibili di un'enorme
cupola di vetro. Immaginate di essere circondati da individui
fisicamente perfetti e dall'elevato quoziente intellettivo, di vivere
l'adolescenza in elitarie accademie, di non conoscere la sensazione
del vento sulla pelle o tra i capelli e il gusto del cibo sulla
lingua.
Fuori
da quell'Eden protetto, la polvere del “Prima”: le macerie del
tempo che è stato. Un desolante nulla abitato da bestie feroci,
mostri dagli occhi gialli e malevoli che sbucano dalla sabbia,
crudeli milizie militari e piccoli manipoli di superstiti.
L'autrice
è il collante che lega questi due mondi, il filo che manipola le
azioni dei Puri e quelle dei Sopravvissuti, la voce tanto roca quanto
cristallina che descrive la fredda lucidità degli uni e l'immensa
umanità degli altri, la trascinante fantasia che dà vita a scenari
degni del più ispirato Stephen King e a creature vicine e lontane
che ricordano l'apocalittico Ken Il Guerriero e l'incantevole
La chimera di Praga.
Più
abile e coraggiosa di Suzanne Collins (Hunger Games), meno melliflua
di Lauren Oliver (Delirium), Julianna Baggott intrattiene per quasi
500 pagine, suggerendo immagini vivide e regalando alla letteratura
young adult alcuni dei personaggi più intensi che i lettori
incontreranno mai. Inoltre, il suo stile denso e frenetico è in
grado di privare il lettore di qualsiasi punto di riferimento,
portandolo a confondere presente, passato e futuro, buoni e cattivi,
verità e consolanti bugie.
Così
appaiono l'amicizia, il coraggio, l'amore, la morte e la voglia di
rivalsa, filtrati dagli occhi di quattro adolescenti dai cuori
imbrigliati in una società soffocante come una prigione e vivida
come un incubo ad occhi aperti.
Memento
spaventa, sorprende, commuove ed
emoziona, risultando sì completo e soddisfacente, ma anche amaro a
causa di un epilogo troppo affrettato che, senza delicatezza alcuna,
apre bruscamente il cammino per Fuse -
capitolo successivo della serie - interrompendo in tal modo, senza
nessun preavviso, il rapporto viscerale e simbiotico che si era
creato tra lettore e romanzo, fusi insieme in una fiaba nerissima
fatta di principi dagli uccelli conficcati irreversibilmente sotto la
pelle, principesse dagli occhi a mandorla e con bambole al posto
delle mani, colpi di scena e inaspettate eredità.
Legandomi
a questo piccolo cavillo, mi riservo la quinta stellina per il
prossimo romanzo, ma credetemi se vi dico che è questo un titolo che merita
veramente. Figuratevi che, talmente affascinato, ho notato solo nelle
ultime pagine che l'autrice aveva adoperato il “mio” odiato
presente indicativo per tutto il tempo!
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Florence + The Machine – Never let me go
Un
enorme grazie all'ufficio stampa Giano, che mi ha gentilmente dato
modo di recensire questo imperdibile romanzo e che ha permesso ai
lettori italiani di conoscere la surreale storia descritta dalla
Baggott, impreziosita dalla meravigliosa copertina che arricchisce
anche l'edizione originale.
Sono così indecisa su questo libro, eppure l'ho aspettato tanto, e mi attira tanto.
RispondiEliminaTempo momenti di "lentezza", non ricordo dove ne ho sentito parlare, forse su goodreads, ma il concetto di lentezza è così soggettivo se non so se fidarmi. Pagine intere dedicate alla riflessione per me sono fondamentali e non cerco azione, ma anche e di più, introspezione.
Bella recensione!
Ciao Silvia! Credimi, io mi annoio facilmente, ma non ho trovato davvero nulla di lento o pesante nel romanzo. L'autrice indugia spesso sui dettagli, ma, in romanzi del genere, per me è importantissimo: ci permette meglio di focalizzare le cose, no? :)
EliminaC'è tanta azione e l'introspezione non manca, grazie anche a capitoli in cui si alternano i punti di vista dei diversi personaggi...ecco, ho dimenticato di scrivere un'altra cosa xD
Ho una voglia matta di leggere questo libro ma mi sono ripromessa di finire prima quelli che ho in libreria. >///<
RispondiEliminaSpero mi perdonerai se non leggo per intero la tua recensione ma non voglio rovinarmi nulla >.< però ho visto il tuo giudizio (4 stelline *-*) e questo mi invoglia ancora di più. ^_____^
bella recensione.. il libro è in effetti interessante..
RispondiEliminaA me ha attirato fin da subito! Non vedo l'ora di poterlo leggere!
RispondiEliminaComunque bellissima recensione, mi piace moltissimo il modo in cui hai trattato l'argomento :D
Bella recensione: sarà mio *w*
RispondiEliminaFantastico! Complimenti per la recensione. Stavo giusto pensando all'ordine delle mie prossime letture. Credo che lo metterò in testa alle classifiche :-)
RispondiEliminaComplimenti per la recensione, ho appena finito di leggere il libro ed é davvero eccezionale!
RispondiEliminaQualcuno sa quando uscirà il seguito? Sono troppo curiosa di vedere come andrà a finire :D