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Persone normali, di Sally Rooney. Einaudi, € 19,50, pp. 248 |
Marianne
e Connell seguono alla lettera il classico canovaccio delle storie
d'amore un po' travagliate. Benché si conoscano da tutta la vita,
andare ripetutamente a letto insieme all'ultimo anno di liceo non è
stato l'inizio di una relazione felice. Lei, secondogenita in una
famiglia di avvocati, si atteggia a misantropa e rifugge la
popolarità: più attenta a quello che succede fuori dalla finestra
che a lezione, freme di anticonformismo nella sua divisa troppo
stretta e non elemosina tenerezze. Lui, figlio di una mamma single
che a casa di Marianne fa la domestica, è la stella della squadra di
calcio, ha tutt'intorno amici adoranti, ma nel privato arrossisce per
un nonnulla. Agli antipodi della barricata – ricca contro povero,
emarginata contro popolare – vivono la loro frequentazione con un
misto di discrezione e vergogna. Si guardano alle spalle per
assicurarsi che nel circondario non ci siano occhi indiscreti. C'è
un'affinità innegabile, fisica e psicologica, ma purtroppo manca la
naturalezza. Nel buio di una stanza, aggrovigliati su un letto
singolo, non vedono la luce del sole. Come sarebbero in pubblico:
abbaglianti, o tuttalpiù abbagliati? Molto più che amici di letto,
si scambieranno un ti amo che seminerà resistenze e malumori. Al
ballo di beneficenza della scuola lui invita un'altra; all'esame di
maturità lei per poco non lo straccia; all'indomani dell'ammissione
al Trinity College, a ruoli inversi, lei si trasforma in una
carismatica capogruppo e lui in un signor nessuno. I famosi migliori
anni sono già passati? E l'occasione giusta?
Non
lo dico per dire, ti amo davvero. A lei tornano a riempirsi gli occhi
di lacrime e li chiude. Questo momento le sembrerà di un'intensità
insopportabile anche nei ricordi, ma ne è già consapevole fin da
ora, mentre sta accadendo. Non si è mai considerata degna di essere
amata da qualcuno. Adesso però ha una nuova vita, di cui questo è
il primo istante, e anche dopo tanti anni penserà ancora: Sì,
proprio così, quello è stato l'inizio della mia vita.
Facciamo
la loro conoscenza nella stagione dei nuovi inizi e delle scelte che
cambiano la vita; quattro anni dopo li salutiamo con dispiacere
immenso. Come in Un giorno, i
capitoli sono scene dal taglio cinematografico con giorni o perfino
mesi a dividerli: i dialoghi brillanti, riportati attraverso il
discorso diretto libero, riflettono l'imbarazzo degli incontri
improvvisi, le schermaglie, i rovesci di fortuna. I supermercati sono
troppo piccoli, i corridoi troppo stretti. Nessuna città, neppure
Dublino, è abbastanza grande; né il tempo lungo a sufficienza. Come
le coppie storiche delle nostre sitcom preferite, fanno sesso per
noia, per vendetta, per fare la pace. Finiscono inevitabilmente l'una
fra le braccia dell'altro, ma si ostacolano a suon di
incomunicabilità. Per mancanza di chiarezza, o forse di coraggio.
È
magra, pensa. Era così magra, prima? Lei preme la faccia contro la
sua ultima maglietta pulita. Indossa ancora il vestito bianco che
aveva nel pomeriggio, adesso con uno scialle ricamato d'oro. Lui la
stringe forte, e il suo corpo sposa quello di lei come quei materassi
che pare facciano bene alla salute.
Conoscono
a memoria i reciproci numeri di telefono. Ci sono, e sono tanto
sicuri da darlo per scontato, nel momento del bisogno. Ma
inconsapevolmente, vicendevolmente, si tarpano le ali: bocciano i
nuovi partner e mandano in malora le occasioni propizie. Maestri
degli arrovellamenti psicologici, su carta potevano ispirare grande
antipatia ma, a sorpresa, si sono lasciati apprezzare dall'inizio
alla fine fra riconoscenza e riconoscimento. Merito di uno stile
semplice e cerebrale, essenziale nella scrittura ma con un'attenzione
tipicamente artistica verso i gesti, i tic nervosi, le simmetrie.
Parlando, infatti, si tormentano i capelli, le mani o la bocca.
Eccoli, vivissimi e tremanti, mentre fumano e armeggiano con le
bustine del tè nel bollitore. Lei così masochista, legata a uomini
possessivi. Lui così fragile, frustrato per il mancato recupero
dello status liceale. Le azioni compiute sovrappensiero tradiscono le
loro insicurezze. E tu, lettore, potresti giurare di vederli davvero:
come fossero attori in carne e ossa, di quelli navigati, che
interagiscono con gli oggetti di scena simulando la routine e
aspettano il primo ciak del regista – non a caso, diretta da Lenny
Abrahmson e prodotta da Hulu, la serie TV omonima è già stata
annunciata.
È
incredibile come prendi delle decisioni perché ti piace qualcuno,
dice lui, e poi tutta la vita è diversa. Credo che la nostra sia
quella strana età in cui la vita può cambiare enormemente per delle
decisioni minime. Ma su di me tu nell'insieme hai avuto un'ottima
influenza, tipo che adesso sono decisamente una persona migliore,
credo. Grazie a te.
In
oltre duecento pagine i protagonisti cercano disperatamente
l'indipendenza economica ma, al contempo, bramano la dipendenza
affettiva. In balia di un sentimento che ora può schiavizzare, ora
affrancare, faranno l'amore e la guerra: se tutto va per il meglio,
anche pace con loro stessi. Al suo ritorno in libreria la ventottenne
Sally Rooney, letta adesso per la prima volta, si scopre all'altezza
di quel successo istantaneo che subito l'ha resa chiacchieratissima.
Talentuosa e straordinariamente onesta ha conquistato anche me, di
solito titubante davanti all'etichetta di romanzo generazionale. Ma
l'autrice irlandese, di soli tre anni più grande del sottoscritto,
sa raccontare alla perfezione la gioventù dell'Erasmus,
dell'Interrail, della friendzone, dello psicologo una volta a
settimana. Ci hanno reso ciechi le seghe, quelle mentali. Ci ha
fregati la nostalgia, sentimento del passato che intanto ruba viveri
al presente. Noi: la generazione di ma cosa penserà la gente, cosa
commenteranno i social. Nevrotici a vent'anni, desidereremmo la
normalità – qualsiasi cosa implichi – ma poi, riflettendoci,
non sapremmo bene che farcene.
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Lorde – Liability
Wow! Sarà una delle mie prossime letture... Pure io ero diffidente a tutto questo successo, ma se anche tu dici che ne vale la pena, non appena smaltisco la lettura che ho in corso lo leggerò 😊
RispondiEliminaA me è piaciuto più del previsto, lo ammetto. :)
EliminaL'ho acquistato la scorsa settimana, insieme ad altri romanzi che leggerò nel prossimo periodo. L'avevo scorto sul tuo comodino e attendevo di leggerti perché volevo capire cosa ne pensassi visto che c'è stato un gran parlare. Ti leggo, scorgo le 4 stelle e tiro un sospiro di sollievo. Non vedo l'ora di leggerlo a questo punto!
RispondiEliminaScommetto che piacerà anche a te. Uno di quei romanzi che parlano di tutto e di niente, alla fine, ma raccontano alla perfezione uno stato d'animo; un'età.
EliminaQuattro stelle date da te non sono poche. Ci penserò. Lea
RispondiEliminaTe lo consiglio, è un po' nello stile dell'Età ingrata, che se non sbaglio vi era piaciuto.
EliminaChe memoria!
EliminaPer le cose che non è necessario tenere a mente, sempre!
EliminaHo un'amica che continua a consigliarmelo, è innamorata pazza di questo libro e della sua autrice...
RispondiEliminaUn giorno potrei anche cedere alla curiosità, anche se non è proprio il mio genere! :)
Il primo, Parlarne tra amici, non l'ho letto, ma secondo me potrebbe incuriosirti di più!
EliminaOh, non sapevo l'avessero tradotto!
RispondiEliminaMesi fa l'avevo visto recensito su Goodreads da una blogger inglese che seguo ed è da allora che ci sto facendo un pensierino sopra - le storie così io tendo proprio ad amarle.
Allora fa al caso tuo, comprendo bene la gioia della blogger. :)
EliminaNonostante il tuo parere molto positivo e il consenso che raccoglie, continua a non attirarmi. Il confronto con “Un giorno” non aiuta (credo di essere l’unica a non essere riuscita ad apprezzarlo, tanto da abbandonarlo prima della metà)
RispondiEliminaAllora no, anche perché Un giorno, forse il mio libro preferito in assoluto, gli è comunque superiore.
EliminaNon conoscevo questo libro e la sinossi sola non mi avrebbe detto granché, però il tuo parere entusiasta mi lascia la curiosità :))
RispondiEliminaConsigliatissimo, contento di avertelo fatto notare nel mucchio.
EliminaMi fido del tuo giudizio e mi avvicinerò,anche se in punta di piedi, a questo libro che esula dalle mie solite letture. Forse è arrivato, anche per me, il momento di salpare per altri lidi :)
RispondiEliminaConcordo, ultimamente uscite dalla comfort zone mi regala belle soddisfazioni. Sarà che, per carattere, mi annoio facilmente?
EliminaHo notato che stai leggendo "Pelle di foca", questo libro mi incuriosisce molto. Come procede la lettura? Trama interessante? Un saluto :)
RispondiEliminaSì, divorato in una giornata. La storia è bellissima di per sé ma, secondo me, si addice più alla leggenda che al mondo della narrativa, più al formato del racconto che a quello del romanzo. La lettura emoziona, ma purtroppo è piatta. Ne parlerò presto più approfonditamente. 😘
EliminaFinito adesso e... Ci ho messo più di una settimana a finirlo 😅 l'ennesima conferma che abbiamo pareri agli antipodi...
RispondiEliminaAnche a me ha ricordato aprecchio Un giorno e come avevo amato Un giorno ho amato anche PErsone normali
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