lunedì 28 settembre 2020

Recensione: Cinzia, di Leo Ortolani

| Cinzia, di Leo Ortolani. Bao, € 20, pp. 242 |

Leggilo perché fa morire dal ridere, suggerivano tutti. Come potevo deluderli? L’ho acquistato in promozione in ebook, a un prezzo stracciato. L’ho letto d’un fiato in una notte di fine estate, sconquassato da emozioni che andavano dal divertimento alla commozione. Vi parlo di Cinzia più tardi del previsto, però, e con un orribile groppo in gola. All’indomani dell’ennesimo episodio di transfobia. Poche settimane fa i telegiornali ci hanno raccontato di una coppia speronata mortalmente, di una tragedia alla Romeo e Giulietta. Nella profonda provincia campana, Maria Paola è stata uccisa a diciotto anni perché aveva una relazione con Ciro: un ragazzo transgender. L’assassino, il suo stesso fratello. L’episodio ha rivelato la forza dell’odio e l’inadeguatezza dei nostri giornali. Una confusione imperdonabile di termini, voci, opinioni che basterebbe una lettura come questa a fugare per sempre.

Prima di morire, mia nonna mi disse: Paul non è un brutto nome, solo che non è il tuo. Se vuoi puoi usare il mio, ormai non mi serve più.

Contro il pregiudizio, il fumettista Leo Ortolani schiera tutta la palette dell’arcobaleno. E un senso dell’umorismo corrosivo che si tuffa a picco nei doppi sensi. Niente e nessuno sono salvi dalla sua verve satirica. Ortolani bacchetta tutti. Chi giudica, chi si lascia giudicare, chi ghettizza, chi si lascia ghettizzare: ironizza perfino sulla comunità LGBTQ, che coglie in contropiede la protagonista stessa aggiungendo continuamente lettere alla sua sigla. Un giorno includerà anche i nerd amanti di Star Wars? È un acronimo a creare legami, a costruire l’identità di un essere umano? Cinzia non vuole essere incasellata. Cinzia tentenna davanti alla riassegnazione di genere. Registrata all’anagrafe come Paul, ha preso il nome di battesimo della nonna defunta e la vita di petto. E ha un petto prosperoso, Cinzia, e un segreto ingombrante: trenta centimetri tra le gambe.

Mi piace, innamorarmi. Mi piace pensare a qualcuno di speciale che mi faccia battere il cuore. Ma alla fine arriva sempre il momento di chiudere, altrimenti impazzisci. Per questo voglio essere bellissima. Perché se nessuno mi ama, devo farlo io.

Innamorata persa di un etero in procinto di convolare a nozze, la protagonista gli nasconde la verità e fa un errore: rischiare di cambiare per un uomo. Se è destino, Thomas ignorerà la presenza dell’ingombrante appendice? Tra aziende da strapazzo che vorrebbero debellare l’omosessualità con prodotti bio, gustosissimi sprazzi musical – mi riferisco ai cameo di Phil Collins, Aretha Franklin, Joe Cocker e Bee Gees –, spogliarelli in webcam e visioni bibliche, Cinzia si rivela la fiaba senza tempo di una novella Cenerentola. Per amore, però, lei non si trasforma in una principessa: bensì in uno straordinario supereroe. Leo Ortolani celebra l’orgoglio di essere diversi da tutti gli altri e, pur con toni leggerissimi, descrive un mondo di figuranti infami e pendolari tristi. Metà donna, metà uomo, la sua eroina è un anfibio. Una specie di creatura mitologica, nobile d’animo, caparbia e purissima, che spererebbe di vivere in una commedia pastello interpretata da Julia Roberts. Purtroppo deve sperimentare prima il dramma di chi vorrebbe trasformare la sua felicità in senso di colpa. A dove risalgono le radici della discriminazione? Irresistibilmente blasfemo, Ortolani rievoca il giudizio universale: Noè, a bordo dell’arca, radunava gli uomini e le donne, le coppie. E le persone a un bivio? E i single? Per nostra fortuna, a Cinzia non servono mica passaggi sulla via della salvezza. Più volte delusa, più volte innamorata, ha imparato a sopravvivere galleggiando. Questa graphic novel racconta in pillole una nuova forma d’amore, la più rivoluzionaria e definitiva. La più imprescindibile. Quello verso sé stessi.

Il mio voto: ★★★★½
Il mio consiglio musicale: Gianna Nannini – I maschi

18 commenti:

  1. L'ho trovato bellissimo, non ero molto informata su questa tematica, e Ortolani mi ha fatto capire molte delle difficoltà che vanno affrontate.
    L'umorismo si aggiunge perfettamente alla storia.
    Non vedo l'ora di leggere il suo prossimo libro^^
    Buone letture!

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    1. Sul tema, ti consiglio anche un romanzo YA di qualche anno fa, edito Giunti: si chiama Luna ed è un piccolo capolavoro.

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    2. Ma dove sono i romanzi per ragazzi così belli, oggi, dove?

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  2. Davvero bella questa tua recensione (come al solito), la chiusa è meravigliosa! Mannaggia, mi dispiace davvero che sei così poco presente sul tuo blog, dovresti scrivere anche giornalmente, mettere le tue considerazioni.Oltre a tenerci compagnia svuoti il sacco; hai un mondo interiore compresso....ti leggo sempre con stupore!
    Cinzia mi ha colpito, l'hai raccontato benissimo, lo cercherò.

    Anch'io sono reduce da una lettura inusuale per me, mi ha colpito la copertina e il titolo. Un libro potrei dire per ragazzi ma che consiglio a tutti quando si vuole leggere qualcosa di profondo, anche qui si parla di diversità ma con un tono leggero, dolce e commovente. "Semplice la felicità" di Jean-Francoise Senechal.
    "La tua scarpa giusta era stato papà? O forse un altro, un signore che non conosco? La stavi ancora cercando? È per questo che te n'eri andata, per trovare la scarpa giusta per te? Mi sono anche chiesto se magari la mia scarpa giusta eri tu, mamma. Dici che è possibile? Una mamma può essere la scarpa giusta per suo figlio? Io non lo sapevo, e forse non l'avrei mai saputo. Comunque nel frattempo, mi sembrava di essere a piedi nudi." (Tratto dal libro), a me ha incantato.

    Ho comprato. "La casa sul lago", la copertina mi ha attirato, è bellissima! Quando l'ho portato alla cassa la ragazza mi ha detto che questo libro sta andando tantissimo, era stupita.....

    Buona giornata!

    PS: hai parlato di Julia Roberts nella recensione, e volevo raccontarti di una notizia apparsa ieri sul giornale che mi è tornata alla mente: "È smemorata e si crede Julia Roberts". Surreale e triste, magari riesci in rete a trovare la notizia se non l'hai già vista sul giornale.
    Ciao!

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    1. Ciao Lory! Sempre bello leggerti, e questa volta ti rispondo in diretta. Ho installato la app di Blogger sul telefono, quindi mi è più facile da oggi essere puntuale.
      Non conoscevo il libro di cui mi parli, ma effettivamente incanta: poi i francesi hanno una leggerezza indescrivibile, che appartiene solo e soltanto a loro. Cinzia è da conoscere, che tipo! Ho invidiato moltissimo la sua forza d'animo, che fa di lei una donna a tutto tondo, a dispetto della biologia: perché voi donne siete molto più forti.

      Ho letto della falsa Julia Roberts proprio ieri! Sembra la trama di un film.

      In quanto al raccontarmi di più... Mi hai conosciuto in un anno in cui sono meno attivo del solito sul blog. In passato, sono stato più presente, più chiacchierone. Non è un anno felice per nessuno. Però su Instagram, come ti dicevo già, ci sono post più personali che potrebbero piacerti: anche se non hai un account, puoi leggermi ugualmente, il profilo è pubblico. Mi trovi come @ragazzochelegge. Parlo spesso della famiglia, del mare, della timidezza, del lavoro che non arriva. Un bacione.

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    2. Si, anno orribile in molti sensi!
      Ho letto parecchio del tuo blog, ma sempre poco. Ogni tanto incappo in recensioni che non avevo letto. C'è un modo di scrivere diverso, "buongiorno amici", qualche anno in meno, forse maggior entusiasmo, ma la persona che sei traspare moltissimo. Mi dispiace molto per il lavoro che ancora non arriva e diciamo che questo ribalterebbe un po' tutto. Si fanno progetti, l'orizzonte diventa più chiaro... Non deprimerti, sono certa che qualcosa cambierà vedrai!

      Anch'io ho solo telefonino, niente computer, niente Wi-Fi, per pigrizia o per età, sono vintage!
      Un abbraccio.

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    3. Sei un'attenta osservatrice, decisamente. L'entusiasmo è svanito, me ne accorco di anno in anno. A gennaio saranno ben nove. Però svanisce in quasi tutte le relazioni, secondo me.
      L'importante è persistere.

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    4. All'inizio è passione, ma il bello viene dopo e il dopo è la vita. Non solo rapportato all'amore, ma in ogni campo, solo il tempo e il suo scorrerci dentro può farti realizzare veramente quello che sei e cosa vuoi. Scopri le tue vere priorità e cosa è solo contorno.
      Leggo il tuo diario e come una sconosciuta che passa e legge ti rispondo perché l'hai reso pubblico, ma senza presunzione alcuna di aver ragione.....il tuo diario ha seguito i tuoi giorni e pertanto i tuoi momenti bui, di attesa e sconforto. È banale e ovvio forse pensare che se la tua vita si fosse in parte realizzata anche semplicemente con un lavoro che in questo momento si fa desiderare, il tuo umore e il tuo entusiasmo sarebbe diverso. Oggi magari pensi che queste pagine non abbiano importanza, forse penserai anche di stare buttando via del tempo.
      Io credo che questo spazio ti abbia invece regalato occasioni incredibili, ti abbia fatto conoscere bella gente, ti abbia portato amicizia e calore. Hai fatto tutto da solo sai? Sei stato bravo!
      Un giorno forse chiuderai questo angolo, ma ci tornerai sempre con malinconia nel rileggerti e col sorriso anche, ti aiuterà a ricordare chi eri...
      Ciao da Lory!

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    5. Sei un po' la voce della mia coscienza in questi momenti di incertezza, Lory.
      Tu non lo sai, ma leggerti mi fa stare meglio. Sto perdendo il mio "centro". Però, hai ragione, rileggendomi troverò sempre dove lo avevo scordato.

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    6. Aspettavo la tua risposta, sono una persona "sensibile", vorrei che tutti potessero avere il meglio, davvero!!!
      Sono entrata in empatia con te, primo perché sei una persona umile, aperta, senza corazza, sei sincero e si sente sempre!
      Non credere però che le vite degli altri siano tutte in discesa, non è così, assolutamente! La vita è dura, ma riserva sempre doni e sorprese, credici. Quest'ultimo anno è stato una batosta per tutti o quasi, inutile credere alle favole, ma non puoi lasciare la speranza a casa, giù in cantina.
      Vai avanti con fiducia!
      Ho letto come mi hai indicato i tuoi vari post di Instagram, il più recente racconta di un ragazzo in un momento di smarrimento che crede di essersi perso, l'ho provato anch'io, mi sono riconosciuta.
      Non ho consigli, non ho la giusta medicina, segui il tuo ritmo, il tuo cuore e la tua voce interiore, un passo dopo l'altro si fanno i chilometri, quando sei stanco ti siedi senza remore.
      Lavoro in una casa di riposo, potrai immaginare cosa è stato per me quest'ultimo anno. Fonte di angoscia, dolore....
      Avrei voluto scappare, ma ho resistito, qualcuno aveva più bisogno di me. Avrei voluto evitare la sofferenza ma questo non è stato possibile, è un ricordo che non si cancella, immagini che vorrei dimenticare ma rimarranno scolpiti nel mio animo. Non mi sono ammalata e questo è un regalo. Bisogna andare avanti e cercare di vivere al meglio questa nostra vita, i miei anziani me lo ricordano sempre, molti si portano dietro rimpianti.
      Basta dai, hai capito il mio messaggio.


      Sto leggendo. "La casa sul lago". Mi piace tantissimo, davvero. Voglio reperire anche il suo precedente, dovrebbe essere un libro di racconti, mi piace molto la sua scrittura.

      Un grande abbraccio!

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    7. Una casa di riposo. Posso immaginare sì. Anzi, grazie per la cura e il coraggio che le persone come te mettono nella loro professione, che in fondo è anche una vocazione: non è un lavoro meccanico, di routine, come lo sono tanti altri. Spero che a poco a poco passi anche la paura in ambienti così delicati. Ti ringrazio, e io non ho fretta di capire. Io aspetto, prima o poi qualcosa arriverà.

      Sono felice che Poissant ti piaccia. L'ho amato molto e nell'ultima parte mi ha commosso. Spero di recuperare anch'io il precedente!

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  3. Complimenti per la recensione ^^ ho letto e amato Cinzia, sono contenta che ti sia piaciuto così tanto da scrivere una recensione :D

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  4. Ortolani non delude mai. E articolo grandioso.

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  5. Leo Ortolani lo conosco per Rat-Man, che un tempo leggevo, e anche per qualche recensione cinematografica a fumetti. In questa graphic novel sembra però andare in un'altra direzione e la cosa mi incuriosisce assai.
    Mi unisco ai complimenti per la recensione. ;)

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    1. Ti ringrazio, Marco.
      E' sentitissima, perché Cinzia è così. Impossibile non prenderla a cuore. Ti consiglio di fare la sua conoscenza prima o poi, è "Una donna fantastica", come direbbe un certo regista.

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