sabato 15 luglio 2023

Recensione: Sul lato selvaggio, di Tiffany McDaniel

| Sul lato selvaggio, di Tiffany McDaniel. Atlantide, € 19, pp. 377 |

Fa' diventare bello il lato selvaggio. È la richiesta che la nonna fa alla protagonista, mentre le insegna i segreti dell'uncinetto e, attraverso quest'ultimi, la vita stessa. Per bocca di una narratrice esperta, i traumi e le violenze possono essere addomesticati e prontamente trasformati in fiabe. Arch imparerà a cucire e a imbastire straordinarie bugie: non a vivere. Nata e cresciuta nell'Ohio più rurale, erede di streghe lontane e figlia di tossicodipendenti irredenti, ha usato il potere delle storie per costruire un mondo migliore per sé e la sorella gemella Daffy. Identiche nell'aspetto, hanno sempre fatto tutto di pari passo: disegnare torte sui pavimenti, rasarsi i capelli, farsi scudo contro la violenza degli uomini. Insieme hanno preso anche a farsi di eroina, per cercare di sconfiggere all'unisono il mostro della dipendenza. Sognavano una casa dalle tende gialle, ambivano a un futuro promettente, finché l'abisso dell'annientamento non le ha ghermite. Arch e Daffy hanno fallito perfino nel prendersi cura di un gattino nero; non sono state l'eccezione alla regola.

La nostra prima colpa è stata credere che non saremmo mai morte. La seconda, credere che fossimo vive.

Questo romanzo racconta di una maledizione senza scampo. E di un serial killer che, come un novello Jack Lo Squartatore, prende a colpire indisturbato donne ai margini. Sin dall'inizio sappiamo che Arch è stata una delle sue vittime. Ammazzata, invendicata, insepolta, racconta dall'aldilà una saga familiare tutta al femminile e le tappe di un'indagine poliziesca disperata, che si muove tra aspiranti politici e spaventosi clienti vestiti da clown. C'è il sesso - un sesso scoperto prestissimo, a forza, pagato con un Happy Meal. Ci sono temuti trafficanti, i cui tatuaggi rivelano una sensibilità sconosciuta, e donne dalla pelle bollente che scavano in cerca di punte di freccia con cui contrattaccare. E poi c'è Tiffany McDaniel, con tutto il suo sconvolgente talento, con tutte le sue immagini indelebili, che torna a farsi venerare e temere dopo L'estate che sciolse ogni cosa.

Il problema coi mostri è che a volte, per sconfiggerli, devi avvicinarti abbastanza da mettere a repentaglio la tua stessa anima. Ma per mia sorella ero disposta a tutto: anche ad arrivare così vicino a Satana da sentire battere il suo cuore.

Sono passati due anni dalla lettura di quel romanzo. Ne passeranno altrettanti prima di cimentarmi con altro di suo. Come ci si riprende? Quando? Ancora una volta ha scritto una storia incantevole e scioccante che ha il sapore ferroso delle verità. Un sogno vorticoso, a tinte forti, in cui la scrittura è polvere di fata cosparsa sui bordi dell'abisso. Sul lato selvaggio è un horror asfissiante sul miraggio della sobrietà, dove l'autrice americana getta luce e miele sulle cronaca nera, mescolando i toni trasognati di Amabili resti e i deliri fluo di Euphoria. Estremo, ci bracca fino al colpo di scena della pagina conclusiva. Le eroine di Tiffany si fanno di eroina. Passano dell'ago da cucito a quello ipodermico, perché la droga è un altro dei metodi per anestetizzare i propri demoni interiori. Si bucano, ma per non bucare il velo che ammanta la realtà e, dunque, ne ammorbidisce i contorni. Ora galleggiano, rigide, nei fiumi. Ma, a braccia spalancate, pallide e biondissime, sembrano angeli in volo.

Il mio voto: ★★★★★
Il mio consiglio musicale: Labrinth – All for Us

6 commenti:

  1. Abitare il lato selvaggio è un orrore, solo la forza delle donne può provare a trasformare la cattiveria, la violenza e le brutture. Rifugiarsi nell'immaginazione è un gran bel consiglio ma la realtà non conosce confini. Non conosco l'autrice ma leggendoti credo proprio che entrerò nel mondo di Tiffany Mc Daniel. Come sempre hai trasformato una storia nera in una lettura struggente a prova d'incanto. Un caro saluto :)

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  2. Considerando quanto ho amato Amabili resti ed Euphoria, più il votone che fa pensare a un Capolavoro, mi sa che me lo segno :)

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    1. In cima alle letture migliori dell'anno, bellissimo.

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  3. Eh, sì, dovrei veramente procurarmi tutte le opere di T.M.
    Sono ancora fermo All'estate che sciolse ogni cosa.
    Dovessero mettere degli sconti sui tascabili della Atlantide mi ci fiondo.

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    1. Con queste case editrici indipendenti purtroppo gli sconti sono rari. Occhio a Vinted, io mi trovo strabene!

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