venerdì 28 ottobre 2016

Zapping #3: Westworld, I Medici - Masters of Florence, Channel Zero

Il selvaggio west: terra di indiani e sceriffi, bettole affollate e deserti afosi, insidie mortali e brutti ceffi dal grilletto facile. Scenario ideale, per un avveniristico gioco di ruolo di cui puoi entrare a far parte. Paghi, e hai a disposizione l'illusione di sconfinate praterie, dame libidinose, avversari da sconfiggere: puoi avere il sesso e l'amore, l'avventura, dar voce al tuo sadismo. Gli abitanti di questo scenario fittizio, al pari di automi, hanno un copione da rispettare, non provano emozioni e, una volta al giorno, accolgono in stazione un treno con a bordo nuovi, curiosi visitatori. Coloro che popolano Westworld sono condannati a vivere giornate tutte uguali. Il divertimento dei visitatori, il corso degli eventi, dipenderà dal personaggio a cui si legheranno nel corso del loro viaggio: per loro non c'è rischio alcuno, però, e un perfido cavaliere in nero interpretato da Ed Harris – che è lì solo per compiere massacri, solo per scoprire livelli segreti del gioco che è diventato la sua vita – fa da filo conduttore. I personaggi di un mondo in cui tutto è lecito, dopo i bagordi degli acquirenti, vengono rattoppati in un laboratorio futuristico: dove spesso si litiga per decretarne le sorti, riscriverne dal nuovo i ruoli; dove ci si rende conto, presto, che qualcosa non va. Gli automi, così curati da sembrare persone reali, sentono la coscienza e i ricordi che affiorano. Westworld, acclamata già a scatola chiusa, non delude le attese. Cruda, affascinante, originalissima, è un incrocio tra Atto di forza e Ex Machina, con gli scenari sabbiosi del novello I magnifici sette e l'incentivo di un cast eccelso. Nell'arco di tutto il pilot, ronza una mosca che i protagonisti scacciano via con un gesto della mano: un fastidio che anticipa il risveglio dei sensi e, agli appassionati, sembrerà quasi un omaggio all'episodio più memorabile di Breaking Bad. Nell'arco dei restanti, immagino, ronzerà il pensiero di essere in presenza della potenziale serie dell'anno. (Sì)

I costumi d'epoca mi stanno stretti: non mi si addicono. Le serie storiche, dunque, non fanno breccia da queste parti: troppo impegnate e rigorose quelle britanniche, troppo soap quelle leggerissime alla Reign. Cercare l'eccezione alla regola, allora, in una fiction Rai, purché capace di vantare un cast internazionale, un battage pubblicitario che dura ormai da mesi, un lancio in anteprima mondiale? Onestamente, non ci speravo. Ma le basse aspettative, questa volta, non hanno aiutato a fare apparire il bicchiere mezzo pieno. Confesso che non ce l'ho fatta: io, che eppure ho infinite tendenze masochiste, a un certo punto ho spento. Così disastroso I Medici – Masters of Florence? Direi di no, ma provinciale, scadente e noioso: decisamente. Presentato come il fiore all'occhiello del palinsesto di quest'anno, annunciato come la svolta che il piccolo schermo italiano aspettava, è la solita minestra scondita e allungata, né più e né meno. Ai livelli di Elisa di Rivombrosa, per dirvi. Al punto che ti guardi intorno e cerchi la presenza confortante del solito Beppe Fiorello, che avrebbe fatto senz'altro meglio dell'annoiato cast straniero. I Medici (“in famiglia”, aggiungerei) è storicamente lacunoso e stilisticamente mediocre: la cura di scenografie e costumi, che comunque non è mai mancata alle fiction Rai, notoriamente superiori a quelle Mediaset, non è assecondata dalla regia, che più televisiva non si può, e dal cast. Stendiamo un velo pietoso sugli attori italiani: pur non volendo cadere nel solito pregiudizio che li vuole tutti inadatti e limitati, è impossibile spendere parole gentili, tra doppiaggi risibili, boccoli freschi di messa in piega, comprensibili complessi di inferiorità. Per fortuna, anche se per poco, risveglia i sensi la visione della venere Miriam Leone, giacché anche l'occhio vuole la sua parte. Per tutta la puntata, per tutte le puntate, le spettatrici potranno dire lo stesso del Richard Madden di Games of Thrones: un bellissimo Cosimo, che trasforma gli etero convinti in Cristiano Malgioglio e sul quale Facebook non si risparmia gif e doppi sensi; peccato che, oltre all'occhio blu, non abbia altri pregi. E l'atteso Dustin Hoffman, poi, che pensa soltanto a riscuotere il suo lauto compenso nel minor tempo possibile? Per riprendersi dalla delusione di questi Medici non basta la mutua. (No)

Mike Painter, psicologo e scrittore di mezza età, torna nella città natale. Lì dove trent'anni prima è scomparso il fratello gemello senza lasciare traccia. Lì dove, prima di lui, la stessa fine è toccata ai bambini del posto, di cui non sono rimasti che i corpicini appesi a un vecchio albero, con i denti cavati di bocca uno per uno. A portarlo dove tutto ha avuto inizio, un nuovo libro da scrivere e, all'indomani di un brutto esaurimento nervoso, una verità di cui venire a capo. Neanche il tempo di riallacciare i rapporti d'infanzia, di riabbracciare una madre un po' rancorosa e un'amica nostalgica, che le sparizioni ricominciano. Ovviamente, lui – figliol prodigo dalla dubbia lucidità mentale – è il primo sospettato. Ovviamente, si ha la sensazione di essere su una scena del crimine vecchia come il mondo, davanti all'ennesimo giallo dalle puntate contate. A sorpresa, Channel Zero – serie antologica in sei parti ispirata ai brividi del filone internettiano “creepypasta” - non è così scontato. Fanciullesco, onirico, inaffidabile, il pilot del prodotto Syfy è più suggestivo e inquietante di qualsiasi American Horror Story: violenti flashback, sinistre marionette, mostri composti da denti umani che strisciano fuori dalle caverne. Ti domandi: cosa ho visto? E speri di scoprirlo, e di provare la stessa surreale angoscia, negli episodi seguenti: protagonista anonimo e un po' antipatico permettendo. Channel Zero, profondamente kinghiano, parla di due fratelli identici e inseparabili che, guardando il televisore spento, si sono inventati un programma televisivo immaginario; un mondo tutto loro. E, chissà come o perché, hanno fatto sì che potessero vederlo anche i loro coetanei, sintonizzandosi sul “canale zero” del titolo. Gli stessi che non molto tempo dopo muiono, invendicati. Vogliamo forse sfidare la sorte e passare oltre, telecomando alla mano, se Halloween è alle porte, lo show si è palesato anche agli occhi delle nuove generazioni e questa terrificante figura dentuta potrebbe vendicarsi per l'affronto? (Sì)

36 commenti:

  1. Ho amato il pilot di Westworld, sono completamente d'accordo con te!

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    1. La nota negativa è una soltanto, Gaia: con la tesi di mezzo, sono rimasto al secondo episodio. E se da una parte borbotto, dall'altra non mi dispiacerà affatto godermeli tutti di fila. ;)

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  2. Pensavo che Westworld non facesse al caso mio, invece mi ha piacevolmente sorpresa, una serie inquietante/affascinante al tempo stesso anche se, al momento, ho un po' di arretrati telefilmici.
    Sui Medici sono d'accordo tranne che su Miriam Leone: si è vista sì e no dieci minuti e Cosimo c'ha fatto un caso, snobbando la povera Contessina; poi, come Guanciale e i ruoli da bello impossibile, la Leone è solita interpretare quel tipo di personaggi, vedi 1992. Continuo comunque a seguirlo per la vena trash del fandom e simili, guilty pleasure irrinunciabile dopo giornate intense, anche perché pure il lato storico lascia a desiderare, avendo di molto gli autori rimaneggiato il soggetto.
    In ogni caso, staremo a vedere. :)

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    1. A proposito di Guanciale: ma era forse il caso di affidargli il doppiaggio di Richard Madden, che già non è un attorone di suo, anziché affidarsi a un doppiatore doppiatore? :)
      Sulla Leone: 1992 mi annoiava, ma ho presente il ruolo; in Non uccidere, serie meritevolissima di cui nessuno ha parlato (io per primo), imbruttita e dimessa, mostrava di essere anche molto in gamba.

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    2. La questione del doppiaggio mi torna in mente adesso e, sinceramente, non saprei: assuefatta, ormai, all'orrido fuori sincrono e troppo concentrata sull'occhio blu di Madden, non ci ho fatto molto caso ma, ormai, pace. Hanno annunciato che presto il tutto sarà disponibile in lingua originale sull'app Rai, magari potresti dare un'occhiata lì, se proprio ci tieni.
      1992 l'ho recuperato ispirata dalla preparazione estiva di Costituzionale I e dai riferimenti, a lezione, alla storia politica dietro la nascita della cosiddetta "Seconda Repubblica" di cui, per inciso, conoscevo molto poco, dati i programmi scolastici che, nonostante siano passati 70 anni circa, non vanno oltre la Seconda Guerra Mondiale.
      Non Uccidere è in lista tra le italiane da recuperare, insieme a Gomorra, in un periodo più tranquillo in cui avrò tempo da perdere dietro lo streaming lentissimo, perché sembra sia stato rinnovato; in ogni caso forse arriverà presto pure nei cinema di qui il nuovo film di Pif, altra chance per (ri)valutare la Leone.

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    3. Anch'io ho approfondito un po' la "Seconda Repubblica" di recente, con l'esame di Storia Contemporanea. Non ne sapevo molto e non posso dire di avere afferrato tutto quanto, però non è mai troppo tardi... Anche per dare una seconda chance alla serie (ma è colpa di Accorsi, in generale, che non reggo).
      Non Uccidere è lenta e fredda, fa un po' il filo ai gialli nordici, però sicuramente è una cosa nuova. Anch'io voglio vedere il nuovo film di Pif, di cui ho adorato La mafia uccide solo d'estate, ma se la Leone non mi preoccupa c'è che lui, a furia di pubblicità Tim & Company, mi è venuto in antipatia in maniera assurda. Non voglio sentirlo più, uff. :)

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    4. Accorsi è il Ben Affleck italiano in quanto ad assenza di espressività, quindi posso comprendere la tua insofferenza verso di lui; io invece ho trovato un Caprino molto migliorato, sia in 1992 che ne I Medici, rispetto ai tempi di Manara.
      Pif non mi dispiace e ne sentiremo ancora parlare penso, specie con la serie del film (non capisco il motivo alla base di questa riduzione televisiva di una pellicola che, come te, ho apprezzato moltissimo) in arrivo sempre sulla Generale e, appunto, il ritorno sul grande schermo. Altra perplessità è l'omonimia dei protagonisti dei due lavori però magari il motivo verrà spiegato nel corso della proiezione che sembra promettere risate, almeno dalla clip dell'asino volante mostrata qualche sera fa dopo il tg. :)

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    5. Accorsi, però, è sorprendente in Veloce come il vento, complice il personaggio di un fratello maggiore tossico ma affettuoso scritto benissimo! Vedremo cosa combina Pif, che sembra un po' percorrere le orme di Benigni, tra drammoni stemperati con una certa leggerenzza. Almeno, lui, non fa parlare per l'amicizia con Renzi o per la patente ritirata, quindi un punto in più ;)

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  3. Il problema è quello delle serie italiane: bello ma non balla. Visto i ptimi dieci minuti e poi mi son detta che era meglio mettermi a lavorare xD L'ho confusionario (linee temporali troppo disordinate, manco fosse un libro!) E per quanto bello possa essere Madden non ci sono riuscita a farmelo piacere.

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    1. Per i belli, mi sa, c'è Uomini e Donne sull'altro canale. ;)

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  4. Azz, i Medici l'ho intravisto e non m'ha preso.
    Gli altri due non so, non sono per nulla il mio genere (forse più il secondo ma temo molto l'aggettivo "kinghiano" che hai utilizzato^^)

    Moz-

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    1. Il secondo ha un formato molto particolare.
      Poi questi horror con bambini e simboli annessi li trovo inquietantissimi. Il riferimento a King che ho buttato lì era per i ricordi di infanzia del protagonista - tra sparizioni, scorribante e bulli, mi è venuto in mente It - e perché in Fine Turno, che sto leggendo proprio ora, il male ancora una volta usa la tecnologia per manifestarsi. In Channel Zero la tivù, in Fine Turno simil Game Boy. :)

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  5. Westworld molto promettente, però a tratti un po' discontinuo. Le parti più western non è che mi facciano impazzire...

    I Medici è abbastanza una vaccata, comunque non è del tutto inguardabile e per me questo è già un successo. :)

    A Channel Zero visto che ne parli bene a questo punto potrei concedere una possibilità, anche se le serie SyFy che ho visto finora mi sono sembrate peggio di tutte quelle Rai messe insieme...

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    1. Eh, anch'io ho un brutto rapporto con le serie Syfy (non ne ho portato a termine neanche una) ma questa, nonostante la faccia da schiaffi del protagonista, che potevano trovare poco poco meglio, fa decisamente il suo dovere. Brrr... :)

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  6. Westworld l'ho già iniziato pure io, visto l'entusiasmo generale non ce l'ho fatta ad aspettare l'acumulo di episodi e sì, l'entusiasmo è più che comprensibile, e visto che ho appena finito Black Mirror, ne sembra quasi una serie costola.

    I Medici magari li affronto con calma in v.o., ma solo per Madden e con le aspettative giustamente bassissime.

    Channel Zero mi spaventa, ma mi intriga... dici che posso reggerlo?

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    1. Il secondo episodio di Channel Zero già è meno ansiogeno - anche più lento, ti dirò -, ma il primo, senza spargimenti di sangue né altro, tiene in scacco alla grande. Penso di sì, sai? Hai seguito American Horror Story (la sesta come la stai trovando?), nel corso degli anni, e lì si esagerava molto di più: questo è tradizionale, tutto sommato, ma efficace. Black Mirror devo iniziarlo a giorni, ma parto dalla terza e poi recupero le altre: ho deciso!

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    2. La nuova AHS è lì che aspetta... sono indecisa, dopo il sollievo di non dover entrare in quell'Hotel pensavo di abbandonare tutti ma sembra essersi ripreso, giusto?
      Con Halloween nell'aria potrei vedere i primi episodi come prova...

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    3. Sì, si è ripreso, ma lo trovo un po' troppo serioso.
      Fortunatamente, però, spazio alla Paulson e Lady Gaga relegata a comparsa. La Bathes, che anche in Hotel faceva un figurone, ha un gran bel ruolo: la famigerata Macellaia! :)

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  7. Channel Zero me lo tengo da parte per i momenti bui, quando AHS e The Exorcist (a proposito, bombazza la quinta!) andranno in pausa. Sulle altre due sono pienamente d'accordo con te, anche se ho l'impressione che Westworld si stia un po' accartocciando...

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    1. Io sono ancora alla seconda di Westworld, quindi non saprei dirti: speriamo che le troppe aspettative non la affossino. Pane per i tuoi denti il pilot di Channel Zero. E che twistone nella quinta di The Exorcist, sì! AHS sai che non ho capito se mi piace tanto o per niente? Mi pare inconsistente, a tratti. E mi manca un po' di kitsch della stagione scorsa. :)

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  8. Westworld me lo guarderò più avanti, che al momento non c'ho la testa ed è abbastanza impegnativo. Sempre sul tema "Robot quasi umani con tutte le conseguenze del caso" io ho trovato gradevolissima l'inglese Humans :)
    Sui Medici non sono d'accordo: a me piace XD certo, non è un prodotto qualitativamente alto come avevano detto, ma è la cosa migliore prodotta in Rai da quasi trent'anni. E considerando cosa ha prodotto la Rai negli ultimi decenni... puntare a GoT sarebbe stato correre prima di imparare a camminare, imho. Se segna un punto di ripresa per la tv nostrana ben venga, pur con tutti gli innegabili difetti u_u
    Channel Zero lo metto in lista, anche se con SyFy ho aspettative basse perchè sto seguendo Aftermant e non puoi capire. È una delle cose più trash che abbia mai visto X°°°°D

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    1. In Channel Zero, fortunatamente, di trash non ce n'è. ;)
      Be', però la Rai non sempre spicca per sciatteria, come in questo caso. Ti cito tre decorosissimi sceneggiati con la bella e brava Vittoria Puccini - L'Oriana, Anna Karenina e Violetta - che, pur non essendo kolossal, comunque tenevano compagnia senza farti venire voglia di deridere attori e personaggi ogni tre per due. A lasciare interdetti, forse, la presenza di un paio di grandi nomi, che quasi quasi ci fanno rimpiangere le "galline" del nostro pollaio. Non fanno di certo la differenza, ecco.

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  9. Ammetto di aver visto solo il pilot di Westworld, devo recuperare gli altri episodi visti fin'ora, ma concordo con te su tutta la linea!

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  10. buono a sapersi che I medici sono da cestinare...

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  11. Sto seguendo Westworld e devo dire che mi prende parecchio! Sir Anthony sembra finalmente tornato a buoni livelli..
    Concordo su I Medici anche se - si, mi voglio male - continuerò a guardarlo per ammirare Madden :)
    Non conoscevo, invece, Channel Zero ma lo segno!

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    1. Ah, quant'è vero?
      Hopkins è un altro attore che mi faceva preoccupare per la sua sorte. ;)

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  12. Ti dirò, la prima puntata de I medici non mi ha fatta impazzire, tanto che pensavo di non guardarla, ma poi in un momento di noia mi sono vista anche la seconda (una delle poche puntate che avevo già nel computer perché purtroppo non ho la connessione nella nuova casa..e manco la tv, sigh) e devo ammettere che l'ho trovata decisamente più carina. Certo, che sia una serie tv italiana si vede da chilometri, ma vabbè, meglio di niente XD
    Westworld la punto da un po' di tempo, ma me ne ero scordata XD mi ispira troppo *_*

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    1. Be', ufficialmente anche The Young Pope è una serie italiana e, per quanto mi irriti Paolo Sorrentino, sa senz'altro valorizzare i suoi attori. :)

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  13. Io penso di essere una delle poche che non ha visto I medici °-° oh, sarò matta, ma a me, Richard a parte, non mi ispirava proprio... mi sa che me lo risparmierò perché non ne sto sentendo parlare molto bene >.<

    Invece parlando di Westworld... il pilot l'ho visto e mi è pure piaciuto abbastanza! Anche io trovavo la premessa molto intrigante e con un potenziale immenso... purtroppo però il secondo episodio si è rivelato una palla di una noia mortale XD non so... mi sa proprio che, con tutto quello che ho da vedere, lo abbandonerò in corsa! Al solo pensiero di vedere anche il terzo episodio mi cala già la palpebra...

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    1. Eh, le serie serie hanno i loro ritmi, effettivamente.
      Abituato a True Detective, Westworld sembra un luna park ;)
      Il secondo episodio l'ho visto anch'io e, fortunatamente, nessuna noia.

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    2. Ecco v.v io non ce l'ho fatta manco con la seconda stagione di True Detective :P la prima, per quanto lenta, l'avevo adorata... la seconda meh >.< mi sono stufata dopo qualche episodio!

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  14. Westworld mi sono bloccata un attimo in favore di Young Pope ma ce l'ho sul mysky pronta. Channel Zero me lo segno...

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  15. Devo assolutamente recuperare Westworld, il promo mi ispirava moltissimo! I Medici devo dire che non mi dispiace, sicuramente il cast pesa molto sul mio giudizio, ma in definitiva benché abbastanza romanzata non mi annoia =)

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