giovedì 20 ottobre 2016

Zapping #2: The Exorcist, Quarry, The Good Place

In anni di rimaneggiamenti e scarsa fantasia, l'idea del remake, infine, ha sfiorato anche L'esorcista. Horror cult visto quando non avevo ancora l'età, verso cui non ho nutrito mai chissà quale timore: reverenza, sì, perché anche a detta di chi, guardandolo, non è saltato dalla poltrona, la piccola Regan e la sua storia infernale non invecchiano mai. Tacciono i soliti detrattori, però. E, in casa Fox, il novello The Exorcist è stato accolto senza scomporsi. In parte, perché dietro a un nome che pesa c'è tutt'altro: se sia un seguito o un reboot, infatti, non è ancora chiaro. In parte, perché è una serie che spicca per discrezione e non per ascolti alle stelle. Dietro un titolo inequivocabile, un'altra storia. In una famiglia di persone devote e di buon cuore, in cui la matriarca è interpretata da una tiratissima ma convincente Geena Davis, la piccola di casa – ingenua e seducente insieme - inizia a comportarsi in maniera inquietante. Ci si appella al parroco del quartiere, giovane dalla fede vacillante, che a sua volta chiede la consulenza di un prete noto per i suoi metodi poco ortodossi. Qui e lì, a intermittenza, risuona lo storico motivetto che la produzione avrà pagato fior di quattrini per avere. Qui e lì, The Exorcist ha i suoi bei pregi: l'interpretazione di Ben Daniels, già magnetico coreografo in Flesh and Bone – il suo giovane collaboratore, invece, è il messicano Alfonso Herrera, visto in Sense8; un taglio affascinante; i serial killer fanatici che, a partire dal secondo episodio, sterminano un quartiere, strappando di netto cuore e occhi alle vittime. Cosa lo distingue, però, dallo sfortunato Damien e da quell'Outcast che, per noia, ho volentieri abbandonato a sé stesso? Cosa ha in comune con il capolavoro di Friedkin, e perché non scegliere di intitolarsi in altro modo? Sperando che trovi una sua strada e che, con il tempo, il pubblico americano decida di non cambiare canale, lo seguo volentieri. I pro che affiorano potrebbero vincere i contro, i pregiudizi e gli irragionevoli, ma inevitabili, confronti. ()

Mac, di ritorno dalla guerra del Vietnam, scopre che non c'è più posto per lui. Il padre si è risposato, la moglie l'ha tradito; gli si nega un lavoro decoroso e, in città, tutti parlano a mezza voce di uno scandalo ignominioso successo al fronte. Cosa fare, se nulla hanno potuto i vietcong, ma il destino si è accanito contro un uomo brusco, ignorante, un po' violento, ma fondamentalmente sfortunato? Non resta, perciò, che darsi su richiesta alla vita criminale. Il reduce senza speranze, ora sicario improvvisato, è il protagonista di Quarry, miniserie tratta dai premiati romanzi noir di Max A. Collins. I ritmi sono lenti, introspettivi, e gli ambienti grigi e sporchi: siamo dalle parti di un True Detective, spiegazzato, insonne, metropolitano. Sullo sfondo, gli anni Settanta dello scandalo Watergate, tornati già di moda con The Get Down e Elivs & Nixon. Ma senza lustrini, disco music, luoghi comuni. Il protagonista, eccellente, è il Logan Marshall Green che spiccava, per la bella barba e la bella faccia, nonché per l'impressionante somiglianza con Tom Hardy, nel thriller “da camera” The Invitation. Di lui - che esagera, si sporca e si spoglia, come Mortensen in La promessa dell'assassino - e di questo Quarry, giunto intanto al sesto di otto episodi, sentiremo senz'altro parlare. (Sì)

Eleanor Shellstrop, in vita, non è mai stata una santa. Bugiarda, avida, egoista. In vita, dico, perché ora è morta: investita da un camion che trasportava Viagra, nel bel mezzo del parcheggio di un grande supermercato. La sua grottesca dipartita, tra il tragico e il ridicolo, le ha permesso di occupare un posto d'eccezione in paradiso. Un aldilà su misura, progettato da Michael: braccio destro dell'Altissimo, lì al suo primo incarico. Ci sono case colorate, cieli blu, si vola e si incontra l'anima gemella planando. Ci si capisce, perché tutti parlano la stessa lingua. Ma l'architetto celeste, sbadato e inesperto, ha fatto un errore madornale. La protagonista, infatti, pecora nera, era destinata all'altra metà del cielo. Lo sanno solo lei – una Kristen Bell che ci riprova in tivù, ma con scarsa convinzione – e il suo unico amico. Manterranno il segreto? Riusciranno a renderla abbastanza gentile da meritarselo, un posto lassù? La sua presenza, intanto, scatena il caos. The Good Place, comedy con la ex Veronica Mars in cerca di nuovi ingaggi e altre mete, è un intrattenimento dei più innocui. Realizzato così così, non particolarmente divertente, da vedere solo se non si ha di meglio. Prevale, in generale, l'impressione che durerà poco. Soprattutto, la sensazione che nel “posto cattivo” ci sarebbe stato tanto, tanto di più per cui divertirsi. (No)

20 commenti:

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    1. Lo adorerai.
      Io sono un po' indietro, ma è colpa degli esami.
      Mio fratello, che intanto minaccia spoiler, dice che è un crescendo. :)

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  2. Mh, parli bene di The Exorcist, altrove ne ho sentito parlar male.
    In ogni caso, da fan del capostipite (e anche dei sequel, via) lo vedrò sicuramente. Dopotutto è un titolo cult e bisogna dargli una chance.

    Anche il secondo titolo che presenti potrebbe interessarmi.

    Moz-

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    1. Non siamo ai livelli altissimi di un Hannibal - e per me Mikkelsen batte Hopkins a mani basse, onestamente: il fascino in persona -, però si segue volentieri e con scarsissimi pregiudizi. Poi se non ti sono dispiaciuti troppo neanche i sequel...
      A me era piaciuta molto quella specie di versione italiana di L'esorcista, molto provocatoria, di cui mi sfugge il nome però. Poi chiedo a papà!

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  3. Mi spiace non ti sia piaciuto "The Good Place", io lo trovo molto carino :) riesce sempre a strapparmi una risata ^_^

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    1. Allora riprovo, Gaia!
      Qui, mi baso solo sui venti minuti del pilot. :)

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  4. Mi sa che di queste non ne inizierò nessuna: l'esorcista non fa per me, Quarry sembra troppo pesantuccio per il momento e The good place al contrario troppo lieve e pronto per la cancellazione...
    Nah, questa settimana mi faccio tentare dal crime :)

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    1. Eh, ma Quarry mi sa che ha la stoffa giusta: protagonista bravissimo. ;)

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  5. The Exorcist mi sta piacendo molto. Lo trovo molto raffinato e le atmosfere, per quanto "banali", sono molto più inquietanti di quelle di Outcast. Gli attori, tra l'altro, mi piacciono parecchio, e l'accento di Ben Foster mi fa lo stesso effetto di quello di Joseph Guilgun in Preacher: praticamente mi vengono le caldane come a Maria Antonietta quando vedeva Fersen. anche solo per questo motivo, per me è SI! :D

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    1. Ben Daniels. :-P
      Ben Foster era in quell'altro capolavoro di Inferno, ahahah!
      Comunque sì, lui è bravissimo. Ti consiglio nuovamente Flesh & Bone: lì, fa da padrone.

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    2. Muoio XD Stavo scrivendo la rece di Inferno, per l'appunto. No, Foster è un bietolone roscio, non se può guardare!!! Segno anche F&B. Troppa roba da vedere!

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    3. Eh, ma io ci sto proprio per metterti la pulce nell'orecchio! :-P
      Io fino a ieri pensavo che Ben Foster e Jon Foster fossero lo stesso attore. Comunque sono fratelli, eh: resto in famiglia.

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  6. The Exorcist piacevolissima sorpresa. Mi aspettavo una schifezzona, e invece non è niente male!
    Le migliori del cast però sono le due giovani fanciulle, molto promettenti in tutti i sensi. :)

    Sulle altre due serie non sono granché d'accordo. Quarry parte bene con un pilot valido, ma poi affoga nella noia. E il protagonista è quasi meno espressivo di Richard Madden nei Medici. :D

    The Good Place invece l'ho trovata una delle poche comedy spassose, cattive e originali viste negli ultimi tempi. Per me promossa!

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    1. Meno espressivo lui, e tutti ad elogiare il tipo di Mr Robot che recita sopra le righe, con gli occhi da chihuahua all'infuori, da due stagioni a questa parte?
      Ho visto il sesto episodio della nuova di AHS, comunque, e dà soddisfazioni quest'anno. ;)

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  7. Outcast l'ho mollato più o meno intorno al quinto episodio, mentre l'esorcista mi solluchera alquanto.
    Aspetto ci siano un discreto numero di episodi e poi mi ci fiondo.

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    1. Eppure Outcast aveva quel cavolo di incipit che pareva promettentissimo...

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  8. Comincerò presto Quarry, che è il titolo che mi interessa di più. Avevo ignorato The Exorcist pensando fosse una schifezza, ma mi fai venir voglia di provarlo...

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    1. Invece pare che non piaccia solo a me, e sono molto contento.
      Schifezza, comunque, non lo è di certo: vai tranquillo. ;)

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  9. Madre vuole iniziare The Exorcist, a me personalmente non ispira un granché.. sarà che è un genere che non mi entusiasma, ma vedremo. Quarry invece non lo conoscevo, ma quasi quasi ci faccio un pensierino!

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  10. The good place mi ha proprio delusa, ho visto solo il pilot e mi ha annoiata molto! Non penso avrà vita lunga xD

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