Ciao
a tutti, amici lettori. Oggi, la recensione di un gioiello di young
adult che desideravo
leggere
da un bel po'. Arrivato nel 2010 in Italia, ormai si trova nelle
librerie a soli € 9,90. Questa volta, devo ringraziare la mia amica
Stefania, del blog I miei sogni tra le pagine, per avermelo regalato
tempo fa. Un abbraccio a tutti voi e buona lettura, M.
Eravamo
pianeti ai lati opposti dell'Universo, in orbita intorno a un sole
morente.
Titolo:
Luna
Autrice:
Julie Anne Peters
Editore:
Giunti Y
Numero
di pagine: 383
Prezzo:
€ 9,90
Sinossi:
Regan, fin da piccola, ha sempre saputo che suo fratello Liam era
diverso dagli altri. Liam ha sedici anni. È alto, bello, muscoloso e
corteggiatissimo ma la verità è che si sente una ragazza
intrappolata dentro un corpo da ragazzo. Regan è l'unica condividere
questo segreto con Liam - o Luna come preferisce farsi chiamare - che
ogni notte in camera della sorella si trasforma con trucchi e vestiti
da ragazza nel suo alterego femminile. All'insaputa dei genitori, una
madre troppo occupata nella sua professione di wedding planner e un
padre frustrato da un lavoro rutinario, Regan si trova da sola a
dover aiutare e sostenere il fratello (quasi una sorella) nel
difficile percorso verso la trasformazione. Ma anche per Regan è il
momento del cambiamento e quando, durante una lezione di chimica, un
ragazzo appena trasferito nella sua scuola, si accorge di lei,
insieme ai primi turbamenti del cuore arrivano anche le complicazioni
che l'avere un fratello trans comporta...
La recensione
“Si
trattava di mio fratello. Lui era il buco nero del mio universo. Mi
stava succhiando la vita. Era come se una forza mi spingesse verso di
lui e io non potessi farci niente. Liam era laggiù, in fondo al
buco. Eravamo insieme là in fondo.”
Sin dall'infanzia, Regan custodisce un segreto che, croce
sul cuore, ha promesso non rivelerà mai a nessuno. Camera sua, di
notte, è messa a soqquadro da una misteriosa visitatrice che nessun
altro membro della famiglia O'Neill sarebbe lieto di conoscere.
Un'eccentrica e colorata tromba d'aria che stravolge la sua stanza e
la sua vita allo scoccare della mezzanotte, quando cala il buio, gli
occhi di tutti si chiudono, le persiane e le barriere si abbassano,
il sole cede il posto alla sua argentea metà e ai suoi eserciti
luminosi di stelle. Regan viene svegliata ora da pianti, ora da
risate giulive, e, messi i piedi giù dal letto, lei che non si
trucca per pigrizia e che detesta con tutto il cuore i pigiama party
tra adolescenti, assiste alla nascita di Luna: una ragazza che, come
la Odette di Il lago dei cigni, può essere sé stessa solo di
notte; una ragazza che non esiste. Una persona che, come la luna da
cui ha preso il nome, risplende di vera luce, nei cieli della vita,
solo quando tutti sprofondano sui loro cuscini e nei loro sogni. Il
resto del giorno muore dentro. Perché fingere equivale a stare male.
La pazza, volitiva, vanitosa e solare Luna è la migliore amica che
Regan abbia. L'unica che possa sperare di avere, in una vita in cui
lei, i suoi trucchi, i suoi vestiti dorati di paillettes e il suo
indicibile segreto prosciugano il suo tempo libero, smantellano i
suoi rapporti, pesano sulla sua coscienza come macigni. Ma lei le
vuole bene ugualmente, anche se si sveglia tutte le mattine con le
borse sotto gli occhi e anche se, per tutti quegli snervanti vai e
vieni notturni, la sua camera è diventata un porto di mare e la
parola privacy ha perso qualsiasi significato, al pari del
tanto sopravvalutato termine normalità. Luna è suo fratello.
L'anima femminile intrappolata in un guscio vuoto che i suoi
genitori, sedici anni prima, hanno scelto di chiamare Liam. Un
ragazzo bello, affabile, geniale, dal sorriso caldo e dai modi
gentili, che tutte le ragazze del suo liceo vorrebbero accanto, come
incarnazione del fidanzato perfetto da sfoggiare tra le loro
invidiose coetanee; un ragazzo che non esiste e non è mai esistito.
Sospeso tra due sessi, con un'essenza seppellita viva sotto capelli
corti e pomo d'Adamo, Liam vive la sua transizione mentre nessuno
guarda e il resto del mondo lo ignora platealmente. Regan – che
combina solo disastri su disastri, che prende brutti voti in chimica,
che vive attraverso gli altri – ha il potere di vederlo realmente.
Potere che non fa di lei una perfetta maga incantata, ma una perfetta
sorella assonnata. Una sorella perfetta: l'aggettivo basta. “Una
creatura bellissima e fragile che dispiega le ali e vola via. Ma nel
caso di Liam, la farfalla era costretta a richiudere le ali e a
rinfilarsi nel suo bozzolo ogni giorno. Ogni singolo giorno, era
costretto a diventare il guscio di sé stesso.”
I
loro ricordi scritti in corsivo e le loro emozionanti storie fanno
del romanzo di Julie Anne Peters uno young adult che è un trionfo.
Luna è tutto ciò che un
libro per ragazzi dovrebbe essere; dà tutto ciò che un romanzo per
adolescenti dovrebbe dare: meta vincente a cui questo genere
letterario per grandi e piccoli avrebbe dovuto puntare, con orgoglio
e umiltà, da parecchi anni a questa parte. Persi tra triangoli
amorosi, ragazzi bellissimi e viziati, creature soprannaturali e
frivoli capricci, si è finiti per perdere di vista i tanti elementi
essenziali ed importanti di cui, fortunatamente, Julie Anne Peters mi
ha fatto riscoprire la bellezza e la profondità perdute, con una
vicenda che intrattiene facendo pensare e che fa pensare
intrattenendo. E magnificamente, aggiungerei. Una lettura piacevole
non dev'essere per forza slegata da un tema attuale, le esigenze del
cuore possono essere conciliate con quelle della mente e,
soprattutto, gli adolescenti hanno il sacrosanto diritto di essere
trattati con lo stesso rispetto degli adulti. La saggezza esiste
anche a sedici anni, e qualcuno, ogni tanto, può insegnartela. Poi
toccherà a te diffonderla, insegnarla, insieme al rispetto e alla
comprensione, a chi dice che non esiste ormai più. La forza delle
parole di quest'autrice dicono al lettore esattamente questo, chiaro
e tondo. Io le ho sentite in ogni pagine, forti e chiare. Il suo è
un romanzo originalissimo, ma che barcolla su un campo minato, lungo
un percorso di cui si ha paura, spesso, ad indovinare i passi che
verranno. Impacciato ed elegante al tempo stesso, su tacchi troppo
alti per piedi troppo grandi, schiva luoghi comuni, banalità,
buonismi, kleenex umidi che – quando si parla di vita vera e non di
finzione – è meglio lasciare allo Sparks di turno.
E' una realistica, cinica, irriverente e coraggiosa commedia borghese, inscenata sullo sfondo dell'umanità tutta. Pirandelliana, quasi, nel suo continuo e necessario indossare e togliere maschere. Tematiche simili, riflessioni sulla diversità, sull'identità, sulla sessualità e il cambiamento le avevo trovate, prima d'ora, solo nei formidabili e sorprendenti romanzi di David Levithan. Tuttavia, in Ogni giorno, e ancora di più nello spassoso Will ti presento Will, avevo avuto l'impressione che l'autore vivesse in un mondo molto distante dal nostro. Un mondo certamente più bello e colorato, ma in cui la diversità, non essendo percepita come tale, ma come un altro aspetto della normalità in sè, era affrontata con una dolcezza che, in una realtà grigio fumo e piena di ottusità come quella che conosciamo in tanti, era più propria di una splendida e auspicabile utopia. La penna di Julie Anne Peters è feroce e pungente come poche, aspra e sincera. Ci sono fiere e fiere di sentimenti, non spicci sentimentalismi. Dà a Regan acume, lingua lunga, ironia, una voce narrante piena di fascino inesplorato. Lo sguardo attento di chi inciampa nei suoi stessi piedi e capitombola a gambe all'aria durante il primo appuntamento, ma che ha occhi per guardare ciò che è vero e il carattere per mettere alla berlina ciò che non va. Mentre sua madre s'imbottiva di pillole della felicità e pensava al benessere di tante famiglie ad esclusione della sua, mentre il padre si chiudeva nel silenzio forzato di chi, dentro, è buono, ma un po' ignorante, Regan mette insieme i pezzi di una famiglia disastrata e di un fratello a pezzi, che odia e ama a giorni alterni. Non è facile stare dietro alla vita segreta di Liam. Lui sa essere egoista in maniera snervante, detestabile, folle nella sua ricerca della libertà. La sua Luna ha le ciglia lunghissime, ha i fianchi più stretti di quelli di Regan, la femminilità – paradossalmente – che quell'adolescente piccola e insicura che va inciampando ovunque non avrà mai. S'invidiano a vicenda. E Regan odia quando Luna si procura le occhiate storte dei passanti, quando le scopre nuovi lividi sulla schiena colpita dai bulli, quando decide di condividere la sua verità con gli altri durante la colazione, quando tutti ridono di lei. No, non è per vergogna: Regan ha solo paura che quel suo fratello nato nel corpo sbagliato soffra. Anche se è più piccola di lui, quello che ha sempre voluto è proteggere la sua reale natura dall'incomprensione altrui. Proteggere Liam da sé stesso. E' questo che commuove: leggere dell'amore incondizionato, ubriaco, odioso, viscerale, invidiabile e autentico che Regan sente per quella persona che ha i suoi stessi geni. Un amore che, al contrario di quello che possono provare una mamma e un padre, ama comunque vadano le cose, senza aspettative: fedelmente, come quello tra i personaggi delle opere liriche che la giovane protagonista adora da sempre. Eroico, arrogante, fiducioso e costruttivo il finale. Liberatorio, con i due fratelli – ormai due sorelle – che liberano a vicenda le loro ali, troppo a lungo immobili sotto il tetto delle loro taciute debolezze. Luna è un romanzo da leggere, almeno una volta nella vita. Per capire che non c'è nulla da capire. Gli americani, per descriverlo, userebbero probabilmente il termine "moving" - "che emoziona", "che smuove qualcosa".
E' una realistica, cinica, irriverente e coraggiosa commedia borghese, inscenata sullo sfondo dell'umanità tutta. Pirandelliana, quasi, nel suo continuo e necessario indossare e togliere maschere. Tematiche simili, riflessioni sulla diversità, sull'identità, sulla sessualità e il cambiamento le avevo trovate, prima d'ora, solo nei formidabili e sorprendenti romanzi di David Levithan. Tuttavia, in Ogni giorno, e ancora di più nello spassoso Will ti presento Will, avevo avuto l'impressione che l'autore vivesse in un mondo molto distante dal nostro. Un mondo certamente più bello e colorato, ma in cui la diversità, non essendo percepita come tale, ma come un altro aspetto della normalità in sè, era affrontata con una dolcezza che, in una realtà grigio fumo e piena di ottusità come quella che conosciamo in tanti, era più propria di una splendida e auspicabile utopia. La penna di Julie Anne Peters è feroce e pungente come poche, aspra e sincera. Ci sono fiere e fiere di sentimenti, non spicci sentimentalismi. Dà a Regan acume, lingua lunga, ironia, una voce narrante piena di fascino inesplorato. Lo sguardo attento di chi inciampa nei suoi stessi piedi e capitombola a gambe all'aria durante il primo appuntamento, ma che ha occhi per guardare ciò che è vero e il carattere per mettere alla berlina ciò che non va. Mentre sua madre s'imbottiva di pillole della felicità e pensava al benessere di tante famiglie ad esclusione della sua, mentre il padre si chiudeva nel silenzio forzato di chi, dentro, è buono, ma un po' ignorante, Regan mette insieme i pezzi di una famiglia disastrata e di un fratello a pezzi, che odia e ama a giorni alterni. Non è facile stare dietro alla vita segreta di Liam. Lui sa essere egoista in maniera snervante, detestabile, folle nella sua ricerca della libertà. La sua Luna ha le ciglia lunghissime, ha i fianchi più stretti di quelli di Regan, la femminilità – paradossalmente – che quell'adolescente piccola e insicura che va inciampando ovunque non avrà mai. S'invidiano a vicenda. E Regan odia quando Luna si procura le occhiate storte dei passanti, quando le scopre nuovi lividi sulla schiena colpita dai bulli, quando decide di condividere la sua verità con gli altri durante la colazione, quando tutti ridono di lei. No, non è per vergogna: Regan ha solo paura che quel suo fratello nato nel corpo sbagliato soffra. Anche se è più piccola di lui, quello che ha sempre voluto è proteggere la sua reale natura dall'incomprensione altrui. Proteggere Liam da sé stesso. E' questo che commuove: leggere dell'amore incondizionato, ubriaco, odioso, viscerale, invidiabile e autentico che Regan sente per quella persona che ha i suoi stessi geni. Un amore che, al contrario di quello che possono provare una mamma e un padre, ama comunque vadano le cose, senza aspettative: fedelmente, come quello tra i personaggi delle opere liriche che la giovane protagonista adora da sempre. Eroico, arrogante, fiducioso e costruttivo il finale. Liberatorio, con i due fratelli – ormai due sorelle – che liberano a vicenda le loro ali, troppo a lungo immobili sotto il tetto delle loro taciute debolezze. Luna è un romanzo da leggere, almeno una volta nella vita. Per capire che non c'è nulla da capire. Gli americani, per descriverlo, userebbero probabilmente il termine "moving" - "che emoziona", "che smuove qualcosa".
“Avevo
capito. Finalmente avevo capito. Dovevo lasciare che cambiasse anche
me. Era necessario perché riuscissi ad accettare Luna davvero, a
sostenerla, a vedere in lei una persona reale.”
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Katy Perry – Firework
bellissima recensione, credo che sia l'autore che tu siate riusciti a cogliere in pieno i sentimenti che legano due fratelli, a volte i fratelli e le sorelle sono le uniche persone capaci di conoscerti veramente più di un genitore o di un fidanzato forse perchè non hanno aspettative ma ti amano semplicemente per quello che sei!
RispondiEliminaGrazie, Lara. Come sempre, i tuoi commenti sono mirati e belli. Anche se non hai letto il libro, già hai capito tanto :)
Eliminagrazie!!! forse perchè semplicemente ho un fratello maggiore! :)
EliminaSplendida recensione Mik! Come sai anche io ho amato questo libro, mi ha lasciato sensazioni e ricordi unici! Credo che sia uno dei migliori pubblicati dalla Giunti Y!!
RispondiEliminaAnche secondo me, Monica, è uno dei migliori della collana. E, inviando l'anteprima a Cecilia, gliel'ho anche detto :P
EliminaCiao Mik! Complimenti...come al solito una recensione splendida!
RispondiEliminaNon conoscevo questo libro ma lo metterò sicuramente in WL, mi sembra molto bello!! :)))
Mi fa piacere, Daniela! Poi, se lo trovi anche usato, viene proprio una fesseria ^^
EliminaAllora mi metterò alla ricerca al più presto! hihihihihi
EliminaCiao Mr Ink.
RispondiEliminaBellissima recensione e bellisismo consiglio, grazie!
Non conoscevo questo titolo, ma cercherò di trovarlo alla prossima puntata in libreria perchè non posso più perderlo. Io adoro i libri dove emergono gli amori fraterni (non gli incesti, proprio l'affetto tra due persone nate dalle stesse due) e questa sembra una perla da provare assolutamente.
Felice di avertelo fatto scoprire, Dru. Io, ormai, lo desideravo da tempo: credo che, insieme a Beastly, sia stato uno dei primi di questa collana per ragazzi :)
EliminaUn bel titolo, è da un po' che vorrei leggerlo! ^^ Il tema della "sorellanza" di sicuro mi interessa molto: dopotutto, ho a mia volta una sorta di potentissimo e indissolubile legame con la mia sorellina, la mia migliore amica e la mia più formidabile "complice" :P da quando è venuta al mondo...
RispondiEliminaOh, che cosa carina, Soph *-*
EliminaCiao Mik, volevo solo avvisarti che ho cambiato intestazione e indirizzo al blog http://sbirciandoneilibri.blogspot.it/
RispondiEliminaGrazie, Cheetara. Passerò a trovarti lì!
Eliminabellissima recensione Mik!
RispondiEliminaio l'ho letto tempo fa e mi ha colpito per la delicatezza e la trasparenza nel trattare l'argomento dei trangender, con tanta sensibilità per l'aspetto psicologico ed emotivo. bello e consigliato!!
RispondiEliminaConcordiamo perfettamente, Angela. Mi sembra bello anche il secondo dell'autrice edito qui da noi e che affronta un tema molto simile e altrettanto delicato. Parla di una ragazzina che ha due mamme :)
EliminaSembra una storia speciale, devo assolutamente procurarmelo! Ottima recensione!
RispondiEliminaProcuratelo, Sara! Ti piacerà ;)
EliminaCome sempre le tue recensioni sono impeccabili! Non avrei mai immaginato che questo romanzo fosse così "profondo" e unico. Non me lo posso perdere nemmeno io allora ;)
RispondiEliminaSon contanta che sia stata una bella lettura: è stato un piacere!
Grazie mille, Stefania: per il commento e per il libro. Ricordo che mi avevi dato ampia scelta e che ti avevo elencato vari titoli di romanzi: direi che hai scelto benissimo :D
Eliminanon conoscevo questo titolo lo segno..bellissima recensione
RispondiEliminaGrazie, Vale ^^
EliminaNon lo conoscevo! Sembra davvero particolare... non avevo mai letto una trama simile e mi hai messo un sacco di curiosità *__*
RispondiEliminaSe capita lo prendo di sicuro!
Sai che ero convinto che l'avessi addirittura letto? Bho :) Da amante dei young adult, concorderai con me che è unico davvero.
Eliminamamma mia quanta gente ke commenta i tuoi post!!! 6 famoso ragazzo ;)
RispondiEliminaRiguardo a "Luna": grazie x la recensione... sembra un libro originale, perchè tratta 1 argomento ke di solito si preferisce evitare.
Ciao APPyLE e bentrovata! Famosissimo, guarda!
EliminaSembrano più di quanti sono, in realtà, perché mi piace rispondere a tutti tutti, se sono a casa. Ogni commento mi rende più felice. Lo dico sempre :)
;) troppo gentile
RispondiEliminauuuuh....l'ho letto anch'io questo....consiglio di Monica ovviamente XD m'è piaciuto tanto...
RispondiEliminaEra già in wishlist questo, e adesso voglio leggerlo ancora di più.
RispondiEliminaOhhh, ma io questo libro lo voglio leggere da un sacco di tempo, mi ha sempre ispirato. Però devo leggerlo nel momento "giusto" non voglio rovinarmelo.
RispondiEliminaAh, che bello questo libro *_* Bello ed estremamente utile.
RispondiEliminaRimpiango che non ce ne fossero di così belli quando ero ragazzina io: la mia generazione sarebbe diventata molto più erudita su questi argomenti (che invece continuano ad essere guardati con sgomento da molti: la transfobia -e la transignoranza, soprattutto - sono ancora diffusissime).
Io sono stata salvata dal tunnel dell'ignoranza da un ingegnere aeronautico transgender (man to woman) che è venuto a parlare di transessualità nel mio liceo, durante l'autogestione. Lo ricordo come un incontro straordinariamente toccante e istruttivo (e ricordo anche certi tamarretti che se ne sono andati, dopo averlo visto, mormorando "che schifo".....X_X)
Mik, ti consiglio anche "Tra mamma e Jo", un bellissimo libro della Playground della stessa autrice, che parla di maternità lesbica.
Ciao Ossy! Sì, è proprio vero: è un libro utilissimo, che dovrebbero leggere proprio tutti. "Tra mamma e Jo" l'ho scoperto da poco, leggendo la biografia dell'autrice: è gia in WL. Di simile ti consiglierei "Ogni Giorno": è un po' più stucchevole, vero, ma l'ho trovato toccante e utilissimo. Mostra cosa significhi letteralmente indossare i panni dell'altro :)
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