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Luna nera. Le città perdute, di Tiziana Triana.
Sonzogno, € 19, pp. 527 |
Tra
dicembre e gennaio, grazie agli amici di Instagram, sono stato
coinvolto nel mio primo gruppo di lettura. Sulla chat Telegram
inaugurata per l’occasione scrivevamo in più di cento. Ci siamo
sentiti per circa un mese, dividendo la lettura in tappe e
discutendone ogni lunedì. Abituato ai miei personali tempi e a
leggere i romanzi d’un fiato, senza spezzettarli né alternarli,
all’inizio mi sono calato in quest’esperienza con i piedi di
piombo. Con troppe persone coinvolte, infatti, temevo ci sarebbero
stati slittamenti, sovrapposizioni, divergenze grandi e piccole; un
affollamento di voci di cui non venire mai a capo. Il romanzo in
questione, a sorpresa, ci ha trovato stranamente concordi.
Non
chiederti se sei una strega, chiediti chi sei.
Colpiti
dalla piacevolezza delle prime cento pagine, abbiamo finito per
perdere il filo in una seconda parte meno coinvolgente di quella
introduttiva e in un finale in cui l’autrice fa il salto definitivo al fantasy. Le attese erano alte. Primo capitolo di una trilogia in fase
di stesura e fonte d’ispirazione per la serie omonima, in uscita a fine gennaio su Netflix, Luna nera aveva l’aria di
essere una rarità. Un connubio di storia e realismo magico sullo
sfondo dell’Inquisizione per parlare, tra le righe, della
secolare forza delle donne – quelle che, caro Amadeus, non
indietreggiano mai davanti a un uomo. Ma il risultato, al
di sotto delle aspettative, è molto diverso. E dopo cinquecento
pagine ammetto di non aver colto né la natura dell’operazione
editoriale e televisiva, né di averne percepito l’urgenza. Presentato con una veste grafica sin troppo
adulta, con in copertina i commenti lusinghieri di Michela Murgia e
Loredana Lipperini – penne celebri del femminismo più impegnato –,
l’esordio di Tiziana Triana è in realtà giovanile e fuori tempo
massimo. Ho pensato a saghe per adolescenti in voga una decina di
anni fa, a cui ho smesso di appassionarmi crescendo: al liceo,
eppure, le divoravo avidamente.
Ho
combattuto guerre in posti lontani, dove morire in battaglia
significa cadere con onore. Ho preferito sempre la vita, anche quando
non era dignitosa. Il mio essere donna, sotto quegli abiti maschili,
mi ha permesso di guardare il mondo con occhi differenti. Per noi la
vita vale sempre di più, semplicemente perché non abbiamo ancora
iniziato a viverla.
La
storia segue la maturazione di Ade: un’orfana di sedici anni che,
nel cuore del Seicento, insieme al fratellino Valente viene accolta
in una casa popolata da sole donne. Costrette ai margini e accusate
dei crimini peggiori, le protagoniste leggono libri proibiti;
studiano le proprietà delle erbe e il combattimento; rifuggono
qualsivoglia contatto con gli abitanti di Serra. Parlano di una
profezia, e sono convinte che la nuova arrivata avrà un ruolo
chiave. Per tutto il tempo, in un’atmosfera ovattata e sospesa, ci
domandiamo se siano davvero fattucchiere o ribelli. Immancabilmente
l’amore ci metterà lo zampino: quello – proibito, ovvio – di
Ade verso Pietro, figlio del capo dei Benandanti e dunque suo
acerrimo rivale. Quale futuro possono avere una presunta strega e un
inquisitore, benché quest’ultimo anteponga la razionalità
scientifica alla fede cieca?
Assodata la piacevolezza dello stile di Tiziana, diretto e scorrevole, tocca però rimproverarle una trama che interessa in maniera discontinua e una chiusa pasticciata: i capitoli di tanto in tanto sono semplici situazioni giustapposte, interrotti dalle digressioni sul passato del gruppo; i personaggi, maschili e femminili, risultano anonimi e intercambiabili; il gusto scenografico da serial americano – penso all’improbabile ballo in maschera in cui le streghe si imbucano vestite da animali della foresta: insomma, come non dare nell’occhio –, tradisce la bellezza delle atmosfere rurali. Ma il difetto maggiore è la presenza forzata di tematiche importanti, dall’omosessualità al femminicidio, gettate alla rinfusa in un calderone già di per sé ribollente: il libro di ricette di nonna Antalia non diceva nulla, vero, a proposito d’ingredienti e dosi consigliate? Con un piccolo spunto dilatato oltre il dovuto, il romanzo ha dentro troppo ma anche troppo poco. Con una curiosità mista a timore, allora, mi domando cosa potrebbero riservare i prossimi volumi. Vorrò assistere a un’altra eclissi? Mi tengo il beneficio del dubbio, e tanto dipenderà dalla riuscita della trasposizione. Per ora, purtroppo, niente di nuovo sotto il sole. Anche se in cielo scintilla, sinistra, una luna nera.
Assodata la piacevolezza dello stile di Tiziana, diretto e scorrevole, tocca però rimproverarle una trama che interessa in maniera discontinua e una chiusa pasticciata: i capitoli di tanto in tanto sono semplici situazioni giustapposte, interrotti dalle digressioni sul passato del gruppo; i personaggi, maschili e femminili, risultano anonimi e intercambiabili; il gusto scenografico da serial americano – penso all’improbabile ballo in maschera in cui le streghe si imbucano vestite da animali della foresta: insomma, come non dare nell’occhio –, tradisce la bellezza delle atmosfere rurali. Ma il difetto maggiore è la presenza forzata di tematiche importanti, dall’omosessualità al femminicidio, gettate alla rinfusa in un calderone già di per sé ribollente: il libro di ricette di nonna Antalia non diceva nulla, vero, a proposito d’ingredienti e dosi consigliate? Con un piccolo spunto dilatato oltre il dovuto, il romanzo ha dentro troppo ma anche troppo poco. Con una curiosità mista a timore, allora, mi domando cosa potrebbero riservare i prossimi volumi. Vorrò assistere a un’altra eclissi? Mi tengo il beneficio del dubbio, e tanto dipenderà dalla riuscita della trasposizione. Per ora, purtroppo, niente di nuovo sotto il sole. Anche se in cielo scintilla, sinistra, una luna nera.
Il
mio voto: ★★
Il
mio consiglio musicale: Panic! At The Disco – Into The Unknown
È il primo parere negativo che leggo su questo libro... da un lato mi preoccupa, dall'altro ridimensiona le aspettative. Anche se sono quasi del tutto certa che finirò per vedere prima la serie su netflix e poi leggere il libro XD
RispondiEliminaGuarda, oggi su Instagram sono usciti in contemporanea i pareri di chi ha fatto parte del gruppo di lettura. Trovi tutti i pareri negativi che vuoi!
EliminaBeh, allora a me non serve altro! ciao da lea
EliminaSpiace sempre sconsigliare un romanzo, ma purtroppo non mi ha impressionato.
EliminaMmm... No, mi sa che mi limiterò a "provare" la serie, anche se, a essere del tutto sincera, per adesso trama e premessa non è che mi ispirino più di tanto... E Netfix ultimamente sembra che non ne azzecchi una neanche per sbaglio! XD
RispondiEliminaMa staremo a vedere! :)
Sono fiducioso. Il trailer ha belle atmosfere :)
EliminaCome detto, non credo lo leggerò ☺️ oramai questo genere non mi attira più come una volta 😊😊
RispondiEliminaForse neanche a me, ho capito, salvo rare eccezioni.
EliminaQuesto proprio non mi ispira - però vedo i Panic! e quindi lascio un cuoricino. :) ♥
RispondiEliminaCuoricino ragionevolissimo!
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