C'è
un ricatto in corso per il primo ministro britannico, costretto a
fare sesso con un maiale: a rischio, reputazione e rapporti
familiari. In un'imprecisata realtà distopica in cui
l'esistenza consiste nell'accumulare punti e chilometri pedalando su
una cyclette, la storia d'amore tra due timidi prigionieri in
rivolta: satira spietata contro talent show e pornografia online, che
trasformano ogni sogno, ogni buona intenzione, in stereotipo. Un
microcip sottopelle fa un puntuale back-up dei tuoi ricordi: una cena tra amici, per una coppia messa in
crisi dal sospetto, si trasforma in ossessione. Un'altra
giovane coppia, ma questa volte felice: lui muore in un incidente
stradale, lei non si arrende e, complice la tecnologia, lo rimpiazza
con un surrogato con le esatte fattezze del
defunto. Una donna senza memoria fugge da individui mascherati in un
gioco al massacro: c'entrano un orso bianco, un colpo di scena
fortissimo, una punizione esemplare destinata a durare vita natural
durante. Se la politica è intrighi e corruzione, candidare a mo' di
provocazione l'ologramma di un orsetto a cartoni e il comico che lo
doppia: il peluche Waldo, sboccato e pungente, è un simbolo che può
fare danni in mano alle persone sbagliate.
Infine, Jon Hamm e Rafe Spall in una baita nella tormenta, con la
neve e le festività lasciate fuori: il primo è una specie di guru,
il secondo è una specie di divorziato senza speranza; uno dei due è
una specie di bugiardo. Dopo il colpo di fulmine con la terza, ho
recuperato all'incontrario prima e seconda stagione di Black
Mirror. Le aspettative, alte di
per sé, sono state superare. All'ultima ho infatti preferito l'essenzialità di
questi primi episodi: nudi, rapidi, spaventosi. Ho trovato quegli elementi di disturbo, l'angoscia più sconvolgente, che a mio
dire erano un po' mancati nella stagione che schierava Netflix e nomi
altisonanti in campo: non a caso, lì, era la dolcezza di San
Junipero a prevalere.
Nelle stagioni introduttive, invece, l'ironia britannica, la
scrittura perfetta e il piglio indie sono costanti che rendono gli
episodi, sebbene autoconclusivi, parte di una visione più coerente.
Di certo, più desolante ancora. Vince il no e Matteo Renzi si
dimette, ma c'è il politico del pilot che se la passa peggio; chi vorrebbe un pupazzo come presidente, si domandano, e intanto
vince Trump; patiscono la solitudine, comprano solo Apple e si
confidano a Siri. Lo specchio, agli inizi, è più nero che mai.
Nella terza stagione lo lucidano regie patinate, volti noti, toni che
accettano il compromesso. Ma il riflesso, in un caso come nell'altro,
spaventa: opaco, ma non abbastanza da nascondere il futuro che verrà.
Come diventeremo, cosa faremo. E quello che, a sorpresa, già siamo.
(8,5)
Rocco
Schiavone, vicequestore romano, è mandato al nord per punizione. La
neve, il freddo, la gente più chiusa e, magari, meno azione. Ad alta
quota, chi esce di casa e si mette a uccidere? Cosa può succedere di
male in Valle d'Aosta? Lui non ha le scarpe adatte, i cappotti pesanti, né
la minima idea di quanto si sbagli. Gli toccherà risolvere un giallo
a puntata. Gli toccherà fare i conti con sottoposti insubordinati,
donne fatali e personaggi del passato che, dopo un decennio,
reclamano vendetta. Ispirato all'omonimo personaggio di Antonio
Manzini – autore che, sarà per via della barbosa Sellerio che lo
pubblica, non mi aveva mai ispirato -, Schiavone è un segugio
burbero, spiantato, politicamente scorretto. In prima serata impreca,
fuma sigarette su sigarette, si fa le canne in ufficio: i politici
italiani, ridicoli, borbottano. Presso quei canali Rai che
ripropongono sempre le solite repliche, sempre i soliti prodotti
mediocri, si preannuncia sorprendente e, fino alla fine, rispetta le
promesse – caso isolato accanto allo spassosissimo Ispettore
Coliandro, giunto ormai alla sesta stagione. I casi, certo, sono
modesti: suicidi, rapimenti, traffici illeciti e, nella risoluzione,
solo sporadici colpi di scena. Una cronaca nera ritoccata con sprazzi
di umorismo dissacrante e risoluzioni raramente consolatorie. La
giustizia, a volte, ha torto marcio. Ma c'è Rocco – impersonato da
uno strepitoso Marco Giallini – che vede e provvede. Ha metodi poco
ortodossi, amanti litigiose. In sei episodi viene fuori il
ritratto di un uomo affascinante, scalto e profondamente solo. Piace
questo. Che, come nel noir di ogni dove, Rocco sia un personaggio
tormentato: un'anima nera che si accende qui e lì, in sporadici
gesti di gentilezza, e nei tete-à-tete serali con una dolce,
indispensabile Isabella Ragonese. Aiutano la regia cinematografica di
uno storico addetto ai lavori, il Michele Soavi del cult Dellamorte
Dellamore; lo stesso Manzini,
che sforbicia e sceneggia; la presenza di simpatiche macchiette da
barzelletta che smorzano i toni. Per Schiavone le chiamate nel cuore
della notte, i segreti da svelare, i bandoli dalla matassa di cui
venire a capo, sono una rottura di coglioni del decimo grado. Su
una scala da uno a dieci, però, dov'è che si colloca il piacere
della sua compagnia? (7,5)
Ash
è tornato. Dopo tre film cult e una serie tivù ci ha preso gusto. E
anche se appesantito, invecchiato, ingrigito, si è messo comodo.
Prodotto dalla Starz dello stesso Sam Raimi, dice che il piccolo
schermo è a abbastanza grande per il suo ego spropositato e che, su
certi canali, a sangue e frattaglie non c'è freno. Dopo una prima
stagione esilarante e sanguinosa, rieccolo: ha lucidato la motosega,
si è messo una camicia senza macchie e, epilogo sospeso permettendo,
va a caccia di demoni. Gli aiutanti sono quelli – Pablo, ricettivo
al male, e l'agguerita Kelly –, ma la perfida Ruby è dalla loro
parte. La mia famiglia si è radunata con i pop-corn alla mano per
l'evento, così come quelle normali faranno per i concerti di Natale
sul Cinque. Bruce Campbell fa inversione di marcia e arriva al
paesello natale: ha un'ex fidanzata che, nel frattempo, ha messo su
famiglia; un padre che tutti credevano morto; la reputazione da
serial killer. Nessuno ha dimenticato gli eventi di La
casa;
nessuno gli perdona il fatto di essere stato l'unico sopravvissuto.
Soprannome impossibile da scollarsi di dosso: “Ashy Slashy”. Il
male l'ha seguito fin lì. Dimosterà ai coincittadini che si
sbagliano, in fondo, sul suo conto? Ash
Vs Evil Dead cambia
pelle – letteralmente, c'è un antagonista che scuoia le vittime e
ne ruba l'identità –, ma resta lo stesso spasso. Morti
coreografiche, comicità pecoreccia, buoni sentimenti per personaggi
dalla cattiva reputazione. Gli episodi, cronologicamente collegati,
costituiscono i capitoli di un lungo film anni '80. Non mancano le
splendide trovate – il viaggio nel tempo per cambiare il destino
sfortunato di un personaggio, una puntata che vira con leggerezza al
thriller psicologico per farci dubitare così della lucidità del
buon Ash –, e gli omaggi non si contano. Questo Necronomicon ha
qualche sbavatura insanguinata, a volere essere pignoli; qualche
(tempo) morto qui e lì. Le imprese di Ash non deludono, ma a tratti
si patisce una certa ripetitività. Manca l'effetto sorpresa. Manca
la novità, accanto all'amarcord. Come prendere un finale né troppo
aperto né troppo chiuso? Come lo troverà l'anno prossimo la mia
famiglia, se il dèjà vu – perdonate la rima – non si decide a
regalare qualcosa di più? (7)
tra queste serie tv ho visto solo Rocco e... i mercoledì senza di lui sono di una noiaaaa >_<
RispondiEliminaspero torni presto :/
Eh, mi sa che tocca aspettare nuovi romanzi di Manzini, altrimenti le indagini non vanno avanti. Su, su! :)
EliminaPienamente d'accordo con te su Black Mirror. Anche se ho apprezzato molto anche l'ultima stagione, le prime due sono state inaspettatamente tragiche e reali. Come ricevere un pizzicotto quando non te lo aspetti.
RispondiEliminaQuanto è reale quel riflesso della nostra società?
La serie Rocco non l'ho vista, per personale antipatia verso la Rai, ma mi sa che dovrò recuperarla! :)
Devi, Sara!
Eliminaschiavone mi interessa, potrei ritonare a vedere una produzione rai dopo anni...
RispondiEliminaQuale occasione migliore? :)
Eliminaal momento sono in pausa con tutto, libri,film serie Tv, ma Rocco Schiavone e Black Mirror li ho iniziati; con BM sono all'inizio della seconda dopo aver visto la prima e ogni episodio lo trovo più inquietante del precedente, non so se e quando riprenderò a vederli. Per quanto riguarda Rocco Schiavone, devo recuperare gli ultimi tre ma so già, avendo letto i libri, prima. Se ti interessano i retroscena riguardanti Marina, potresti leggere 7-7-2007 che non è stato trasposto, come ultima risorsa, per farti un'idea dello stile di Manzini, anche se ci sono altri titoli al di fuori della serie di Rocco.
RispondiEliminaSì, sicuramente leggerò 7-7-2007 e ho già sul Kindle l'altro, Orfani bianchi, che è molto breve.
EliminaDevo guardare Black Mirror. L'altro giorno stavo per guardarlo, ma non trovavo nessuno streaming sottotitolato in italiano, solo in italiano doppiato e ultimamente sto evitando proprio per fare pratica.
RispondiEliminaEh, con Black Mirror ho fatto un'eccezione. Li ho visti doppiati anch'io. Non c'era di meglio, purtroppo. Con le serie Netflix è così. Le prime due, però, potresti trovarle con facilità. Hai visto su Serietvsubita? :)
EliminaDopo vedo di sicuro, non conoscevo questo sito. :) Di solito uso Eurostreaming e un altro che non ricordo mai come si chiama ma ho tra i preferiti.
EliminaAsh è fantastico, ho appena scritto la recensione, se vuoi facci un salto così capirai quanto mi è piaciuto ;)
RispondiEliminaPasso, Pietro!
EliminaQuest'anno, in famiglia, ci è piaciuto poco poco meno, ma niente di grave. :)
Sto finendo oggi Black Mirror poi scriveró anche io, cercando di mettere insieme le parole giuste per una serie cosí xD
RispondiEliminaPenso sia una delle serie piú belle in circolazione.
Concordo! Il ritardo del mio (anzi, nostro) recupero ha i suoi pregi: abbiamo avuto tutti gli episodi a portata di click. I fedelissimi avranno penato. :-P
EliminaPerò noto che, nel caso di Ash, i finali non sono mai il punto forte... Ci si limita a seguire la scia dei precedenti nove episodi e, con tutto il bene che gli voglio, potrebbe venirmi un po' a noia. L'anno prossimo, magari, una tappa nel Medioevo dell'Armata delle tenebre? ;)
RispondiEliminaSchiavone però sta in Val D'Aosta :)
RispondiEliminaIn ogni caso, ottima serie, d'autore (doppio: scrittura e regia).
Un telefilm così, in America, subito era osannato stile True Detective.
Moz-
Ah, c'hai ragione! Poi in geografia sono una pippa, io. Ho corretto. :)
EliminaRocco visto e amato. Black Mirrow mi incuriosisce moltissimo, soprattutto la prima serie.
RispondiEliminaAncora congratulazioni ;-)
Lea
Ti ringrazio, Lea!
EliminaEh sì, il primo Black Mirror non si scorda mai: nero, nerissimo, e angosciante.
RispondiEliminaSchiavone di cui tutti parlate un gran bene, potrei vederlo nonostante tutto, ora che pago il canone sfrutterò la nuova app per il recupero ;)
Ray Replay? Comodissima.
EliminaTi dirò, a me piace molto anche la serie tratta dalla Mafia uccide solo d'estate. Familiare, fresca, ben fatta. E, per fortuna, Pif fa solo da voce narrante e non ci recita. :)
Ottimi commenti mi ci ritrovo pienamente, BM ho inziiato a vederla dal principio quando è uscita e ho apprezzato davvero la nera realtà. Ash lo lascio al marito che ha adorato i film io ho visto solo l'armata delle tenebre XD Schiavone non so se mi ispira.. nememno come libro ma mai dire mai.
RispondiEliminaSchiavone mi voleva scettico, all'inizio, ma ci si ricrede in fretta. ;)
EliminaAsh è stato uno spasso anche in questa stagione, inoltre la comparsata di Cheryl mi ha ammazzata ben bene, effetto amarcord di potenza devastante. Confido nella terza stagione e confido anche di trovare un tutorial fatto bene per costruirmi il pupazzetto di Asy Slashy <3
RispondiEliminaAhahahah, il pupazzetto era carinissimo!
EliminaMi ha divertito molto anche quest'anno, ma gli è mancato qualcosa. Cos'ha detto di nuovo rispetto all'anno scorso? Ecco. Voglio troppo. :)
Le prime stagioni di Black Mirror sono ormai storia della tv!
RispondiEliminaWaldo mitico, però la mia puntata preferita è comunque San Junipero dell'ultima season.
Rocco Schiavone & Marco Giallini grandiosi!
Speriamo non ci facciano aspettare troppo per una seconda stagione, visto che l'attesa rischia di essere una rottura di coglioni del decimo livello. :D
Ash vs Evil Dead abbandonato senza rimpianti dopo alcuni episodi della prima stagione. Non faceva per me e poi mi sembrava recitata peggio dei cinepanettoni. :)
Ash lo devi vedere con gli occhi dell'amore, sennò niente.
EliminaOra mi hai fatto immaginare un aberrante remake nostrano con De Sica però... :)
Come te, anch'io ho attaccato Black Mirror dalla terza stagione e purtroppo sono ancora ferma lì...
RispondiEliminaImperdibile Rocco Schiavone, il perfetto connubio tra il poliziesco all'italiana (con i sottoposti fessacchiotti) ed il noir all'europea. Per carità, come giustamente scrivi, i casi non brillano di luce propria, però alcuni dialoghi (soprattutto tra Giallini e la Ragonese) sono stati davvero originali e toccanti.
Ahhh, la Ragonese... La amo. Basta.
EliminaAdoro Rocco-Giallini.Non ho letto i romanzi ma recupererò.
RispondiEliminaPerché la Sellerio ti disturba tanto?Einaudi non è certo più economica
Verissimo, la Einaudi non è più economica, ma qui un po' mi disturba il formato e un po' il blu tutto uguale delle loro copertine. In libreria la Sellerio proprio non mi attrae, boh. Riconosco che hanno titoli bellissimi, ma realizzo con il senno di poi e li leggo sul Kindle senza grossi sensi di colpa. Un'altra è l'Iperborea, con quei volumi stretti stretti!
EliminaSono tutti e tre in rampa di lancio, mi dispiace solo che non potranno, probabilmente, entrare nella classifica di fine anno per questioni di tempistiche: sarà per l'anno prossimo! :)
RispondiEliminaBene!
EliminaAhhh, che ansia queste liste, vero. :)