mercoledì 27 luglio 2016

I ♥ Telefilm | Stranger Things

Sono in quattro: inseparabili, fedeli, amici fino in fondo. 
Puoi trovarli riuniti attorno a un tavolo in cantina, una sera, che giocano a Dangers & Dragons, oppure vederli scorrazzare in cerca di miti e avventure. Si sono trovati, tempo addietro, in una scuola che li emarginava e, per loro, aveva cattive parole. Il ciccione, il nero, quello troppo sensibile, il secchione. E uno di loro – il più fragile – si perde, una volta in cui in città succedono cose strane all'ombra di un laboratorio top-secret. Non torna a casa, Will, e lascia una mamma che non si arrende, neanche davanti all'evidenza, e un fratello maggiore che cattura la verità, e l'orrore, in foto. I suoi amici, che corrono di qua e di là in un avventuroso e incosciente viavai, si imbattono in una sconosciuta quando, invece, non cercano che lui: Eleven – i capelli a zero, poche parole, un camice anonimo – sembra un ragazzino normale, al massimo un po' tonto. E' una lei, invece, ed è un esperimento in fuga; una mina vagante dai poteri paranormali. La sola custode di un portale da cui il male ha fatto capolino. Uno scherzo della natura. Ma anche la bontà, uno schiaffo al bullismo, il primo amore che non si scorda mai. Il tutto, inscenato in anni Ottanta che son tornati all'ultima moda – ma quando mai hanno smesso di esserlo, poi? Si vivono le fantastiche avventure dei Goonies. Si fa incetta di brividi estivi e delle rischiose imprese del King novelliere. Al cinema danno Poltergeist, ma gli adulti suggeriscono di dedicarsi all'ultimo Spielberg in sala. I walkman suonano Should I Stay or Should I Go, leitmotiv per eccellenza di quest'incantevole incubo a occhi aperti.
Tutti vogliono qualcosa aveva la forma e non la sostanza, così leggero da non tangere.
Red Oaks ti faceva sorridere e, altrettanto in fretta, si faceva scordare.
The Final Girls, parodia di una generazione e di un genere, esaltava gli appassionati, pur centellinando le tette siliconate e lo splatter. I Duffer Brothers – semiesordienti adocchiati già nel claustrofobico Hidden: buono, finale a parte – prendono un po' di quello e un po' di questo, citano un po' lì e un po' qui, eppure quanto può essere prezioso questo loro Frankenstein per il piccolo schermo di suggestioni, tagli, rimandi? Il mostro vive. E, per magia, l'omaggio conquista un'identità tutta sua. La miniserie evento, attesissima in casa Netflix e autentico carosello di stramberie e immaginazione, si inventa dal nuovo, nel suo elaboratissimo lavoro di copia-incolla. E, omaggiando It o la fortunata commedia adolescenziale di John Hughes, lavora con olio di gomito, abiti e pettinature, tendenze e canzoni, a una macchina del tempo in cui si prendono a cuore le vicende di grandi e piccini. I bambini, che giocano con il fuoco; gli adolescenti, che proteggono i fratelli minori come possono, si lanciano sassi alla finestra e confessano a voce alta sentimenti impossibili; gli adulti, infine, pietrificati dallo choc. Non c'è una sottotrama che si preferisca alle altre, davvero, e ci si illumina a vicenda, come succede solo tra migliori amici, o in serie ben calibrate. E quanto fa piacere rivedere in scena Winona Ryder, qui particolarmente intensa, messa in un angolo da una Hollywood che proprio non dimentica i suoi passati episodi di cleptomania? E, ancora, quanto è espressiva, bella e dolce la prodigiosa Millie Bobby Brown, dodicenne che comunica l'essenziale con gli occhi e che ci fa ipotizzare, per lei, la parabola di un futuro di successo? Si parlava di personaggi che vanno subito a genio, poco fa. Si ciarlava di cuore e dintorni. Stranger Things è un mistery dai risvolti fantastici che intrattiene a regola d'arte, strega e commuove. In quegli anni non c'ero, me ne scuso, ma, così, è come se ci fossi stato. Dispiace, infatti, l'essere nati tardi e l'averlo visto con ingordigia. Soprattutto, dà il tormento l'idea di essere cresciuti troppo in fretta e, nel mentre, di non averci neppure badato. (8,5)

28 commenti:

  1. Che figata di serie!
    Io c'ho anche provato a centellinarla, ma in quattro serate è andata...

    Piccola correzione a inizio post: gli amici sono in 4, non in 3 (anche se sulla cosa, visto che 1 scompare subito, si può discutere). E scusa se in questo caso faccio il correttore di bozze precisetti. ;)

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    1. Avevo corretto ancora prima di leggerti, thanks. ;)

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  2. Wow!!! *____*
    Appena finisco qualcuna delle serie che ho in corso (troppe: Doctor Who, Jane the Virgin, The 100, Powerless, Penny Dreadful, eccetera, eccetera..) mi ci butto di sicuro. Voglio rivedere anch'io Winona! Sempre stata una sua piccola fan! <3

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    1. Qui, nonostante il personaggio un po' isterico (be', ci credo: le è scomparso il figlio), fa un grande ritorno.
      E, da amante del Re, apprezzerai. Ci metto la mano sul fuoco.

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  3. Finisco la quarta stagione di Orange is the new black e la inizio, sono curiosissima! :)

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    1. Ecco, tu come Sophie, sopra. :)

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    2. Iniziata e finita in due giorni... per noi che siamo cresciuti a Goonies e E.T è un piccolo capolavoro!

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    3. Io li ho recuperati più in là, ma la loro magia l'ho sentita lo stesso. :)

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  4. ne sto leggendo solo bene... dovrò decidermi a recuperarla in qualche modo. O abbonarmi a Netflix, tipo.

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    1. Io l'ho vista, diciamo così, in qualche modo. :-P

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  5. Ho visto solo il primo episodio e devo dire che mi ha stregata!
    Io ho avuto la fortuna di viverli "i favolosi anni 80" (anche se ciò significa che non sono proprio una teenager), oltretutto nutrendomi del Re, e devo dire che questa serie è curatissima in ogni aspetto, perfino nel font usato per i titoli di coda, in perfetto 80's style!
    Corro a recuperare gli altri episodi!
    Ciao, Stefi

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    1. Ah, che bello, sono contento che anche tu la segua!
      La sigla quant'è bella?
      Il font sembra proprio quello dei vecchi romanzi del Re. ;)

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    2. La sigla è la ciliegina sulla torta. Winona intensa come solo lei sa essere, e quanto è brava la ragazzina?

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    3. La ragazzina straordinaria. Winona mi è parsa un po' troppo isterica, a tratti, ma magari era il ruolo... :)

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  6. La sto guardando ora (una puntata al giorno) ed è davvero ottima! :D

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  7. Me lo sono guardato in due giorni, vittima del 'ancora un episodio e poi basta'. Che dire... non avrei scommesso niente su uno Spielberg + King, e invece è davvero una bella serie. E hanno trovato dei bambini proprio bravi (in italiano, invece, i piccoli doppiatori sono meno bravi). Sempre per restare in tema King e anni '80, il bambino che interpreta Mike sarà Richie nel remake di It.

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    1. Ah? Poi, per quanto bruttino (somiglia alla moglie di Shining), tra i quattro era il bambino più "vero". :)

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  8. Quegli anni '80 li ho vissuto nei '90, rimanendo a bocca aperta di fronte a E.T., I Goonies, It... quanta bellezza e quanta nostalgia in questa serie! Viene davvero voglia di dimenticare quest'oggi, questo futuro così diverso, per tornare alla semplicità che tanto manca...

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  9. no va beh ma... che è?
    ne state parlando veramente tutti ma proprio tutti tutti
    è giunto il momento di convertirmi a Netflix...

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    1. Siamo tutti stati profumatamente pagati, ahahahah!
      (Ma che, io manco ce l'ho, Netflix: lo guardo come fanno i plebei)

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  10. Iniziata ieri sera, le premesse sono ottime.
    Mi dispiacerebbe solo concordate con Cannibal.

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  11. Eh eh, a volte vi tocca la resa. ;)

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  12. Sto ancora sfruttando il "mese di prova gratuito" su Netflix, lo voglio assolutamente vedere! E già che c'è Winona sono convinta.

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    1. Ah, allora, come si suol dire, unisce l'utile e il dilettevole. :-P

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  13. Non ho provato l'entusiasmo nostalgico di massa causa età ridotta, ma mi è piaciuta parecchio, El è diventata uno dei miei personaggi preferiti di sempre!

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    1. Eh, noi siamo troppo "ccciovani". Però sì, El è fantastica. )

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