venerdì 19 gennaio 2018

Recensione a basso costo: Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, di Mark Haddon

| Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, di Mark Haddon. Einaudi, € 5, pp. 247 |

Christopher Boone, quindici anni, ha un mistero da risolvere e la sindrome di Asperger. Una forma di autismo ad alto funzionamento che, il più delle volte, lo rende un mistero per se stesso e il prossimo – un altro, ancora. Odia il giallo e il marrone, mentre considera il rosso di buon auspicio. Non sa interpretare le espressioni dei volti altrui, sciogliere frasi idomatiche o doppi sensi, ridere di una semplice barzelletta. Orfano di madre, impenetrabile, sta scrivendo però un mistery. Editor d'eccezione: la sua psicologa scolastica. Quello che stiamo leggendo noi, sì, con i capitoli che seguono l'ordine inconsueto dei numeri primi e problemi matematici, digressioni cervellotiche, negli intermezzi. Christopher, prodigio delle scienze, vuole fare l'astronauta ma intanto fa un apprendistato gratuito come detective fai-da-te. Qualcuno, nel cuore della notte, ha ammazzato con un forcone il cane della vicina. E Christopher non parla con gli sconosciuti, non ficca facilmente il naso, ma deve sapere chi è stato e perché. Soprattutto, deve capire di chi fidarsi in un intrigo di bugie non sempre a fin di bene; di facce che mentono senza che lui se ne renda conto. Il suo eroe, Sherlock Holmes, d'altronde vorrebbe così. E lui, che conosce a menadito i risvolti del Mastino dei Baskerville ed è un acuto osservatore per natura, non vuole deluderlo. 

Non pensavo di essere intelligente: guardavo le cose per quello che erano, e questo non voleva dire essere intelligenti. Significava semplicemente essere dei buoni osservatori. Essere intelligenti vuol dire guardare le cose per ciò che sono e utilizzare l'evidenza dei fatti per elaborare qualcosa di nuovo.

Leggo solo adesso, pescato a poco prezzo su una bancarella dell'usato, un best-seller da anni in classifica e sulla bocca di tutti. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, ho subito pensato, me lo figuravo diverso. Più infantile. A tratti cupo e amaro, raccontato da un adolescente pragmatico e senza poesia ma dolce a modo suo, stupisce invece per la cattiveria di alcuni personaggi e l'accuratezza con cui Mark Haddon, al tempo semiesordiente, racconta il mondo interiore di un protagonista che a un certo punto parte all'avventura (destinazione: Londra, o forse l'ignoto), con un coltellino svizzero e un topo addomesticato nelle tasche. L'indagine a cui il titolo allude è in realtà un piccolo pretesto. Passepartout per un soggiorno angusto e affascinante, interessantissimo, in una testa che segue leggi tutte sue. Come in Room, voce credibilissima di un bambino cresciuto in cattività, la verosimiglianza è totale. Si ha l'impressione che Christopher Boone esista davvero. A differenza dei protagonisti di Atypical e Big Bang Theory, dell'altro investigatore speciale di Siobhan Dowd, non è soltanto lunghi silenzi, accortezze che fan simpatia, modi freddi ma gentili. A volte perde le staffe. Ha scoppi di violenza e finisce in una sorta di trance in cui la famiglia non lo può raggiungere e i minuti, le ore perfino, perdono di significato. Se la gente è troppa, si accuccia a terra, urla e strepita. Se la fa addosso, e non ha più l'età.

Penso che i numeri primi siano come la vita. Sono molto logici ma non si riesce mai a scoprirne le regole, anche se si passa tutto il tempo a pensarci su.

Chi è il responsabile dell'assassinio del povero Wellington? La domanda, si diceva, diventa presto secondaria. Christopher vive al di fuori di questo minuscolo giallo che innesca l'azione, la coscienza. E Christopher, ogni tanto, si perde. In una città sconosciuta. Nei segreti terribili di chi gli sta accanto. In una testa un po' matta – ma siamo matti noi, piuttosto – che ci regala inquietanti sogni apocalittici, sorrisi stentati e preoccupazioni diffuse, pagine bellissime in cui ci si scopre smarriti, boccheggianti, esattamente come lui.
Il mio voto: ★★★½
Il mio consiglio musicale: Blink 182 – Adam's Song

18 commenti:

  1. La sindrome di Asperger è stata poco introdotta bel cinema...se non sbaglio solo Molto forte, incredibilmente vicino e Mary amd Max hanno usato questa variante nei loro plot.

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    1. Vero. Mi viene in mente anche Adam, una commedia con Hugh Dancy e Rose Byrne che aveva sbancato al Sundance più di qualche anno fa.

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  2. Letto con estremo ritardo anch'io qualche anno fa, ma con aspettative simili. Sorpresa quindi di trovare tanta serietà, tanto "nero", con le verità nascoste e il vero colpevole che ho preso come vere mazzate.

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    1. L'ho sempre immaginato uno di quei romanzi che a scuola si adottano nell'ora di narrativa, e invece...

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  3. Il titolo è curioso :)
    Non mi sono mai soffermata a leggere la sinossi di questo libro,ma adesso grazie alla tua recensione me ne sono fatta un'idea e lo terrò presente.
    Ciao :))

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  4. Letto un po' di tempo fa e molto apprezzato. Anche per me le aspettative erano diverse da ciò che invece ho trovato nella lettura e che mi ha piacevolmente smentita.
    Stefi

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    1. Concordo, Stefi, anche se la trama, lo spunto, un po' si perdono con il rischio possa risultare un (riuscitissimo) esercizio di stile.

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  5. Qualcosa non ha funzionato con questo libro. Ho letto la recensione per vedere se mi tornava in mente cosa, ma niente. Ricordo solo la sensazione di un autore che prenda male la mira. Qualche pagina bella però sì, l'avevo trovata anche io :)

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    1. Haddon è bravo, eh, però qualcosa non funziona sì. Cosa, probabilmente, non l'ho capito io.
      Sarà per questo che, dopo questo gran successo, non credo abbia pubblicato altro, almeno in Italia?

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  6. Letto qualche tempo fa perché trovato usato e in lingua, non ho saputo resistere. Non da 10 e lode ma molto godibile, ammetto che le pagine con gli enigmi matematici le ho saltate a piè pari :)

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    1. Ah, ecco. Ho dimenticato di dire che ODIO la matematica.
      Quindi saltare o quasi quelle pagine anche nel mio caso è stato istinto di sopravvivenza. :)

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  7. Potrebbe sembrare una versione Atypical della classica vicenda investigativa, o sbaglio?

    L'autismo comunque ormai fa tendenza, al cinema, in tv e pure in libreria. Asperger is the new black. :)

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    1. L'autore, tocca riconoscerlo, è stato un pioniere. Il romanzo risale al 2003. :)

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  8. L'ho sentito nominare tante volte questo libro, ma non mi ci sono mai avvicinata, lo ammetto.
    La tua recensione mi ha incuriosito, lo inserisco in wishlist! :)

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  9. Comprato quando fu pubblicato. Cominciato e abbandonato. Forse merita un'altra chance. Per la cronaca, dopo la tua recensione, ho letto Room che mi ha sufficientemente deluso.

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