lunedì 16 aprile 2012

I ♥ Telefilm: Pretty, Little, Liars

Mai fidarsi di una bella ragazza con un brutto segreto....
Era un antico detto, una volta, a dire che le bugie hanno le gambe corte.
I tempi sono cambiati e, si sa, ormai questi proverbi, che erano soliti recitarci i nonni e i nostri genitori scuotendo severamente il dito indice davanti alla nostra espressione corrucciata, non sono più simbolo di saggezza. Non sono più attuali.
Nella generazione di Twitter e Facebook, degli Sms e degli I-Phon più esclusivi, le bugie hanno gambe chilometriche e indossano vertiginosi tacchi a spillo. Sono celate dietro sorrisi perfetti e nel fondo di costose borse di Prada. Le bugie si diffondono al ritmo del pettegolezzo e giacciono sulla tastiera di un cellulare. Le bugie ci mostrano cosa succede quando il mistero incontra gli sfarzi di Gossip Girl. Le bugie sono Pretty, Little, Liars.
Tratto da una serie di romanzi di Sara Shepard, questo piccolo serial televisivo – che per molti è già cult – vide la luce nel lontano Giugno 2010 , sul newtork americano ABC Family.
Rosewood è la tipica cittadina americana. Schiere compatte e ordinate di villette, giardini rigogliosi, locali tranquilli e licei pubblici con tanto di armadietti, ampi corridoi e immancabili piramidi sociali. Aria, Spencer, Hanna e Emily – quattro diciassettenni dotate di personalità forti e volitive - dominano i corridoi e le menti dei loro coetanei. I ragazzi vogliono stare con loro, le ragazze vogliono essere come loro. Il loro segreto? Grosse e spietate bugie. E Alison DiLaurentis. Bionda, bella e subdola è lei il loro collante di queste quattro anime ribelli. Il nastro rosso che le lega in un nodo compatto e indissolubile.
Quando Alison scompare misteriosamente, l'amicizia tra le quattro va in frantumi. Dopo mesi di dubbi e ricerche, la ragazza viene ritrovato. O meglio, il suo corpo senza vita.
E' allora che l'incubo comincia. Pur non essendo più tra loro , Alison non ha portato via con sé gli enigmi delle sue menzogne: doppi giochi, false identità, ricatti...chi si è spinto fino all'omicidio pur di seppellire con la bella adolescente gli oscuri segreti della sua anima?
E, soprattutto, chi è che segue con un'ombra le quattro amiche, fomentando sospetti e ossessioni attraverso ambigui Sms, e che lascia la sua inconfondibile firma ovunque le “indagini” conducono le ragazze? Chi è “A”?
Nei precedenti appuntamenti con questa rubrica, vi ho parlato di alcuni dei telefilm che maggiormente si sono procurati un posto fisso nel mio cuore.
Glee e la sua allegria. Revenge e il suo trascinante ritmo da thriller. Once Upon a time e la magia che traspare da ogni suo singolo episodio.
Con Pretty, Little, Liars il discorso è un po' diverso. Questa serie non brilla per l'intelligenza della sua sceneggiatura, per la bravura delle interpreti o per l'originalità dei dialoghi e, di certo, non farà incetta di premi nei festival dedicati alle produzioni del piccolo schermo. Ad essere sinceri è caratterizzato da un ritmo un po' discontinuo e da interpretazioni spesso esagerate e sopra le righe, che, se seguite la serie in lingua italiana, risulteranno addirittura peggiori a causa dello scadente doppiaggio.
Le protagoniste sono bellissime, ma davvero poco sveglie. Nel corso di molti episodi, il bisogno di fare irruzione sul set per indicare loro banali indizi che continuano stupidamente ad ignorare e per scuoterle dalla loro idiozia è fortissimo!
Sempre eleganti ed impeccabili, sembrano uscite direttamente da una patinata rivista di moda. Veramente cosa poco consueta vedere una ragazza andare in una scuola oltretutto pubblica con indosso zeppe alte, borse enormi e abiti da sera. No, non sono lamentoso! Vado in classe con ben sedici ragazze e, per quanto siano belle, a scuola indossano tuta e jeans e, confrontate con le protagoniste, sembrano barbone (Se state leggendo, sappiate che vi voglio bene xD)!
L'andamento è, oltretutto, altalenante e si alternano episodi intriganti e dal ritmo sostenuto, ad altri a dir poco sonnolenti. Per non parlare della trama che, seppure di immediato impatto, è un mix tra Gossip Girl, Desperate Housewives e uno dei tanti teen horror americani alla moda.
Eppure, se sono qui a scrivere, è perché ve lo consiglio! Non ne conosco il motivo preciso, eppure ha un suo perché. Sa essere ingenuo e poco profondo, ma anche ricco di sfumature, utili per mettere in risalto le personalità di Aria, Spencer, Emily e Hanna. Specialmente nella prima serie, poi, si mettono in luce molte delle contraddizioni presenti nel mondo dorato delle quattro amiche. Si parla di omosessualità, anoressia, bullismo, risultando sì retorici, ma anche molto incisivi. Da non dimenticare, altresì, che ogni episodio si chiude con un entusiasmante twist finale, capace di indurre lo spettatore a scacciare i suoi comprensibili ripensamenti e di fare mutare la sua voglia di non proseguire più con la serie in un vago: “Bhe, sono curioso: una possibilità gliela concedo!”.
L'atteso finale di stagione, in verità, tra pause e posticipazioni, si è rivelato perfino meno complesso di quanto mi aspettassi. I miei sospetti relativi all'identità di “A” erano giusti fin dall'inizio. Mi ha fatto incazzare, lasciandomi insoddisfatto e irritato, ma con la grande voglia di vedere – questa estate – gli episodi della nuova stagione.
Come dico io, Pretty, Little, Liars è un intrattenimento piacevolmente trash. Infantile, forse, ma ricco di promettenti elementi che mi hanno indotto a vedere ininterrottamente – seppure tra alti e bassi - ben due serie con tensione crescente! Senza poter formulare un giudizio netto e lineare, ve lo consiglio. C'è indubbiamente di meglio, ma poche serie si lasciano seguire con tanta curiosità!  

- Consigli libreschi: After, 7. Il numero maledetto, The Gap

Giovani, carine e bugiarde
Divine
 
Pretty Little Liars è anche nelle librerie! I primi due romanzi che hanno ispirato la serie, sono stati pubblicati in Italia dalla Newton & Compton.

4 commenti:

  1. Lo adoro!!! È da un anno che mi dico che devo comprarmi i libri, poi rimando sempre...

    RispondiElimina
  2. Io ho visto solo la prima stagione, era diventato una droga ma dopo un po' le avrei ammazzate tutte per quanto erano sceme. Soprattutto Aria, non la posso soffrire. Per la seconda stagione aspetto ancora un po'.

    RispondiElimina
  3. Bello questo telefilm. Nell'estate l'ho visto. Probabilmente terminerò le stagioni prossimamente. ;)

    RispondiElimina
  4. Bellissimo ..mi piace perchè è intrigante e cmq quella che hanno fatto vedere nel finale della seconda stagione non è la vera A era solo una pedina e lo hanno fatto vedere proprio l'ultimo minuto dell'ultima puntata

    RispondiElimina