“Il
crepuscolo pennellava di ombre il cimitero, facendone un luogo
sospeso tra giorno e notte in un grigio istante bagnato di lacrime
..."
Un
mare di fuoco in cui lasciarsi consumare. Un affascinante incubo in
cui sprofondare. Un canto ipnotico ed ancestrale. Un lago di sangue
in cui dolcemente affogare.
Un
libro in cui perdersi. Una storia in cui svanire.
Blood
Magic è un'arteria che pulsa di energia e vita. Un cuore che batte.
Un sospiro d'amore esalato tra le nebbie di un intricato cimitero. Un
incantesimo pronunciato all'ombra di una lapide. Il luccichio che si
riflettere nell'occhio vitreo di un corvo.
Il
cielo che si colora di porpora con il sopraggiungere del tramonto.
Lontano
dai luoghi comuni e dalle convenzioni, il primo romanzo di Tessa
Gratton conferisce un nuovo significato al termine “magia”,
aprendo nuovamente le porte al gotico con la "G" maiuscola - seppellito, negli ultimi anni, tra le pagine di romanzi stucchevoli e di scarso
spessore. Una scrittura piena ed ispirata. Una penna, quella
dell'autrice, in grado di illuminare l'oscurità delle tenebre e dei
cuori, di entusiasmare e raggelare, di emozionare e avvolgere il
lettore in voluttuose spire di densa poesia. I
cancelli dell'urban fantasy si aprono all'horror, conferendo a un
romanzo già di per sé affascinante un'essenza sanguinaria e
affilata.


L'orrore
è marcato, violento. Il sangue è copioso. L'amore è vero.
Proprio
come era accaduto per l'eccellente trilogia di Shiver (Maggie
Stiefvater; Rizzoli), la scelta operata dall'autrice di alternare
le voci narranti dei due protagonisti - Silla e Nick - risulta
coraggiosa e vincente. Questa originale struttura narrativa, infatti, rende i capitoli agili e scattanti, la trama fitta e al
contempo lineare, l'epilogo adrenalinico e macchinoso, tenaci e
fragili gli animi dei protagonisti.
In
pochi giorni, giungere ai capitoli finali diventa un'esigenza
impellente; scoprire il destino della sfortunata Silla obbligo;
crogiolarsi nell'idea di un esaustivo epilogo, invece, dolce attesa.
Blood
Magic è una spina sottopelle. E' la melodia perduta di un
clavicembalo. Lacrime di cera che grondando da un candelabro. Basso
ed energico, è una canzone dei Muse in prosa. Un
po' maga, un po' illusionista, Tessa Gratton - in uno spettacolare
gioco di prestigio - ci svela il volto dimenticato dell'urban
fantasy.
Il
mio voto: ★★★★★
Il
mio consiglio musicale: Space Dementia - Muse
NON VEDO L'ORA DI LEGGERLO! In tanto l'ho già pre-ordinato su Amazon! Non vedo l'ora di leggerlo! Sicuramente sarà uno di quei libri che divoro in due giorni o meno! La Piemme pubblica sempre dei libri che divoro! ;-) Bella recensione! :-D
RispondiEliminaadoro i muse e anche queste immagini!bel blog!^__^
RispondiEliminaah ovviamente ottima recensione!un libro da leggere!
RispondiEliminaWow Mik, bellissima recensione! Mi hai fatto venire una gran voglia di correre a leggerlo... c'è proprio bisogno di una bella storia intensa ed emozionante, per usare le tue parole "una storia in cui svanire"!
RispondiEliminaBuona giornata!
Avevo già letto la trama e fatto "un appunto mentale" su questo libro...
RispondiEliminama con una recensione così come si fa a non volerlo SUBITO?????
accidenti...mi hai messo i brividi! DEVE essere MIO!