È la serie del momento. La amano. La odiano. Amano odiarla. Io stesso l'ho affrontata con scetticismo, al pari di un tormentone estivo venuto a noia prima del tempo per via degli schiamazzi dei vicini. I primi episodi non mi davano torto: a causa dei meme spammati dappertutto, avevo l'impressione di averli già visti. E in una serie in cui l'originalità non è di casa – ricorda The Running Man, Battle Royale e Hunger Games, ma anche gli intrecci kitsch delle spagnole La casa di carta e Vis a vis – gli spoiler sparsi rovinavano le rare sorprese rimaste. Qualcosa è cambiato negli ultimi: quando questo gioco al massacro, eccezionalmente made in Corea, lancia guanti di sfida più sadici e imprevedibili; quando le uscite di scena cominciano realmente a spezzare il cuore. È un'arena in cui dei giocatori pronti a tutti si sfidano per un ricco montepremi: ne uscirà soltanto uno. Chi? Tra partite a un due tre stella, tiri alla fune e lanci d biglie, si procede in maniera implacabile sfida dopo sfida. Ci si affeziona ai più fragili, si detestano carcerieri e prepotenti, ma si sente spesso la mancanza di una satira sociale più spiccata – no, non siamo al cospetto di un nuovo Parasite –, così come si sorride delle imprese assurde di un poliziotto sotto copertura. Nonostante si tifi soprattutto per un papà povero in canna, il suo vicino di casa caduto in disgrazia e un'adolescente con un fratellino da salvare dall'orfanotrofio, le protagoniste assolute sono loro: le straordinarie scenografie dai colori pastello, capaci di coniugare stile e inquietudine. Tutt'altro che perfetta, Squid Game non è né un capolavoro né un flop, ma una soddisfacente via di mezzo: un intrattenimento solido, ma dal successo forse immotivato, che spero avvicinerà il pubblico medio alle visioni in lingua originale e alle chicche del cinema asiatico. (7,5)
sabato 30 ottobre 2021
Halloween ai tempi di Netflix: Squid Game | Midnight Mass | You S03
Il
talento narrativo e stilistico di Mike Flanagan è pressoché
indiscutibile. Nato a Salem, cresciuto a pane e Stephen King, unisce
l'horror al melodramma con un equilibrio che lascia ogni volta
commessi. Anche quando, come questa volta, non tutto torna. Anche
quando, come questa volta, non tutto appare funzionale: soprattutto i
dialoghi fiume, destinati a sfociare gratuitamente in un epilogo di
sangue e fiamme. Su un'isola dal fanatismo religioso totalizzante,
l'arrivo di un nuovo parroco genera miracoli e misteri. La buona
novella è un contagio. La comunione, cannibalismo vampiresco.
Midnight Mass ha
soltanto sette episodi, ma si prende il suo tempo. Lenta, corale e
verbosa, intavola lunghe conversazioni sulla fede, la morte, il senso
di colpa, la diversità culturale e religiosa. Gli elementi horror
sono sparpagliati cautamente in ogni episodio e, quando il
soprannaturale si manifesta, semina un po' di disappunto per quella
computer grafica imperdonabilmente anni Novanta. La violenza e le
lacrime, immancabili davanti a monologhi degni dei fasti di The Haunting of Hill House, giungono
in ritardo e tutte insieme. Finendo per sconfessare, in parte,
l'approccio un po' pretenzioso del resto. Perché tanto
esistenzialismo per un caos che non lascia niente all'immaginazione?
Accolta da molti come il capolavoro del regista, la serie mette
tanta, troppa carne al fuoco. Discontinua ma generosa, punta su una
sceneggiatura zeppa di scene madri e su un buon cast d'insieme:
l'intensa e bella Katy Siegel, un Hamish Linklater finalmente in una
performance da ricordare e Samantha Sloyan, più spaventosa di
qualsiasi demone. Quanto è cieco il fanatismo? Quanto è fragile,
quanto è disperata, la fede nell'impossibile? Ce lo spiega Flanagan,
tra ambizione e kitsch, prodigi e mostruosità, sacro e
profano. (7)
Dopo
aver sepolto la prima innamorata, lo stalker Joe ha finalmente
trovato la sua anima gemella: Love, conosciuta nel corso della
seconda stagione, a sorpresa era perfino più matta e sanguinaria di
lui. All'improvviso neogenitori, prendono a seminare il caos in un
ridente quartiere residenziale: mogli tentatrici, coppie no-vax e
allettanti scambisti hanno ovviamente le ore contante. Tutti presi
dal coprirsi le spalle a vicenda, i protagonisti non rinunciano
tuttavia a nuove ossessioni: mentre Joe si invaghisce di una bella
bibliotecaria in lotta per l'affidamento della figlioletta, Love si
lascia lusingare dal vicino adolescente. E tutti fanno sesso con
tutti, in questi dieci episodi di cinquanta minuti ciascuno, ma la
serie è troppo grottesca e sopra le righe per risultare sexy. Il
matrimonio riparatore? È la tomba dell'amore in You:
da me attesissima, come sempre, nonostante un inizio intrigante e un
prosieguo inspiegabilmente sciocco. Come mai gli sceneggiatori hanno
deciso di trasformare i delitti di un fascinoso psicopatico in una
commedia con qualche morto ammazzato qui e lì? Da vedere senza
pretese, magari doppiata e sbrigando tutt'altro, la terza stagione
diventa una novella Santa Clarita Diet che
lascia gli zombie e flirta con i serial-killer. A darle un senso,
oltre al consolidato carisma di Penn Badgley, sono il monologo
conclusivo di una sempre bravissima Victoria Pedretti – a volte
angelica, altre delirante, si concede una stoccata accesissima contro
il perbenismo e il maschilismo della società contemporanea: in
sottofondo Taylor Swift e Bon Iver – e l'insospettabile cambio di
scenario degli ultimi minuti. Cosa succederà dopo un finale più
movimentato e cattivo del resto, che solleva fuoco e fiamme in
periferia? Ho il sospetto che al suo ritorno You
– subito rinnovata per una quarta stagione – sarà nuovamente la
discutibile parodia di sé stessa, ma che nuovamente me la gusterò
in binge watching. (6,5)
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Il successo di Squid Game così vasto credo sia dovuto al fatto di riuscire a parlare anche ai più piccoli, grazie all'espediente dei giochi, pur essendo una serie in cui muoiono centinaia di persone. Forse è stato un modo globale di esorcizzare la paura della morte dopo la pandemia.
RispondiEliminaDifficile da spiegare anche il fascino di Midnight Mass, però nella sua lentezza e nei suoi monologhi infiniti, ne ha da vendere.
You continuo ad adorarla. Questa nuova stagione dalle tinte più comedy, che non si prende troppo sul serio, mi ha divertito un sacco. Per me bene così. :)
Mi hai dato un punto di vista interessante su Squid Game, non ci avevo pensato. Ma sono tra i bastian contrari che inasprirebbe divieti e censure in questo caso: insegno anche alle scuole medie, i ragazzini sono casinisti non sempre scolarizzati, e ci manca questo bagno di violenza gratuita.
Eliminaho visto solo Squid game, che mi ha soddisfatta, devo dire, per diversi aspetti, da quest'ombra inquietante e spaventosa assunta da giochi infantili, di per sè innocenti al quadro che emerge a livello sociale (il grosso divario tra i ricconi e i poveracci, che pur di pagare i debiti da cui son sommersi decidono volontariamente di infilarsi in una situazione che da "semplicemente" ambigua poi si rivelerà decisamente pericolosa.
RispondiEliminaInizialmente mi infastidiva il modo di parlare dei coreani, lo trovavo irritante :-D ma ci si abitua a tutto e alla fine m'era pure simpatico ;-)
Vero, buffa come lingua!
EliminaNon riesco ad apprezzare You, lui dai tempi di Gossip girl ha il carisma di un lavandino!PS: concordo sulle altre serie invece
RispondiEliminaMarya
A me piace molto, ma per il motivo opposto. Mi sono sempre identificato con il Ragazzo solitario di Gossip Girl, quindi ormai lo guardo con simpatia. :)
EliminaSquid game proprio non sono invogliato a vederla :/
RispondiEliminaMidnight mass invece l'ho iniziata e, beh, ultimamente sto facendo pace con Flanagan 😬
Mike ci metterà d'accordo?
EliminaSquid Game, come intrattenimento, funziona alla grande. Ma vietato aspettarsi qualcosa di più.
ho iniziato giusto ieri You :O che bomba il finale del primo episodio. mi spiace che il livello sia un po' calato però mi pare resti una serie godibile.
RispondiEliminaSquid Game adorata ma resto fedele a Alice in borderland.
Midnight Mass invece passo. Non mi ispira proprio
Invece te la consiglio Midnight Mass! Nonostante la lentezza, è proprio roba nostra.
EliminaFlanagan nel mio caso ha colpito ancora, non riesco a resistergli in nessun modo. Come mi ha colpito ed emozionato Midnight Mass quest'anno niente credo. You l'ho iniziata da poco, ho quasi finito la prima stagione ma penso che lo mollerò, lo trovo a tratti davvero involontariamente ridicolo.
RispondiEliminaE pensa che la prima stagione è la migliore, ahahah!
EliminaFinalmente ti recupero che ero rimasta indietro con le letture!
RispondiEliminaCome sai, sono una brutta snob e un certo successo continuo a non spiegarlo e non appoggiarlo, ma diciamo che viste le premesse, per Squid Game non è odio, ma delusione. Speravo di esserne più colpita e coinvolta e invece ha vinto la noia.
Un po' come con Midnight Mass, dialoghi fiume, intensi, ma che uno dopo l'altro per assurdo perdono in intensità.
Sarà di certo fra le delusioni dell'anno, e in quanto a verbosità, ora temo le scene del matrimonio Chastain-Isaac.
You, se dici che ora punta sul black humour, mi stuzzica. Ma non so se troverò la voglia di affrontare la stagione 2...
Di Scene da un matrimonio avevo amato il primo episodio, ma non sono andato avanti, non ancora. Mi godrò Jessica e Oscar quando psicologicamente riprenderò un po' fiato, altrimenti me li rovino. :(
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