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venerdì 1 aprile 2016

Recensione a basso costo: Sorella, di Rosamund Lupton

Ripenso alla prima lettera che mi hai scritto, quella con l'inchiostro invisibile, e al fatto che da allora l'affetto ha il profumo di limone. E, mentre penso a te e ti parlo, riesco a respirare di nuovo.

Titolo: Sorella
Autrice: Rosamund Lupton
Editore: Beat – Giano
Numero di pagine: 379
Prezzo: € 9,00
Sinossi: Cinque anni separano Beatrice Hemming, la primogenita, da Tess, sua sorella. Cinque anni segnati dalla condivisione di un lutto incancellabile - la morte di Leo, il fratellino portato via da una malattia genetica - e da un abisso di forme di vita, personalità e aspetto fisico tra le due sorelle. Account director in un'agenzia newyorchese, con elegante appartamento nella Grande Mela, Bea è sempre stata la sorella matura e importante, la maggiore capace di sgridare la sorellina minore capricciosa e irresponsabile e di condurla sulla retta via. Tess, invece, è sempre stata una bellissima, impulsiva, solare creatura. Una ragazza impaziente di vivere che, in nome dei suoi sentimenti, non ha esitato un solo istante ad avventurarsi in una relazione clandestina con uno dei suoi tutor al college d'arte londinese in cui studia, un professore, per giunta, che ha quindici anni più di lei ed è sposato da tempo. Quando apprende, perciò, dalla madre che Tess è irrintracciabile al lavoro e a casa da ben quattro giorni, Bea prende il primo volo per Londra, ma non si angustia più di tanto. Certo, sua sorella è incinta e il tutor, il padre del nascituro, si è chiuso in un ipocrita "riserbo", tuttavia Bea sa che Tess non è una ragazza cosi avventata da mettere a repentaglio la sua vita e quella del suo bambino. Qualche giorno dopo che ha messo piede a Londra, una terribile notizia raggiunge, però, Bea. La polizia la informa di aver rinvenuto il cadavere di Tess a Hyde Park...
                                            La recensione
Mi è parso di sentire la mia voce che ti chiamava. O il tuo nome era in agguato nel silenzio?”
Beatrice usa il secondo dei suoi due nomi di battesimo, perché ha sempre pensato le si addicesse di più, e torna a Londra da New York, nella sua seconda casa, perché Tess è scomparsa da qualche giorno e lei pensava di conoscerla, sua sorella, più di ogni altra persona al mondo. A separarle, cinque anni e, in mezzo, un oceano. Ma tra i ventuno e i ventisei, in fondo, la differenza è meno di quanto sembri e, se ci si vuole bene come loro, ci sono email e lettere vecchio stile, telefonate che sfidano i fusi orari e i biglietti last minute per non fare dell'Atlantico un ostacolo insormontabile. La prima si è stabilita negli Stati Uniti e, inglese doc, ha fatto suo un pezzetto di sogno americano: il posto fisso, un brillante all'anulare e, inevitabili anche nei sogni, i compromessi della lontananza. L'altra, invece, studentessa universitaria e spirito libero, vorrebbe fare l'artista a tempo pieno e, bella senza fronzoli e felice senza legami, aspetta un bambino da un uomo che, già sa, non lo riconoscerà come figlio suo. Un futuro da madre single, però, le fa molta meno paura dei giudizi dei parenti – che tra lei, scapestrata, e la responsabile Bea hanno sempre fatto impietosi confronti – e di messaggi inquietanti in segreteria. Per fortuna c'è quella giovane donna mai troppo irraggiungibile, sangue del suo sangue, che non le punta il dito contro e mai le dà consigli che non siano a fin di bene. Per Bea, quella della sorella maggiore, è una professione per pochi. Quando la chiamata di un genitore preoccupato le fa andare la cena di traverso e Tess, dal cellulare spento, non è lì a tranquillizzarla, giunge sul luogo della sparizione. Che, in fretta, si trasforma in luogo del delitto: transenne, nastri gialli, fiori imbustati attorno a un bagno inutilizzato, a Hyde Park. Lì, le assicurano, Tess ha scelto consapevolmente di morire: si è tagliata le vene sulle mattonelle scheggiate. Come destreggiarsi tra un funerale che ci prosciuga e giornalisti che ci assediano? Come dimostrare che una pittrice gaudente e spigliata non avrebbe mai rinunciato alla propria vita? Romanzo di esordio della britannica Rosamund Lupton, opera prima bellissima, Sorella torna in libreria in edizione tascabile, dopo anni di corteggiamenti e metti-e-togli dai carrelli di Amazon, con la notizia di una trasposizione cinematografica in programma – circolava il nome di Emily Blunt – e lettori ritardatari che, cinque anni dopo, gli si avvicinano coi sesti sensi in allerta. Perché, ve lo avranno garantito anche recensioni più puntuali della mia, non è il solito giallo. 
Partiamo dalla struttura, particolarissima: voce narrante è una Bea provata e stanca, ma che ha visto trionfare la giustizia, all'indomani dell'arresto di un colpevole che, fino alla fine, noi non conosciamo. Si racconta a un avvocato gentile e comprensivo, che la vizia con i tè nei bicchieri di polistirolo e il calorifero acceso, in preparazione al processo. Parlerà di Tess in vita e in morte, di come ha smascherato il suo assassino giocando a fare la detective, e nel frattempo parlerà a lei. Sorella, infatti, fa tesoro di un espediente struggente e originale. Le sue quasi quattrocento pagine altro non sono che una lunga e privata lettera alla sorella, presunta suicida. Come scusarsi per il ritardo, farsi perdonare – e perdonarsi, soprattutto – se si è vivi e vegeti, mentre l'altra dorme su un letto di terra? Come dirlo agli inquirenti, ai reporter, che le donne della famiglia Hamming hanno conosciuto una volta il dolore e che non avrebbero voluto dispensarne altro, evitando di scoperchiare vasi di Pandora? Emerge così, con un'emotività disarmante e un brutto mistero da svelare, un ritratto di solidarietà femminile e sorellanza, che esula dai sentieri del thriller tradizionale e sfocia nei territori di una narrativa straniera che, tanto accurata e personale, può essere soltanto Neri Pozza e dintorni. Tra Bea e Tess, infatti, si stagliano l'ombra di un fratellino morto di fibbrosi cistica – male ereditario ma forse curabile, che pietrificherebbe qualsiasi donna in attesa – e tutta una serie di personaggi, ora affabili e ora sospetti, che la supersiste eredita dall'estinta. 
Un collega di studi infatuato ai limiti dell'ossessione; un tutor attempato, seducente e traditore; un padrone di casa burbero ma generoso; una ragazza dall'inglese stentato e dalle intenzioni pure, Kasia, che coi suoi modi spicci e la femminilità che le esplode da dentro è, per la donna in cerca di risposte, un memento vivere. Come ha fatto la protagonista a smentire le voci di una psicosi post-partum? Quali prove le hanno fornito i vestitini che Tess non avrebbe potuto permettersi, una finestra spaccata e quadri che esprimevano il disagio? Diamo per certo, infatti, che il caso – ormai archiviato – sia ormai un capitolo chiuso. Sotto quello e altri fronti potrebbero esserci colpi di scena, pensati da una narratrice nostalgica e in lutto, che ha studiato Letteratura Inglese al college e, a giusta ragione, può riempire di piccolezze la sua lettera a cuore aperto. Bea imparerà a lasciarsi andare a ciò che viene; a scoprire – nelle sfumature di giallo – il brivido dell'avventura. A conoscere meglio la sua metà scomparsa, e se stessa. A piantare le giunchiglie, ché servono il terriccio caldo e una dose abbondante di pazienza, e a godersi il miracolo della primavera. A decriptare i LOL – non lot of love, bensì laugh out loud – nel piacere della corrispondenza. Londra è gelida e Sorella, a tratti, come d'altronde suggerisce la copertina, è un medical thriller sotto la neve; neve che copre le orme dei cattivi. Ma, molto più che a tratti, è una lettura emotivamente carica, accorata e coinvolgente, che mi ha ricordato una variazione sul tema dell'autobiografico (e prolisso, nonostante le lacrime ballerine) I miei piccoli dispiaceri. E gli si perdona, dunque, un colpevole smascherato in anticipo, ma non il fatto di averci chiuso in una morsa - quando, quanto e come gli pareva - il cuore.
Il mio voto: ★★★★
Il mio consiglio musicale: Skunk Anansie – You'll follow me down 

mercoledì 14 gennaio 2015

Recensione a basso costo: Una storia crudele, di Natsuo Kirino


L'immaginazione e la fantasia prendono avvio dalla realtà, nell'istante preciso in cui si individua il nocciolo di una verità. Esse, da sole, senza l'ausilio di ciò che è vero e ciò che esiste, non potranno mai germogliare.

Titolo: Una storia crudele
Autrice: Natsuo Kirino
Editore: Beat – Giano
Numero di pagine: 240
Prezzo: € 9,00
Sinossi: Ubukata Keiko, trentacinquenne scrittrice di successo nota con lo pseudonimo di Koumi Narumi, e da qualche tempo in crisi di creatività, scompare lasciando un'unica traccia di sé: un manoscritto intitolato "Una storia crudele". Atsuro, il marito avvezzo alle stranezze e alla volubilità della donna, lo trova in bella vista sulla sua scrivania con il seguente post-it appiccicato sopra: "Da spedire al Dott. Yahagi della Bunchosha". Editor della casa editrice di Koumi Narumi, Yahagi si getta subito a capofitto nella lettura dell'opera, nella speranza di avere finalmente tra le mani il nuovo best seller dell'acclamata autrice. Più si addentra nella lettura, tuttavia, più rimane sconvolto e, leggendo l'annotazione finale dell'opera: "Ciò che è scritto in queste pagine corrisponde alla pura verità. Gli eventi di cui si parla sono accaduti realmente", non può fare a meno di avvertire un brivido corrergli lungo la schiena. Koumi Narumi narra, infatti, dell'infanzia di Keiko, vale a dire della propria fanciullezza. Descritta come una bambina di dieci anni triste e solitaria. Una sera, sperando forse di trovarvi il padre, si spinge fino a K, un quartiere ad alta concentrazione di bar e locali a luci rosse. Là si sente a un tratto picchiettare con delicatezza sulla spalla. Sorpresa, si volta di scatto e scorge un giovane uomo con in braccio un grosso gatto bianco.Frastorn incuriosita, Keiko lo segue in un vicoletto buio, dove losconosciuto le infila un sacco nero sul capo e la rapisce.
                                   La recensione
Tra i propositi per l'anno nuovo, leggere Murakami. Perché sì. Ma c'è un problema: il mio problema segreto, ossia, verso gli autori giapponesi. Non mi prendono. O almeno così pensavo. Magari avevo letto io quelli sbagliati. Tutte cose da poco, per abituarmi alla loro voce, prima di camminare da solo. Si trattava, spesso, di storie di fantasia, ma io non potevo proprio fare a meno di trovare asettica, impalpabile, gelida quella prosa che pareva esercitare su molti lettori il suo indiscreto fascino. Prima di darmi ad acquisti folli, perciò, ho voluto riprovarci. Cominciare da zero, ma non letteralmente. Ho cominciato da Natsuo Kirino, che è famosissima e acclamatissima. Booklist sul retro di copertina di questo romanzo scriveva: “I lettori di Murakami Haruki si sentiranno a casa”. E io che non sapevo neanche com'era, quella casa, ma ero bene intenzionato a scoprirlo? E io che non avevo metri di paragone e precedenti, dov'è che mi sarei sentito? Una storia crudele è stata, così, la mia seconda lettura dell'anno. Una sorpresa di quelle belle, nascosta nei meandri di una storia raggelante e tutta da scoprire. Capitolo dopo capitolo, io ho scoperto che mi piaceva. Un attimo prima pronto ad abbandonare il mio proposito alla pagina seguente, l'attimo dopo non più. Mi era bastato giusto capire che la Kirino, dietro quel freddo rigore dagli occhi a mandorla, gridava classe e professionalità forte e chiaro. Anche grazie all'ottima traduzione di Gianluca Coci, mi sono goduto, quindi, poco a poco i giochi sorprendenti che l'autrice di Grotesque, sempre lontana dagli eccessi, ci regala insieme a una bicchierone carico di orrore nerissimo, fino all'orlo tutto sbeccato. Bevi, ti tagli le labbra, ma scopri che c'è uno strano, curioso piacere anche nel tuo dolore. Una storia crudele è una storia che ha occhi e orecchie ovunque. Un buco invisibile nel muro, per farti male con il resoconto ti un rapimento impensabile. Keiko ha dieci anni appena, quando viene sequestrata da un orco che si chiama Kenji. La chiude in un sacco, la barrica in un appartamento in cui di notte si gela e in cui di giorno si impazzisce per il fracasso delle fabbriche, la tiene legata come fosse un cagnolino al guinzaglio. Keiko, per un anno, è il suo animale domestico, mentre la bambina si scopre donna all'ombra del piacere perverso degli uomini e mentre, tra quelle quattro mura, il fantasma di un'altra sembra chiedere giustizia. Le cronache di quest'incubo durano circa ottanta pagine. La cornice è il romanzo vero, il romanzo vero è un romanzo nel romanzo, che ha come prologo ed epilogo due lettere. Partiamo con la protagonista, ormai trentacinquenne, che è scomparsa nel nulla. Ha ricevuto una lettera sul perdono e l'espiazione da parte del suo aguzzino, scarcerato da poco, ed ha lasciato la sua casa nel cuore della notte, abbandonando il marito tra le lenzuola e un manoscritto sul comodino... Quello che andremo a leggere noi. Tutta la verità di quella bambina mai cresciuta – la Keiko ancora vergine, la Keiko incapace di relazionarsi agli altri, la Keiko scrittrice per bisogno vitale – è custodita tra quelle pagine, con le sue deformazioni di sorta e le sue falle. Liberata, la protagonista non aveva aperto bocca sulla sua prigionia. Cos'era successo tra la quarta e la quinta elementare, in quell'anno sepolto a fondo? Il cercare le risposte si rivelerà un viaggio tutt'altro che banale, in cui il dramma in sé diventa secondario, mentre si fanno protagoniste assolute la psiche della bambina e quella del suo personale mostro sotto il letto. 
Lei, con un padre che non rispetta e una madre che detesta. Lui, con due anime distinte e migliaia di contraddizioni. Loro, acerbi e maturi per forza di cose, che nel profondo dei loro cuori di tenebra si comprendono fino a completarsi. L'autrice elabora un intreccio a più voci che, anche senza colpi di scena, ti tiene in scacco. E' accattivante, ti cattura e non ti molla più. Scorre veloce, si legge con piacere, non sciocca con la crudezza che tutti temono o forse aspettano. E' fluido, limpido, fine ma ti mette in testa pensieri sconci che non dovrebbero esserci. Cose sgradevoli che non si dovrebbero semplicemente pensare, anche se la Kirino ama sfidare e la Kirino si fa amare per quello. Tanto la vicenda vive di congetture malate e torbide, tanto quella scrittura che restitutisce grazia alla realtà ti ricorda che è pura finzione. Vero? Non ti immedesimi troppo, ma appena il giusto. Quel che basta a turbarti. Leggevo prima di andare a dormire e i miei sogni non erano tra i più tranquilli. Se la violenza fisica è rara, quella psicologica sa devastare. Si arriva alla fine veloce perché le pagine volano. Si arriva alla fine veloce perché non si vede l'ora di cominciare, sotto sotto, qualcos'altro. Qualcosa con più sole. Basta solo ombre. Si cerca, allora, qualcosa in cui i cattivi e i buoni sono distinti con quella precisione manichea che hai sempre odiato, ma che per una volta ti guarirà dalla malattia del dubbio. Una storia crudele non ti dice mai addio. Lucido e scomodo, come un paio di scarpe eleganti che ti stanno strettissime e, alla fine di un matrimonio o di un funerale, ti lasciano le vesciche sui piedi.
Il mio voto: ★★★½
Il mio consiglio musicale: Blonde Redhead - Elephant Woman

lunedì 23 settembre 2013

Recensione: Nell'angolo più buio, di Elizabeth Haynes

Buon pomeriggio, amici! Nonostante sia reduce da una lettura terrificante, ma a dir poco ottima, e nonostante abbia iniziato un libro originale e tanto tanto dolce per riprendermi da questo thriller coi fiocchi, oggi è una giornata no. Power Point si è volatilizzato dal mio computer, Facebook non collabora da un giorno intero e, cosa peggiore, sono venuto a sapere che i corsi per l'università inzieranno prima del previsto. Panico totale. I calendari delle lezioni sono incomprensibili, gli orari si accavallano tra loro continuamente e ho seriamente bisogno di un tutor o di uno psicologo, a seconda dei punti di vista. 
Ma basta parlare. Piuttosto, vi lascio con la recensione di questo romanzo, crudele, bello e immensamente attuale. A presto, da un confuso e affranto Mik che vi abbraccia a distanza.
Vorrei potermi scrollare di dosso questa sensazione. Non si tratta del timore che un giorno possa venire a cercarmi. Più che altro, è una certezza. Non mi chiedo se scoprirà dove vivo, ma quando.

Titolo: Nell'angolo più buio
Autrice: Elizabeth Haynes
Editore: Giano
Numero di pagine: 445
Prezzo: € 12,90
Sinossi: È un venerdì sera del 2003, a Lancaster. È Halloween e i bar in città sono pieni come calderoni straripanti. Vestita da sposa di Satana, con scarpe di seta color ciliegia e un abito di satin rosso aderente con cui ha già rimediato più di un palpeggiamento nei bar dove si è rifornita di sidro e vodka, Catherine Bailey entra al River, l'ennesimo club della serata. Per stare dietro a Kelly, una tizia incontrata al bancone di un bar eccentricamente vestita come una strega senza scopa, punta verso il prive. Bloccata da un muro in abito color carbone, solleva lo sguardo e incrocia due incredibili occhi azzurri sormontati da capelli corti e biondi. È il colpo di fulmine per Cathy, l'incontro che pone fine alla sua spensierata esistenza di ventiquattrenne single attratta dai tipi di una notte soltanto, di cui non ricordare nulla, nemmeno un dettaglio, perse, come si è, nei fumi dell'alcol... È un giorno del 2008, a Londra, quando Catherine Bailey si accinge a uscire da casa. Tira le tende del salotto e della sala da pranzo lasciando la solita apertura, passa e ripassa la mano sul telaio delle finestre per verificarne la chiusura, controlla che la maniglia della porta sia girata sei o, meglio, dodici volte. Deve essere precisa, perché se trascura una sola piccola cosa, se sbaglia di un solo centimetro nel sistemare, per esempio, le tende, occorre ricominciare daccapo.
                                                    La recensione
Voglio non essere più vittima, di me stessa, o di chiunque altro. Ho bisogno di diventare più forte, per affrontare le cose brutte che ci riserva la vita. Ho bisogno di riprendere il controllo. Storie di ordinaria violenza domestica riempiono le colonnine grigie dei quotidiani, i salotti fasulli dei talk show, la cronaca nera, gli ospedali. Le donne che, in lacrime, parlano delle loro storie da incubo sembrano apparentemente tutte simili, figlie dello stesso dolore e madri degli stessi lividi violacei. Gemelle nella morte. Sono piccole, spaventate, indifese, schive, con le ossa fragili di un uccellino implume che, troppe volte, è stato sbalzato fuori dal nido da una forza superiore. La forza degli uomini. Chi assiste alla loro sofferenza dall'esterno vede tutto in bianco e nero, con i paraocchi che il suo comodo divano gli garantisce ogni benedetta volta. Gli spettatori o i lettori si ripetono che non tutti gli uomini sono potenziali carnefici e che non tutte le donne sono potenziali vittime, che c'è sempre una scelta. Le spettatrici o le lettrici, invece, assistono alle confessioni mormorate da quei resti sanguinanti di donne e, con la loro bella laurea appesa al muro, con i loro capelli freschi di parrucchiere e con una città civilizzata ed evoluta che romba fuori dalle finestre, sono sicure che a loro quello non succederà mai: perché hanno cultura, non vivono nella desolazione della provincia, hanno rispetto per loro stesse. Farsi picchiare non è da loro. Si commuovono per quelle donne ferite nel corpo e nell'anima, firmano petizioni per combattere le scariche di calci e pugni che hanno ricevuto spaventosamente a lungo tra la camera da letto e la cucina, ma, come rivela una giornalista inglese che prima di me ha recensito il grandioso esordio di Elizabeth Haynes, sono fermamente convinte che quella drammatica sorte non toccherà anche a loro. Nei panni delle vittime, loro che hanno studiato e conoscono le leggi a menadito, denuncerebbero immediatamente le violenze del loro compagno. Non si farebbero schiacciare. Come sempre accade, più di conferenze e servizi alla TV, basta un buon romanzo per mettersi dall'altra parte: nei panni di chi non ha potuto scegliere di essere libero. Di chi non aveva pianificato che il suo matrimonio sarebbe sfociato nel rosso del sangue caldo e non delle rose appena colte. Di chi, come la donna in ombra sulla copertina, con le ginocchia strette e le mani tremanti, si è reso conto troppo tardi del mostro in incognito che dormiva dall'altro lato del letto. Nell'angolo più buio racconta la storia di due donne che, in realtà, sono la stessa persona. O, almeno, così era un tempo. 
Cathy Bailey, la protagonista assoluta del romanzo, è morta e rinata nell'arco di un paio d'anni soltanto. Tra la vecchia e la nuova lei, un abisso buio che ha gli occhi di ghiaccio di Lee Brightman. Vedendola adesso, la noteresti a stento per strada: capelli cortissimi, vestiti monocromatici, occhi bassi, fianchi spigolosi. Ha paura dei rumori improvvisi, degli estranei, degli uomini. I colleghi parlottano tra loro; fanno commenti sessisti e sospettano che, androgina com'è, sia segretamente lesbica: ecco spiegato il perché rifiuti ogni avance e qualsiasi invito a cena. Tre anni prima era un'altra donna. Bella e seducente, sicura di sé e sfrontata, amava i colori accesi e il sesso occasionale, fare le ore piccole e andare in giro per night con le sue amiche. Era un sensuale e fiero animale notturno; poi un amore sbagliato l'ha messa in gabbia, riducendo le sue ali di seta scarlatta a brandelli. Il suo personale cacciatore aveva le spalle larghe e i capelli biondi, i denti perfetti e la pelle olivastra anche nel bel mezzo dell'inclemente inverno londinese: era un agente di polizia. Cathy ha dovuto sopportare una serie infinita di torture fisiche e psicologiche prima di vederlo dietro le sbarre, ma la Giustizia ha parlato in fretta e ha detto che tre anni di carcere, per Lee, bastano e avanzano. Presto sarà un uomo libero. E Cathy sa che tornerà per lei, seguendo la scia della sua paura che cresce.  
Elizabeth Haynes firma un'autentica storia del terrore. Un thriller a tinte fosche che ti inchioda alla sedia, ti rende cieco per la rabbia, ti fa orrore. Puzza forte di violenza e urina calda - perché nessun detersivo può combattere certe macchie e nessuna medicina può cancellare certi traumi – ma non è totalmente senza speranza. Sprizza forza e voglia di vivere da tagli ancora non rimarginati e, a piccoli passi, prende le distanze dall'angolo più buio del titolo. La protagonista si è ammalata della terribile malattia dei ricordi e guarire in un solo giorno non è possibile, se non si vive in un film horror con un consolatorio lieto fine. Il film di Cathy non ha ancora avuto fine del tutto: il portone spalancato, un'ombra in un vicolo, un vecchio bottone ritrovato nelle tasche dei jeans o i cassetti della cucina messi a soqquadro potrebbero farla piombare, da un momento all'altro, nel temuto sequel che, al solo pensiero, la fa tremare come una foglia. Nella seconda parte del film che non vorrebbe vedere. Tenere le cose sotto controllo l'aiuta, anche se ai suoi traumi si è aggiunto un maniacale disturbo ossessivo-compulsivo che l'ha resa schiava ancora: non di un uomo, questa volta, ma di sé stessa. Controllare per sei volte che le porte e le finestre siano perfettamente chiuse è bene. Prendere il tè alla stessa ora e non uscire di casa nei giorni dispari è tranquillizzante. Evitare gli spazi chiusi, la folla e gli abiti rossi è necessario per respirare. Ancora più disturbante che leggere degli stupri a cui venne sottoposta, dei tagli che le furono inflitti, della sua prigionia forzata presso il suo stesso appartamento, più inquietante ancora, è vedere il modo in cui un solo essere umano può ridurne un altro, diventando il suo Dio e rendendolo vittima delle sue stesse fobie. La descrizione minusiosa e reiterata delle ossessioni delle protagonista è da infarto ed è molto complicato stare al passo con i suoi pensieri. 
Non è una narratrice affidabile e, come nei migliori noir, fino alla fine, si ha un dubbio strisciante, ma del tutto umano. Si ci chiede a che punto si ci possa fidare di una ragazza tanto disturbata nel profondo. I cuori spesso vacillano, vedendola camminare tra le strade di un'Inghilterra piovosa e indifferente, in cui tutti i volti maschili – per un attimo – sono quello di Lee. In un mare di facce tutte uguali, in una stanza degli specchi in cui il nostro nemico ci fissa da ogni lato lasciato al buio, come sapere dove finisce l'incubo e inizia la verità? Come sapere se lui è lì insieme a noi, o si tratta soltanto di un flashback particolarmente vivido e violento? Di chi fidarsi? Elizabeth Haynes scrive il diario di una persona spogliata della sua dignità di donna, della sua vitalità di essere umano. Lo fa splendidamente, in una maniera lucida e secca che non lascia mai fuori il sentimento. Uno spiraglio piccino è lasciato per l'amicizia, per il lavoro ed i colleghi, per la scoperta di un nuovo amore che abita giusto al piano di sopra. Un amore giusto, sano; un amore vero, incarnato nella persona del gentilissimo Stuart - uno dei personaggi più affettuosi e disponibili di cui io abbia memoria, nella mia carriera di lettore, e di persona. Profondamente affascinate e malato è il personaggio di Lee, figura che, a prima vista, farebbe innamorare qualsiasi donna. Quasi l'Ufficiale Gentiluomo di Richard Gere, ma con la doppia e insospettabile vita del Christian Bale di American Psyco. Un uomo crudele e sadico senza un perché, come ce ne sono tantissimi anche tra noi, che ricorda in maniera impressionante, nelle fattezze e negli atteggiamente, il noto Christian Grey e il prototipo di uomo ideale che tanti insulsi romanzi stanno spacciando, in maniera errata, per verità. L'autrice, con voce forte e chiara, urla a tutte le donne che no, quello non è amore: anche se dopo il primo pugno sferrato si chiede umilmente scusa. A differenziare questo romanzo dai vari Via dall'incubo e Attrazione Fatale c'è il fatto che il nero dell'inchiostro si mescoli in maniera omogenea e naturale con il nero della cronaca odierna. Non è un thriller fine a sé stesso, con colpi di scena annunciati e immagini da film hollywoodiano. E' ripetitivo, lento, faticoso, estenuante, spaventoso. Un romanzo scritto sul filo del rasoio, con un esemplare struttura ad anello e i nervi ben saldi di un'autrice dal sangue freddo. Paradossalmente, bello e orribile. Uno di quelli che apri con i brividi e chiudi con i brividi; però acuiti, raddoppiati... triplicati. 
Il mio voto: ★★★★ ½
Il mio consiglio musicale: Skin – Tear Down These Houses 

giovedì 30 maggio 2013

Le uscite di Maggio/Giugno 2013 #2

Rieccoci con la seconda carrellata di uscite previste per i prossimi mesi. Questa volta ancora più della prima, non saprei davvero fare una cernita. Li vorrei tutti, tutti, tutti. E voi? Alcuni tra questi titoli erano tanto attesi: con Goddess,infatti, si chiude la nota saga di Josephine Angelini; E l'eco rispose è il nuovo, annunciato successo di quello sfornatore di capolavori indimenticabili che è Khaled Hosseini; Shades of Life è il romanzo d'esordio della carissima “mamma” di Atelier dei libri – Glinda – di cui, nel corso dell'anno, abbiamo seguito sui vari Social Network le svolte e gli sviluppi. Un delicato ed evocativo paranormal romance che, finalmente, vede la pubblicazione. Gli altri romanzi di questo post, invece, mi sono piombati addosso dal nulla, tutti intriganti e particolari: La mosca dorata e Un'amicizia pericolosa sono due gialli carichi di mistero, seduzione e del fumoso fascino degli anni '30 – '40: dopo aver letto Il grande Gatsby ho il desiderio matto di tornarmi a immergere in queste atmosfere favolose. Shelter, invece, è il primo volume di una serie per adolescenti firmata dal bravissimo Harlan Coben, uno degli scrittori americani più apprezzati al mondo. Come se la caverà con un genere completamente nuovo? Scoprite tutte le news e cimentatevi con un originale concorso visitanto il sito, qui e divertendovi con un simpatico gioco qui: il volto del protagonista potrebbe essere il tuo! L'ultimo, ma solo di ordine, si può già trovare nelle librerie e, purtroppo, sembra essere quasi passato del tutto inosservato sui blog: pochissimi anteprime, scarsa pubblicità. Eppure Wonder – per Goodreads uno degli YA più belli del 2012 insieme a Colpa delle stelle – ha una copertina che trasmette gioia, una trama che ti piega in due e uno stile che promette sorrisi e riflessioni. Merito anche dell'ottimo prezzo, sarà mio. Cosa ne pensate? Difficile, eh? ;)

Titolo: Shelter
Autore: Harlan Coben
Editore: L'ippocampo
Numero di pagine: 320
Data di pubblicazione: 12 Giugno 2013
Prezzo: € 12,00
Sinossi: L’anno che sta vivendo il quindicenne Mickey Bolitar non potrebbe andare peggio. Dopo aver assistito alla morte di suo padre e al ricovero di sua madre in un centro di disintossicazione, è costretto a vivere con lo zio Myron e a cambiare scuola.
Con il nuovo college arrivano anche nuovi amici e nuovi nemici. Per fortuna di Mickey, arriva anche una nuova, grandiosa fidanzata, Ashley. Per un po’ sembra che quel disastro senza fine che è la sua vita stia finalmente migliorando – finché Ashley scompare senza lasciare traccia. Deciso a non perdere un’altra volta una persona importante, Mickey si mette alla sua ricerca e viene così in contatto con un mondo squallido in cui capisce che la sua ragazza, dall'apparenza così dolce e timida, non è affatto quello che dice di essere. E nemmeno lo è il padre di Mickey di cui non si capisce poi se sia davvero morto. Ben presto il ragazzo viene a conoscenza di una cospirazione così spaventosa da far sembrare i problemi della scuola uno scherzo – e lo porta a porsi molte domande sulla sua vita, che fino ad allora credeva di conoscere.

Titolo: Wonder
Autore: R.J Palacio
Editore: Giunti
Numero di pagine: 288
Prezzo: € 10,00
Sinossi: È la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che, dopo anni passati protetto dalla sua famiglia per la prima volta affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico? Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno Augustus durante l'anno scolastico che finirà in modo trionfante per lui. Il racconto di un bambino che trova il suo ruolo nel mondo. Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni. Età di lettura: da 13 anni

Titolo: Un'amicizia pericolosa
Autrice: Suzanne Rindell
Editore: Nord
Numero di pagine: 364
Data di pubblicazione: 6 Giugno 2013
Prezzo: € 17,60
Sinossi: Odalie… Quella mattina del 1924, quando si è seduta alla scrivania accanto alla mia, avrei dovuto capire che avrebbe sconvolto la mia vita. Già da due anni lavoravo come dattilografa alla centrale di polizia di Manhattan e conducevo una vita tranquilla, ordinaria. Ero una ragazza all’antica: sebbene intorno a me il mondo stesse cambiando, non avevo mai nemmeno pensato di tagliarmi i capelli o d’iniziare a fumare. Poi è arrivata Odalie. Il suo caschetto nero, i suoi vestiti eleganti, la disinvoltura con cui teneva la sigaretta… Odalie era così spregiudicata, così sicura, così moderna. In quei giorni, mi sono resa conto che volevo essere come lei e che avrei fatto qualsiasi cosa per riuscirci. Per questo ho accettato di trasferirmi nel suo lussuoso appartamento e l’ho accompagnata alle feste dove si beveva champagne e si ballava fino all’alba al ritmo della musica jazz. E per questo non ho detto nulla quando mi sono accorta che aveva falsificato alcuni rapporti di polizia. Volevo proteggerla. Non potevo immaginare che mi stesse semplicemente usando. Che mi stesse mentendo. Come avrei potuto? Odalie era più di un’amica per me. Era il mio ideale di donna. E invece lei stava architettando la mia rovina…

Titolo: Goddess
Autrice: Josephine Angelini
Editore: Giunti Y
Numero di pagine: 448
Data di pubblicazione: 5 Giugno 2013
Prezzo: € 16,50
Sinossi: Dopo aver accidentalmente liberato l'intero pantheon della mitologia greca dall'esilio sull'Olimpo, Helen deve riuscire a imprigionare di nuovo tutti gli dei senza scatenare una guerra che avrebbe esiti catastrofici. Ma l'ira divina è violenta e travolgente, ed Helen si trova a combattere con un nemico incredibilmente pericoloso. Ora è forte, conscia della sua vera natura e dei suoi doni particolari. I suoi poteri sono aumentati ma si è accresciuta anche la distanza fra lei e i suoi amici di sempre. Da quando un oracolo ha rivelato che nella sua cerchia di conoscenze si nasconde un traditore, tutti i sospetti ricadono sul bellissimo Orion. Helen, combattuta fra l'amore per Orion e quello per Lucas, dovrà fare delle scelte cruciali per evitare lo scontro finale fra dei e mortali. Il destino di Helen si sta per compiere. Solo una dea potrà sorgere per salvare il mondo. È scritto nelle stelle. 
 
Titolo: Shades of life
Autrice: Glinda Izabel
Editore: Fazi “Lain”
Numero di pagine: 250 circa
Prezzo: € 1,99 (ebook)
Data di pubblicazione: 31 Maggio 2013
Sinossi: Juniper Lee potrebbe concedersi ogni lusso. Potrebbe viaggiare senza preoccuparsi di avere una destinazione, abbandonarsi a ogni sorta di eccesso senza temere ripercussioni. Ma non c’è nessun bene materiale che possa distrarla dalla solitudine che la divora, perché Juniper è un spettro intrappolato in una dimensione dai contorni indefiniti. Il suo cuore non batte realmente, e tutto di lei - i suoi respiri, i suoi sorrisi, le lacrime che spesso le solcano le guance, sono solo l’eco di una vita ormai lontana. Juniper è sola e non possiede alcun ricordo. L’unica memoria che sollecita la sua mente, sin da quando si è risvegliata nella sua nuova forma spettrale, è quella di un nome. Il suo. Unica eredità della ragazza che doveva essere stata un tempo. Eppure, nonostante sembri non esserci nulla a legarla al mondo dei vivi, Juniper non riesce a seguire il raggio di luce che potrebbe aprirle le porte dell’aldilà. Quando alla sua porta si presenta Logan, attraente ragazzo dallo sguardo scintillante, tutto per lei si tinge di nuovi e abbaglianti colori. Logan è diverso dagli altri spettri, è come se in sé nascondesse qualcosa di unico, che l’attrae in modo irresistibile. Qualcosa di inspiegabile avviene quando i due si toccano, come l’esplosione di una forza celestiale. E un ingranaggio si smuove nei recessi della mente di lei, facendole provare sensazioni mai conosciute prima. Sensazioni che profumano di ricordi sopiti e verità dimenticate. Sensazioni che potrebbero rispondere alla domanda che l’ha assillata sin dal giorno del suo risveglio: chi è davvero Juniper Lee?
 
Titolo: E l'eco rispose
Autore: Khaled Hosseini
Editore: Piemme
Numero di pagine: 476
Data di pubblicazione: 21 Giugno 2013
Prezzo: € 19,00
Sinossi: Il romanzo si apre nell’Afghanistan del 1950, dove un padre racconta a suo figlio un’antica leggenda. Questa leggenda appartenente alla tradizione afgana rappresenta il detonatore di una potente e tragica storia che dividerà una famiglia intera. Seguendo i percorsi intrapresi dai diversi personaggi che popolano le pagine del romanzo, Hosseini conduce il lettore in un viaggio attorno al mondo, partendo da Kabul e arrivando a Parigi, a San Francisco e alle splendide isole della Grecia. Pagina dopo pagina, la storia prende sempre più forza, i fatti si accavallano l’uno con l’altro e le implicazioni sentimentali ed emotive divengono sempre più centrali. Es l’eco rispose, di Khaled Hosseini, è un romanzo indimenticabile che racconta di come sia possibile ritrovare se stessi attraverso l’amore e il sacrificio.

Titolo: La mosca dorata
Autore: Edmund Crispin
Editore: Giano
Numero di pagine: 240
Data di pubblicazione: Giugno/Luglio 2013
Prezzo: € 12,90
Sinossi: Inghilterra, 1940. Alcuni attori e attrici della scena teatrale londinese vengono convocati a Oxford per mettere in scena una pièce importante che punta al grande successo. Le prove però si rivelano presto difficili perché ad animare il gruppo non è solo l’amore per la recitazione ma anche una certa rivalità interna e un variegato intreccio di relazioni sentimentali, presenti e passate, con relative ruggini e melasse. In particolare, Yseut Haskell, procace attricetta dal talento assai modesto, sembra possedere il gusto perverso del seminar zizzania, cosa che la rende invisa agli altri in modo pressoché uniforme. Così tanto che, quando il secondo giorno si scopre che si è suicidata, nessuno riesce a nascondere il proprio intimo sollievo. Ma a ben guardare, che bizzarro suicidio! Quasi «impossibile». A formulare dubbi è il mentalmente ipercinetico Gervase Fen, quarantenne professore di letteratura inglese del St. Christofer College, eccentrico e franco spesso al limite della maleducazione. Appassionato di trame poliziesche, il suo sogno era giusto quello di avere a che fare, un giorno, con un bel delitto vero da risolvere. Come perdere dunque un’occasione simile? Così, facendo dispetto al suo caro amico Sir Richard Freeman, capo della polizia di Oxford con un debole per la letteratura, orientato a chiudere il caso come suicidio e tornare presto a immergersi tra i suoi amati classici, Gervase a sua volta abbandona di buon grado i libri e, ficcando il naso qui e là, mette insieme i primi dettagli di un quadro delittuoso che si annuncia tanto certo quanto vario e sibillino. Come trovare chi ha sparato quando chiunque ammette che avrebbe volentieri premuto il grilletto? Muovendosi tra l’ambiente del teatro e quello universitario come in un faceto rimbalzo tra messinscena e realtà provata, l’indagine procede tanto per il nostro improvvisato e brillante segugio quanto per il lettore stesso che si ritrova, man mano, con elementi chiari ed altrettanti depistamenti. Fino allo svelamento finale, degno della migliore tradizione del romanzo giallo.

martedì 5 febbraio 2013

A San Valentino, stupiscimi con un romanzo. . . o mi trasferisco in libreria!

Ciao a tutti! Quest'oggi, una confusionaria folle carrellata di anteprime, per farvi conoscere quelle che sono le novità e le prossime uscite del mese più breve e ricco dell'anno. Con soli 28 giorni, questo Febbraio diventa, infatti, il mese più desiderato e temuto da ogni lettore. Già, sarebbe davvero d'obbligo mettere le tende in libreria: non vedo altra scelta. L'unica cosa positiva? A San Valentino, fatevi regalare dalla vostra anima gemella qualcuno di questi titoli - che, inevitabilmente, finiranno sulla vostra wishlist. O, se come me ne siete sprovvisti (di soldi e anime gemelle, dico!), proponete alle vostre nonnine/zie di farvi trovare anche un bel libro accanto a un gustoso ed irresistibile piatto di chiacchiere carnevalesche! Ci sono attesissime novità, per ogni prezzo, gusto e formato: ritorni sognati notte e giorno (il prequel di Warm Bodies, firmato dal simpaticissimo Isaac Marion; la ristampa di Divergent, che ha una nuova copertina e un nuovo prezzo!); magiche e spaventose avventure nell'Europa vittoriana (La Tomba Proibita, Il sogno della bella addormentata... già li adoro!); il mistero “tricolore” del nuovo, enigmatico titolo della Giano (Nulla resta nell'ombra); il romanticismo dolce e sexy di una storia d'amore che sta impazzando ovunque, suscitando critiche e consensi (Uno splendido disastro) e, infine, le ammalianti storie che hanno ispirato due omonime serie TV (666 Park Avenue New York e Il canto del cielo - quest'ultimo, già in libreria da Novembre, è una mia recente riscoperta!).

Titolo: 666 Park Avenue New York
Autore: Gabriella Pierce
Editore: Newton Compton
Numero di pagine: 352
Prezzo: € 9,90
Data di pubblicazione: 14 Febbraio 2013
Sinossi: La vita di Jane Boyle scorre serena: ha davanti a sé una brillante carriera come architetto d’interni a Parigi e il suo futuro sembra farsi ancora più roseo quando incontra Malcolm Doran, un ricco, affascinante americano appassionato d’arte. Fra i due ragazzi scoppia immediatamente la scintilla e poco dopo Malcolm chiede a Jane di sposarlo regalandole un incredibile solitario. Jane non ha bisogno di pensarci due volte: decide di lasciare il lavoro, le amiche e tutta la sua vita per seguirlo a New York. Ma la favola si trasforma in incubo non appena Jane arriva davanti alla residenza dei Doran, una delle più potenti famiglie di Manhattan, al 666 di Park Avenue. I Doran e la loro tetra dimora nascondono un terribile segreto… Ma ormai il matrimonio è fissato e non sembra ci sia modo di tornare indietro. In pochi giorni, tutte le certezze di Jane verranno stravolte, al pari delle sue convinzioni. Jane scoprirà, infatti, di avere degli speciali poteri che potrebbero essere la sua salvezza contro l’oscura minaccia che sta per abbattersi su di lei.

Titolo: La Tomba Proibita
Autore: Tim Powers
Editore: Newton Compton
Numero di pagine: 576
Prezzo: € 14,90
Data di pubblicazione: 14 Febbraio 2013
Sinossi: Inverno 1862. Uno spirito malvagio si aggira per le fredde e cupe strade di Londra. È il fantasma vampiro di John Polidori, che un tempo fu lo zio della poetessa Christina Rossetti e del pittore Dante Gabriel. Proprio Christina, all’età di quattordici anni, ha attirato sulla famiglia la maledizione di Polidori. Una terribile tragedia che, però, ha avuto anche effetti positivi: da allora lo zio ha ispirato con i suoi poteri soprannaturali le opere dei due fratelli. Ma nel tempo il vampiro è diventato sempre più pericoloso: quando Polidori resuscita la moglie defunta di Dante – trasformandola in un raccapricciante vampiro – e minaccia degli innocenti e altri membri della famiglia, i Rossetti capiscono che è giunto il momento di eliminare il mostruoso parente e spezzare la maledizione, anche a costo di perdere per sempre il loro talento creativo. Christina e Dante si ritrovano così catapultati in una Londra sotterranea e soprannaturale di cui non sospettavano l’esistenza. Tuttavia, per entrambi, scegliere tra una vita mortale priva di ispirazione e l’empia immortalità offerta da Polidori potrebbe rivelarsi più difficile del previsto…

Titolo: Uno splendido Disastro
Autore: Jamie McGuire
Editore: Garzanti
Numero di pagine: 400
Prezzo: € 16,40
Data di pubblicazione: 28 Febbraio 2013
Sinossi: Camicetta immacolata e coda di cavallo. Abby Abernathy sembra la classica ragazza timida e studiosa. Ma in realtà è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato, dalla sua famiglia, da un padre in cui ha smesso di credere. E ora che è arrivata alla Eastern University per il primo anno di università, ha tutta l’intenzione di dimenticare la sua vecchia vita e ricominciare da capo.
Travis Maddox di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una compagna diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità. Dietro di sé ha una scia di adoratrici disposte a tutto per un suo bacio. C’è una definizione per quelli come lui: Travis è il ragazzo sbagliato.
 Abby lo capisce subito appena i suoi occhi incontrano quelli profondi di lui e sente uno strano nodo allo stomaco: Travis rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare lontana. Ma lei no, non ci cadrà come tutte, lei sa quello che deve fare, quel ragazzo porta solo guai. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i due si ritrovano a dover condividere lo stesso tetto per trenta giorni, Travis dimostra un’inaspettata mistura di dolcezza e passionalità. Solo lui è in grado di leggere fino in fondo all’anima tormentata di Abby e capire cosa si nasconde dietro i suoi silenzi. Solo lui è in grado di dare una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo segreto…

Titolo: Il canto del cielo
Autore: Sebastian Faulks
Editore: Beat
Numero di pagine: 496
Prezzo: € 13,90
Sinossi: Francia, 1910. Ad Amiens il giovane inglese Stephen Wraysford incontra Isabelle, una donna irreprensibile, rassegnata a tollerare un matrimonio infelice. Tra i due scoppia improvvisa una passione divorante, ma la loro storia d'amore non è destinata a durare e presto l'uomo ritorna in Inghilterra. Sette anni dopo Stephen è di nuovo in Francia e affronta gli orrori della Prima guerra mondiale. Durante questo periodo sposa la sorella di Isabelle, Jeanne, e ne adotta la figlia, senza sapere di esserne il padre. Sarà la nipote di Stephen, a Londra, nel 1978, a ripercorrere la storia della sua famiglia attraverso il diario del nonno, in cui troverà la risposta a molte sue domande e la forza per cominciare una nuova vita.

Titolo: Nulla resta nell'ombra
Autore: Claudia Vilshofer
Editore: Giano
Numero di pagine: 352
Data di pubblicazione: Marzo 2013
Prezzo: € 14,00
Sinossi: Sarah e Mark, una giovane coppia tedesca, sono in viaggio di nozze in Italia. Diretti a Viareggio, stanno attraversando su stradine deserte le campagne della val Bormida oppresse dal sole estivo, quando finisce la benzina della macchina e Mark parte con una tanica in cerca di un distributore. Non tornerà mai più. Dopo ore di preoccupata attesa sul ciglio della strada, Sarah si rivolge ai carabinieri. Passano giorni di ansia e disperazione, mentre le forze dell’ordine faticano a prendere il caso sul serio e trattano Sarah come una seccatrice. Quando poi scoprono che poco prima di partire Mark si era licenziato dallo studio fotografico in cui lavorava, insinuano addirittura che la scomparsa non sia altro che una fuga volontaria. Dopo qualche giorno di ricerche senza esiti, Sarah decide di rientrare in Germania. In patria però la polizia tedesca si limita ad alcune indagini di routine che sembrano corroborare la tesi della fuga. La fiducia di Sarah, sposata sull’onda dell’entusiasmo pochi mesi dopo aver conosciuto Mark, inizia a tentennare.
Non volendo, tuttavia, credere che lui l’abbia raggirata così smaccatamente, Sarah decide di intraprendere in proprio alcune ricerche sul passato del marito. Scopre allora che Mark non si era licenziato, ma lo avevano cacciato dallo studio in seguito alla comparsa di foto compromettenti. Che prima di partire per l’estero aveva ritirato tutti i contanti dal suo conto in banca. Infine, che tutta la sua vita era stata caratterizzata da ricorrenti cesure improvvise in cui cambiava città, lavoro e frequentazioni per ricominciare ogni volta da zero.
Sarah inizia a dubitare seriamente di Mark, e anche i genitori e gli amici cercano di convincerla a desistere dalle sue ricerche. Tuttavia, qualcosa nel suo cuore le dice che Mark non può averla abbandonata così. Decisa a trovare a tutti i costi il bandolo della matassa, a un anno di distanza torna in Piemonte. La verità, orribile, totalmente inaspettata verrà a galla, annunciata dapprima da indizi trascurati ‒ la scomparsa di altre persone nella zona ‒ e poi da drammatiche circostanze in cui la vita stessa di Sara è in pericolo. 

Titolo: Il sogno della Bella Addormentata
Autore: Luca Centi
Editore: Piemme Freeway
Numero di pagine: 252
Prezzo: € 16,50
Data di pubblicazione: 12 Febbraio 2013
Sinossi: Nella Londra di fine Ottocento, Talia si muove silenziosa come un gatto e scaltra come una volpe. È molto giovane e bella, il che è un indubbio vantaggio nell'esercizio della sua professione, la ladra. Talia però non ruba di tutto, si impossessa solo di quello che la porta più vicino alla soluzione del mistero che avvolge la sua vita. La scomparsa di suo padre. La risposta che troverà, però, fra nebbie e vapori, ingranaggi e corsetti, sarà una scoperta tanto sconvolgente quanto raccapricciante, nascosta gelosamente dentro una teca di cristallo.


 
Titolo: Divergent
Autore: Veronica Roth
Editore: De Agostini
Numero di pagine: 480
Prezzo: € 9,90
Sinossi: Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza... Età di lettura: da 12 anni.

Titolo: The New Hunger
Autore: Isaac Marion
Editore: Fazi
Numero di pagine: 140 (Ebook)
Data di pubblicazione: 7 Febbraio 2013
Prezzo: € 2,99
Sinossi: New York è ormai un’immensa palude. New Orleans una barriera corallina. Sull’intero paese, devastato da calamità naturali e privo di un governo centrale, incombe il terribile incubo degli zombie che si aggirano ovunque alla ricerca di sopravvissuti da divorare. Nora e suo fratello Addis, abbandonati dai loro genitori solo con qualche abito e un kit di pronto soccorso, vagano incessantemente da una città all’altra per sfuggire al pericolo di essere derubati o uccisi. Nel frattempo una ragazza di nome Julie è in viaggio con i suoi genitori alla ricerca di un luogo sicuro dove stabilirsi. Ha solo dodici anni, ma ha visto la sua scuola bruciare e i suoi amici morire. Ha visto suo padre diventare freddo e spietato quanto gli zombie. Tutto quello che realmente desidera è un posto da chiamare casa, anche se non lo sarà mai davvero. Intanto da qualche parte nelle vicinanze un uomo si risveglia nel bosco e non ricorda né chi è né dove si trova e perché. Mentre si aggira senza meta si sforza di rammentare dettagli della sua vita ma l’unica cosa che gli viene in mente è una consonante: R. Un nome che inizia con R. I personaggi portati in scena da Marion in The New Hunger, già presenti in Warm Bodies, risultano talmente autentici da spingere il lettore a parteggiare tanto per quelli che vogliono salvare il mondo quanto per chi prova semplicemente a sopravvivere.

martedì 12 giugno 2012

Recensione: Memento - I sopravvissuti, di Julianna Baggott

Vogliono cancellarci, cancellare il nostro passato, ma noi non glielo lasceremo fare. Il passato è tutto ciò che abbiamo.


Titolo: Memento – I sopravvissuti
Autrice: Julianna Baggott
Editore: Giano
Numero di pagine: 496
Prezzo: € 18,00
Data di pubblicazione: 7 Giugno 2012
Sinossi: Un grande boato, il sole che emana la luce e il calore di tre stelle sovrapposte, e il mondo svanisce, spazzato via dal fuoco. È il giorno delle Detonazioni, il giorno in cui l'umanità si divide in due: da un lato i Puri che, rifugiatisi nella Sfera, sono privi di deformazioni o cicatrici sul corpo; dall'altro i Sopravvissuti che, coi loro corpi deformi, fusi con gli oggetti più disparati, si aggirano tra i detriti e le pozzanghere nere di pioggia della terra esplosa. Pressia aveva sette anni quando le Detonazioni le regalarono una bambola al posto di una mano. Ora ha quasi sedici anni e la bambola è divenuta parte di lei. Tuttavia, nel magazzino sul retro di un negozio di barbiere dove vive con suo nonno, Pressia pensa a volte che sarebbe bello essere Puri, cancellare le cicatrici, vivere in quella Sfera da dove qualche settimana dopo le Detonazioni lasciarono cadere sulla terra devastata un messaggio che diceva: "Sappiamo che siete li, fratelli e sorelle. E un giorno emergeremo dalla Sfera per unirci a voi, in pace". Invece Pressia deve ora guardarsi dall'ORS, il cui acronimo significava Operazione Ricerca e Salvataggio, e aveva l'obiettivo di ripristinare le unità mediche, redigere liste dei morti e dei sopravvissuti e poi formare una piccola milizia per mantenere l'ordine. Trasformata in Operazione Rivoluzione Sacra, L'ORS governa infatti col terrore e arruola tutti i sedicenni con lo scopo di abbattere, un giorno, la Sfera.

Uno schermo completamente bianco, il cursore di Word che continua fastidiosamente a lampeggiare, parole che non arrivano, una pagina che non vuole ancora essere riempita. Sono qui da una mezz'ora buona e, come un autore frustrato che non riesce a combattere il temuto blocco dello scrittore, continuo a cancellare le poche righe che riesco a buttare giù, insoddisfatto e stanco.
Sono fiaccato dalla calura estiva, dal soffocante garbino che soffia fuori dal mio balcone e da una storia di inaudita originalità che mi ha rubato tutto, lasciandomi a respirare la polvere dell'amarezza e il silenzio delle mie riflessioni.
Memento – I sopravvissuti non è un romanzo di denuncia, una storia vera o un complesso trattato di attualità. E' un romanzo di fantascienza e di azione, un distopico all'apparenza molto simile a quelli che i maggiori editori ci propongono sulla scia del milionario successo di Hunger Games. Parlarne, tuttavia, mi risulta assai difficile.
Descrivervene la brutale e al contempo poetica essenza vorrebbe dire andare al di là delle affascinanti righe riportate nella ricca sinossi. Vorrebbe dire elevarsi sul reale ed esaminare con la freddezza di un medico legale le cause, le conseguenze e la congerie di avvenimenti storici che ci hanno portato fino a questo punto; vorrebbe dire parlare della nostra civiltà e gettare sale in tagli nascosti, ma mai rimarginati del tutto.
Memento è quell'indelebile cicatrice. E' quel dolore bruciante che ci fa aprire gli occhi su frammenti di storia più dolorosi del dolore stesso.
E' un complesso romanzo che si respira e che si lascia vivere. E' un racconto epico a metà strada tra cielo e terra. Un albero nodoso e dalle radici deformi, teso in un abbraccio verso il grigio polveroso del cielo, ma la cui linfa scorre vitale nelle fondamenta del mondo.
Magico, visionario e spaventosamente realistico, umano e alieno al tempo stesso, è un viaggio sulle sottili ali di una farfalla dagli ingranaggi arrugginiti e sulla scia della notte più nera, tinta dal rosso del sangue e dalle urla dei sopravvissuti. Urla che sono suppliche di bersagli umani coinvolti in una caccia mortale, schiamazzi di bambini che non cresceranno mai, ninnananne di donne dai corpi deformi e dai cuori di mamma, inni di speranza e canti di ribellione...
Immaginate il mondo che conoscete racchiuso tra le mura invisibili di un'enorme cupola di vetro. Immaginate di essere circondati da individui fisicamente perfetti e dall'elevato quoziente intellettivo, di vivere l'adolescenza in elitarie accademie, di non conoscere la sensazione del vento sulla pelle o tra i capelli e il gusto del cibo sulla lingua.
Fuori da quell'Eden protetto, la polvere del “Prima”: le macerie del tempo che è stato. Un desolante nulla abitato da bestie feroci, mostri dagli occhi gialli e malevoli che sbucano dalla sabbia, crudeli milizie militari e piccoli manipoli di superstiti.
L'autrice è il collante che lega questi due mondi, il filo che manipola le azioni dei Puri e quelle dei Sopravvissuti, la voce tanto roca quanto cristallina che descrive la fredda lucidità degli uni e l'immensa umanità degli altri, la trascinante fantasia che dà vita a scenari degni del più ispirato Stephen King e a creature vicine e lontane che ricordano l'apocalittico Ken Il Guerriero e l'incantevole La chimera di Praga.
Più abile e coraggiosa di Suzanne Collins (Hunger Games), meno melliflua di Lauren Oliver (Delirium), Julianna Baggott intrattiene per quasi 500 pagine, suggerendo immagini vivide e regalando alla letteratura young adult alcuni dei personaggi più intensi che i lettori incontreranno mai. Inoltre, il suo stile denso e frenetico è in grado di privare il lettore di qualsiasi punto di riferimento, portandolo a confondere presente, passato e futuro, buoni e cattivi, verità e consolanti bugie.
Così appaiono l'amicizia, il coraggio, l'amore, la morte e la voglia di rivalsa, filtrati dagli occhi di quattro adolescenti dai cuori imbrigliati in una società soffocante come una prigione e vivida come un incubo ad occhi aperti.
Memento spaventa, sorprende, commuove ed emoziona, risultando sì completo e soddisfacente, ma anche amaro a causa di un epilogo troppo affrettato che, senza delicatezza alcuna, apre bruscamente il cammino per Fuse - capitolo successivo della serie - interrompendo in tal modo, senza nessun preavviso, il rapporto viscerale e simbiotico che si era creato tra lettore e romanzo, fusi insieme in una fiaba nerissima fatta di principi dagli uccelli conficcati irreversibilmente sotto la pelle, principesse dagli occhi a mandorla e con bambole al posto delle mani, colpi di scena e inaspettate eredità.
Legandomi a questo piccolo cavillo, mi riservo la quinta stellina per il prossimo romanzo, ma credetemi se vi dico che è questo un titolo che merita veramente. Figuratevi che, talmente affascinato, ho notato solo nelle ultime pagine che l'autrice aveva adoperato il “mio” odiato presente indicativo per tutto il tempo!
Il mio voto: ★★★★
Il mio consiglio musicale: Florence + The Machine – Never let me go
Un enorme grazie all'ufficio stampa Giano, che mi ha gentilmente dato modo di recensire questo imperdibile romanzo e che ha permesso ai lettori italiani di conoscere la surreale storia descritta dalla Baggott, impreziosita dalla meravigliosa copertina che arricchisce anche l'edizione originale.