Visualizzazione post con etichetta Maggie Stiefvater. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Maggie Stiefvater. Mostra tutti i post

martedì 14 aprile 2015

Recensione: Ladri di sogni, di Maggie Stiefvater - Blog Tour

Certe cose vogliono essere trovate.

Titolo: Ladri di sogni – Raven Boys
Autrice: Maggie Stiefvater
Editore: Rizzoli
Numero di pagine: 519
Prezzo: € 16,00
Sinossi: La magica linea di prateria è stata risvegliata e la sua energia affiora. I ragazzi corvo, un gruppo di studenti della scintillante Aglionby Academy, sono sulle tracce del mitico re gallese Glendower, che dovrebbe essere nascosto nelle colline intorno alla scuola. Con loro c'è Blue, che vive in una famiglia di veggenti tutta al femminile. A lei è stato predetto più volte che quando bacerà il ragazzo di cui sarà davvero innamorata, questi morirà. Sulle prime sembra che il suo cuore batta per Adam, ma forse è Gansey quello che ama davvero... Intanto Ronan s'inoltra nei suoi sogni, da cui può uscire di tutto. Del resto è uno che ama sfidare il pericolo. Mentre il tormentato Adam, con un passato pesante alle spalle, s'inoltra sempre più in se stesso, cercando una sua strada nella vita. Nel frattempo c'è un individuo sinistro che è anche lui sulle tracce di Glendower. Un uomo pronto a tutto.
                                        La recensione
Ormai non dovrei trovare più la cosa imbarazzante. Mi è capitata abbastanza spesso da diventare consuetudine. Essere coinvolto in un Blog Tour organizzato in grande, scegliermi la tappa più comoda e ritrovarmi a parlare, mio malgrado, con la difficoltà di chi dovrebbe pubblicizzare un romanzo e non sconsigliarlo, di una storia che non mi è piaciuta. Il rischio c'è sempre, ma non pensavo potesse esserci con una come Maggie Stiefvater. Scrittrice poliedrica, bravissima, che mi aveva incantato con il dolce Shiver e spettinato a dovere con lo sfacciato e originale Raven Boys. Due facce dell'urban fantasy, due volti dello stesso talento. Adoro lei, ma ho un problema con le saghe. Mi faccio affascinare dai volumi introduttivi, spesso li lodo, ma poi dimentico l'importante nel tempo che passa – se tutto va bene, un anno; se tutto va male, una vita – tra un capitolo e l'altro. Se solo non leggessi altro nel frattempo. Se solo tutti i libri fossero memorabili. Raven Boys mi era piaciuto, aveva avuto quattro stelle piene e menzioni speciali nel classificone di fine anno, ma avevo colto poco dell'idea di base. Volontà dell'autrice, immaginavo, perché una che crea una famiglia di personaggi tanto interessanti, dotati di vita propria, non poteva non sapere dove portasse la sua stessa serie. Ho iniziato a leggere il sequel, carico di speranze, mentre preparavo Letteratura Latina. Non andava né avanti né dietro, non scorreva, e avevo pensato che Maggie e Virgilio fossero inconciliabili. Momento sbagliato; colpa mia? La mia tappa è slittata fino ad oggi, perciò senza esami e università – nel periodo beato delle vacanze pasquali – non avevo scusanti. La copia che ci eravamo passati noi blogger, oltretutto, piena di post it e appunti a matita, così simpatica e così vissuta, faceva da piacevole incentivo. L'ho iniziato da zero: amici come prima. E più leggevo, più andavo avanti, superato il blocco non da poco delle prime centocinquanta pagine, più capivo che l'abbandono della prima volta non era stato un caso. Non condividevo l'entusiasmo che sprizzavano le emoticons e le note dei colleghi che mi avevano preceduto, mi annoiavo parecchio.. Ecco, mi sono detto: ancora io, l'alieno fuori dal mondo. La pecora nera dei Blog Tour. Dà dà dà dà... Perché, non vi addolcisco la pillola, a me Ladri di sogni alla fine dei conti non è piaciuto. Amo le cose ben scritte, ma odio quelle inconcludenti. Perdere tempo con persone che si inseguono la coda, girando in tondo. La Stiefvater firma un romanzo scritto come lei sa e vende fumo come lei e i centralinisti Vodafone sanno. Siamo a quota mille pagine, continuo a capirci pochissimo del mondo dei rampolli della Aglionby, mi incazzo. C'è qualquadra che non cosa. Tipo cinquecento pagine: piene piene di parole, anche scorrevoli dopo la legnosità dei primi capitoli, ma che introducono due soli nuovi personaggi e la dote misteriosa del ribelle Ronan, che tra l'altro svela anche il titolo e dunque tanto misteriosa non è. Da comprimario a protagonista il passo è breve e lui – i muscoli, il tatuaggio, i capelli corti: antipatico cronico che risulta adorabile a tutti, ma a me no: Ronan, va' fiero di me, io capisco il tuo caratteraccio – si presta agli apprezzamenti delle giovani lettrici e alle possibili situazioni da fanfiction. Situazioni che ho riscontrato anche qui, in momenti ironici che ho trovato grossolane cadute di stile, autoreferenziali e compiaciute al limite del fastidio. Il tutto sottolineato dai dettagli sugli addominali di uno e sul profumo di un altro (“menta e grano”: eau de Pastiera, e che è?) e dalla presenza di un antagonista tamarro che rimarca la mia infelice impressione con battute scollacciate e ipotesi di triangoli alla True Blood o alla Renato Zero.
Quelle amicizie disinteressate, invidiabili, sincere, rovinate dall'ottica di una che “shippa” spudoratamente, si dice così?, e dà a colpi di bromance pane per i loro denti ad adolescenti che scriveranno in giro di cotte e flirt tra Ronan e Gansey, Adam e Harry Styles e così via. 
Eppure Ladri di sogni piace anche a chi certi meccanismi li detesta: non solo io, dal mio personale punto di vista, li ho riscontrati, ma li ho trovati aggravati da dilungaggini che stavolta non mi sono andate giù e da rimandi alla prossima puntata che fanno girare le scatole. Mi ha catturato poco, me lo sono trascinato e ogni peletto mi è parso una trave. Compreso quello stile che inseguo e ricerco – con gli avverbi frequenti, una coppia di aggettivi per tutto, i colori e gli aromi che emergono ad hoc – un po' rococò. Le cose assolutamente positive: le ambientazioni particolareggiate, la traduzione ben fatta – più sicura e sciolta, le adorabili donne del 300 di Fox Lane e lo spietato ma non troppo Mister Gray. Killer, cercatore, factotum che mette una pietra – letteralmente – sul quasi omonimo di E.L James e ricorda i romantici e gentili sicari on the road di un certo Stephen King. Di Ladri di sogni vi hanno detto di tutto e di più e, per il resto, vi rassicurerà la media vertiginosa su Anobii che non mi spiego. Scorro le pagine e arrivo alla conclusione. Sui post-it volanti delle blogger prima di me c'è l'attesa, l'entusiasmo, i conti alla rovescia per quel Blue Lily, Lily Blue che chissà se vorrò leggere. E io mi sento tagliato fuori, col mio fare il bastian contrario. Come quando in quelle scampagnate colossali a casa di amici di amici ti senti fuori posto e non riesci a trovare spazio in mezzo a capannelli di persone che chiacchierano, ridono, spiluccano stuzzichini dandoti le spalle. E' stato così anche con i Ragazzi Corvo, questa volta. La Aglionby ha rifiutato la mia domanda di ammissione (ma tanto io punto a Hogwarts, sappiatelo) e loro parlavano dei fattacci loro – re sepolti, linee di prateria, baci che uccidono – facendomi sentire indesiderato nella loro cerchia diventata vip.
Il mio voto: ★★½
Il mio consiglio musicale: Imagine Dragons - Demons 

giovedì 11 dicembre 2014

Giftaway di Natale #1: Ladri di sogni (Stiefvater), L'altra parte di me (Obber)


Cari lettori, Natale è arrivato anche quest'anno. Lo vedo, intorno a me, dalle luminarie e dai centri commerciali pieni di luci, ma, non so perché, lo sento un po' poco. Passerà? Manca ancora una settimana al termine delle lezioni, quindi tutto può succedere. Ho dato una rispolverata all'header, ma Blogger non collabora e quindi spero di riuscire a caricarlo nei prossimi giorni. Niente di che, giusto un simbolo. Comunque sapete che mi piace indossare le vesti di Babbo Natale, ogni tanto, e in periodi come questo, poi, barba bianca e cappello rosso mi donano particolarmente: quando farvi qualche regalo, altrimenti? Questo è il primo post di quella che spero sarà una serie lunghetta. Ho disturbato le mie addette stampa preferite ed eccomi qui. Oggi i libri in palio sono due. Ladri di sogni, atteso seguito di Raven Boys, tradotto dal mio amico Marco Locatelli che saluto; l'italiano L'altra parte di me, uno young adult sulla disarmante universalità delle prime volte scritto con una delicatezza rarissima. Il romanzo di Cristina l'ho recensito qui, mentre della Stiefvater non posso ancora parlare. Vi anticipo che ci sarà una fighissima iniziativa legata ai “ragazzi corvo”, a gennaio, e solo allora vi farò sapere cosa ne penso. Bocca cucita... Potete partecipare fino al 17 Dicembre: non amo tirarla per le lunghe, e poi dobbiamo affrettarci. Piemme e Rizzoli devono pur andare in ferie. Seguite le regoline in basso e lasciatemi un commento con la vostra preferenza. Per me, potete anche non avere preferenze e tentare la sorte con entrambi, ma ci saranno due vincitori. A ognuno un libro. Scappo, perché ho qualche post arretrato da mostrarvi, prossimamente. Grazie a chi vorrà partecipare e buona giornata. :-)
  • Essere lettori fissi del blog e unirvi alla pagina Facebook; commentare.
  • Lasciarmi il vostro indirizzo email.
  • Condividere a piacere l'iniziativa.

domenica 16 novembre 2014

Coming This Fall #10


Ciao a tutti, amici, e buona domenica. Vi propongo, oggi, un post preparato in fretta e furia, ma mi sono accorto che stanno per arrivare – o, addirittura, sono già arrivati – titoli interessantissimi. Rimedio rispolverando Coming This Fall – e sì, lo so che “Fall” è l'autunno e che siamo praticamente in inverno, ma il titolo della rubrica è rimasto, sbagliato e tutto. Iniziamo dal ritorno dei Raven Boys di Maggie Stiefvater: arriva l'attesissimo Ladri di sogni, con magnifica copertina al seguito e la traduzione del mio amico Marco Locatelli. Inaspettata, dopo la ristampa di Arrivano i pagliacci, ecco ritornare Chaira Gamberale in compagnia di Massimo Gramellini: leggerò presto il loro duetto, grazie alla Longanesi. Per gli appassionati, in lista anche autori che io però non ho mai letto: Hornby, ad esempio, che so adorerei, e John Boyne, ma anche Jonathan Tropper, con la ristampa economica di Portami a casa, in occasione dell'arrivo del film al cinema. Dopo qualche anno, il Pierpaolo Vettori delle Sorelle Soffici, mia grande scoperta di quest'estate, ci propone il suo tenebroso La vita incerta delle ombre, la Harlequin Mondadori – anche se, per ora, in edizione digitale – metta la firma sul seguito dell'originale e divertente Alice in zombieland e la Chrysalide, dopo petizioni e richieste, finisce la duologia della Forman col sequel di Resta anche domani. Il titolo più brutto della storia del cosmo va al romanzo della Howard, di cui mi parlano molto bene, che grazie al genio della Newton Compton diventa Il mio splendido migliore amico. Vedrete che le mie traduzioni dall'inglese sono senz'altro meno fantasiose... Ed Sheeran – sapete che sono il suo fan numero uno, sì? - si racconta in un romanzo ricco di fotografie e la prima moglie di Stephen Howking, in Verso l'infinito, parla della malattia e del successo mondiale del marito. La biografia della donna, specifico, arriva da noi sulla scia di La teoria del tutto, che non vedo l'ora di vedere. E' tutto. In settimana vi proporrò la recensione del romanzo di Hill – sono alle ultime pagine: be', si fa per dire – e vi aggiornerò sugli ultimi film visti. Intanto vi auguro una splendida giornata e un lunedì dei meno traumati possibili. Il mio non lo sarà, purtroppo: sveglia alle cinque e trenta, yeah!

Titolo: Ladri di sogni - Raven Boys
Autore: Maggie Stiefvater
Editore: Rizzoli
Numero di pagine: 522
Prezzo: € 16,00
Data di pubblicazione: 19 Novembre 2014
Sinossi: La magica linea di prateria è stata risvegliata e la sua energia affiora. I ragazzi corvo, un gruppo di studenti della scintillante Aglionby Academy, sono sulle tracce del mitico re gallese Glendower, che dovrebbe essere nascosto nelle colline intorno alla scuola. Con loro c’è Blue, che vive in una famiglia di veggenti tutta al femminile. A lei è stato predetto più volte che quando bacerà il ragazzo di cui sarà davvero innamorata, questi morirà. Sulle prime sembra che il suo cuore batta per Adam, ma forse è Gansey quello che ama davvero… Intanto Ronan s’inoltra nei suoi sogni, da cui può uscire di tutto. Del resto è uno che ama sfidare il pericolo. Mentre il tormentato Adam, con un passato pesante alle spalle, s’inoltra sempre più in se stesso, cercando una sua strada nella vita. Nel frattempo c’è un individuo sinistro che è anche lui sulle tracce di Glendower. Un uomo pronto a tutto.

Titolo: Avrò cura di te
Autori: Gramellini - Gamberale
Editore: Longanesi
Numero di pagine: 208
Prezzo: € 16,00
Data di pubblicazione: 17 Novembre 2014
Sinossi: "Gioconda detta Giò ha trentasei anni, una storia familiare complicata alle spalle, un’anima inquieta per vocazione o forse per necessità e un unico, grande amore: Leonardo. Che però l’ha abbandonata. Smarrita e disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfetto, capace di fare vincere la passione sul tempo che passa: proprio quello che non è riu - scito al suo matrimonio. Ma una notte Giò trova un biglietto che sua nonna aveva scritto all’angelo custode, per ringraziarlo. Con lo sconforto, e con il coraggio di chi non ha niente da perdere, Giò ci prova: scrive anche lei al suo angelo. Che, incredibilmente, le risponde. E le fa una promessa: avrò cura di te. Poi rilancia. L’angelo non solo ha una fortissima personalità, ma ha un nome: Filèmone, e una storia. Soprattutto ha la capacità di comprendere Giò come Giò non si è mai compresa. Di ascoltarla come non si è mai ascoltata. Nasce così uno scambio intenso, divertito, commovente, che coinvolge anche le persone che circondano Giò: il puntiglioso ex marito, la madre fricchettona, l’amica intrappolata in una relazione extraconiugale, una deflagrante guida turistica argentina, un ragazzino che vuole rinchiudersi in una comune... Grazie a Filèmone, voce dell’interiorità prima che dell’aldilà, Giò impara a silenziare la testa e gli impulsi, per ascoltare il cuore. Ne avrà davvero bisogno quando Filèmone la metterà alla prova, in un finale sorprendente che sembrerà confondere tutto. Ma a tutto darà un senso."

Titolo: La vita incerta delle ombre
Autore: Pierpaolo Vettori
Editore: Elliot
Numero di pagine: 285
Prezzo: € 17,50
Sinossi: Fin dall'infanzia Alessandro è stato tormentato da paure e incubi notturni. Dopo una violenta crisi di panico da cui si sta lentamente riprendendo, riceve la visita della "zia" Severina, l'unica in grado di farlo addormentare quando era piccolo, la quale gli chiede di accompagnarla a un concerto sul lago di Malvento. Per il ragazzo e la donna è l'inizio di un viaggio verso un passato misterioso e mai rimosso, dal quale riemergono luoghi come l'esclusivo collegio femminile del Sacré Coeur, frequentato negli anni Sessanta da Severina, e la fortezza di Boccafolle, un'accademia militare maschile dalle regole rigide e fuori dal tempo. A quei luoghi si accompagnano i ricordi di figure speciali come quella di Miranda Montelimar, una compagna di collegio di Severina, attratta dalle strane energie che animavano il tempio di Asclepio, un edificio al centro del lago che affascinava da sempre la fantasia dei ragazzi dell'accademia e delle ragazze del Sacré Coeur. Ma in un'estate torrida e sensuale Miranda viene ritrovata priva di sensi nella radura tra le rovine del tempio e, al risveglio, la sua personalità mostra i segni di un mutamento radicale. È stata davvero posseduta dal dio dei sogni, come lei crede, o è solo frutto della sua immaginazione? E perché oggi Severina, a distanza di tanti anni, decide di condurre lì Alessandro?

Titolo:  Resta dove sei e poi vai
Autore: John Boyne
Editore: Rizzoli
Numero di pagine: 254
Prezzo: € 15,00
Sinossi: Londra, 1914. Alfie ha cinque anni quando in Europa si alzano i venti della Grande Guerra, e il suo papà, come molti altri giovani compatrioti, parte per il fronte. La guerra però la combatte anche chi rimane a casa, nelle difficoltà quotidiane di trovare il cibo e i soldi per l'affitto, con il terrore che un ufficiale bussi alla porta per riferire che un papà, un fratello o un figlio non torneranno più a casa. Alfie non vuole credere che sia questo il destino di suo padre, ma le lettere che l'uomo spedisce dal fronte, prima regolari e cariche di speranze, si fanno saltuarie e cupe, fino a smettere del tutto. Deciso a fare la sua parte, Alfie marina la scuola e inizia a lavorare come lustrascarpe in stazione. Ed è grazie a uno dei suoi clienti che scopre dov'è il suo papà...

Titolo: Funny Girl
Autore: Nick Hornby
Editore: Guanda
Numero di pagine: 384
Prezzo: € 18,50
Data di pubblicazione: 20 Novembre 2014
Sinossi: Nell’Inghilterra degli anni Sessanta spopola l’attrice televisiva Sophie Straw, ex reginetta di bellezza di un paesino del Nord, che ha cambiato nome e tagliato i ponti con la famiglia per trasferirsi nella Swinging London, inseguendo il sogno di far ridere la gente come la sua eroina, la star americana Lucille Ball. Insieme a lei, l’affiatatissima squadra che lavora alla serie della BBC Barbara (e Jim), di cui Sophie è l’indiscussa protagonista: un cast di personaggi straordinari che stanno vivendo, forse senza esserne consapevoli, la grande avventura della loro vita. Gli sceneggiatori, Tony e Bill, nascondono un segreto difficile da confessare. Dennis, il produttore colto e sensibile, ama il suo lavoro ma odia il suo matrimonio – forse perché è sposato con la donna che detiene il record mondiale di snobismo. Il protagonista maschile, Clive, più bello di Simon Templar e molto vanesio, sente di essere destinato a una carriera di più alto profilo. E Sophie, che si è giocata il tutto per tutto pur di sfuggire alla monotonia della provincia e alla minaccia di un matrimonio senza amore, si troverà a recitare un copione di scena troppo simile a quello della sua vita, e dovrà decidere che tipo di donna essere, e che tipo di uomo scegliere, in un mondo in cui anche le donne sperimentano nuovi ruoli e una nuova libertà.

Titolo:  Resta sempre qui
Autore: Gayle Forman
Editore: Mondadori Chrysalide
Numero di pagine: 270
Prezzo: € 15,00
Data di pubblicazione: 2 Dicembre 2014
Sinossi: Mia e Adam si rincontrano tre anni dopo il risveglio di lei. L'incidente ha cambiato tutto: il mondo di Mia, dentro e fuori, non è più lo stesso, neanche per quanto riguarda l'amore. Mia e Adam si erano persi eppure, a fatica, si ritrovano. Sono diventati due musicisti famosi, ora: lui è una rock-star amatissima, lei violoncellista di fama internazionale. E tra ricordi, rimpianti, nuovi corteggiamenti e confessioni, Mia e Adam provano una volta per tutte a superare il dolore e a ricomporre la musica dei loro cuori.

Titolo: Un viaggio per immagini
Autore: Ed Sheeran
Editore: Fabbri
Numero di pagine: 208
Prezzo: € 19,90
Data di pubblicazione: 19 Novembre 2014
Sinossi: Un libro riccamente illustrato in cui il giovane cantautore inglese racconta la sua vita e la sua musica. Un libro molto originale, nato dalla collaborazione con l’artista Phillip Butah, suo amico d’infanzia. Tra i ritratti eseguiti da Phillip e foto esclusive, Ed racconta il suo viaggio, in un resoconto illustrato e personalissimo di come si diventa un musicista famoso in tutto il mondo.

Titolo: Il mio splendido migliore amico
Autore: A.G Howard
Editore: Newton Compton
Numero di pagine: 384
Prezzo: € 9,90
Data di pubblicazione: 26 Febbraio 2015
Sinossi: Alyssa Gardner ha il dono di poter sentire i sussurri dei fiori e dei bruchi. Peccato che per lo stesso dono sua madre è finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere, Alyssa deve superare una serie di prove, tra cui asciugare il lago di lacrime di Alice, rimanere sveglia all’ora del tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?

Titolo: Throught the zombie glass
Autore: Gena Showalter
Editore: Harlquin Mondadori, collana digitale eLit
Data di pubblicazione: Dicembre 2014
Sinossi - Tradotta da me: Alice Bell ha perso tanto: famiglia, amici, una casa. Pensava di non avere nient’altro a cui dire addio. Si sbagliava. Dopo un nuovo attacco zombie, strane cose iniziano a succedere. Gli Specchi prendono vita e le bisbigliano ammonimenti alle orecchie. Ma la cosa peggiore è la tremenda oscurità che fiorisce dentro di lei, spingendola a fare cose cattive. Non ha mai avuto così tanto bisogno della sua squadra, ma il bad-boy Cole Holland si allontana improvvisamente da lei, e da tutti. Con la sua migliore amica Kat accanto, Ali deve uccidere gli zombie, scoprire il segreto di Cole e imparare a combattere l’oscurità. Ma il tempo stringe, e lei sa che a un solo passo falso saranno tutti condannati.

Titolo: Verso l'infinito
Autore: Jane Hawking
Editore: Piemme Voci
Data di pubblicazione: 2 Gennaio 2015
Sinossi - Tradotta da me: Stephen Hawking è uno dei più famosi scenziati dei nostri anni. In questo libro, la sua prima moglie, Jane Hawking, rivela i retroscena del loro straordinario matrimonio. Come Stephen scopre il successo, mentre il suo corpo collassa. Jane cerca di trovare l'equilibrio tra quell'uomo che ha bisogno di assistenza costantente e i bisogni di una famiglia che sta crescendo. Il candore di Jane non appare meno evidente quando il matrimonio finirà, con Stephen che la lascia per una delle sue infermiere e Jane che sposa un vecchio, caro amico di famiglia. In questa biografia spontanea, movimentata e spesso divertente, Jane Hawking si confronta non solo acutamente con i complicati e dolorosi dilemmi della sua storia d'amore, ma anche con gli effetti che fama e salute hanno sul rapporto coniugale. Il risultato è un libro sull'ottimismo, l'amore, il cambiamento.

Titolo: Il re degli incasinati
Autore: K.L Going
Editore: Piemme Freeway
Numero di pagine: 320
Prezzo: € 15,00
Data di pubblicazione: Febbraio 2014
Sinossi - Tradotta da me: Liam Geller è Mr. Popolarità. Tutti lo amano. Lui eccelle nello sport; sa sempre cosa indossare; è puntualmente accompagnato dalle più belle ragazze del liceo. Ma ha l'abilità innata di incasinare tutto, proprio come il padre. Quando viene cacciato di casa, il padre lo prende con sé. Cosa ha in comune quel teenager alla moda con il suo papà gay, rocker, Dj, che vive in una roulotte a New York? Inaspettatamente, molto. E quando Liam tenta di fingersi nerd, per impressionare il genitore, è suo "zio" Pete e i ragazzi della sua band a convincere Liam che c'è molto di più, in lui, che suo padre potrà vedere.

Titolo: Portami a casa
Autore: Jonathan Tropper
Editore: Garzanti
Numero di pagine: 357
Prezzo: € 9,90
Sinossi: Alcune famiglie possono diventare tossiche, se ci si sottopone a prolungata esposizione. E la famiglia Foxman, in particolare, può raggiungere un livello di tossicità letale. Ecco cosa sta pensando il trentenne Judd Foxman mentre, di fronte al suo piatto di salmone e patate, cerca di estraniarsi dalle urla dei nipotini. Il telefono del cognato non smette mai di squillare, la sorella non fa che scoccargli frecciatine acide, in combutta con il fratello minore, mentre la madre, stretta in un vestito troppo provocante, gli rivolge solo sguardi di commiserazione. L'unico desiderio di Judd è scappare lontano e non pensare più a tutti i guai della sua vita. Perché Judd è senza casa, senza moglie, che l'ha appena tradito con il suo capo, e ora anche senza più un padre, morto all'improvviso. Per questo è dovuto tornare a casa e non può fuggire. Le ultime volontà del padre richiedono che venga celebrata la Shiva, il periodo di lutto prescritto dalla religione ebraica: per sette giorni consecutivi tutta la famiglia dovrà riunirsi sotto lo stesso tetto. E sette giorni possono essere un tempo infinito, soprattutto se i componenti della famiglia sono tutti fuori di testa e non riescono a stare per più di ventiquattr'ore insieme senza scannarsi. Ne bastano molte meno perché la casa diventi una polveriera pronta per esplodere a causa di vecchi rancori, passioni mai sopite e segreti inconfessabili.

mercoledì 11 dicembre 2013

Recensione: Raven Boys, di Maggie Stiefvater

Buongiorno, amici miei, e ben trovati. Come state? Finalmente, dopo impegni e rimandi, sono riuscito finalmente a portare a termine il nuovo romanzo di una delle mie autrici preferite e, puntualmente, sono qui a parlarvene. Questa volta, due paroline dovrebbero essere spese per il lavoro del traduttore italiano: Marco Locatelli – mente e volto di Galassia Cartacea e, questa volta, collaboratore speciale della casa editrice Rizzoli. Anche se giovanissimo, avendo amato Raven Boys molto più di quello che ho fatto io, ha fatto un lavoro ottimo davvero; soprattutto, un lavoro difficile. La Stiefvater ha uno stile inimitabile, musicale, particolarissimo: tradurlo per i lettori italiani non deve essere stata un'impresa semplice. Per onestà, devo dirvi che il volume non è esente da refusi ed errori di stampa – concentrati soprattutto nell'ultima parte – ma, come Marco mi ha confermato, sono imputabili alla fretta di portarlo nelle librerie in tempo, dopo già un precedente slittamento. La ristampa sarà perfetta. Ringraziando la casa editrice per avermi dato modo di leggerlo e Denise per avermi coinvolto nel blogtour dedicato a questo titolo, vi auguro buone letture. M.
Stai attenta al demonio. Quando c'è un dio, c'è sempre una legione di demoni.

Titolo: Raven Boys
Autrice: Maggie Stiefvater
Editore: Rizzoli
Numero di pagine: 468
Prezzo: € 16,00
Sinossi: È la vigilia di San Marco, la notte in cui le anime dei futuri morti si mostrano alle veggenti di Henrietta, Virginia. Blue, nata e cresciuta in una famiglia di sensitive, vede per la prima volta uno spirito e capisce che la profezia sta per compiersi: è lui il ragazzo di cui s'innamorerà e che è destinata a uccidere. Il suo nome è Gansey ed è uno dei ricchi studenti della Aglionby, prestigiosa scuola privata di Henrietta i cui studenti sono conosciuti come Raven Boys, i Ragazzi Corvo, per via dello stemma della scuola, e noti per essere portatori di guai. Blue si è sempre tenuta alla larga da loro, ma quando Gansey si presenta alla sua porta in cerca di aiuto, pur riconoscendolo come il ragazzo del destino non può voltargli le spalle. Insieme ad alcuni compagni, Gansey è da molto tempo sulle tracce della salma di Glendower, mitico re gallese il cui corpo è stato trafugato oltreoceano secoli prima e sepolto lungo la "linea di prateria" che attraversa Henrietta. La missione di Gansey non riguarda solo un'antica leggenda, ma è misteriosamente legata alla sua stessa vita. Blue decide di aiutare Gansey nella sua ricerca, lasciandosi coinvolgere in un'avventura che la porterà molto più lontano del previsto.
                                                    La recensione
Cerca di proteggere il tuo cuore. Non dimenticarti che lui dovrà morire. Iniziare. E da dove... Iniziare, e dal primo incontro. Dal primo ricordo. Dalla prima sensazione: la più forte. Maggie Stiefvater, per me, è colore. Un fazzoletto rosso sangue in mezzo al bianco latte della neve appena caduta e non ancora calpestata. Un contrasto che è una meraviglia, sempre, per ogni senso capace di percepire la semplicità e l'universalità della bellezza. Ci siamo incontrati in un bosco: brutto posto in cui stringere amicizie. Eppure lei, così aggraziata e affascinante, con passi da bambina che non facevano quasi rumore, non era l'orco cattivo di una fiaba destinata a togliere il sonno a un piccolo impertinente. Lei, con una storia che parlava del puro amore di Grace e Sam e di meravigliosi lupi dagli occhi ambra, aveva messo in musica l'inverno; un po' poetessa, un po' magica fata dei ghiacci. Shiver era una storia delicata, soffice e pungente come un timido fiocco di neve nella tormenta. Passando tra le rose e le spine di una fantasia iperattiva, sfidando il clima e il cielo intero, quel piccolo fiocco di gelo, con l'arrivo di un altro freddo inverno, senza sciogliersi, è planato su del nero in movimento. Un nero che palpita e fruscia, un nero che sa volare: corvi. Altra ammaliante, grande dicotomia, bianco e nero – come latte e petrolio, bene e male, innocenza e malizia. La Maggie che ricordavo era poetica ed evocativa, romantica ed eterea. Una penna che scorreva sul foglio senza stridori, con la grazia propria degli angeli. Leggendo l'atteso Raven Boys ho avvertito un cambiamento fortissimo, radicale: la trasformazione di chi, dai sospiri languidi, passa all'azione. Il suo primo libro era un delicato dipinto ad olio. Una tela piccola, ma con particolari che rendevano i soggetti umani e reali come quelli immortalati in una foto ad alta definizione. L'autrice, con un pennellino dalla punta sottile, definiva magistralmente i dettagli, i chiaroscuri, le ombre dei volti e quelle più segrete, del cuore. Aggiungeva quei particolari, microscopici ma non impercettibili, che fanno la reale differenza tra un capolavoro e un falso d'autore. Con questa nuova storia – più complessa e intricata – mostra di avere, in quella voce sempre riconoscibilissima, colori a sufficienza per offrire scenografie, fondali, protagonisti e comprimari ancora più ricchi. Raven Boys è un quadro fortemente astratto nell'anima. Nato da esplosioni di colore, schizzi di vernice, sprazzi ora vivaci, ora cupi di sentimenti che odorano di tempesta. Una confusione geniale, vivace, coraggiosa e consapevole in cui, tra toni caldi e toni freddi, sfumature diverse che si sposano o litigano tra loro, emergono tre linee curve, tracciate da una mano imbranata che voleva disegnare solo un comune triangolo, o dagli strani architetti che hanno ideato anche le nostre vite mortali. Invisibili e onnipresenti, simboleggiano le linee di prateria e, misteriose e sulla bocca di tutti, sono tutto ciò di cui i personaggi parlano, tutto ciò che vogliono, tutto ciò su cui, attraverso trame e sottotrame infinite, indagano, insieme ai lettori, con la curiosità a mille e la speranza negli occhi. Queste linee, a fine lettura, si sono moltiplicate. Si sono intrecciate e annodate, si sono tolte l'elasticità e il respiro. Non restano, per il momento, che i fili di lana di un gomitolo di cui non saprei distinguere ormai più l'inizio dalla fine. Questa recensione gli somiglia un po'. Dovrei pur partire da qualche parte io, quindi partiamo dalla storia di un bacio e dalle donne del 300 di Fox Way. Mi sembra una scelta saggia. La famiglia di Blue Sargent è strana: non ci sono uomini, e quel fragile e unico regno di segreti e femminilità incontrastata vive di candele fatte a mano, rituali al chiaro di luna, tisane bollenti, spezie dai nomi esotici e letture dei tarocchi a buon prezzo. Blue – forse nata senza un padre, forse trovata sotto un cavolo – è la pecora nera di quell'arem rustico e pittoresco a cui, una mattina, si è aggiunto un membro in più. 
di Davide Nadalin
Aprendo la porta, si è trovata davanti Neeve, una zia acquisita che si va ad aggiungere, con le sue passioni arcane e la sua faccia decisamente telegenica, a una madre bugiarda e a una coinquilina speciale con i capelli più lunghi di una prodigiosa Raperonzolo. Mamma Maura l'ha predetto, zia Neeve l'ha ribadito ancor prima di dirle ciao: Blue ucciderà il vero amore della sua vita. E lo farà al primo bacio. Lo sfortunato ragazzo si chiama Gansey, e ha sedici anni. Adolescenti che si amano, ma che non possono; anime gemelle che pagherebbero anche un casto, innocente sfiorarsi di labbra con la morte. Grandi amori, grandi amori a prima vista, grandi amori ostacolati: voi limitatevi a dimenticare quello che avete letto in precedenza. Perché Blue – e lo sa – non correrebbe il rischio di innamorarsi di Gansey nemmeno per errore: s'incontrano alla tavola calda in cui lei lavora nel weekend e si respingono come calamite pazze. Lui, pieno di diffidenza, guarda i vestiti tagliuzzati di lei e l'espressione truce che sfoggia soltanto quando è in sua presenza; lei, piena di rabbia repressa, guarda lo stemma a forma di corvo sul maglioncino impeccabile di lui, il suo portafogli schifosamente rigonfio e il fare sicuro di chi crede di rimediare a ogni offesa con un sostanzioso assegno. No, dimenticate anche quello che vi è venuto in mente ora: non si detestano per finta, per poi scoprirsi perdutamente arsi dal fuoco della passione. Entrambi credono molto alle prime impressioni, e quella prima impressione è catastrofica. Poi a Gansey non piace Blue e a Blue piace Adam, l'amico più timido e insicuro di quel figlio di papà che, nel tempo libero, fa viaggi in elicottero e va alla ricerca di tombe di re sepolti. Gansey, come Blue, vive in famiglia: una famiglia composta da quattro adolescenti non legati dallo stesso cognome o dal medesimo DNA, solo dalla voglia di non essere soli. Come i bambini perduti di Peter Pan si sono trovati in un'alternativa Isola che non c'è che ha le fattezze di un monumentale capannone industriale, costruito alla periferia della città in cui tutti parlano di loro. Abitano una casa infestata, come i protagonisti di una sitcom tutta al maschile, ambientata su un divano logoro e tra le quattro pareti con le mattonelle a vista di un appartamento circondato da piante selvatiche e sporchi prefabbricati. Gansey – così irritante, così saccente – è un ottimo padrone di casa, un autentico collante per quattro vite altrimenti tristissime: per hobby, cerca cose. E riempie di post-it fitti fitti papiri di cartine geografiche, e cura con solerzia la sua amata piantina di menta, e passeggia – quando i ricordi lo opprimono – tra le strade di latta e cartone della Henrietta artificiale che ha ricreato nel suo studio. 
I suoi compagni, nell'esclusiva e costosa vita scolastica presso la prestigiosa Aglionby, sono il già noto Adam, che sotto il maglione con lo scollo a V non sa nascondere la camicia a basso prezzo che, con la sua violenta famiglia residente in una casa a quattro ruote, ha potuto permettersi; il pallido e silenzioso Noah, che dorme notte e giorno e ha sempre la faccia impiastricciata di qualcosa; e infine Ronan, il ragazzo più difficile e indimenticabile del gruppo: capelli cortissimi, faccia poco raccomandabile, modi bruschi e nocche sempre livide, un amore naturale per le lingue morte. Parla correntemente latino, infatti: con le piante, perlopiù. Sono testimoni, tutti insieme, di quella rara forma d'amore detta amicizia. La più spontanea, nata dal nulla semplicemente perché doveva; perché era destino che fosse. Si vogliono bene, ma non se lo dicono: le smancerie meglio riservarle alle ragazze, ai pigiama party e alle feste scandite dalle canzonette dei One Direction. Si aiutano e si prendono a botte, perché l'orgoglio è forte e, a volte, anche se serve, l'aiuto non si vuole. Si chiamano nel cuore della notte; compensano – con la loro presenza costante – a legami familiari vuoti a perdere. Eppure non conoscono i loro colori preferiti, i loro orari a lezione; perfino i loro cognomi, a volte. Blue, con l'energia che letteralmente emana e che la rende il “tavolo da Starbucks che tutti voglio”, porterà uno sguardo femminile all'interno di quella storia in blu e, con i saggi consigli di mamma, li aiuterà in un'avventura d'altri tempi, sottratta nostalgicamente ai ricordi intensi dei Goonies, alle pagine più belle di Stagioni diverse, ai canti del ciclo arturiano. Lungo il tragitto, uno straordinario comprimario: un personaggio ricorrente, ormai. Un bosco sospeso nel tempo, che sibila parole tra le foglie, realizza desideri e permette ai Ragazzi Corvo di camminare, sorprendentemente, tra gli anni e le stagioni. Io sono un gran tradizionalista, sostanzialmente, e non sempre le novità mi colpiscono come dovrebbero. Raven Boys è una novità, ed una novità decisamente autentica che – in tutta sincerità – devo ancora assimilare bene. E' un libro diretto magistralmente, senza pause e tempi morti: il punto è che ci viene svelato pochissimo, cosa che può essere un pregio e un difetto al tempo stesso. L'elemento fantasy è capace di intrigare, ma la Stiefvater crea una magia atipica, terrena, nebbiosa e sfuggente e, quando dovrebbe essere giunto il momento di svelare tutto, il libro finisce. 
L'epilogo mi ha lasciato così, con un misto di euforia, confusione, felicità. Con la voglia di urlare contro alla Stiefvater, di leggere ancora la stessa storia, di avere ora e subito il seguito tra le mani. E di buttare anche un po' dalla finestra questo libro tanto bello e tanto strano. Il punto è che, sebbene troppo rimanga ancora avvolto nell'impenetrabile cortina del bosco e nelle sue nebbie, la Stiefvater ha riempito queste quasi 500 pagine di piccole perle. Quelle pagine sono piene di personaggi meravigliosi, che – con la magia o meno, le linee di prateria o meno – sarebbero stati meravigliosi lo stesso, se descritti con la stessa possente delicatezza. Maggie Stiefvater, ora lo so, può scrivere di tutto. Crea immagini che non ti lasciano e protagonisti che non ti abbandonano. La stessa scrittrice che mi aveva regalato l'incipit indimenticabile di Shiver sa far nascere la vita da una goccia d'inchiostro, da un dettaglio piccolissimo. Ricorderò per sempre il solitario filo scucito del pullover buono di Adam; la siringa d'emergenza nel cruscotto di Gansey e la sua scorta inesauribile di lenti a contatto; la chiesa che aveva accolto il sonno agitato di Ronan, dandogli una panca di legno su cui chiudere gli occhi e un piccolo amico, dalle piume nere e arruffate, nell'incavo del braccio muscoloso. Questo Raven Boys, per me, non rientra tra quei libri che non riesci a mettere giù, se non nel cuore della notte, quando si è giunti ai ringraziamenti. Lasciare il libro per un po' e prenderlo in mano il giorno successivo non era un peso. Tutt'altro... Sapevo che avrei trovato ancora quella banda fantastica di amici, l'indomani, e mi svegliavo contento. Meno orfano. Meno solo. Meno strano. E più magico. 
Il mio voto: ★★★★
Il mio consiglio musicale: Passenger - Let her go

mercoledì 4 dicembre 2013

Blogtour: Raven Boys, di Maggie Stiefvater - Tappa #4


Ciao a tutti, amici. E perdonatemi per l'ora. Oggi avrei dovuto postare la tappa del Blog Tour dedicato a Raven Boys, ma, vi dico una verità, mi è completamente passato di mente. Ho parlato del libro con amici e lettori in tutti questi giorni, ma, tra me e me, ero convinto di dover postare tutto giovedì, 5 Dicembre. Anche se è ormai tardi, vediamo di rimediare. Chiedo scusa a tutti, ma adesso capite perché io e le scadenze, in questi mesi, non andiamo d'accordo, proprio no. Dopo gli appuntamenti su Reading is believing (qui), Sweety Readers (qui) e From a book lover (qui), in questa quarta tappa tocca a me darmi da fare. Vi parlo del libro del momento, Raven Boys, e vi parlo di film. Compito facile, direte: io parlo di film tanto quanto parlo di libri. Ho sempre consigli da dare, so sempre cosa dire, ho l'abilità di consigliare un film per ogni occasione. Ma questa volta sono piuttosto in difficoltà: colpa e merito del nuovo romanzo di Maggie Stiefvater. Troppo unico, troppo particolare, troppo originale per essere paragonato a qualcosa che sia stato già scritto, girato, visto. Ci provo ugualmente, sì. Il mio compito di oggi è associare cinque film al romanzo che ho in lettura in questo momento: una lettura al di fuori dagli schemi che – ci riuscirò? - dovrò riuscire a inserire in schemi già consolidatissimi. Un'impresa. Fortunatamente, non sono stato solo. Questa volta, ahimé, ho imbrogliato. Ho chiesto l'aiuto, infatti, di due ospiti a sorpresa: Bianca Marconero – autrice di Albion, mente del blogtour di L'età sottile, avida lettrice e dispensatrice di consigli parti-time – e, ladies and gentlemen, mister Marco Locatelli, colui che, insieme alla Rizzoli, ha portato in Italia questa rara e bizzarra perla di fantasy. Iniziamo, iniziamo.... Il primo film che mi è venuto in mente, già prima di cominciare il romanzo, è Amori & Incantesimi, una fantasiosa e orrorifica commedia nera, con un ottimo cast e con due streghette d'eccezione: Nicole Kidman e Sandra Bullock. La rossa e la bruna, la ninfetta e la ragazza saggia, la sorella sveglia e quella solitaria. Arrivato in Italia nel lontano 1998, il film di Griffin Dunne (Un marito di troppo) e tratto da un romanzo di Alice Hoffman, mi ha ricordato, a prima vista, le litigiose, stravaganti, misteriose e magiche ragazze del 300 di Fox Way. Come la giovane Blue, anche le sorelle Sally e Gillian Owens erano condannate a non innamorarsi mai. Antiche profezie dicevano che, entrambe, avrebbero ucciso il loro vero amore. Altre cose che hanno in comune: una passione per i tarocchi e gli abiti più eccentrici, la cieca e assoluta fedeltà verso la natura e la famiglia, un dissacrante umorismo nero, una magia invisibile che è ovunque, nelle cose grandi e in quelle piccolissime. Accanto alle ragazze Sargent, ci sono loro, i Ragazzi Corvo del titolo: un mistero che, al punto in cui sono giunto, non ancora riesco a risolvere. Non sono maghi, non sono avventurieri, non sono adolescenti comuni. O forse sono tutti questo e altro ancora. Con la loro divisa scolastica, i loro inusuali hobby, i loro colletti inamidati e le cravatte perfettamente stirate, sembrano usciti dall'indimenticabile L'attimo fuggente: ricchi, studenti, grandissimi amici, guidati da un capo più carismatico e affascinante del sempre ottimo Robin Williams. Vivono intensamente, a colpi di lezioni di latino e filosofia, su sfavillanti e rumorose macchine d'epoca, sulla soglia di prodigiose linee di confine – più ambigue e oscure di quelle che separano i traguardi più grandi, adolescenza ed età adulta. Ma sono uniti anche dall'onnipresente presenza del paranormale, da un'ombra di morte che non abbandona mai nessuno. Per questo e per il circolo inaccessibile che compongono, con i loro completi griffati e una generosità infinita, con i loro litigi e le loro verità, mi hanno ricordato i personaggi del film The Covenant, ma solo per quello. Fortunatamente, la differenza tra le creature meravigliose della Stiefvater e i protagonisti popolari e bellocci di quel trascurabile horror del regista del futuro Hercules: La leggenda ha inizio sono tante, pure troppe. Questo è uno dei tanti motivi per cui Raven Boys mi sta piacendo così tanto: non è scontato e ha personaggi umani, anche se sovrumani, in cui tutti possono identificarsi senza troppo sforzo. L'errore più grande di The Covenant era aver saccheggiato, per il casting, una squadra di inutili modelli d'intimo. I protagonisti del romanzo hanno l'età e il conto in banca di quelli del trascurabile The Covenant, ma, in realtà, sono i bambini di Stand by me che, nel frattempo, sono diventati grandi. Quei bambini che, usciti dalla penna inconfondibile di Stephen King, avevano fotografato una generazione e l'avventura di un'estate con originalità, ironia, brutalità e finezza. Maggie, come Stephen, s'ispira a storie semplici, a personaggi fissi, a mondi ora magici e ora patinati, ma sa creare cose incredibili, impensabili, imprevedibili.
Durante il lento e nostalgico tramontare degli anni '80, quei quattro amici, instancabili, camminavano lungo il confine di una ferrovia, alla ricerca di un cadavere a cui dare giustizia, come Gansey, Adam, Noah e Ronan camminano lungo mistiche linee di prateria; la loro meta: la salma scomparsa di un mitico re gallese.
Raven Boys è un libro bello perché è un libro strano. Uno di quelli che, fino alla fine, non riesci a mettere facilmente a fuoco. Almeno, questa è la situazione del sottoscritto, che ha letto, purtroppo, appena 200 pagine, complessivamente. Stessa situazione l'ho vissuta quest'estate, non con un film, ma con un serial televisivo: Hemlock Grove. Assurdamente originale, nerissimo, coraggioso, senza peli sulla lingua. Uno show sui vampiri che non pronuncia mai la parola vampiro, una serie TV sugli adolescenti, ma non consigliatissima agli adolescenti: perché è violento, esplicito, folle. Raven Boys non è così, è decisamente più adatto a tutti i palati, ma rappresenta la stessa novità. Lo stesso fitto, sorprendente, singolare e pazzesco mistero che fa la gioia degli spettatori – e dei lettori – in cerca di brividi nuovi e mai provati. Lo stesso fitto, sorprendente, singolare e pazzesco mistero che fa la gioia degli spettatori – e dei lettori – sempre in cerca di brividi nuovi e mai provati prima. Anche in questa tappa, anche oggi, c'è una copia in palio di Raven Boys. Vincere è semplicissimo: datemi un titolo di un film che vi fa pensare a questo romanzo, spiegatemi il perché e lasciatemi una vostra email. Avete una settimana di tempo e, nella prossima tappa, sarà svelato il nome del fortunatissimo vincitore. * Dimentico qualcosa, ma non vi preoccupate. Aggiornerò domani stesso il post, con il nome del vincitore della scorsa tappa, ospitata dalla mia amica Isabella. Ce l'abbiamo, amici. Ce l'abbiamo: la vincitrice è Nymeria. Che, anche questa volta, vinca il migliore! 'Notte.

sabato 10 agosto 2013

Coming This Fall #2

La scorsa puntata della rubrica Coming This Fall era decisamente molto vaga. C'era la sinossi ufficiale di ogni romanzo, vero, ma la copertina era quella originale e le date d'uscita erano piuttosto sommarie. Purtroppo per voi – e per me! - la puntata di oggi sarà molto, molto più precisa. E' arrivato il momento tanto atteso e tanto temuto: come ogni anno, sul finire dell'estate, prima di andare in ferie, le maggiori case editrice ci sganciano una manciata di bombe esplosive. Ci rivelano le prossime uscite. Sbaviamo tutti insieme, dunque, dietro l'ultimo capolavoro di Maggie Stiefvater (Raven Boys), dietro due urban fantasy angelici tutti italiani (Angelize e il sequel di Dark Heaven), dietro gli horror sopra le righe firmati da Tito Faraci (Death Metal) e Paul Dale (Il libro segreto del signore oscuro)... E come dimenticare, poi, In fuga – primo volume di una nuova saga che attinge alla mitologia antica – e il thriller dalle venature romantiche Non lasciarmi mai? Arghhh... * Va a guardare Ocean's Eleven e I maghi del crimine per mettere su un colpo in banca. A.A.A Complici cercasi! *

Titolo: Raven Boys
Autrice: Maggie Stiefvater
Editore: Rizzoli
Numero di pagine: 460
Prezzo: € 16,00
Data di pubblicazione: Settembre 2013
Sinossi: “Le donne di casa le esaminavano di continuo il palmo, le facevano le carte; disegnavano rune, interpretavano sogni, interrogavano le foglie di tè e facevano sedute spiritiche. E tutte giungevano alla medesima conclusione, così bruta e inspiegabilmente specifica.” Nata in una famiglia di chiaroveggenti, Blue Sargent, sedici anni, fin da piccola sa che con un bacio ucciderà il suo vero amore. Ora però a quanto pare il momento è prossimo: prova ne è la visione che Blue ha nella notte della vigilia di San Marco, quando gli spiriti dei futuri morti di Henrietta, una cittadina della Virginia, si mostrano alle veggenti Sargent: Blue vede lo spettro di Gansey e apprende che è proprio lui il suo vero amore, e quindi la persona che ucciderà. Fatalità vuole che Gansey di lì a poco si presenti alla porta delle Sargent per un consulto magico: da anni è sulle tracce di Glendower, mitico re gallese la cui salma è stata trafugata oltreoceano secoli prima e sepolta lungo la linea temporale che attraversa Henrietta. Blue decide di aiutare Gansey, e si ritrova coinvolta nella ricerca di questa sorta di Graal insieme agli altri Raven Boys, i problematici studenti della scuola che Gansey frequenta. Ma questo è solo l’inizio dell’avventura.

Titolo: Non lasciarmi mai
Autrice: Emily Hainsworth
Editore: Rizzoli
Numero di pagine: 340
Prezzo: € 16,00
Data di pubblicazione: Settembre 2013
Sinossi: Per Cam, Viv non era solo la ragazza dei sogni: era l’àncora a cui aggrapparsi per superare la tempesta che ha travolto la sua vita. Ora che è morta, uccisa in un incidente di cui lui si sente responsabile, Cam si trascina tra le giornate, incapace di ricominciare. Una notte, sul luogo dell’incidente, Cam vede una strana luce, e quando la attraversa si ritrova in un mondo in cui a morire non è stata Viv, ma lui. Per Cam è una meravigliosa seconda occasione: avvicina Viv, e i due iniziano a frequentarsi a cavallo tra i mondi. Ma in questo strano universo parallelo Cam comincia a vedere Viv con occhi nuovi e a capire che la ragazza ha sempre nascosto bugie e terribili segreti...

Titolo: Angelize
Autrice: Aislinn
Editore: Fabbri Editori
Numero di pagine: 350
Prezzo: € 16,00
Data di pubblicazione: Settembre 2013
Sinossi: Essere un angelo è noioso. Non provi emozioni, non puoi toccare, mangiare, amare. Per questo, molti di loro cominciano a desiderare la vita terrena, provare quello che non hanno mai sperimentato nell’eternità. Per liberarsi della condizione eterea hanno però solo un mezzo: uccidere un essere umano e prenderne il posto, mentre il malcapitato prenderà il loro. Haniel e Rafael hanno subito questo destino: uccisi e diventati angeli, sono ritornati sulla Terra senza uccidere, attraverso l’intercessione di una Dea, da sempre nemica della stirpe alata. Ma il prezzo che hanno dovuto pagare è stato comunque alto. Il corpo che ora “indossano” non è più il loro – a Haniel è toccato quello di una donna – e la loro esistenza è considerata un abominio da parte degli angeli “puri”, quelli che non hanno subito la tentazione della carne, che danno loro la caccia per distruggerli. Un urban fantasy originalissimo, che ribalta qualsiasi cliché sulle schiere celesti.

Titolo: Dark Heaven – L'abbraccio dell'angelo
Autrice: Bianca Leoni Capello
Editore: Sperling & Kupfer
Numero di pagine: 280
Prezzo: 16,90
Data di pubblicazione: 17 Settembre 2013
Sinossi: Dopo essersi rincorsi per molti secoli e per molte vite, Virginia e Damien si sono finalmente ritrovati. Ora però lui è un angelo caduto e, in quanto tale, l’amore gli è negato. Per ottenere il perdono delle più alte sfere celesti e vivere accanto alla ragazza che ama, Damien è costretto ad affrontare una prova difficilissima: resistere a una tentazione squisitamente umana. Ma, nel lungo cammino verso la felicità, gli ostacoli sono sempre in agguato. Le forze del Male infatti minacciano tutto ciò che Damien e Virginia hanno di più caro. Soprattutto Penny e Francesco, gli amici di sempre...



Titolo: Death Metal
Autrice: Tito Faraci
Editore: Piemme “Freeway”
Prezzo: € 15,50
Data di pubblicazione: Inizio Settembre 2013
Sinossi: Gli Snake God Hunters sono un gruppo metal composto da cinque ragazzi pugliesi. Ora sono in viaggio verso nord per un concerto in un minuscolo paesino dell'Oltrepò pavese. E, mentre il loro camioncino si perde tra le nebbie, incominciano a riaffiorare i ricordi di una potenza diabolica che cova in uno di loro e avrà il potere di creare caos, morte e distruzione. Il Secco e il Biondo gli sbarrarono la strada e si misero a spingerlo verso il muro. Gli altri ragazzi cominciarono a radunarsi. Arrivò anche Mangiamerda, piazzandosi da solo in un angolo. E lui ebbe paura, di nuovo. Solo che questa volta la paura non riuscì a fermarlo, perché, vedete, non era paura del Secco e del Biondo. Non era la paura che avreste sentito voi, al posto suo. Era paura per il Secco e per il Biondo. Non era paura del male che loro avrebbero potuto fare a lui. Era l’esatto contrario.

Titolo: In fuga - Le cronache dell'ultimo Druido
Autore: Kevin Hearne
Editore: Fanucci
Numero di pagine: 320
Prezzo: € 10,00
Data di pubblicazione: 29 Agosto 2013
Sinossi: Atticus O’Sullivan, l’ultimo dei druidi, risponde ‘ventuno’ quando gli chiedono l’età, ma non sono anni, sono secoli. A Tempe, in Arizona, nessuno ha motivo di approfondire: tutti credono al giovanotto irlandese con il braccio tatuato che gestisce tranquillamente la sua libreria dell’occulto. Nessuno sospetta che sia una copertura per un fuggitivo che ha rubato la leggendaria Fragarach, la spada in grado di trapassare qualunque armatura, a un dio celtico che non l’ha presa per niente bene e che gli dà la caccia, sempre più irritato e vendicativo ogni secolo che passa. Ma non si può rimanere nascosti a lungo nell’era di internet, e la divinità furiosa sta per piombare su di lui. Atticus avrà bisogno di tutti i suoi poteri e dell’aiuto della sua eterogenea schiera di amici: dalla seducente dea della morte al premuroso levriero irlandese con cui ha un dialogo costante, fino alla consulenza di uno studio legale di licantropi e vampiri islandesi, sbarcati in America ai tempi di Eric il Rosso... La mitologia celtica non è mai stata così a suo agio in Arizona, con un eroe geniale, audace e irriverente come Atticus.

Titolo: Il libro segreto del Signore Oscuro
Autrice: Paul Dale
Editore: Fanucci
Numero di pagine: 480
Prezzo: € 14,90
Data di pubblicazione: 29 Agosto 2013
Sinossi: Diventare un Signore Oscuro non è facile. Ci sono eroi da sconfiggere e battaglie da combattere. La semplice ambizione di dominare il mondo e piegare tutti alla propria volontà non basta. Dopo molti fallimenti il Male decise di puntare su una maggior ispirazione da infondere negli aspiranti tiranni e scrisse un manuale per i signori oscuri. Purtroppo per secoli se ne è persa traccia, fino a quando non è finito nelle mani di Morden, un giovane che dall’umile paese natale si è trasferito a Bindelburg per frequentare la Scuola per Giovani Mastri e Potenziali Birrai. Morden è diverso dai coetanei: pur essendo solo un ragazzo, ha un fiuto per gli affari da far invidia ai potenti del pianeta; e soprattutto è in possesso di oscuri poteri mentali con cui riesce a ottenere tutto ciò che desidera. Al collo ha un inquietante pendaglio a forma di drago che sembra racchiudere in sé il mistero delle sue origini. Ma forse sarebbe meglio lasciarlo irrisolto, visto che sarà un’orda ripugnante di orchi a svelargli il compito a cui è destinato dalla nascita: diffondere il Male nel mondo!