sabato 17 luglio 2021

Recensione: Il libro delle cose nascoste, di Francesco Dimitri

| Il libro delle cose nascoste, di Francesco Dimitri. Longanesi, € 18, pp. 352 |

È il dieci giugno. E come ogni anno, da tanti anni, un gruppo di amici si riunisce rispettando un giuramento solenne: quello di non perdersi di vista. Ormai adulti, disillusi e amareggiati, devono fare i conti con un posto vuoto a tavola: perché Art, l'anima della compagnia, è assente? Incostante e poliedrico, protagonista perfino nell'assenza, questo personaggio è un giallo da risolvere. Ma la sua assenza è soltanto il primo dei misteri del Libro delle cose nascoste, secondo romanzo di Francesco Dimitri che leggo dopo il bellissimo L'età sottile.

Qualunque cosa accada, ovunque ci porti la vita, ci incontreremo in questo posto, in questo giorno, a quest’ora. Non fa nessuna differenza se per il resto dell’anno non ci vediamo mai, o se invece ci sentiamo regolarmente. Non faremo mai menzione del nostro rendez-vous. Non cercheremo mai di cancellarlo o di spostarlo. […] Ci siederemo al nostro tavolo e faremo finta che il tempo no sia passato. E fanculo al mondo reale.

L'autore e saggista italiano, considerato un'eccellenza del fantasy, racconta nuovamente il fascino brullo del Salento ma questa volta in un'altra lingua: scritto in inglese e pubblicato con successo all'estero, il suo ultimo romanzo arriva in Italia in traduzione e con un notevole ritardo. Avvincente e cinematografico, con toni pulp che ricordano un po' il cinema di genere degli anni Settanta, il romanzo è vittima della troppa carne al fuoco e dei cliché in surplus. Raccontato a voci alterne dai protagonisti, l’autore propone un trio di personaggi alle prese con le classiche nevrosi della mezza età. Fabio, fotografo di moda pieno di debiti, ha un debole per la moglie del migliore amico; Mauro, avvocato, vive annoiatamente il ruolo di padre e marito; Tony, chirurgo omosessuale, fa i conti con i vecchi fantasmi dell'intolleranza. Non mancheranno le abbuffate, le scene di sesso spinto e procaci femme fatale – tutte così le figure femminili: meglio farci il callo –, sbucate quasi da una comune fantasia adolescenziale. In sella a una Vespa, Fabio e gli altri se ne vanno a zonzo in un Sud all'apparenza immutabile, in cui la fissità inquietante del paesaggio e della società sembra il frutto di una maledizione. A ritmo di taranta, Dimitri conduce i suoi eroi in un viaggio fosco e peccaminoso, tra trulli trasformati in camere sadomaso e coreografici rituali mafiosi. Art, intanto, avrà pestato i piedi al boss sbagliato?

Le Cose Nascoste non si curano di noi, ma in alcune circostanze mordono, proprio come le vipere. E quando succede, non serve a niente invocare l’aiuto dei santi: non ne danno alcuno. Perché i santi, come le vipere, sono Cose Nascoste.

Le risposte si annidano nel fitto di un uliveto, in cui l'amico già sparì all'età di quattordici anni; nei confini demarcati dai muri a secco, che sembrano separare o dischiudere mondi possibili; in un manoscritto battuto fittamente a macchina – lo stesso che dà il titolo al romanzo –, in cui si farnetica di contrade segrete e ricerche del tempo perduto. Con abilità innegabile, Francesco Dimitri doma lo scirocco e trasforma il quotidiano in magia al pari della collega Lavinia Petti. Ma questa volta l’elemento fantasy è appena accennato e la presenza del soprannaturale, sottile e sfuggente, è un dubbio mai chiarito del tutto, insieme al contenuto del famigerato Libro delle cose nascoste. Benché mi abbia divertito, risvegliando in me l'adolescente che amava le lunghe amicizie di Stephen King e i campi di grano di Niccolò Ammaniti, dopo tanta attesa sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più.

Il mio voto: ★★★
Il mio consiglio musicale: Negramaro - Singhiozzo 

4 commenti:

  1. Queste storie di amici che cercano di non perdersi mi piacciono, se poi c'è anche il mistero su cosa sia successo ad uno di loro, meglio. Anche se leggo che non ti ha soddisfatto al 100%...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo no, ma ti consiglio di recuperare L'età sottile: ambientazioni e tematiche simili, ma più cura. Dimitri è bravissimo.

      Elimina
  2. I romanzi ambientati nel Salento hanno un fascino particolare. Non conosco l'autore ma i misteri mi attirano e mi piacerebbe scoprire Le Cose Nascoste :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se ti attirano e se ti manca, non puoi non leggere Divorare il cielo!

      Elimina