giovedì 15 maggio 2014

I ♥ Telefilm: Glee, Revenge, Bates Motel

Buongiorno! Come state? Rieccomi, con un nuovo appuntamento di I love Telefilm. Da rubrica a cadenza casuale, questa, potrebbe diventare puntualissima in queste ultime settimane di maggio: in programma, ci sono tanti finali di stagione di cui parlare. Oggi vi parlo di Glee e Revenge, giunti a conclusione questa settimana, e di Bates Motel, che li ha preceduti appena di qualche giorno. Tra i tre, Revenge si conferma un grande intrattenimento che, con classe e divertenti colpi di scena, sa farsi perdonare tutto, anche le virate verso Beautiful & Co. Bates Motel, proprio come la prima stagione, promette cose che non dà e, per quanto piacevole, si conferma un tantino inutile: come farsi sfuggire di mano un'idea geniale. Ultimo, Glee, di cui ho visto il ventesimo episodio proprio ieri: una quinta serie pessima. La peggiore. E non tanto per l'assenza del povero Cory Monteith, che già nella quarta stagione aveva un ruolo altamente sottovalutato dagli autori, ma per la mancanza di idee di fondo e di numeri musicali salvabili. Salvo due episodi su venti: il resto, lo dico dispiaciuto, è una noia. Ditemi la vostra. Seguite qualcuna di queste serie? Cosa ne pensate? Io scappo a studiare! Un abbraccio, M.

Glee
V Stagione
Glee. Istruzioni per l'uso. Cosa salvare di Glee. In generale, due episodi su venti, per una quinta stagione che percorre allegramente i sentieri più pericolosi del trash. Lo sapete. E' in onda da ormai cinque anni e posso dire di esserci cresciuto. Cinque sono gli anni delle superiori e cinque anni fa, io ne avevo appena quindici. Non è facile descrivere cosa sia diventato Glee. Oggettivamente, non più il solito già da qualche stagione a questa parte. Ma, quest'anno, il peggio, veramente. Personaggi insulsi, svolte stupide, cover che non meritavano un secondo ascolto. Sceneggiatori... Ah, perché, Glee ha una sceneggiatura?! Naaa. I fan all'opera, probabilmente, avrebbero fatto qualcosa di meglio. Sicuramente, l'avrebbero trattato con maggiore rispetto e cura. Nella seconda parte di questa serie, si decide di seguire i vecchi protagonisti alle prese con la vita da adulti, in una New York di bar canterini, vecchie volpi, esordi a teatro. Si perde il liceo, si perdono le cricche e le classiche tematiche, si perde il perché di ogni cosa. Gli autori hanno voluto tenere troppo a lungo due piedi nella stessa scarpa, poi, scomodissimi, hanno voluto cambiare. Di botto. Alle vecchie glorie, già precedentemente, avevano affiancato nuovi personaggi: alcuni riusciti, altri scialbi, altri da definire. Nel caso di Marley, Unique e Jake, personaggi dalle doti evidenti. Non a caso le loro versioni di If I were a boy e Wide Awake, proposte nella prima parte, sono tra le cover più degne di nota di questa stagione sonnolenta. A un certo punto, tabula rasa. I personaggi introdotti di recente spariscono nel nulla, tutto si concentra sulle nostre vecchie conoscenze. Un anno fa, avrei trovato la cosa entusiasmante. Peccato che, a lungo andare, anche le persone più piacevoli di questo mondo vengano a noia e i legami farlocchi che si formano tra loro possano sfiorare il limite massimo del ridicolo. La relazione tra l'aspirante modello Sam e Mercedes non è credibile nemmeno per un secondo; Artie in versione sciupafemmine, con i suoi gilet a rombi del nonno e gli occhiali senza fondo, è credibile quanto la Spears che canta Pavarotti; Kurt e Blaine – prossimi alle nozze – sono noiosi, antipatici, stucchevoli. Okay che di Colfer non ho mai avuto un'ottima impressione: mi irrita come poche persone al mondo. Colori da pavone, voce da soprano, la capacità di rovinare a colpi di note perfino la canzone più caruccia dei criticati One Direction, Story of my life (qui). Il collega, Darren Criss, ha sempre avuto la mia stima: bravissimo, alle prese con ogni genere musicale. Bravo lo è sempre, ma a stonare sono i tratti sbiaditi del suo personaggio macchietta. Agli autori: per studiare una coppia omosessuale realistica e affiatata, guardare quel capolavoro di Shameless. Per il resto, temi ovvi, tanta e troppaRachel Berry, tanti primi piani da wow della splendida Santana Lopez, brani narcolettici personalizzati male e coreografati ancora peggio, in una stagione che si conclude con una ruffiana Pompeii e un destino infausto da sit-com. Discorso a parte, per gli episodi numero tre e tredici. Gioiellini di scrittura, commozione vera. Il primo (la mia recensione qui) al compianto Cory Monteith, il secondo l'addio al Glee Club. Quel tredicesimo episodio aveva l'aspetto di un addio nostalgico. E penso che sarebbe stato non solo un ottimo finale di stagione, ma un ottimo finale per la serie stessa che – so già – continuerà a trascinarsi stancamente per un altro anno ancora. Quel giorno avevo la febbre, pensavo ad altro, ma l'immagine dell'auditorium vuoto mi aveva fatto scendere le lacrime, giuro. Due funerali nell'arco dello stesso show: Finn e il Glee club come noi lo conosciamo. Un 9 a loro, uno spietato 4,5 al resto.

Revenge 
III Stagione
Tre anni di Revenge. Negli Hamptons, la vendetta va presa per le lunghe. Altro che piatto da servire freddo! Il cammino della novella Contessa di Montecristo continua a essere lastricato di colpi di scena, vittime, bersagli a cui mirare. Le X sui nemici da punire sono sempre più numerose. Quella famosa foto con il peggio dell'alta borghesia costiera è sempre più piena di facce sbarrate col pennerello, sempre più vuota. Restano in pochi, ormai. Eppure ci sarà una quarta stagione. Un quarto anno di Revenge, e un quinto? Gli ascolti, in caso, sosterrebbero la causa e gli sceneggiatori, anche se non sembra, sfornerebbero nuove idee. Anche le più assurde. Tutto, purché lo show di Emily vada avanti. E a testa alta. La serie TV Abc, basata su un tema semplice e affascinante, prende spunto dal capolavoro di Dumas, ma non dura un romanzo. Ormai le intenzioni della protagonista sono cambiate, nuovi personaggi si sono aggiunti, altri hanno lasciato il serial in una bara, ma la sua vendetta non più a freddo non è diventata stantia. Ha il gusto sfizioso e fresco degli inizi. Come il McDonald, mica viene a noia: ingrassi, ma hamburger, coca-cola e patatine continui a metterle in conto. No? Vestiti firmati, case che non avrai mai, amori proibiti che speri di non avere: questo è Revenge. Un coro di personaggi bellissimi nell'aspetto, ma dall'anima nera. Personaggi che, ogni tanto, fanno anche un po' ridere, ma che ormai fanno parte della tua settimana: il geniale e simpaticissimo Nolan che cambia un partner – maschile o femminile che sia: non si butta via niente, da queste parti – a stagione; Daniel e la sua faccia da schiaffi; Jack e la sua aria perennemente imbambolata; i superbi coniugi Grayson. Il mio sogno è andare a cena da loro: volerebbero rivelazioni, piatti, coltelli appuntiti. I pantaloni, in casa, li porta Victoria: l'ape regina. Una delle cattive più carismatiche e amate del piccolo schermo. Sempre ben vestita, sempre velenosissima. Imprevedibile. A darle il volto, Madeleine Stowe: l'immortale. Cinquantasei anni portati alla grande. Più bella e più brava che da giovane, la Stowe si diverte e ci diverte con la sua malignità, i suoi amanti, i suoi figli sbucati dal cilindro magico. Ho il sospetto che, in ogni finale di stagione, la ibernino... o la mettano sotto sale. Complimenti alla mamma, e al chirurgo: good job! Degna rivale, altrettanto seducente, altrettanto padrona della scena, Emily VanCamp. Nata e cresciuta in tv, si scopre sempre più convincente, l'innocente biondina di Everwood. Fa da indossatrice, fa il doppio-gioco, fa tele di menzogne in cui non si perde mai. Sono loro il segreto di Revenge, una serie TV che è donna nel sangue. Eva contro Eva. Non posso che parlarne bene, ma oggettivamente è un prodotto pieno di difetti, sin dalla lontana immatricolazione. Il confine con Beautiful è labile; i “Sono tua madre!”, “Sono tuo padre!”, “Sono tua sorella!”, “Sono tua nonna!” a volte si sprecano; come in The Following i morti risorgono. E' una soap, nel profondo del suo essere. Però davanti a uno dei finali di stagione più entusiasmanti degli ultimi palinsesti, ci passi sopra. Concitato, teso, tragico, divertentissimo. Non vedo l'ora di sapere cosa succederà, ed è risaputo: io mi annoio subito. Ma non questa volta. Un trashata di estrema classe, firmata Armani e Mike Kelley. (7+)

Bates Motel
II Stagione
Ho legato dal primo momento con quel pazzo furioso di Norman Bates. C'ho legato dalla prima serie. Le puntate erano finite, il titolo era sparito dai palinsesti televisivi e quella famiglia decisamente fuori aveva iniziato a mancarmi. Sono tornati un anno dopo, puntuali e da molti indesiderati. Bates Motel non aveva fatto faville e, effettivamente, non mi era difficile capire il perché. Una storia potenzialmente splendida buttata alle ortiche. Ingabbiata in un formato spiccatamente televisivo, ripulita per bene da sangue, omicidi, rapporti incestuosi, morti su morti. Un tiepido thriller da bollino verde, o al massimo giallo. Le puntate di questa seconda stagione sono volate, senza intoppi, ma sono sempre stato in attesa di una scintilla, di uno scoppio, del botto. Invece, niente. Attese e aspettative vane. Bates Motel si accontenta di poco e mi dà fastidio solo per quello. Perché sciupare così un'opportunità simile? Perché non raccontare a regola d'arte i dolori del giovane Norman e la sua trasformazione bestiale nel Psyco ricordato da tutti? Gli sceneggiatori cercano nuove strade, inseriscono nuovi personaggi e nuovi intrecci, ma la verità è che importano poco. L'attenzione è per il protagonista, non per il fratello coinvolto in un giro di narcotrafficanti, per gli amori di turno, per i misteri di paese. Alla rete che lo trasmette, evidentemente, non piace sporcarsi le mani. Ma io adoro il torbido, adoro il “malato” e, mentre perfino la puritana Lifetime con Flowers in the attic giocava con il sadismo e il proibito, trovavo Bates Motel sempre meno a fuoco. Un teen drama gestito discretamente, ben recitato, privo di tempi morti, ma che raccontava una storia diversa – nei toni e nelle intenzioni – da quella resa nota dall'immenso Hitchcock. Ci sono piccoli e insoddisfacenti cenni a tutto. Minuscoli. Il candido Norman si macchia d'omicidio, ma involontariamente; il suo cervello e il suo autocontrollo iniziano a spegnersi in momentanei black out; si avvertono le conseguenze di un latente complesso di Edipo. La cosa più inquietante di questa stagione, invece, si ha nei primi episodi, quando l'affascinante Norma trascina il suo recalcitrante figlio a... lezione di musical. Che ben vengano i pensieri cattivi, ma i duetti con mamma no! Anche se questa mamma è la bellissima Vera Farmiga: intensa, convincente, impegnata e al massimo, nonostante la modestia del tutto. Sfoggiando una gran bella voce in una magistrale versione a cappella di Maybe this time, un caschetto biondo e vestiti floreali da casalinga anni '50, anima un personaggio senza lati oscuri. Affettuoso, petulante, oppressivo, materno. Senza malizia; fatta eccezione per un bacio sulle labbra, piuttosto candido, dato al suo giovane partner, nel finale di stagione. Sono dell'idea che Freddie Highmore, con il suo viso da eterno bambino, sia un protagonista perfetto, ma il problema sta nella costruzione del suo carattere, nella scarsa complessità del suo personaggio. La sceneggiatura lo vuole un adolescente complessato, con buchi nel passato e nella memoria. Problematico, ma non volontariamente nocivo. D'effetto, però, lo sguardo in camera che lui – sempre più psicopatico? - rivolge allo spettatore, alla fine. Bates Motel ha un pregio che si chiama Vera Farmiga. Ha un'ambientazione moderna che gioca con i colori del vintage, una colonna sonora retrò a cui si alternano "sputtanatissimi" pezzi radiofonici, l'aspetto delle occasioni perse. Mi ci appassiono, lo seguo bene, ma poi penso che dovrebbe essere il prequel di Psyco e dico Peccato! (6)

30 commenti:

  1. Io non sono da telefilm purtroppo, ma fanno delle locandine troppo belle xD

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    1. Revenge ti piacerebbe u.u
      E, se fosse un tantino più coraggioso, anche Bates Motel!

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  2. concordo su tutta la linea per il Glee, ti dirò che da entusiasta delle prime stagione la quarta e questa quinta l'ho guardata random, giusto qualche episodio qui e lì! I migliori sono quelli che tu hai citato, che veramente fanno male al lcuore, quello di ieri sera avrei steso un velo pietoso veramente, speravo fosse veramente l'ultimissimo episodio del Glee anche se di certo no degna conclusione din una serie ma se si ostinano a imperversare dovrebbero cambiare decisamente marcia e registro.
    Revenge ho visto solo la prima stagione, intrigata da questa storia alla Conte di montecristo (che è uno dei miei libri preferiti) ma la vendetta la stanno trascinando troppo a lungo per i miei gusti, quindi prefrisco lasciar perdere! Senti ma non conosco la tua opinione sul trono di spade, mi sono epr caso persa il post che lo riguarda?

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    1. Ciao Lara! Di GoT, qualche anno fa ormai, ho seguito la prima stagione, ma poi è passato troppo tempo dall'inizio della seconda e, complesso com'è, ho fatto tabula rasa di intrecci e personaggi. Se riesco, in estate, lo riguardo dall'inizio. Anche se, in casa, ho mio fratello e i miei genitori che, da fan sfegatati, mi tengono aggiornato ;)

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  3. Non vedo Bates Motel (ci ho provato con la prima serie ma a un certo punto l'interesse è scemato e l'ho lasciata lì) perciò ho letto solo le tue opinioni su Glee e Revenge. concordo del tutto su entrambe, ma più o meno lo sapevamo già :)
    Insomma, pensiamo la stessa cosa, ma tu la sai dire mooooooolto meglio!

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  4. Concordo pienamente con te riguardo Glee e Revenge. Di quest'ultimo ho visto proprio ieri il season finale: trash, trash, trashissimo... proprio come piace a me!! :D Non a caso adoro PLL ahah
    Bates Motel volevo inziarlo, così come anche il citato The Following :P

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    1. Io PLL lo odio e lo amo. No, lo odio: però non riesco a smettere di guardarlo. Tu che lo segui puoi comprendermi, Cate! The Following anche ha la sua dose di trash divertente, mentre Bates Motel - ahimè - non è trash abbastanza: poteva osare di più :P

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  5. Ma lo sai che ho smesso di guardare Glee? Mi ha proprio rotto le scatole -_- non è più il telefilm di una volta... davvero, mi urtava i nervi °__°
    Rachel e Santana che fanno le prime donne... fatti non degni di nota... il solito Glee club a rischio... blablabla -_- pure le canzoni erano diventate noiose -_- non parliamo delle pause su pause -.-
    A un certo punto mi era venuto tanto a noia che mi sono detta "basta" e amen. Ora quando lo vedo OnDemand su Sky penso "uhm lo potrei guardare" e poi "naaaah Deni davvero, non ti perdi niente" ecco U_U non mi perdo niente già lo so :/

    Invece per Revenge sto seguendo la programmazione italiana... beh diciamoci pure chiaro e tondo che la prima stagione non la fanno più, però sì dai, si mantengono :P a volte anche io trovo cada nel ridicolo e tutti vanno con tutti XD e anche i vari "sono tuo padre" etc non si possono vedere!
    La verità era che la serie doveva durare meno... sarebbe stata un capolavoro se fosse stata più sbrigativa...
    Comunque più guardo questa terza stagione più penso "Emily dai, uccidili tutti a sangue freddo" XD cioè cose da matti oh! Soprattutto Daniel... se prima mi piaceva come personaggio... in questa stagione non vedo l'ora che qualcuno lo accoltelli °__° con il suo "renderti sterile è stato il mio regalo al mondo" o qualcosa di simile. Giuro io al posto di lei l'avrei ucciso e mi sarei fatta un bagno nel suo sangue U_U (ehm... sì, metaforicamente parlando eh U_U non sono sociopatica... non molto comunque XD) e va beh sono curiosa di vedere questo finalone di stagione XD

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    1. Di Glee, se non l'hai visto, recupera il tredicesimo episodio: è stupendo. Il resto è minestra riscaldata, anche i numeri musicali sono brutti. Prima, mi faceva conoscere canzoni di cui ignoravo l'esistenza. Adesso, quando mi annoio, butto semplicemente avanti col telecomando. Di Revenge mi ha un tantino deluso la seconda stagione, ma questa terza - sinceramente - mi è piaciuta molto. La prima aveva dalla sua parte l'elemento sorpresa, la novità, ma non annoiare dopo sessanta e rotti episodi mica è facile :)

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  6. Ho visto qualche puntata di Bates Motel su Rai 2 e non mi è piaciuto per niente :/
    Glee l'ho abbandonato alla seconda stagione, e Revenge non l'ho mai seguito (forse perché la protagonista non mi fa impazzire...)

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    1. Invece la protagonista di Revenge è fantastica! Riprova :P

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  7. Revenge è ormai il guilty pleasure per eccellenza che nonostante le trashate di stile, o forse proprio per queste, riesce ad appassionare come pochi altri telefilm lunghi!
    Bates Motel invece non mi aveva convinto nemmeno lo scorso anno, e la voglia di vedermi il seguito è così poca che per il momento lo lascio stazionare.. vedremo con l'estate o con i buchi da palinsesto!

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    1. Troverai sicuro qualcos'altro di meglio. Però peccato! :/

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  8. Ciao!
    Glee non l'ho mai visto, non saprei esprimermi. Revenge lo seguo da quando è iniziato, ho adorato la prima stagione, la seconda un po' meno, la terza mmm diciamo che si è ripresa, mi stava annoiando e ora colpo di scena finale, anche se... non si era capito da un pezzo che il padre sarebbe risbucato? Spero solo che Conrad risusciti, perché lo adoro, Victoria invece mi piaceva all'inizio, ma ora le sue espressioni (quel sorriso che vuole essere maligno) sono sempre identiche e mi hanno stancata. In ogni caso resta un prodotto godibile, seppure alla Beautiful come dici giustamente!
    Bates Motel: ho visto la prima stagione, non tutta in realtà, le puntate mi annoiavano a essere sincera, perciò non ho avuto il coraggio di guardare la seconda stagione ;-)

    Ciaooooo

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  9. glee abbandonatissimo già da parecchio tempo.
    non ho nemmeno visto l'addio a cory monteith talmente è alto ormai il mio interesse nei confronti della serie. eppure la prima stagione era stata una discreta rivelazione...

    su revenge sono assolutamente d'accordo, una soap trash divertentissima e il finale di stagione è stata una pura e geniale goduria televisiva.

    bates motel, visto che il paragone con il film di hitchcock ormai sappiamo che non può reggerlo nemmeno lontanamente, lo vorrei un più trash e teen. norman è un liceale, ma è più noioso di un nonnetto :)

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    1. A tempo perso, se ti capita, guarda il tredicesimo di questa stagione di Glee. In memoria della prima serie. Con tanto di Don't stop believing :)
      Spero che Norman si dia una svegliata. Mi sento più fuori di testa io. Poi non ha nemmeno un pensiero impuro su mamma Vera: un nonnetto inside, proprio.

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  10. Bates Motel è piacevole, io lo guardo sempre volentieri.
    Glee è un prodotto del diavolo che cammina in mezzo ma noi e vuole corrompere le nostre anime. Lo evito come la peste.

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  11. Io seguo soltanto The Vampire Diaries come telefilm, e ogni tanto The Tomorrow People, ma ricordo che quando facevano Glee in tv, qualche puntata era piacevole da guardare:) Magari ricomincio a vederle a tempo perso.. Gli altri due non li conoscevo

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  12. Con "Glee" ho chiuso da tempo: penso di aver raggiunto la fatidica goccia nell'episodio con i Muppets, quello in cui a Blaine dava di volta il cervello e diventava addirittura più Blaine e rincitrullito del solito! XD Dire che i produttori hanno toccato il fondo darebbe un eufemismo, purtroppo! :( "Revenge" continua a essere la mia passione, soprattutto grazie a Emily: difetti ne ha, effettivamente, a tonnellate (e pure qui, sto usando probabilmente un debole eufemismo! XD), eppure, cosa posso farci? Sono felicissima per il rinnovo e per l'arrivo della quarta stagione! ^^

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  13. Sottoscrivo ogni singola parola su Glee. Il finale doveva essere quella bellissima puntata n. 13, ormai non ha più senso di esistere... Io l'ho guardato tutto da qualche mese a questa parte ed è veramente evidente la piega di banalità e noia che ha preso con questa stagione!

    Boo di insanebazar.com

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  14. Stranamente questa volta le serie che hai scelto mi sono sconosciute, nel senso che so della loro esistenza, ma non le seguo.^^ Avevo iniziato a seguire Bates Motel ,ma la prima puntata non mi è piaciuta e ho lasciato perdere. A quanto leggo nemmeno tu ne sei stato completamente affascinato...@.@

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  15. Io ho iniziato adesso con la prima stagione di Revenge e mi sta piacendo. Certo, i mezzi illimitati aiutano, ma non è male come serie.

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