giovedì 22 novembre 2012

Matched Read - Along #4: Dylan Thomas, test di smistamento e due mini-contest!

Vi avevo annunciato, qualche tempo fa, che il blog aveva aderito con grande entusiasmo all'iniziativa dell'instancabile Juliette di Sweety Readers, mente dietro ad una Read - Along ricca di premi e novità che, con mia grande felicità, sta letteralmente spopolando tra i blog letterari. E la mia felicità è addirittura doppia, perché questo articolato e ben organizzato contest si basa su una delle grandi scoperte di quest'anno: il romanzo Matched (qui), a cui solo da qualche settimana è seguito Crossed (qui). E' giunto il mio momento.


Ally Condie, i suoi indimenticabili personaggi e i lettori che la seguono con la mia stessa passione sbarcano su Diario di una dipendenza. Benvenuti! La nuova tappa di questo percorso tra letteratura e distopia prevede, mai come in questo caso, la vostra attiva partecipazione. Siete pronti? La parola a Dylan Thomas. Lasciatevi incantare dalla sua meravigliosa Non andartene docile.. 
 
Non andartene docile in quella buona notte,
vecchiaia dovrebbe ardere e infierire
quando cade il giorno;
infuria, infuria contro il morire della luce.
Benché i saggi infine sappiano che la tenebra è giusta,
poiché dalle parole loro non diramò alcun conforto,
non se ne vanno docili in quella buona notte.
I buoni, che in preda all’ultima onda
splendide proclamano le loro fioche imprese,
avrebbero potuto danzare in una verde baia,
e infuriano, infuriano contro il morire della luce.
I selvaggi, che il sole al volo presero e cantarono, 
tardi apprendono come lo afflissero nella sua via,
non se ne vanno docili in quella buona notte.
Gli austeri, vicini a morire, con cieca vista
Scorgono
che i ciechi occhi quali meteore potrebbero brillare
ed esser gai;
e infuriano
Infuriano contro il morire della luce.
E te, padre mio, là sulla triste altura
io prego,
maledicimi, feriscimi con le tue fiere lacrime.
Non andartene docile in quella buona notte.

Questa è l'anima di Matched. L'inno d'amore e ribellione di Cassia e Ky. Un poetico, musicale e straziante canto di rivolta. Per voi cos'è?
Cosa sussurrano queste parole immortali al vostro cuore? Raccontatemelo in un commento. I cinque followers giudicati più meritevoli e sinceri riceveranno un ebook a tema dalla nostra Juliette. Ma non è finita qui! Al contrario che nel mio post, nella Società vige un ordine inderogabile. 
Tutti hanno un destino già scritto. Tutti sono già stati marchiati. Viaggia in questo futuro nel quale nessuno vorrebbe mai vivere e metti alla prova te stesso. Quale sarebbe il tuo ruolo nel mondo della Condie? Scoprilo con questo originale e divertente test di smistamento: qui!
In base al risultato, il partecipante alla Read – Along riceverà un pensierino virtuale, rigorosamente a tema. Stupiteci. In bocca al lupo.. 
And may the odds be EVER in your favor (.. ma questa è un'altra storia!!) :P

52 commenti:

  1. l'ho cercata in originale e ho trovato un video del poeta che la decantava..è bellissima in lingua ancor di più..è melodiosa.In un periodo come questo,difficile,dove chi come me non ha futuro.. perché è così che mi sento a volte,in un tunnel buio di cui non vedo la fine.30 anni ormai, non un lavoro nè la prospettiva di sposarmi,sono dieci anni che sento che ci risolleveremo, ma torniamo sempre indietro.Questa poesia m'invita a non arrendermi, a lottare per realizzare comunque quei pochi sogni che ho piccoli o grandi che siano. Perché la vita è adesso, vivere a pieno ogni giorno dando il meglio di noi.
    ho fatto il test di smistamento..ma dove arriva la risp?se lo scopro ti riscrivo per dirti cosa è uscito sono curiosa...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io ho visto il video in cui Dylan Thomas leggeva la poesia! In realtà la recitava come se fosse una canzone e questo, secondo me, rendeva il testo ancora più melodioso e armonico di come lo è già!
      Comunque mi piace molto la tua interpretazione :)

      Elimina
    2. L'ho sentita anch'io!!! L'avevo cercata dopo aver letto l'intervista all'autrice pubblicata nel primo post!! E' proprio vero che sembra una canzone....ti entra dentro!! Stupenda!!!

      Elimina
  2. quando leggo questa poesia l'immagine di una tempesta si forma nella mia mente, fulmini, tuoni, nuvole nere, pioggia e lampi di sole che squarciano il buio. la poesia mi dice di non arrendermi a quello che gli altri si aspettano da me, di non comportarmi secondo schemi e regole prestabilite, ma lottare fino alla fine per quello che il mio cuore vuole e la mia anima desidera. La strada segnata per te da altri non ti soddisfa, non ti rappresenta, allora lotta contro l'opinione comune, contro coloro che dicono che la strada che hai scelto non fa per te che è troppo difficile, di arrenderti alla più facile, ma la poesia è un inno all'affermazione di te stessa e al diritto di esserlo fino al tuo ultimo respiro.(http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2010/12/03/foto/la_tempesta_perfetta-146908/1/)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. And may the odds be EVER in your favor (The hunger games)

      Elimina
    2. A partire dal verso 8 anch'io ho cominciato ad immaginare tempeste che infuriavano! E le immagini di cui ci hai dato il link sono meravigliose e rispecchiano le tempeste che immaginavo anch'io.
      Secondo me le tempeste simboleggiano, come hai detto tu nell'interpretazione della poesia, la determinazione, il non arrendersi davanti a nulla. Infatti, esse incedono senza fermarsi e superano gli tutti gli ostacoli che hanno davanti. Questa dovrebbe essere una filosofia di vita per tutti :)

      Elimina
    3. Mi piace moltissimo la tua ultima frase, "la poesia è un inno all'affermazione di te stessa e al diritto di esserlo fino al tuo ultimo respiro"!! Non avrei saputo dirlo meglio!!! :)

      Elimina
    4. be è stato uno sfogo!!! un liberarsi dai pensieri che si agitano dentro la testa perchè mi rendo conto che tutti a partire da mia madre vorrebbero che fossi diverse, si aspettano che io diventi qualcuno che per il momento non sono pronta ad essere, questa poesia è per me un incoraggiamento invece a proseguire lungo la strada che ho scelto!

      Elimina
    5. Giustissimo!!! Non devi assolutamente lasciare che nessuno ostacoli le tue scelte!! Tu non sei i tuoi genitori....le scelte che sarebbero giuste per loro, non possono necessariamente esserlo per te!! L'importante è che tu senta di essere sulla strada giusta...non badare al resto!!

      Elimina
    6. Ha ragione Mariki93, non devi assolutamente lasciarti influenzare dagli altri. E non devi nemmeno pensare che quello che credono loro sia più giusto di ciò che credi tu! Nessuno ha ragione come nessuno ha torto quando si tratta di scegliere la propria strada. L'unica cosa che bisogna sempre tenere presente è che se vuoi tanto qualcosa, vuol dire che la vuoi veramente, quindi è giusto lottare per averla.

      Elimina
  3. Anche a me il risultato del test non è arrivato, appena ce l'ho lo inserisco nei commenti.
    La poesia mi fa pensare a questo.
    Non ho voglia di andarmene docile, di vivere la mia vita senza tentare con tutta me stessa di realizzare il mio sogno che è scrivere. Ho pubblicato il mio primo romanzo da poco e adesso faccio parte della schiera dei tanti esordienti italiani e mi sono resa conto che la strada difficile è appena iniziata, mentre io credevo che fosse prima, prima della pubblicazione. Non voglio vedere la mia vita scivolarmi via senza aver tentato tutto quanto è in mio potere per raggiungere il mio sogno. Questa poesia parla di morte, ma è un inno alla vita. Una vita che va vissuta in ogni istante alla ricerca di se stessi e della propria strada.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi piace moltissimo ciò che hai detto! È vero, questa poesia è una continua antitesi! È proprio come hai spiegato: parla di morte, ma invita a vivere a pieno tutte le cose. Più vado avanti a leggere i commenti e più mi accorto di quale interpretazioni ci sono per un'unica poesia!

      Elimina
    2. Sì anch'io sto leggendo tutte le interpretazioni e sono bellissime e molto diverse :D, il bello delle poesie.

      Elimina
  4. anche io sto leggendo matched e partecipando al contest di Juliette...era un autore che non conoscevo, pur essendo lettrice di poesie e ne scrivo anche...questo testo mi riporta indietro nel tempo, perchè ci fa distaccare dalla futile e frenetica società di oggi, mi sembra di stare lì a leggere questa poesia in riva al mare al tramonto e riflettere un attimo sul passato, sulle cose preziose della vita, quei pochi sani valori che ci restano e che a volte non proteggiamo abbastanza, quelli sono il vero tesoro della nostra esistenza. Senza di loro saremo polvere nel tempo, invece sono il cuore e l'anima a renderci carne vibrante di emozione.
    Mi piace soprattutto l'ultima parte dove si rivolge al padre....una forte e intensa implorazione che sottolinea la fierezza con cui considera il genitore....secondo me questo testo rappresenta molto il rispetto della vita e per noi stessi, soltanto così potremo rispettare tutto ciò che ci circonda...fammi sapere il risultato del test come mi arriva..;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Verissimo!!! Non esiste rispetto per gli altri se non ne abbiamo innanzi tutto per noi stessi, le nostre idee, i nostri sogni!!

      Elimina
  5. Bellissimo post, e bellissima poesia!ormai è quasi un anno che la conosco, ma non mi stanco mai di rileggerla!!
    @Ragazze, i risultati del test li posterò io lunedi nella prossima tappa della Read-Along ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. meno male..sono curiosa di sapere cos'è venuto fuori

      Elimina
    2. Avevo capito fischi per fiaschi! Sorry! :)

      Elimina
    3. io continuavo a cercarlo nella posta elettronica!!!!

      Elimina
    4. Sì, all'inizio la controllavo anch'io, poi ho letto il commento lasciato da Juliette! :P

      Elimina
    5. Non vedo l'ora di sapere il risultato!!! =) Carinissimo!!!!=)

      Elimina
  6. *.* Carino il test! ;)

    La poesia è davvero bella!
    ''e infuriano, infuriano contro il morire della luce'' questo è mio il verso preferito.
    Innanzi tutto questa poesia è troppo perfetta per il libro! Non poteva essere migliore.
    Per me rappresenta una sorte di inno alla speranza, alla voglia di combattere e al non rimanere nell'ombra. Bisogna trovare una luce nel buio. Bisogna spezzare quel buio che c'è da tanto, troppo tempo!
    ''non andartene docile'' si ripete più volte nella poesia. Già, non dobbiamo andarcene senza aver concluso qualcosa, senza aver completato la nostra vita.
    Che senso ha vivere una vita a metà?
    La vita va vissuta in pieno , come noi lo desideriamo , per noi e per quelli che ci stanno attorno.

    Adoro questa poesia! Mi rispecchia molto.
    Io credo che dobbiamo tirar fuori il CORAGGIO.
    Non dobbiamo avere più paura del buio. Dobbiamo solo accendere la luce! E, ovviamente, trovare il coraggio per farlo ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cosa intendi quando dici "Bisogna spezzare quel buio che c'è da tanto, troppo tempo! "? Qual è il buio di cui parli?

      Elimina
  7. Amo la poesia e la scrittura in generale, quindi avere l'occasione di poter esprimere le emozioni che mi provocano le parole di Dylan Thomas, non potrebbe farmi più piacere.
    Per me, Dylan Thomas ha voluto mettere in luce un lato umano che fa parte di tutti noi. Non possiamo fare a meno di seguirlo e quando ci troviamo di fronte a una scelta o una decisione, ci facciamo condizionare da quello che noi tutti conosciamo come ISTINTO. Nella poesia si dice che "Benché i saggi infine sappiano che la tenebra è giusta, [...] non se ne vanno docili in quella buona notte". La mia interpretazione di questi versi è che, per quanto ci sforziamo di pensare in modo razionale, saremo sempre influenzati dal nostro cuore, dall'istinto che ci dice di fare qualcos'altro. E questo è esattamente ciò che deve affrontare Cassia: sa che la cosa giusta, secondo le leggi del Sistema, è passare il resto della sua vita al fianco di Xander, il ragazzo al quale è stata abbinata, ma il suo cuore le dice che Ky è quello con il quale vuole stare, con il quale vuole condividere tutto. E qui vorrei davvero citare un filosofo greco, ovvero Gorgia (anche se più di un filosofo ha sviluppato questa tesi), che disse che il pensiero è altra cosa dalla realtà, infatti, ciò che pensiamo in modo razionale (con la testa), spesso non coincide con ciò che realmente sentiamo (con le emozioni).
    Spero che vi piaccia la mia interpretazione. Non vedo l'ora di leggere anche tutte le altre :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Curiosa l'interpretazione filosofica che è coerente alla vita di tutti i giorni. Studi per caso filosofia? Da quel poco che so, la filosofia spesso tratta temi di cui noi ora parliamo, ma che non sono nuovi. Come a dire che anche se ci sono nuovi pensieri, i grandi perchè restano gli stessi.

      Elimina
    2. Sì, la studio e la amo! E comunque hai ragione, tutto ciò che pensiamo e che crediamo che sia una nuova intuizione, in realtà è stata già pensata da qualche filosofo che ne ha fatto probabilmente una vera e propria tesi. Credo che tutti dovrebbero studiare un po' la filosofia o almeno approcciarsi a questa materia, perché apre davvero la mente.
      Ritornando alla poesia, ho letto anche la tua interpretazione e credo che tu abbia proprio ragione. Bisogna lottare per non essere omologati! Non dobbiamo essere una tonalità di grigio in mezzo ad altre macchie grigie. Al contrario, ognuno deve rappresentare un colore diverso. Solo così potremo esprimere a pieno noi stessi.

      Elimina
    3. Bellissima interpretazione, anche se la filosofia non ho mai avuto modo e tempo di approfondirla, credo da sempre che esista un continuum di pensiero tra quello che noi oggi crediamo frutto della nostra mente e quanto già affrontato in passato dai grandi pensatori. E chi di noi non ha mai dovuto lottare tra mente e cuore? :D

      Elimina
    4. Grazie Silvia. In effetti è vero, tutti prima o poi ci ritroviamo ad essere combattuti tra ragione e sentimenti. Quasi sempre sappiamo cos'è giusto fare, ma spesso c'è qualcosa dentro di noi che ci dice l'opposto. Se ci pensi, ci facciamo sempre un sacco di problemi per ogni cosa, ma in realtà, se non ci fossero le emozioni che contrastano il pensiero, quegli stessi problemi forse non li avremmo perché saremmo liberi di pensare oggettivamente.

      Elimina
    5. Non so dove scriverlo, quindi uso questo piccolo spazio per dirlo :)
      Lo sapevate che Dylan Thomas scrisse la poesia come dedica al padre che era morto? Non a caso lo cita negli ultimi versi, che secondo me racchiudono anche uno dei tanti significati della poesia, cioè che quando vogliamo qualcosa o qualcuno al nostro fianco è difficile lasciarlo andare, anche se sappiamo che deve andare così. E involontariamente, torno a chiudere il cerchio con quello che ho detto nella mia interpretazione, cioè, che anche se pensiamo in modo razionale, veniamo comunque condizionati anche da ciò che dice il nostro cuore.

      Elimina
    6. Grazie che l'hai precisato, mi chiedevo se il padre fosse il papà dell'autore o se invece fosse inteso in senso più ampio, cioè Dio. Ma trattandosi di vita e morte, può darsi che sia entrambe le cose. Hai ragione, se non ci fossero le emozioni potremmo pensare oggettivamente e quindi agire oggettivamente. Potremmo essere perfetti come nella Società della Condie, ma siamo umani, e chi vuole riununciare alle emozioni? :D

      Elimina
  8. 'non andartene docile' fa venir in mente anche a me la situazione attuale del nostro paese
    Non andartene docile perché non lascio il mio paese a morire per trovare un futuro altrove.
    Lotto per migliorare questa società scontrandomi ogni giorno con i 'chissenefrega', i 'si è sempre fatto così' e i 'combatti contro i mulini a vento'.
    Ma loro non mi avranno mai come vogliono loro: a costo di rialzarmi 1000 volte quando mi fanno cadere.
    Combatto per me, per mio figlio e per ognuno di noi.
    L'acqua creta distrugge i ponti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono super d'accordo con te :D

      Elimina
    2. Personalmente anche il fatto di andare in un altro paese è un "Non andarsene docili" perchè dovrebbe far pensare che si è stati costretti ad andare via. E la gente intorno inquietarsi ed allearsi. Se potessi lo farei pure io. Il bel "Non andarsene docili" qui sarebbe un bello schiaffo alla politica, una sorta di sciopero TOTALE a dire che vogliamo serietà e rigore anche ai politici non ai comuni mortali.

      Elimina

    3. ATTENZIONE SPOILER

      come Cassia torno nella Società per combatterla dall'interno!

      Elimina
  9. Appena ho letto questa poesia in Matched sono subito rimasta colpita dalla grande forza che trasmette. E' una poesia che incita a vivere la vita che noi vorremmo, a lottare per ciò che desideriamo, a combattere con tutte le nostre forze per far valere i nostri ideali, per realizzare i nostri sogni. Il mio verso preferito è "infuria, infuria contro il morire della luce" perchè dà proprio l'idea di una lotta furiosa, incita a battersi e a non lasciar morire la luce, la speranza, gli ideali che ognuno di noi porta dentro di sè. E' una poesia che ti invita ad affrontare qualsiasi difficoltà, per quanto grande essa sia. Ogni volta che la leggo mi vengono in mente gli atleti partecipanti alle paralimpiadi..molti, nella loro condizione, si sarebbero abbattuti, non avrebbero trovato il senso di una tale vita...invece loro, anzichè abbattersi, hanno deciso di lottare per realizzare il proprio sogno, per dimostrare che nulla può fermarti se non la tua mente...e di sicuro loro non se ne vanno docili.

    RispondiElimina
  10. Ok, qualche ora fa ho fatto il test... ora rispondo alla tua domanda!
    Per me questo è uno degli elementi più importanti della storia di Matched... Questa poesia raccoglie il messaggio del libro: di fare la propria strada, scegliere tu cosa vuoi fare nella vita!
    Non andartene docile è la poesia perfetta che si poteva abbinare al libro: oltre lo stile di Dylan Thomas è molto simile a quello di Ally Condie, cioè molto poetico, ma anche perchè questa "forza" che dà questa poesia, dando un messaggio chiaro e preciso: quello di non arrendersi mai, di non lasciare mai le cose a metà ma lottare!
    Questa poesia insegna a vivere la vita come la vogliamo noi, e non come lo vogliono gli altri, seguendo il nostro cuore <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo, dobbiamo essere noi a scegliere! NESSUNO può scegliere cosa sarà della nostra vita, perché altrimenti quale sarebbe il senso di vivere? Sarebbe come vivere la vita di un altro.

      Elimina
    2. Verissime entrambe le affermazioni!
      Purtroppo per un motivo o un altro ci omologhiamo. Però bisogna sempre essere se stessi, soprattutto nel privato. Lì nessuno ci deve mettere i piedi in testa!

      Elimina
  11. Ho scoperto questa poesia in un altro libro prima di Matched,Il diamante di Shakespeare che ho amato tantissimo.
    Per questo quando ho scoperto nel maggio del 2011 che Matched si basava su questa magnifica poesia ho capito che sarebbe stato il libro perfetto per me.Io conoscevo un'altra versione della poesia,che mi sembra sia quella nel libro e che adoro:

    Non andartene docile in quella buona notte,
    I vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
    Infuria, infuria, contro il morire della luce.

    Benché i saggi conoscano alla fine che la tenebra è giusta
    Perchè dalle loro parole non diramarono fulmini
    Non se ne vanno docili in quella buona notte,

    I probi, con l'ultima onda, gridando quanto splendide
    Le loro deboli gesta danzerebbero in una verde baia,
    S'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.

    Gli impulsivi che il sole presero al volo e cantarono,
    Troppo tardi imparando d'averne afflitto il cammino,
    Non se ne vanno docili in quella buona notte.

    Gli austeri, prossimi alla morte, con cieca vista accorgendosi
    Che occhi spenti potevano brillare come meteore e gioire,
    S'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.

    E tu, padre mio, là sulla triste altura maledicimi,
    Benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
    Non andartene docile in quella buona notte.
    Infuriati, infuriati contro il morire della luce.

    So che non è molto diversa e che probabilmente è solo una versione più semplice,ma per me ha molto più significato.
    Sinceramente non so spiegare cosa mi trasmette esattamente la poesia,ma posso dire che è stato il testo che mi ha fatta crescere,che mi ha mostrato appieno la bellezza della poesia e che ha fatto di me quella che sono ora.Sono sempre stata affascinata da questa poesia ed è quella a cui tengo di più al mondo.Mi ha fatto capire che non si deve per forza restare negli schemi concepiti per noi,ma quando c'è qualcosa di molto importante bisogna lottare perchè potrebbe non tornare più e noi avremmo sempre il pensiero fisso di quella cosa così importante per noi che abbiamo perso perchè non avevamo il coraggio di lottare e di vivere
    la nostra vita nel migliore dei modi: come ce la scegliamo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il diamante di Shakespeare?! Non ho mai sentito parlare di questo libro, però se cita questa poesia (e poi adoro Shakespeare xD) dovrò leggerlo assolutamente!!xD

      Elimina
    2. Sarà simile, ma è incisiva uguale! ;-)

      Elimina
  12. Bellissima poesia. Secondo me l'autrice ha fatto una scelta giustissima ad inserire proprio questa nel suo romanzo. **
    Ogni parola mi sembra una lotta continua. Come se si dovesse nuotare dagli abissi verso la superficie, per raggiungere il sole. Si deve combattere per quel che è giusto. Combattere contro un destino imposto da altri. Anche se la morte è inevitabile, non bisogna andarsene docili. Ma lottare per la luce della vita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La metafora degli abissi è bellissima, anche perché si potrebbe ricollegare al fatto che nel romanzo sono ancora tutti immersi nell'oscurità (appunto, nel buio degli abissi) e non sono ancora a conoscenza dei piani del Sistema, non sono consapevoli della loro implicita schiavitù. Ma Cassia sta già lottando per riuscire a raggiungere quello che tu chiami sole, cioè la verità.

      Elimina
  13. QUesta poesia invita a combattere. Se la dovessi leggere rivolta a me penserei che dovrei lottare con le unghie e con i denti, dovrei fare di tutto per non farmi sottomettere e per far sì di non essere messa a tacere, non dovrei omologarmi al sistema ma far valere ciò in cui credo a costo di soccombere. Questo è l'inno della libertà e della lotta per essa, il simbolo di chi crede ancora nella propria identità unica, irripetibile e diversa dalle altre.

    RispondiElimina
  14. è una poesia bellissima! ho cercato il video in cui l'autore la recita ed è ancora più bella!
    un inno a non arrendersi e combattere, alla libertà.
    la parte che adoro di più è l'inizio: Non andartene docile, credo racchiuda al massimo l'intera essenza della poesia

    RispondiElimina
  15. Non mi piace essere banale ma, anche se l'hanno già detto tutti, questa poesia è davvero bellissima... detto da una che di poesia ne capisce poco! Non so perchè in genere sono distratta dalla musicalità dei versi al punto di perdermi il significato delle parole, ma in questo caso (forse grazie anche al contesto in cui l'ho scoperta, cioè il libro della Condie)il significato è proprio la prima cosa che mi ha colpita: un senso di ribellione e forza da cui non ho potuto distrarmi. Leggendola non posso fare a meno di vederci un incitamento a non farsi sopraffare da tutti gli ostacoli che ogni giorno troviamo sul nostro cammino, a non farsi tarpare le ali da tutti quelli che credono di darci consigli senza rendersi conto che gli unici che sanno davvero cosa conta davvero per noi, siamo solo NOI! La fine di quel lungo cammino che è la vita arriva inevitabilmente per tutti, ma non è mai troppo tardi per combattere per i propri sogni e i propri ideali... fino all'ultimo respiro non bisogna rinunciare alla speranza. Ecco questo è quello a cui mi fa pensare questa poesia, ed è sicuramente un messaggio positivo.
    Sdrammatizzando un po' sono proprio curiosa di sapere il risultato del test (l'ho fatto ben due volte per capire dove finiva il risultato e finalmente l'ho scoperto XD)... speriamo di non finire allo smaltimento rifiuti ;)

    RispondiElimina
  16. non andarsene docili......non lasciare che gli avvenimenti abbiano il soprafatto sulla tua vita, non restare ferma a guardare, non abbandonarti alla depressione, non guardare inerme lasciarti scivolare la vita fra le mani ...... la poesia mi fà pensare a non restare così: impassibile!!La poesia mi dice che bisogna sempre lottare per cercare di avere nella vita quello di cui si ha bisogno e nel momento dello sconforto anche le persone che hanno lottato tutta la vita per ottenere qualcosa, non devono fermarsi a pensare e citare le azioni positive che hanno fatto ma continuare a lottare fino alla fine, non arrendersi mai!scegliere sempre per se stessi, scegliere e non lasciare che gli eventi scelgano per te!questo è quello che fin ora è stata LA MIA vita, un susseguirsi di scelte senza mai girarmi indietro, non so se sono state tutte giuste ma LE HO FATTE IO!

    RispondiElimina
  17. Adoro questa poesia, mi delizia sempre con piccoli brividi lungo la schiena. Trovo che sia un inno che invita a non soffocare le urla, il bisogno di dire e fare ogni cosa senza riserve, fino al calar della luce ormai morente, perchè non è l'età che conta, ma l'intensità con cui ogni attimo della propria vita è stato vissuto. Infuria, non andartene docile, selvaggi, maledicimi, feriscimi... sono tutti termini così forti ed evocativi, così intensi da sentirne lo spessore sulla lingua, così potenti da avvertire una scossa lungo il corpo, circondati da un'aria esotica e a noi lontana, quasi ci sfiorasse appena, la storia di qualcuno distante anni da noi eppure così reale da essere viva anche adesso, immortale in ciascuna di quelle parole. La poesia stessa, in ogni sua parte, rappresenta la voglia di non andarsene docile, perchè quei versi non svaniscono, indelebili e intagliati nella mente, e sono la chiave principale del movimento, il fulcro della convinzione di ribelli che non hanno ceduto, che sono rimasti sul campo di battaglia senza arrendersi, fino alla fine. Come Cassia e Ky.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi hai davvero incantata con la tua interpretazione! Mentre la leggevo mi rendevo conto che pensavo anch'io tutte quelle cose.
      È vero: è incredibile anche solo pensare che una poesia scritta anni fa abbia ancora un effetto così vivo sui nostri sentimenti!
      Ed è anche vero che Dylan Thomas ha usato dei termini carichi di significato e che sono così forti che penetrano nella pelle come un tatuaggio.
      La frase finale del tuo commento, poi, mi ha colpito in particolar modo, perché in effetti Cassia e Ky non hanno lottato nel senso letterale del termine, ma l'hanno fatto comunque con i sentimenti, perché non volevano, anzi, non RIUSCIVANO a stare lontani.

      Elimina
  18. Uno dei motivi per cui amo tanto Matched è il fatto che grazie ad Ally Condie ho scoperto questa meravigliosa poesia. Sin dal primo momento in cui l'ho letta ne sono rimasta tremendamente colpita e lo sono tuttora!
    Le parole di Dylan Thomas colpiscono dritto al cuore, ti parlano di una battaglia interiore che ognuno di noi deve affrontare almeno una volta nella vita: la scelta di reagire o di subire. Sta a noi, giorno dopo giorno, decidere se vogliamo essere partecipi di quello che ci succede o se vogliamo rimanere spettatori impotenti, se vogliamo prendere in mano la nostra vita e fare le nostre scelte o se vogliamo che siano gli altri ad imporsi sopra di noi. E' un grido di guerra, un incitamento a non mollare mai, a non farsi travolgere dall'onda ma a nuotare, con tutte le nostre forze, a lottare per noi stessi e le nostre scelte, che devono essere nostre soltanto. "Non andartene docile", non rimanere impassibile a subire, combatti e non lasciare che il corso degli eventi ti sovrasti senza opporre resistenza. E' una scelta che spetta a noi e a noi soltanto: la scelta di vivere davvero o di limitarsi ad esistere.

    RispondiElimina