martedì 29 agosto 2023

Recensione: Un amore senza fine, di Scott Spencer

| Un amore senza fine, di Scott Spencer. Sellerio, € 18, pp. 624 |

Una casa brucia nella notte di Chicago. Intrappolate nelle fiamme ci sono cinque persone. Il ragazzo che ha lanciato il fiammifero le ha amate tutte. Per un po' è stato parte di quella famiglia accogliente, calorosa e progressista. Cosa l'ha spinto ad accendere la pira? Il cult di Scott Spencer prende avvio da un episodio violento. Non è la tormentata storia d'amore tra il “bad boy” e la ragazza della porta accanto che ci ha mostrato un film con Alex Pettyfer. Ma un'escalation di ossessione, destinata a bruciare in un eterno presente. Non aspettatevi flashback sugli inizi della relazione tra David e Jude. Non aspettatevi il candore prima della mancata tragedia. Denso, caotico, cupissimo, il romanzo è un thriller dei sentimenti che ricorda gli affanni dei libri ottocenteschi; di quelli con manicomi, rifugi di fortuna, eroine che muoiono d'amore. Questa volta il protagonista è un giovane uomo. Figlio di avvocati politicamente schierati, chiuso in un istituto esclusivo per scontate le sue colpe, David è un animale in gabbia. Anche una volta libero, si crogiolerà nella solitudine e nell'adorazione. Qual è il numero di telefono dei Butterfield? Jude gli ha forse scritto delle lettere? Perché gliele nascondono?

Quando avevo diciassette anni e obbedivo totalmente ai più solleciti comandi del cuore, mi allontanai dai cammini della normalità e nello spazio di un istante rovinai ogni cosa che amavo, così profondamente amavo.

Le sue domande angosciose diventano le nostre. E diventa nostra, a sorpresa, anche l'invidia che gli mostrano i personaggi secondari: quegli adulti che guardano con preoccupazione il suo struggimento, ma ripensano con malinconia alla giovinezza e ai palpiti lontani. C'è chi, pensando a David, ha voglia di innamorarsi nuovamente. E chi, incantato dalla pena e dell'estasi della sua storia, nel segreto della camera da letto ricerca l'orgasmo. Intanto, senza più una casa, la famiglia di Jade è alla deriva. Quella notte di fuoco ne ha rivelato ombre e fragilità; ha elargito loro una nuova coscienza. David, padrone della loro vita e, in molti casi, della loro morte, li ha annientati. Esiste perdono? È possibile tornare a quel tempo di vestiti coordinati, gesti plateali, abbagliante bellezza? Spencer firma un classico moderno scritto con la sontuosità di Nabokov. A ben vedere poverissimo di avvenimenti, è la lente di ingrandimento su un amore adolescente; su una psichedelia condivisa. Il clou è rappresentato da una chiacchieratissima scena di sesso lunga sessanta pagine, in cui religiosamente si mescolano corpo e sangue, sperma e mestruo. Non è di piacevole lettura. Ci sono quei romanzi che vorresti durassero per sempre. E quelli, invece, che termini con un profondo senso di liberazione. Un amore senza fine non ha maniglie antipanico. David - ragazzo interrotto, cannibale - ti divora non meno di Chalamet nell'ultimo Luca Guadagno. Lui e Jade, a fine lettura, non mi mancheranno. Ma non uscirò mai dalla loro orbita; il cuore stanco.

Il mio voto: ★★★★
Il mio consiglio musicale: Joy Division - Atmosphere 

4 commenti:

  1. Scena di sesso lunga 60 pagine....penso di avere già dato con 'La pianista ' , in quanto a crudezza, alcune pagine le ricordo ancora.
    Questo credo proprio non faccia per me. 👋

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    1. Invece sai che al tuo posto non lo escluderei? Sono tra le cinquanta pagine meglio scritte lette quest'anno.

      Come sono andate le letture estive? Io fortunatissimo. Ho amato Il gattopardo ad esempio. ❤️

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  2. 🤔 però hai scritto 'Non è di piacevole lettura'. Vedremo.....
    Tante letture, ti elenco le più belle:

    - La traversata notturna di Andrea Canobbio. Finalista allo Strega è il percorso a ritroso di un figlio sulle orme di un padre che lo aveva.... deluso. Libro autobiografico, location Torino.

    - V13 di Carrère libro potente, assolutamente da leggere.

    - Gli ultimi giorni di luce di Billie Scott graphic novel. Bello. Bello. Bello.

    e poi tanti altri....Il Gattopardo mai letto.👋

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    1. Rieccomi, Lory. Scusami, ma è un periodaccio, tra l'inizio delle attività didattiche e la ricerca disperata di una nuova sistemazione.
      Ho già segnato Canobbio, mentre Carrère letto soltanto con "I baffi" e purtroppo non apprezzato. Dovrò ritentare con altro per ricredermi: qui con me ho "L'avversario".

      In quanto a Scott Spencer: non è una piacevole lettura perché, per seicento pagine, si è nella testa deviata del protagonista. E si sta senz'altro scomodi. Però il coraggio del tutto è apprezzabile, e la prosa straordinaria (leggi anche soltanto la prima pagina, wow).

      Un abbraccio

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