sabato 22 luglio 2023

Recensione: Less a zonzo, di Andrew Sean Greer

Less a zonzo, di Andrew Sean Greer. La nave di Teseo, € 20, pp. 280 |

L'ho portato con me su un aereo per la Sardegna. L'ho letto su una sedia rossa, in un camping un po' hippy in cui tutti giravano seminudi. Non poteva che essere questo il destino di Less, che mi ha seguito fedelmente anche in un tour per le isole della Maddalena: andarsene a zonzo. Tornato in libreria con un secondo capitolo non necessario ma comunque godibile, il vincitore del Pulitzer ha ritrovato l'amore: non radici solide. Sorprendentemente temerario, lo scrittore omosessuale di Andrew Sean Greer abbandona il caratteristico completo blu e si fa crescere i baffi a manubrio. Guida un camper, ha un carlino al seguito, si mimetizza discretamente: lui che è sempre fuori fuoco, lui che anche a cinquant'anni suonati non smette di inseguire invano gioventù e bellezza. Questa volta, indebitato fino al collo, cerca di salvare casa e famiglia in un viaggio su ruote che lo porterà fino alle origini, in Delaware. Nel mezzo ci sono: un premio letterario da decretare, un'intervista a un capriccioso autore fantasy, un adattamento in chiave musical finanziato da un misterioso benefattore. E, soprattutto, l'ombra di un padre truffatore a cui il nostro eroe somiglia ogni giorno di più.

Vai a perderti da qualche parte, ti fa sempre bene.

Lo si comprende sin dall'incipit, ambientato al funerale di Robert, lo storico ex che per anni ha rappresentato il baricentro del protagonista: dovrà fare i conti con tutti gli uomini della sua vita. Da alcuni ha preso in prestito ambizioni, riti, nevrosi; da altri la sindrome di abbandono. E poi c'è Freddie, il compagno ritrovato nonché il narratore dell'intera vicenda, che gli giura amore al telefono ma è in cerca, intanto, della propria voce. C'è aria di crisi. La stessa crisi coinvolte anche gli Stati Uniti. Me Less, per fortuna, non è a disagio nel caos. Inetto memorabile nel suo candore, ape tardiva tormentata dai rimpianti, il protagonista si conferma un grande padrone di casa con i suoi modi alla Charlot. Poco importa se, a questo giro, le tappe sono meno accattivanti o i capitoli più lunghi. Strampalato eppure profondamente crepuscolare, il romanzo diverte fino alle risate: vedasi l'equivoco finale, o le interazioni del protagonista in un goffo tedesco (che sembra, in traduzione, sardo). Ma scorre vita vera, vita piena, soprattutto nelle preziose riflessioni esistenziali tra una tappa e l'altra. In attesa del perdono, o di un uragano: l'unico in grado di spazzare via traumi infantili e adolescenze mai vissute?

Il mio voto: ★★★
Il mio consiglio musicale: Zac Brown Band - From Now On

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Questo sequel? Questo commento? Questa risposta con una settimana di ritardo? Nel dubbio, un saluto e buone letture.

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