Buongiorno,
amici! Rieccomi, oggi, con la recensione di un altro romanzo finito
in settimana. Era sul mio scaffale da un po', ma la trama identica ad
altre e alcune recensioni negative mi avevano fatto passare la
voglia. Grazie a Miki (qui) e Silvia (qui) mi sono
deciso. A loro è piaciuto, ed è piaciuto anche a me. E non solo
perché ero stressato, penso, e avevo bisogno di qualcosa di soft.
Hopeless – ribatezzato
da noi Le coincidenze
dell'amore: perché?! - è
sicuramente il miglior new adult che mi sia capitato di leggere.
Sapete che il genere non è tra i più complessi, quindi non
aspettatevi dalla Hoover una complessità tirata fuori dal cilindro.
Lei scrive bene, delinea le fattezze di due bei protagonisti, scuote
con una parte finale decisa e forte. Mi è bastato. Pienamente
soddisfatto. Per questa settimana penso sia tutto. Ho altri due libri
da leggere da cima a fondo e, mercoledì, ho l'ennesimo esame. Dài,
alla prossima. Buona lettura e buon weekend, M.
E restiamo così, in perfetto silenzio, per quella che sembra un'eternità non abbastanza eterna.
E restiamo così, in perfetto silenzio, per quella che sembra un'eternità non abbastanza eterna.
Autrice:
Collen Hoover
Editore:
Leggereditore
Numero
di pagine: 378
Prezzo:
€ 12,00
Sinossi:
Meglio
una verità che lascia senza speranza o continuare a credere nelle
bugie? Sky non ha mai provato il vero amore: ogni volta che ha
baciato qualcuno, ha solo sentito il desiderio di annullarsi, nessuna
emozione, nessuna dolcezza. Ma quando Sky incontra Holder, ne è
subito affascinata e spaventata insieme. C'è qualcosa in lui che fa
riemergere quello che lei aveva spinto nel profondo della sua anima,
il ricordo di un passato doloroso che torna a turbarla. Sebbene sia
determinata a starne lontano, il modo in cui Holder riesce a toccare
corde del suo cuore, corde che nessuno riesce neppure a sfiorare, fa
crollare le difese di Sky. Il loro legame diventa sempre più
intenso, ma anche Holder nasconde un segreto, che una volta rivelato
cambierà la vita di Sky per sempre. Soltanto affrontando
coraggiosamente la verità, senza rinunciare all'amore e alla fiducia
che provano l'uno per l'altra, Holder e Sky possono sperare di curare
le loro ferite emotive e vivere fino in fondo il loro rapporto.
La recensione
I libri che non leggo immediatamente hanno una storia tutta loro.
Perché sì, ci sono quei romanzi che subito entrano nella mia libreria,
ma poi restano lì, a prendere polvere, mentre io aspetto chissà
cosa. Un segno, una punta d'ispirazione, una parola buona. Questo il
destino di Le coincidenze dell'amore. Arrivato per posta
questo inverno, è stato liberato dal suo plico, sfogliato di
sfuggita, imprigionato tra due volumi, come al centro di un sandwich
di piume di carta. Il suo dorso azzurro, semplicissimo, non mi
chiamava. C'erano state recensioni piene d'entusiasmo, all'inizio; poi erano arrivate quelle negative. La stessa cosa era successa
l'estate precedente, con Tutto ciò che sappiamo dell'amore,
altro romanzo di Colleen Hoover. C'era chi ne parlava benissimo, chi
ne parlava malissimo. Visto che non era nemmeno il mio genere, perché
leggerlo e stroncarlo così, gratuitamente? Tanto, non aveva fatto
impazzire, spesso, nemmeno chi di new adult vivrebbe. Figuriamoci
quali speranze avevo io, che il new adult lo leggo, ma quando ho
bisogno di rilassarmi; che il new adult lo leggo, eppure continua ad
avere sfumature che mi sfuggono. Non ne afferravo il
senso. Afferravo. All'imperfetto...? La Glines ci aveva sommersi,
infatti, di volgarità; la McGuire aveva firmato una storia alquanto
innocua, ma riciclata fino allo sfinimento e allo stremo delle forze;
la McGarry – a modo, educata come poche – sapeva abilmente
intrattenere con protagonisti che, non andando mai oltre i
limitivi, piacevano proprio per la loro purezza incontaminata.
Questi ho letto. Alcuni imbarazzanti, altri carini ma senza grinta.
Abbonati a quelle tre stelle che tanto odio e che, ultimamente, mi
trovo a distribuire più di quanto voglia. Ho ripescato Le
coincidenze dell'amore dal
mucchio, in cerca di qualcosa di leggero. Infradito ai piedi, la
scrivania piena dei libri della mia cara sessione estiva, un gelato
dopo cena, una storia rilassante sul bordo del letto. La stessa
routine, gli stessi gesti, la stessa pace in formato tascabile. A me
basta poco. Con me, funziona. I personaggi della Hoover, con le loro
storie appassionanti, mi hanno fatto compagnia nei miei frenetici
giorni di ripasso, in vista del primo esame di giugno. La sera prima
leggevo di loro ed ero meno preoccupato del solito. Ho spento la
luce. Sono andato a dormire che sorridevo ancora, per qualche battuta
particolarmente riuscita; per la spigliatezza del tutto. L'esame, il
lunedì successivo, è andato bene. Buon segno. A me Hopeless
è piaciuto, in effetti. Chiamiamolo così, con il titolo originale.
“Hope”, parola bellissima, spezzata da un suffisso che indica
un'assenza. Una mancanza brutta. E' un titolo che ha senso, che trova
un significativo e toccante perché come in quel film pieno di
tatuaggi e sofferenze che si chiama Alabama Monroe.
Nell'ultima sequenza, la macchina da presa inquadrava quelle due
parole: una scritta d'inchiostro sul petto che aveva un messaggio che
faceva salire i brividi a fior di pelle. Nel romanzo, l'inchiostro
macchia il braccio del protagonista come un memento incancellabile,
invece. Non lo sappiamo ancora, ma gli ricorda quello che ha perduto
e le persone che ha deluso. Quella della Hoover è la delicata e
forte storia del ragazzo senza speranza e della ragazza senza cuore:
Holder e Sky. Due ragazzi atipici, due protagonisti intensi, che
hanno troppi particolari, troppi dettagli, per risultare piatti. La
storia sembrerebbe la stessa. Ma è la stessa. A lungo, non mi ha
attirato proprio per quello. La ragazza che non sa lasciarsi andare,
il bad boy che le insegna ad amare e ad essere amata. Il punto è uno. E' necessario che a raccontarti la storia sia lei, Sky.
A modo suo. Ha sarcasmo, autoironia, una lingua tagliente. E' una ragazza diversissima da quella che immaginavo. Una contraddizione che accetti e comprendi: lei è così. Bacia tutti, ma non fa l'amore con nessuno. Ha tutta una schiera di ragazzi che, pur vantandosi del contrario, non le hanno mai infilato una mano sotto la T-Shirt e non l'hanno mai portata a letto, nelle loro stanze piene di poster di giocatori di pallone e calzini sporchi. Ha la fama di “quella facile”. Le ragazze della sua scuola le danno della poco di buono, le lasciano commenti volgari sui post-it, la bersagliano con nomignoli osceni. Anziché mostrarsi patetica, lei è orgogliosa della sua diversità. E ride. Della loro mancanza di fantasia, della loro sintassi da prima elementare, delle idiozie da oche giulive che sparano a mensa. Non importano le voci di corridoio. Dei baci ama il senso di annullamento totale e le cucchiaiate di gelato al cioccolato che vengono dopo, quando la sua amica Six fa capolino della finestra della sua stanzetta, come in una puntata di Dawson's Creek. Si scambiano confidenze, sghignazzano, si prendono per i fondelli perchè Sky, probabilmente, non sa neanche cosa sia, Dawson's Creek. Lei vive fuori dal mondo. Non ha la televisione, il computer, il cellulare. Vive in pieno 2012, ha quasi diciotto anni, una mamma vegana nonchè nemica giurata della tecnologia. Sa di essere stata adottata, ma non ne fa un dramma. Al posto di dare feste, “quando i gatti non ci sono”, lei inforna biscotti in quantità industriale. Sono due le tipologie di star femminili nel mondo del new adult: le ragazze sveglie e quelle che dormono; quelle provocanti e seducenti e quelle noiose che si scoprono bellissime nel corso di un'estate. Stupisce il vedere Sky al di fuori di queste categorie standard. Lei non è né l'una, né l'altra cosa. Lei è l'una e l'altra cosa insieme. E' difettosa e speciale. Fatta a modo suo. Durante il primo giorno di scuola, perde la sua migliore amica – che vola dall'altra parte del mondo - e incontra il suo nuovo migliore amico, che è mormone, ma inizia a fare quello che gli pare "la mattina in cui si sveglia gay".
Trova Dean Holder, e qualcuno con cui correre. Il solito ragazzo da romanzo sentimentale: bello, allergico alle magliette, con una fama losca. La differenza sta nel fatto che si divertono come matti loro. Come bambini piccoli. Si punzecchiano, si piacciono e si tentano, si impongono di non darsi nemmeno un bacio se l'amore non verrà. La ragazza senza cuore inizia a sentire. Sente le farfalle nello stomaco sfarfallare, come fossero i sintomi di un temibile virus intestinale. Sviene letteralmente ai piedi di lui, cade sul sedere e si fa portare sulla soglia di casa in braccio, come una sposa imbranata. Si danno baci in tutte le posizioni possibili, giocano al gioco delle prime volte. Quella protagonista – che odia i regali e le persone che piangono, conta le stelle a voce alta e fa brutti sogni – ama e ricorda. La prima parte la divori e ridi di gusto. Ha una leggerezza che ti rende leggero. Un caratterino niente male, una malizia per nulla volgare. Ma Holder a due facce, Sky ha due storie, Hopeless ha due volti. La prima metà ha i colori della speranza e della positività che porta: un giallo sole carico, l'effervescenza di un bagno al mare. La seconda scuce i fili che tengono chiuse le ferite, dischiude le porte del passato. Abbassa maniglie che non vorresti si abbassassero. Assenza, mancanza. Il dramma irrompe e non dà fastidio. I toni brillanti delle prime centocinquanta pagine si fanno malinconici e tristi, ma senza forzature. Il mio essere cinico odia cose simili: sono allergico al melò. Eppure l'intreccio cambia, le rivelazioni e gli strilli aumentano e io non penso a una chiassosa "tragedia napoletana". Elementi così diversi stanno sorprendentemente bene. Nella stessa storia, sullo stesso braccio. I temi diventano scomodi e qualche brivido – di negazione, di disgusto, di passione – ti scuote. L'umanità è perversa, la perdita della verginità è un cancellino magico per spazzare via l'odio, una doccia insieme è un modo per piangere e confondere la lacrime con l'acqua, guardarsi nudi negli occhi nudi, lavarsi via il sangue dai capelli. Alcune frasi sono retoriche. Belle, ma da romanzo. Irrealistiche. Ti concentri sul fatto che siano belle e la sincerità di alcune scelte elimina l'insincerità di altre, generalmente. Nel suo genere imperfetto, Le coincidenze dell'amore è un romanzo imperfetto, pienissimo e carico. Convincente e coinvolgente. Studiato, ma la cosa per me non è un difetto. Assolutamente. I capitoli sono costruiti secondo un piano, la storia sa dove partire e sa dove finire. E l'autrice stessa è una che sa: come colpire, come dire le solite cose in modo insolito. Il segreto è l'emozione. Lei emoziona, nel suo piccolo, in tutti i sensi possibili. Sorridi e leggi di Sky che riceve in regalo un e-reader e lo scambia per una strana tv, o di lei che – al mercatino delle pulci – mette le mani su due saliere a forma di intestino tenue e crasso. Ridi e leggi ancora di lei, alle prese - questa volta - con gli Sms e con quella strana cosa che sono le abbreviazioni (“Lol? Cosa diavolo vorrebbe dire? Litighiamo o limoniamo?”). Ti intenerisci e la vedi con Holder guardare le stelle, stesa a terra, e con i mignoli intrecciati stretti. Tra amore e possesso, affetto e desiderio, i protagonisti sono due adolescenti che tentano di capire chi sono e che cosa provano l'uno per l'altra. Si vivono, prima di amarsi. Io li ho vissuti.
A modo suo. Ha sarcasmo, autoironia, una lingua tagliente. E' una ragazza diversissima da quella che immaginavo. Una contraddizione che accetti e comprendi: lei è così. Bacia tutti, ma non fa l'amore con nessuno. Ha tutta una schiera di ragazzi che, pur vantandosi del contrario, non le hanno mai infilato una mano sotto la T-Shirt e non l'hanno mai portata a letto, nelle loro stanze piene di poster di giocatori di pallone e calzini sporchi. Ha la fama di “quella facile”. Le ragazze della sua scuola le danno della poco di buono, le lasciano commenti volgari sui post-it, la bersagliano con nomignoli osceni. Anziché mostrarsi patetica, lei è orgogliosa della sua diversità. E ride. Della loro mancanza di fantasia, della loro sintassi da prima elementare, delle idiozie da oche giulive che sparano a mensa. Non importano le voci di corridoio. Dei baci ama il senso di annullamento totale e le cucchiaiate di gelato al cioccolato che vengono dopo, quando la sua amica Six fa capolino della finestra della sua stanzetta, come in una puntata di Dawson's Creek. Si scambiano confidenze, sghignazzano, si prendono per i fondelli perchè Sky, probabilmente, non sa neanche cosa sia, Dawson's Creek. Lei vive fuori dal mondo. Non ha la televisione, il computer, il cellulare. Vive in pieno 2012, ha quasi diciotto anni, una mamma vegana nonchè nemica giurata della tecnologia. Sa di essere stata adottata, ma non ne fa un dramma. Al posto di dare feste, “quando i gatti non ci sono”, lei inforna biscotti in quantità industriale. Sono due le tipologie di star femminili nel mondo del new adult: le ragazze sveglie e quelle che dormono; quelle provocanti e seducenti e quelle noiose che si scoprono bellissime nel corso di un'estate. Stupisce il vedere Sky al di fuori di queste categorie standard. Lei non è né l'una, né l'altra cosa. Lei è l'una e l'altra cosa insieme. E' difettosa e speciale. Fatta a modo suo. Durante il primo giorno di scuola, perde la sua migliore amica – che vola dall'altra parte del mondo - e incontra il suo nuovo migliore amico, che è mormone, ma inizia a fare quello che gli pare "la mattina in cui si sveglia gay".
Trova Dean Holder, e qualcuno con cui correre. Il solito ragazzo da romanzo sentimentale: bello, allergico alle magliette, con una fama losca. La differenza sta nel fatto che si divertono come matti loro. Come bambini piccoli. Si punzecchiano, si piacciono e si tentano, si impongono di non darsi nemmeno un bacio se l'amore non verrà. La ragazza senza cuore inizia a sentire. Sente le farfalle nello stomaco sfarfallare, come fossero i sintomi di un temibile virus intestinale. Sviene letteralmente ai piedi di lui, cade sul sedere e si fa portare sulla soglia di casa in braccio, come una sposa imbranata. Si danno baci in tutte le posizioni possibili, giocano al gioco delle prime volte. Quella protagonista – che odia i regali e le persone che piangono, conta le stelle a voce alta e fa brutti sogni – ama e ricorda. La prima parte la divori e ridi di gusto. Ha una leggerezza che ti rende leggero. Un caratterino niente male, una malizia per nulla volgare. Ma Holder a due facce, Sky ha due storie, Hopeless ha due volti. La prima metà ha i colori della speranza e della positività che porta: un giallo sole carico, l'effervescenza di un bagno al mare. La seconda scuce i fili che tengono chiuse le ferite, dischiude le porte del passato. Abbassa maniglie che non vorresti si abbassassero. Assenza, mancanza. Il dramma irrompe e non dà fastidio. I toni brillanti delle prime centocinquanta pagine si fanno malinconici e tristi, ma senza forzature. Il mio essere cinico odia cose simili: sono allergico al melò. Eppure l'intreccio cambia, le rivelazioni e gli strilli aumentano e io non penso a una chiassosa "tragedia napoletana". Elementi così diversi stanno sorprendentemente bene. Nella stessa storia, sullo stesso braccio. I temi diventano scomodi e qualche brivido – di negazione, di disgusto, di passione – ti scuote. L'umanità è perversa, la perdita della verginità è un cancellino magico per spazzare via l'odio, una doccia insieme è un modo per piangere e confondere la lacrime con l'acqua, guardarsi nudi negli occhi nudi, lavarsi via il sangue dai capelli. Alcune frasi sono retoriche. Belle, ma da romanzo. Irrealistiche. Ti concentri sul fatto che siano belle e la sincerità di alcune scelte elimina l'insincerità di altre, generalmente. Nel suo genere imperfetto, Le coincidenze dell'amore è un romanzo imperfetto, pienissimo e carico. Convincente e coinvolgente. Studiato, ma la cosa per me non è un difetto. Assolutamente. I capitoli sono costruiti secondo un piano, la storia sa dove partire e sa dove finire. E l'autrice stessa è una che sa: come colpire, come dire le solite cose in modo insolito. Il segreto è l'emozione. Lei emoziona, nel suo piccolo, in tutti i sensi possibili. Sorridi e leggi di Sky che riceve in regalo un e-reader e lo scambia per una strana tv, o di lei che – al mercatino delle pulci – mette le mani su due saliere a forma di intestino tenue e crasso. Ridi e leggi ancora di lei, alle prese - questa volta - con gli Sms e con quella strana cosa che sono le abbreviazioni (“Lol? Cosa diavolo vorrebbe dire? Litighiamo o limoniamo?”). Ti intenerisci e la vedi con Holder guardare le stelle, stesa a terra, e con i mignoli intrecciati stretti. Tra amore e possesso, affetto e desiderio, i protagonisti sono due adolescenti che tentano di capire chi sono e che cosa provano l'uno per l'altra. Si vivono, prima di amarsi. Io li ho vissuti.
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Maroon 5 – She Will Be Loved
Bella recensione! Traspare tutto il tuo entusiasmo per questo libro. L'ho letto anche io qualche mese fa.. E da quando l'ho letto ho chiuso definitivamente tutti i New Adult perché sono rimasta traumatizzata. Purtroppo non mi è piaciuto affatto, sono una di quelle che l'ha odiato. Mi ha lasciato un senso di rabbia, di ingiustizia. L'ho trovato poco credibile e Holder a dirtela tutta non l'ho digerito. Sono la solita pecora nera ._.
RispondiEliminaInfatti ricordo la tua recensione! Ma no, ho visto che non sei l'unica, sai? Sono passato a leggere la tua recensione, ieri: anche la parte "spoilerosa". Capisco che vuoi dire, però non so... Io ho trovato tutto estremamente convincente. Poi - con le sue sfuriate varie - ha un che di teatrale che mi piace troppo. L'ho trovato molto adulto, considerato il genere non proprio maturissimo.
EliminaIo l'ho amato, ma questo già lo sai. Basta dire che dopo averlo letto in versione e-book, l'ho acquistato cartaceo (trovandolo nello scaffale della "Letteratura Erotica" -__-") perché avevo bisogno di averlo.
RispondiEliminaRecensione splendida, come sempre, mi hai emozionata e mi hai fatto rivivere la storia.
Dopo Hopeless ho letto anche "Tutto ciò che sappiamo dell'amore" che ho trovato carino ma per nulla paragonabile a questo.
Ora sono in attesa del seguito, o meglio della versione di Holder, Losing Hope, che dovrebbe uscire a breve, avida di conoscere i suoi pensieri, la sua storia e quella di sua sorella.
Grazie Miki :)
EliminaIo non so se il secondo lo leggerei subito, però sicuramente lo metterò in lista, quando sarà.
Mik questa recensione è davvero meravigliosa!
RispondiEliminaPersonalmente ho anato da morire questo libro, ogni sua singola parola. I protagonisti hanno una storia e sono unici nel loro genere e mi sono venuti i brividi quando si scopre la verità. Incredibilmente emozionante, dopo sette libri direi che per me la Hoover è una certezza assoluta. Ogni volta una storia d'amore che è sempre diversa dalla precedente ma ugualmente intensa, se non di più.
Quest'estate/autunno uscirà il seguito, Losing Hope, in Italia. Ti consiglio davvero di non perdertelo perché merita più del primo! :)
Perfetto!
EliminaGrazie, Frannie :)
Concordo con tutto quello che hai scritto dalla prima all'ultima parola. Questo libro di New adult ha solo l'etichetta attaccata ma è certamente è una storia diversa ed il suo titolo Hopeless racchiude in pieno la storia di questi due ragazzi, a distanza di mesi anche io sento le farfalle nello stomaco ripensandoci! Lo sai che per la mi recensione avevo scelto la stessa tua immagine, quella dei mignoli incrociati? =)
RispondiEliminaAh, davvero? Io ce l'ho sul pc da secoli, in realtà. Mi serviva l'occasione giusta per inserirla. Se non sbaglio, l'ho usata - tempo fa - anche come copertina per una compilation :)
EliminaMik, la smetti di farmi cambiare idea? Ero già felicemente convinta di non leggere questo libro e tu che fai? spari una recensione così... non si fa ;)
RispondiEliminaps.in bocca al lupo per gli esami
Chiedo perdono, Alessandra!
EliminaCrepi il lupo ;)
"Si vivono prima di amarsi" questa è la Hoover le sie storie sono vere, sono vive ❤
RispondiEliminaIo la adoro, ma questo già lo sai.
Bellissima recensione Mik :)
Grazie, Susi :-D
EliminaIo l'avevo abbandonato dopo qualche capitolo. Proverò a riprenderlo quando avrò bisogno di un libro leggero allora :)
RispondiEliminaLeggero, ma non troppo. La seconda parte è bella tosta, per la tematica trattata.
EliminaBellooo, sono felice che ti sia piaciuto, pure io pensavo alle puntate di Dawson's Creek mentre lo leggevo **
RispondiEliminaQuesta recensione mi ha fatto proprio rivivere le emozioni del romanzo. Sì, sì, bello bello, fossero tutti così i new adult!
Concordo pienamente con te! Anche Oltre i limiti non era brutto, ma era troppo... pulito. Era uno young adult, diciamolo: continuo a dire che aveva più un suo perché la nostra versione. Che stile, ragazzi. Che stile!
EliminaEcco, io salvo anche Oltre i Limiti, ma la Hoover di Hopeless in effetti mi ha emozionata di più (La Hoover di Tutto Ciò CHe Sappiamo dell'Amore invece per niente... l'avrà scritto la gemella cattiva separata alla nascita, o non si spiega xD).
EliminaMhh... mi dispiace dirlo ma i new adult validi finiscono qua °___° almeno per ora!
Sai che nemmeno il Disastro mi è dispiaciuto, ma all'epoca mi drogavo. :3
EliminaIl bello dei libri è che ognuno ci legge ciò che sente e che vuole. Indubbio che l'autrice sappia scrivere e che il romanzo avesse una struttura precisa. Io non l'ho amato particolarmente, forse perchè in certi punti mi è sembrato forzato, ho amato la Hoover più in "Tutto ciò che sappiamo dell'amore" ma la tua recensione è veramente bella. Complimenti :D
RispondiEliminaGrazie, Alexa! Quando i libri dividono, sono sempre curioso. Miki - in un commento più su - mi dice che, invece, l'altro non l'ha convinta. Vedrò più in là, ché uno ogni tanto va bene, altrimenti poi mi annoio troppo ;)
EliminaIo, dopo aver letto e amato Tutto ciò che sappiamo dell'amore, ho deciso di leggere anche questo. Inizialmente mi piaceva tantissimo, giuro che in alcune parti mi sono anche emozionata. Poi invece il finale mi ha deluso. Non so nemmeno io il perché. Forse perché tutto sembrava così tragico, boh.
RispondiEliminaIl significato di Hopeless è fantastico! Avevo le lacrime!
Comunque bella recensione, mi hai fatto venir voglia di rileggerlo!!
Grazie, Giusy! Ma che strana questa storia. Chi ha apprezzato il primo, ha odiato questo, ahahahah :D
EliminaBellissima recensione Mick, come sempre. Mi hai rimandato indietro di qualche mese e leggendo le tue parole sono stata invasa nuovamente da quell'ondata di emozione che la Hoover mi aveva suscitata. Una storia drammatica, romantica, divertente e decisamente tenera, capace di sciogliere anche un cuore di ghiaccio.
RispondiEliminaCome il mio. Okay, diciamolo... Il mio è un Polaretto, al limite.
EliminaChe buoni! :-P
Complimenti, una recensione meravigliosa che mi ha fatto rivivere tutte le emozioni che ho provato nel leggere il libro! <3
RispondiEliminaGrazie, Maria :)
EliminaL'avevo scartato perchè il new adult non è proprio il mio genere, ma questo mi hai fatto venire voglia di leggerlo >__<
RispondiEliminaA me di solito i new adult fanno involontariamente ridere. Questo devo dire che l'ho apprezzato parecchio. Fa ridere dove deve, ma affronta temi "grossi" nella seconda parte. Poi è intuibile la svolta finale, ma il tutto è strutturato bene. Cioè, al contrario degli altri libri del genere, non mi ha dato l'impressione di essere stato scritto e pensato nello stesso pomeriggio! :P
EliminaSono contenta che il primo esame sia andato bene e in bocca al lupo per il prossimo, Mik!
RispondiEliminaLa Hoover al momento è al top della mia classifica autrici per il genere, no a me la Glines non è piaciuta per quanto ci abbia provato, la McGuire è peggiorata con i seguiti del disastro e la Hoover mi ha salvato il genere. Io di lei ho letto solo pareri positivi (per fortuna) e Tutto ciò che sappiamo dell'amore mi è piaciuto moltissimo tanto che ho dovuto staccare prima di prendere Le coincidenze dell'amore (anche la mia copia aveva fatto la fine sandwich) ma quando è giunto il suo momento l'ho divorato.
Questa estate, Cristina, lo recupero. Con gli esami, ho capito che "funziona". :)
EliminaDopo aver letto la è recensione ho ascoltato quella canzone ed...è bellissima *__* se anche il libro è cosi intriso di emozioni devo leggerlo davvero *___*
RispondiEliminaSì, proprio bella She Will Be Loved. Aspettavo giusto l'occasione giusta per riproporla sul blog :)
EliminaBellissima recensione, Mik... E bellissima la canzone che hai scelto :)
RispondiEliminaDella Hoover ho letto solo Tutto ciò che sappiamo dell'amore, e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa! Ottima caratterizzazione dei personaggi e interessante il ruolo che lo Slam "ricopre" in questa storia :)
Ciao, Aria, e bentornata! Felice di sapere che è piaciuto anche a te, il precedente.
Elimina:)
Tengo d'occhio il tuo blog da un po' .Se posso azzardare un suggerimento di lettura e poi di recensione ti spiffero il titolo "Un inverno a Zerolandia" di Paola predicatori
RispondiEliminaLo cercherò, grazie.
EliminaMik questa recensione è veramente splendida! Mi sono commossa *-* sai sempre come colpire con le parole e anche questa volta ci sei riuscito. Se non avessi già letto e amato Hopeless mi avrei convinta a leggerlo, sicuramente. Io ho adorato anche Slammed, adoro la Hoover proprio e quando ne sento il bisogno mi piace perdermi in libri così. Grazie per questa bella recensione :*
RispondiEliminaMa grazieee :3
EliminaUno dei libri più belli che io abbia letto nel 2013 , consiglio anche un altro libro della Colleen Hoover "Tutto ciò che sappiamo dell’amore" l'autrice riesce da una trama semplice a creare personaggi e trame molto intense , che ti portano a emozionarti come non mai ....speriamo che qualche editore porti tutti i suoi racconti in italia invece di essere sommersi da trilogie erotiche di bassa lega.
RispondiEliminaSperiamo, sì!
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