Titolo:
Il bacio della morte.
Autrice:
Marta Palazzesi
Editore:
Giunti Y
Numero
di pagine: 383
Prezzo:
€ 12,00
Data
di pubblicazione: 16 Gennaio 2013
Sinossi:
Thea è una ragazza di diciotto anni, irriverente, simpatica e
ribelle. E ha il potere di creare i sogni, un dono raro, ereditato da
suo padre, un potentissimo Incubus armeno. In un favoloso palazzo ai
confini della Romania, Thea e i suoi compagni vengono addestrati
duramente per combattere gli Azura, spietati Demoni del sottosuolo. E
Thea si destreggia molto bene nei combattimenti così come la sua
migliore amica Serena, la bellissima figlia di Andreas Grigor, il
Signore del Palazzo. Le due ragazze sono inseparabili fin
dall'infanzia e insieme sognano di sconfiggere i Demoni e magari, un
giorno, di innamorarsi di qualcuno di speciale. Ma quando dal nulla
arriva un guerriero misterioso e viene assegnato proprio a Thea come
compagno di allenamenti, la serenità della ragazza e quella di tutto
il Palazzo sono messe a dura prova. Damian è un affascinante
Succubus, con un oscuro e doloroso passato, e soprattutto è così
sexy che è davvero difficile concentrarsi... È l'inizio della
trilogia della "Casa dei Demoni", che si svilupperà in un
affascinante mosaico di avventure mozzafiato, personaggi
indimenticabili, incredibili colpi di scena, tradimenti, rivelazioni
e amori impossibili. E i protagonisti si troveranno a combattere non
solo con veri Demoni ma anche con quei demoni interiori che popolano
i cuori giovani e irruenti...
La recensione
Vi
dico la verità: a diciotto anni suonati, sono in una fase tardiva
dell'adolescenza in cui - sedendomi al computer con una finestra di
Word aperta davanti - le mie storie, i miei ricordi, le mie sensazioni
e tutto quello che conosco assumono, del tutto naturalmente,
sfumature fantasiose. Il mio liceo diventa, senza troppo sforzo,
un'antica abbazia medievale, la mia cotta di turno una ragazza da
salvare da un destino infelice, prof e compagni difficili da digerire
perfidi alchimisti o demoni. L'urban fantasy non mi ha ancora
stancato. No. Spero
sempre in sorprese che difficilmente arrivano, ma datemi una bella
copertina, una storia romantica e dai toni dark e, risparmiandomi magari la piaga di un triangolo amoroso di troppo, potete garantirmi
serate di letture piacevolissime, anche se lontane anni luce dalla
perfezione. Semplici, disimpegnate, ma ancora incredibilmente
d'effetto. Quando
Il bacio della morte, romanzo
d'esordio della simpatica Marta Palazzesi, è uscito, lo scorso
Gennaio, nelle nostre librerie, non mi sono lasciato coinvolgere
dall'entusiasmo e dal furore generali. Ne ho parlato, certo, ma
tenendomi lontano da conti alla rovescia e commenti entusiastici.
Felice per il successo di una nostra giovane scrittrice, ma
consapevole che, spesso, da grandi aspettative derivino delusioni
ancora più grandi. L'ho
letto, e senza lasciarmi condizionare. Senza pregiudizi e con tiepide
speranze a farmi compagnia. Una storia semplice, non ancora pronta a
sganciarsi dall'ombra imponente delle grandi saghe USA, ma certamente
carina. Il resto l'avrei scoperto solo leggendo. Se ci fossero stati
sviluppi positivi nel corso della lettura, bhe, sarebbero stati
certamente i benvenuti.
Nonostante questo, però, il romanzo è riuscito a deludermi ugualmente, posizionandosi al di sotto di aspettative già di per sé non altissime. E questo, purtroppo, mi è stato chiaro immediatamente. Tutto quello che di originale il primo volume della Casa dei demoni aveva da offrire, l'avevo già trovato, efficacemente descritto, nella quarta di copertina. Nella sinossi si legge del difficile rapporto tra Thea e i genitori, dei poteri “da incubo” del taciturno Damian, di pugnali, Azura e Mondi Sotterranei, ma in 383 pagine non ho trovato altro. Nessuna aggiunta, nessun approfondimento ad ampliare le discrete premesse iniziali. La storia semplicemente non tocca altri punti. Il bacio della morte, infatti, ruota attorno ad una sorta di trama-non trama. Apparentemente c'è, ma è di carta velina. Sottilissima, come una bandiera leggera e sbiadita, sventola stancamente tra amicizie, battute divertenti o mordaci, gelosie, sudati allenamenti, balli e capitoli decisamente troppo lunghi. Un punto forte della storia sono indubbiamente i dialoghi e l'inconsueta protagonista che li anima, rendendoli frizzanti, giocosi, brillanti e con la giusta dose di realismo e pepe.
Thea,
nonostante i suoi diciotto anni, è l'eroina più irresponsabile,
vivace e inconsapevole che si possa immaginare. Conscia dei suoi
lineamenti aggraziati e delle sue belle gambe, cammina meno ingobbita
e intimorita delle aspiranti Bella Swan; è un maschiaccio che,
nonostante una caratterizzazione non eccelsa, fa subito simpatia,
irritando piacevolmente per i suoi modi bruschi e per una
linguaccia a tratti velenosa e tagliente. Ambito vertice di un triangolo
sentimentale, è contesa dal ricco Alex – cugino della sua migliore
amica, Serena – e dal suo misterioso compagno d'allenamento –
Damian. Due belli che, come si dice, non ballano. La
cosa più fastidiosa, accanto a una trama molto scarna, è la
staticità delle ambientazioni, degne di una noiosa sitcom a basso
budget. I protagonisti si muovono davanti a uno sfondo fisso,
dettagliato e ampio quanto può esserlo la scenografia di carta pesta di una recita
della scuola materna. Abbiamo un castello, una palestra, giardini
vari, ma descriverne le forme e l'aspetto sembra un optional. Quasi
come se la fantasia avesse un limite da non superare e l'autrice
ristretti costi da rispettare per l'arredamento di regge e la cura di foreste
e boschi immersi nel cuore di una Romania mai liquidata con una tale
fretta. Se non fosse stato per il titolo e la cover, in tutta
sincerità, avrei avuto la sensazione che mi fosse finita tra le mani
la sceneggiatura di un episodio delle Winx o della serie più
recente (e deludente) del cartone Sabrina Vita da Strega. Non
posso esprimermi, inoltre, in merito ai paragoni con la serie di
Richelle Mead. Non l'ho letta, ma temo che il comprensibile
confronto non farebbero altro che andare a discapito del romanzo
della Palazzesi. Qui il pensiero delle serie fantasy più preziose
non mi ha sfiorato nemmeno, ma il paragone è sorto con i titoli,
forse, meno interessanti del genere: Switched, Wings,
Bleeding Love, Bacio Sacro. Lo
stile è lieve, senza sbavature, ma, se prima poteva considerarsi un
pregio, si dimostra in seguito troppo lieve... anche solo per lasciare
un piccolo segno. E mi vengono in mente Amabile Giusti, Dorotea De
Spirito, Barbara Baraldi e Bianca Leoni Capello, che, a storie
scritte sulla falsa riga di Twilight, avevano saputo dare
intensità, personalità, amore, forza. Mi
auguro che, maturando, la scrittura di Marta possa regalarci le
stesse cose. La strada che ha davanti, visto il suo esordio
tutt'altro che memorabile, non può che gradualmente migliorare. O almeno è quello che, di tutto cuore, mi auguro, per lei e per coloro che fedelmente la sostengono.Nonostante questo, però, il romanzo è riuscito a deludermi ugualmente, posizionandosi al di sotto di aspettative già di per sé non altissime. E questo, purtroppo, mi è stato chiaro immediatamente. Tutto quello che di originale il primo volume della Casa dei demoni aveva da offrire, l'avevo già trovato, efficacemente descritto, nella quarta di copertina. Nella sinossi si legge del difficile rapporto tra Thea e i genitori, dei poteri “da incubo” del taciturno Damian, di pugnali, Azura e Mondi Sotterranei, ma in 383 pagine non ho trovato altro. Nessuna aggiunta, nessun approfondimento ad ampliare le discrete premesse iniziali. La storia semplicemente non tocca altri punti. Il bacio della morte, infatti, ruota attorno ad una sorta di trama-non trama. Apparentemente c'è, ma è di carta velina. Sottilissima, come una bandiera leggera e sbiadita, sventola stancamente tra amicizie, battute divertenti o mordaci, gelosie, sudati allenamenti, balli e capitoli decisamente troppo lunghi. Un punto forte della storia sono indubbiamente i dialoghi e l'inconsueta protagonista che li anima, rendendoli frizzanti, giocosi, brillanti e con la giusta dose di realismo e pepe.
Il
mio voto: ★★
Il
mio consiglio musicale: Paramore - Decode
Ciao! Mi sono appena aggiunta ai tuoi follower :) Hai scritto una bella recensione, però non mi sono ancora convinta a leggere Il bacio della morte... Il (solito e onnipresente) triangolo amoroso e la trama "di carta velina" non mi fanno venir voglia di buttarmi a capofitto nella storia di Thea! Però l'autrice è italiana, e giovane peraltro, quindi magari una possibilità gliela concedo :D
RispondiEliminaCiao,
-Ale
Dire che non ti è piaciuto mi pare un eufemismo XD mi sa che rimanderò la lettura di questo libro...
RispondiEliminaOrmai pare che le recensioni negative stanno avendo la meglio su quelle positive perché tutti i lettori con una capacità critica si stanno facendo sentire.
RispondiEliminaCome al solito sei il dio delle recensioni, riesci a far trasparire i tuoi sentimenti e sensazioni: arrivi diritto al cuore, insomma :)
Non posso assolutamente dire nulla su questo romanzo, nonostante abbia letto tutte le recensioni che ho trovato.. ma non ho letto il libro e non credo lo farò.
Cavolo, che sgridata! XD Bravo Mik, la lettura delle tue recesioni non mi fa mai pentire di aver sprecato 5 minuti del mio tempo :)
RispondiEliminaMi sono collegato su facebook per vedere se fosse stata pubblicata la tua recensione di questo libro, e il mio sesto senso ha colpito ancora. Per ora posso dire che in gran parte sono d'accordo con te. :)
RispondiEliminaahia ahia ahia :D come mi avevi detto ecco qui una recensione da 2 stelline :)
RispondiEliminasei stato molto corretto ed educato ad esprimere un giudizio negativo, è giusto che sia cosi se un libro non ti ha entusiasmato o trasmesso emozioni.
Comunque resta , nonostante sia negativa, una bella recensione comunque, il tuo modo di esprimerti è sempre magnetico :)
Bella recensione! Hai espresso benissimo il concetto!
RispondiEliminaIo lo sto attualmente leggendo (l'ho iniziato da ormai una settimana) e sono una grandissima fan della serie di Richelle Mead... quindi già di per sé, il modo in cui la trama del Bacio sembra la trama dei primi tre libri della saga della Mead, non mi piace affatto. Ammetto di essere partita prevenuta nella lettura, ma proprio perchè ho letto la recensione di Isa dove spiega tutte le "coincidenze" e proprio non mi è andata già la cosa.
Comunque sia, togliendoci "ispirazioni" varie... il libro proprio lo trovo un po' insipido, non prende, non spinge a voler andare avanti e a sapere cosa succede e Thea la trovo davvero una bambina viziata... sempre che vuole fare a pugni - "se non stai zitta ti pesto di qua" "ora la ammazzo di la" - e pensa solo a se stessa :/
Una delusione comunque perchè avevo grandi aspettative da come il libro c'era stato dipinto!
Sono salva, non lo leggerò! ;P
RispondiEliminaP.S. non ho visto le ultime serie, ma adoravo Sabrina vita da strega!!!
Vedevo questo libro ovunque ed ero tentata di leggerlo, la tua recensione mi ha fatto cambiare un po' idea! Peccato per la colonna sonora dei paramore, sono uno dei miei gruppi preferiti :C
RispondiEliminaTi va di passare da me? Unisciti se vuoi :)
http://smell-ofbooks.blogspot.it/
Caro Mick...stavolta sei stato un po' cattivello!!!!
RispondiElimina...Se ripenso al tuo voto di Bleeding Love... Per me tra i due non c'è paragone!!!! (Gli ho dato due stelle io, che come sai, sono abbastanza di "manica larga", forse anche per via della mia natura "angelica" :-P )
In ogni caso sei sempre elegante e piacevole da leggere anche quando BASTONI! (...povera Marta! ^_^)
Nonostante tutto a me non è dispiaciuto e non so perchè mi fa ben sperare per il futuro! ...diamole una chance!!! bacio
Dovrei iniziarlo non appena finisco Stay, ma sinceramente non ne ho nessuna voglia!Adoro la Mead, ho letto e amato tutti i suoi libri e sono sicura che sarà una vera impresa leggere Il Bacio della morte!
RispondiEliminaBellissima recensione ;)
Bellissima recensione :)
RispondiEliminaHo letto la serie della Mead e mi è piaciuta moltissimo quindi, almeno per il momento, penso che metterò Il bacio della morte sempre più in basso nella mia wishlist.
Dato che ho cominciato a leggere L'accademia dei vampiri penso che continuerò con quella e leggerò il bacio della morte tra qualche mese quando tutto il clamore intorno si sarà placato. Mi piace molto il telefilm Sabrina, surreale ed ironico, sopratutto adoravo Salem e il cartone è quasi un insulto, capisco perfettamente quello che vuoi dire, l'ambientazione fa parte del romanzo ignorarla è un gravissimo errore perchè non ti permette di entrare nel libro e viverlo èienamente
RispondiEliminaOgni recensione negativa che leggo su questo romanzo lo fa slittare più in basso nella lista delle prossime letture... alla fine ci rinuncerò proprio e lo lascerò lì a prender polvere! Peccato!
RispondiEliminaCiao! Sono appena diventata una tua lettrice fissa. Ho scoperto da poche settimane i blog sui libri(in netto ritardo lo so) e il tuo mi piace molto. Ben fatto e ben scritto, complimenti! Avrei voluto farlo anche io diversi anni fa, ma ce ne sono così tanti e non credo di esserne in grado. Sono amante dei libri ovviamente e spero possano far parte anche del mio lavoro, essendo laureanda in Editoria e Pubblicistica. A presto :)
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