Pagine

giovedì 7 luglio 2016

Recensione: Il baco da seta, di Robert Galbraith (ossia, J.K. Rowling)

Se uno cerca amicizie durevoli e cameratismo senza riserve, deve entrare nell’esercito e imparare ad uccidere. Se invece vuole una vita di alleanze temporanee con gente uguale a lui, che gioisce di ogni suo fallimento, deve scrivere romanzi.

Titolo: Il baco da seta
Autore: Robert Galbraith
Editore: Salani
Prezzo: 12,90
Numero di pagine: 555
Sinossi: Londra. L'eccentrico scrittore Owen Quine non si fa vedere da giorni. Non è la prima volta che scompare improvvisamente, ma non è mai stato via così tanto tempo e la moglie ha bisogno di ritrovarlo. Decide così di assumere l'investigatore privato Cormoran Strike per riportare a casa il marito. Ma appena Strike comincia a indagare, appare chiaro che dietro la scomparsa di Quine c'è molto di più di quanto sua moglie sospetti. Lo scrittore se n'è andato portando con sé il manoscritto del suo ultimo romanzo, pieno di ritratti al vetriolo di quasi tutte le persone che conosce, soprattutto di quelle che ruotano attorno al suo mestiere. Se venisse pubblicato, il libro di Quine rovinerebbe molte vite: perciò sono in tanti a voler mettere a tacere lo scrittore... Ricco di colpi di scena, uno spaccato degli intrighi del mondo editoriale londinese, "Il baco da seta" è il secondo romanzo della serie che ha per protagonisti Cormoran Strike e la sua assistente, la giovane e determinata Robin Ellacott.

                                        La recensione
Nell'inverno di tre anni fa – a ricordarmelo con precisione, la mia famosa lista su Word -, avevo accolto con l'entusiasmo alle stelle e l'emozione di un bambino l'arrivo, in libreria, di Il richiamo del cuculo. Avevo fatto parecchia strada a piedi per acquistarlo e, al ritorno, mi ero fermato a mensa con un'amica, per cena: ogni tanto, tra una forchettata e l'altra, dovevo toglierlo dalla busta, rimirarlo, sfogliarlo un po'. “Tutta questa curiosità per un giallo?”, mi avevano chiesto, dando un'occhiata scettica alla copertina dal forte sapore gotico e, in cima, al nome di un autore mai incrociato prima. “E' zia J.”, avevo precisato, “è tornata, ma sotto falso nome. Si è travestita, pensa un po', da uomo; da investigatore privato”. Dopo l'addio a Harry Potter, segno indelebile per chi è stato bambino insieme a me, e un gioiello al vetriolo intitolato Il seggio vacante, l'autrice più famosa al mondo si mostrava, con un'attesa prova del nome, anche una delle più versatili. Un giallo all'inglese, un delitto perfetto, che non svelava le sue carte fortunate prima del colpo di scena finale. C'erano protagonisti che sarebbe stato un piacere grande incrociare ancora, il patinato mondo delle passerelle a far gola e, soprattutto, l'impareggiabile classe di una signora che, dietro un nome de plume, al di là di una lente d'ingrandimento, restava una sicurezza. Quello, a occhi chiusi. Dov'era finito il desiderio di ritornare in questa Londra labirintica, smarrito definitivamente l'invito a Hogwarts, al tempo dell'uscita di Il baco da seta, secondo capitolo di un brioso e cruento poliziesco british? Che ne è stato, tre anni dopo, della cieca fedeltà verso una seconda mamma? Annoiato dal suo forzato ritornare al punto di partenza (un sequel sul mago con la cicatrice a forma di saetta a teatro e, il prossimo Natale, Animali fantastici e dove trovarli) e infastidito, talora, da ruffiane cadute di stile (se la Hermione afroamericana non ci piace, a detta sua, siamo un branco di razzisti: mica fan delusi), io e la Rowling, infine, abbia conosciuto la temuta crisi di coppia: cose che capitano. Mi è sembrato saggio ritornare sui miei passi e fare ammenda, quando le librerie erano pronte ad accogliere il terzo giallo della serie: nel carrello, così, Il baco da seta e La via del male. Quanta era poca, però, la voglia di leggere quel tomo intermedio che, a detta di tutti, era il meno riuscito: potevo forse imbrogliare e saltare direttamente al terzo? 
A sorpresa, anche se parlare di sorpresa è un'esagerazione quando la prosa vola e il talento è indubbio, il secondo caso di Cormoran Strike mi ha appassionato tanto quanto il primo. E, solo leggendolo, mi sono mangiato le mani per l'attesa e reso conto, sotto sotto, che i mondi della Rowling mi mancavano da morire: che sulla bruttezza dello scorso anno abbia influito anche l'assenza di una lettura, e di un'autrice, così? Non ne sapevo nulla di top model, la prima volta, ma la scrittrice aveva fatto il miracolo e le debite presentazioni. Questa volta, con il feroce mondo dell'editoria sullo sfondo, sangue copioso e lingue sferzanti, nel mio elemento naturale, mi sono messo comodo e, intanto, ho goduto maggiormente della compagnia di Cormoran e Robin. Lui, figlio illegittimo di una rockstar e eroe di guerra, ha una gamba di legno, capelli riccioluti e chili di troppo che gravano sul moncherino dolorante: può contare sul suo fiuto bestiale, sull'indiscreta fascinazione che esercita sul gentil sesso e sugli avventori che, in ogni libro, accorrono presso il suo ufficio. Lei, segretaria a un passo dalle nozze, ha rinunciato a incarichi più prestigiosi per lavorare fianco a fianco al detective zoppo più corteggiato su piazza e seduta alla sua scrivania, intuitiva e indispensabile, proprio non ci sa stare: il fatto che sia un'autentica bellezza, poi, complica tutto. 
Ci si mettono una ex storica e un promesso sposo apprensivo, questa volta, e un efferato omicidio rituale: come dire a una moglie preoccupata dalle continue stravaganze del defunto, a una figlia adulta ma con la mente di una bambina, che il controverso scrittore Owen Quine è stato eviscerato, cosparso di acido e condannato alla medesima fine del protagonista del suo manoscritto ancora inedito? Chi poteva volergli tanto male? Arduo decidere, se nella sua carriera abbondavano più i nemici che gli amici, più i flop che i bestseller: se, soprattutto, il suo ultimo scritto – viaggio allegorico in una selva di depravazione, in cui ogni riferimento a fatti e persone non è puramente casuale - sputava sentenze e veleni sull’editoria d’oltremanica. Cormoran e Robin, in pausa caffè, si dedicano alle lettura di quei fogli truci e scandalosi e, nel cuore caustico della satira, cercano indizi e indiziati. Sul frontespizio, un titolo: Bombyx Mori. La Rowling, mai tanto distante dai toni fiabeschi dell’amato maghetto, cattura e scandalizza con dettagli macabri, un linguaggio forte e una galleria di personaggi squallidi, lussuriosi, ma irresistibili nella loro dissolutezza. Amanti e rivali, editor e agenti letterari, vizi indicibili e strane abitudini in camera da letto: tutti hanno un capolavoro nel cassetto, un valido movente e un astio profondo verso quel teatrale provocatore, ora cadavere a brandelli, che passeggiava agghindato come un lord d’altri tempi e si concedeva passatempi sadomasochistici. E sono tanti, tantissimi, corrotti e avidi, ma hanno un’autrice che lavora sulla loro terza dimensione e, a controbilanciare, la straordinaria simpatia di una strana coppia di ispettori. Il baco da seta, splatter, asprigno e vanitoso, è un romanzo di impensata scorrevolezza, nella sua crudeltà, e mostra una Rowling che si toglie qualche sassolino dalla scarpa e, di buon grado, accetta di sporcarsi le mani. Di una materia ribollente e fragile, è il libro (al sangue) con cui accogliere l’estate: stagione per eccellenza in cui darsi a saghe letterarie, grattacapi e, dopo esami e rimandi, a mattoncini che prima guardavamo con occhi assai sospetti... Che la Brexit ci tolga tutto, allora, ma Cormoran Strike giammai. 
Il mio voto: ★★★
Il mio consiglio musicale: Dark Dark Dark – In Your Dreams


42 commenti:

  1. Il baco da seta mi ha entusiasmato ben poco proprio per questo la voglia di leggere il terzo capitolo è poca, però se dici che ne vale la pena prima o poi mi dedico alla sua lettura :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ha dettagli trucissimi e personaggi, quasi, da commedia nera. Rispetto al primo, in più, questo mondo risulta più familiare a noi blogger... Sanguinoso e, forse per quello, mi ha divertito tanto. :)

      Elimina
  2. Io arrivo tardivamente a questa serie, come ben sai! Da poco terminato "Il richiamo del cuculo", ho gli altri due volumi che mi fissano bellamente dall'ormai famosa Stanza Librosa! Ma ho deciso di riservarmi la lettura di questo secondo capitolo per l'autunno, stagione a me più congeniale!
    Certo, però, che la tua recensione mi fa venire voglia di correre al piano di sopra, prenderlo tra le mani e leggerlo subito!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ero titubante, non se ne parla troppo bene in giro, ma mi ha intrattenuto alla grande (anche con l'ultimo esame da preparare - dato, ormai, lunedì scorso). Il terzo è in casa. Non farò l'errore di aspettare troppo. :)

      Elimina
  3. Io mi sono fermata al primo. Mi era piaciuto ma non ammaliato tanto da continuare la serie. Adesso che poi ne parlano davvero tutti ne ho ancora meno voglia. Non so come mai ma se un libro o una serie sono troppo sotto i riflettori a me viene da allontanarmi. Magari più avanti... ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti capisco, ma io ho deciso di farmi un regalo per la fine della Sessione e, complice il venticinque percento di sconto, la scelta è ricaduta sul Cormoran che mancava. ;)

      Elimina
  4. L'ho letto da poco anch'io e, come te, avevo la tentazione di bypassarlo per andare direttamente al terzo. E, come te, l'ho trovato fantastico e sono felice di aver ceduto. La tua recensione, come sempre, è balsamo.
    Stefi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio, Stefania!
      Allora non sono il solo: l'ho trovato irresistibile, davvero.

      Elimina
  5. Ciao! Bellissima recensione e bellissimo libro, a me è quasi piaciuto più del primo! e il terzo è ovviamente all'altezza!! Leggilooooo!
    Un saluto da Fede

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Fede! Non vedo l'ora di leggere il terzo e, con gioia, noto che allora dovevano essere meno lettori del previsto a non averlo totalmente apprezzato. Fremo, intanto, all'idea della Serie Tv.

      Elimina
  6. Sto per finire Wolf e già mi scervellavo su cosa leggere questa estate. Buona idea grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Wolf, l'ucronia sull'Hitler investigatore privato?
      Aveva del geniale. :)
      Grazie a te: la serie di Cormoran, in vacanza, è di certo una bella compagnia.

      Elimina
  7. Proprio oggi mi è arrivato il primo libro della serie. Appena finiti i Libri di sangue lo divorerò con gioia!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo in particolare, violento com'è, te lo godrai tantissimo ;)

      Elimina
  8. Non amo i gialli, ma sto facendo un pensierino sul primo in quanto è uscita l'edizione a 5€ e, ammettiamolo, è la Rowling. *_*
    Mi sembri anche abbastanza convinto, hahaha. E sì, la Rowling è la Rowling.
    Su Hermione nera concordo. -.- Ci furono storie anche quando la Watson si vestì di rosa per il ballo del ceppo e non di azzurro e anche quando con il passare dei film la Watson diventava sempre più bionda quando Hermione è castana, ma forse lo hanno scordato. Troppo semplice accusare di razzismo. :/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma io sono per le modifiche, anzi, non ci faccio troppo caso, ma un così radicale cambio di carnagione... Ahahah, salta all'occhio sì. Avevo incrociato sulla pagina Facebook della Libridinosa la versione economica a cinque euro: è un affarone, che si amino i gialli oppure no. ;)

      Elimina
  9. I casi di Cormoran Strike sono il top come è il top zia J. Pensa l'ho letto anche io recentemente questo libro e mi è piaciuto tantissimo anche più del primo forse...questo volta però neanche io voglio aspettare tanto quindi molto presto attacco anche con La via del Male ^_^
    Recensione fantastica complimenti.

    RispondiElimina
  10. Bravo, bravo, bravo. Mi sono gustata ogni singolo passaggio della tua recensione. E concordo. D'altra parte ho sempre detto (e scritto) di amare anche questo secondo capitolo della saga di Cormoran e Robin.
    Un caro saluto da Lea

    RispondiElimina
  11. Soffocato nel bozzolo, questo Baco, inutilmente truculento per me che non amo sangue e violenza, perdipiù con soluzione scontata e banalissima. Contenta, comunque, che tu abbia apprezzato, così La via del Male non ti deluderà; d'altronde Robin e Cormoran (un po' meno) sanno farsi amare in ogni situazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se ho straveduto per questo che, a detta un po' di tutti, pare essere la ciambella uscita peggio, cosa farò per il terzo? Ho altri libri sul comò, al momento, ma da qui alla fine dell'estate arriverà il suo turno.

      Elimina
  12. Ho appena concluso la lettura de "La via del Male", terzo libro della serie di Cormoran Strike. La storia narrata assume contorni di una violenza inaudita in un caleidoscopio di possibili colpevoli. La Rowling è sempre più brava a coinvolgere il lettore attirando la sua attenzione e cambiando continuamente le carte in tavola. Se leggerai presto il terzo capitolo della saga vedrai grandi cambiamenti. Complimenti per l'ottima recensione :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio. E, complici le tue belle parole, la curiosità raddoppia...

      Elimina
  13. Io mi sono fermata al primo. Mi era piaciuto ma non ammaliato tanto da continuare la serie. Adesso che poi ne parlano davvero tutti ne ho ancora meno voglia. Non so come mai ma se un libro o una serie sono troppo sotto i riflettori a me viene da allontanarmi. Magari più avanti... ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma Blogger che combina, ti clona i commenti, Dani? :-P

      Elimina
    2. Oh signur! Giuro, io non ho fatto nulla ahahahahah
      Avrà caldo anche blogger!
      😂😂

      Elimina
    3. Ma io non dubitavo di te, eh.
      Blogger, a certe ore, deve stare all'ombra, si sa. :-D

      Elimina
  14. Io sono fra quelli che non hanno amato tanto il secondo capitolo, ma il terzo, letto recentemente, mi ha intrattenuto assai e il primo l'ho amato molto. La coppia Cormoran e Robin funziona alla grande!

    RispondiElimina
  15. Mi è piaciuto tanto a suo tempo (lo presi quando uscì con buona pace del mio portafoglio) e non vedo l'ora di leggere il terzo libro della "saga". Per me è davvero rilassante e d'altronde avevo adorato anche Il seggio vacante. La Rowling non ne sbaglia una con me XD

    RispondiElimina
  16. Io adoro Cormoran e Robin, il loro mondo e la storia che la Rowling sta delineando. Il Baco da seta è un libro singolare, la storia lo è, ma a me è piaciuta. Il terzo, è fantastico! Devi recuperarlo

    RispondiElimina
  17. la K.Rowling l'ho riscoperta quest'anno... mi sono fatta tutta la saga degli Harry Potter, innamorandomi ad ogni pagina, e reputandola un genio, e sempre più... prima ne avevo una pessima opinione, a parte il pregiudizio sul maghetto dagli occhialetti tondi bollato come "roba da bambini", avevo iniziato a leggere "Il seggio vacante" e la noia provata, manco te la puoi immaginare...
    ora mi consigli questo
    me lo hanno regalato, ce l'ho... mi incuriosisce solo ora che lo leggo letto da te, vedrò... riserve si, ma meno, lo ammetto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il seggio vacante, invece, io che amo le liti e i tranelli, le commedie umane, lo avevo adorato. Sarò di parte? Chissà. Fammi sapere, mi raccomando.

      Elimina
  18. Anch'io l'ho apprezzato tanto e adesso non vedo l'ora di procurarmi il terzo che tanto ho atteso *_*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi sa che, questa estate, arriveranno recensioni a catena del terzo volume. ;)

      Elimina
  19. Mi hai convinto a leggerlo, ho anche Il seggio vacante ma non l'ho mai iniziato. Forse è paura che zia Jo mi deluda, ma i gialli mi piacciono molto, quindi ci proverò ;)

    RispondiElimina