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venerdì 25 aprile 2014

Mr Ciak #34: The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro

Ciao a tutti, amici! Rieccomi, rieccomi. Non era mia intenzione proporvi un appuntamento di Mr Ciak a così breve distanza dall'altro, ma sono stato al cinema – ieri sera – e volevo parlarvi del film che ho visto. Una recensione scritta di getto, e forse non del tutto lucida. Mi dicono che ho lasciato la mia severità – ma l'ho mai avuta?! - sulla poltroncina rossa della sala, insieme agli occhialini 3D. Passo a riprenderla dopo. Ho visto, in vita mia, una manciata di film ispirati ai fumetti: ad esempio, la trilogia di Batman – non uccidetemi! - mi ha annoiato un tantino (tanto), Thor - col tocco di Branagh - mi è stranamente piaciuto, L'incredibile Hulk (no, non quello di Ang Lee) mi ha diverito. Ma, quando si parla di Spider-Man, potrei mettere su un fanclub. Avrei voluto parlarvi di L'amore bugiardo, ma sarà per un altro giorno. Ho in mente una recensione tutta particolare, preparatevi. Un abbraccio e buon 25 Aprile, M.


Si chiama Amazing, questo Spider-Man, e non a caso. Amazing lo è davvero, di nome e di fatto. Non penso di essere di parte. A me i film d'azione non piacciono, come non mi piacciono i fumetti e i film da fumetto. L'uomo ragno fa eccezione, però: l'ha sempre fatta. Il perché è facile. Peter Parker è uno di noi. Il secondo capitolo del reboot diretto dall'ottimo Marc Webb lo sottolinea per benino, lo mette in mostra, lo sfoggia con orgoglio. Ancora più del buon Tobey Maguire, l'allampanato Andrew Garfield è uno di noi. Non è una bellezza: capelli rossicci, naso pronunciato, gambe lunghe e magrissime, il fisico asciutto del ciclista. Mi piace per quello. Perché è Peter Parker, perché è te, perché è me. Rappresenta la rivincita del nerd medio. Le mie compagne di classe, magari, potevano prendere a modello la Anne Hathaway di Pretty Princess. Non so. E' un po' il sogno di tutti togliersi gli occhiali, darsi una pettinata e sbocciare. Noi ragazzi abbiamo Spider-Man, invece, ed è esattamente la stessissima cosa. Mette a tacere i bulli, esce con la ragazza più ambita della scuola, ha un'avventurosa doppia vita. Grandi poteri, grandi responsabilità. Un figo. Tornano gli stessi protagonisti del vecchio film e vecchi nodi vengono al pettine. Quello che nella trilogia di Raimi era un po' lasciato al caso, qui ha finalmente un posto tutto suo: il destino e le verità dei coniugi Parker, la rancorosa inimicizia del giovane Harry Osbor, gli antagonisti, Gwen. Emma Stone è una Gwen adorabile, il caso è chiuso. La rossa tutto pepe di Easy Girl ha la frangia bionda, questa volta, ma quegli occhi da cerbiatta che la accompagnano in ogni suo progetto lavorativo. Dà un'impronta personale al suo personaggio e lo plasma, seguendo le linee sterminate della sua ironia, le curve brusche della sua testardaggine, le necessità della donna moderna. Gwen non è Kristen Dunst. Non se ne sta lì a struggersi o farsi salvare. Ha polso fermo, genio, lingua lunga – nella vita di coppia, così come nel cuore dell'azione. 
[Spider-Man & Spider-Pork] 
C'è una grande confidenza con Garfield, un'affinità che gli effetti speciali non possono riproporre: sullo schermo si completano. Che belli che sono. Accanto alla dolce Sally Field, i chiacchierati villains. Chiacchieratissimi. Il trailer ne mostrava una marea e io temevo il “dannoso pericolo minestrone”. Non capite cosa intendo? Riportate alla mente la caoticità del dimenticabile Spider-Man 3: una soap in tutina rossa e blu. Webb, invece, è piuttosto intelligente e lavora con gente piuttosto intelligente. Il regista di 500 giorni insieme – che è il mio film preferito non ve lo ripeto, dai – è bravo con il dosaggio degli effetti speciali, ma ancora di più quando si tratta di maneggiare i cuori con delicatezza. Ci sono scene da sganasciarsi dalle risate, scene romantiche in pieno stile young adult e cattivi che – pur facendo brutti danni – sono mossi da un'inconfondibile umanità. Il Rhino di Paul Giamatti è un fugace cameo – ma lui e il suo accento russo compariranno certamente nel sequel: non vedo l'ora – e, a proposito di accenti farlocchi, c'è anche uno scienziato pazzo rigorosamente tetesco, ja. I villains, questa volta, sono due e entrambi (ri)nascono all'ombra delle misteriose trame della Oscorp. Jamie Foxx diventa blu e minaccioso, ma prima della mutazione genetica che lo renderà l'Electro del (brutto) titolo italiano, è un novello ingegner Fantozzi, con una nuvola di sfortuna che lo segue, capi odiosi, fisse imbarazzanti – i poster degli One Direction stanno a una quattordicenne, come quelli di Spidey a lui. 
Rappresenta l'acqua cheta che rovina i ponti, la vendetta dell'uomo qualunque. Piacevolmente fumettoso, suscita empatia e simpatia e strizza velatamente l'occhio alle colleghe di Gotham Catwoman ed Edera Velenosa e, perché no, anche alla Elsa di Frozen. “Let it go”, e così fu. Via a una pioggia di scintille e a sferzate furiose di energia che spengono tutte le luci di New York. Meglio ancora, la rivelazione Dane DeHaan – già superlativo in Giovani Ribelli. Dopo lo scialbo Osborn Jr. di James Franco, il suo – qui - è un personaggio che non si dimentica. Timido e minuto sui Red Carpet, DeHaan, con una macchina da presa davanti, sprigiona un carisma che è radioattivo, innato. Il look da dandy e la paura di morire giovane, le parole scherzose rivolte a Peter e i suoi viscidi suggerimenti... Green Goblin è un burattinaio astuto e affascinante, con movenze da giaguaro e occhi di ghiaccio. DeHaan, anche in un ruolo da comprimario, è una potenza. Ha un'aria perenne aria di sfida, sprezzo, la sicurezza naturale di chi potrebbe rubare attenzioni e posto di lavoro anche al protagonista. Il talento di Garfield, invece, s'annida in quei minuscoli dettagli che creano legami ad ogni passo: il poster dei film di Besson e Antonioni alle pareti, i panni stinti in lavatrice, le Converse, i selfie sul cellulare (che, tra l'altro, è il mio stesso banalissimo Sony Xperia), gli I LOVE YOU colossali scritti lungo il ponte di Brooklyn. Crea legami con la Stone, che si è innamorata di lui davvero; con quei rivali che lo sfidano e lo divertono; con lo spettatore che vorrebbe essere nei suoi stessi, identici panni. Come accade nei romanzi, anche in The Amazing Spider-Man 2 il nostro eroe è messo a dura prova. E' un secondo film, è una fase di passaggio, ma – più a fuoco del primo – mi è piaciuto un mondo. Buffo, adrenalinico, intimo, emozionantissimo. Nel finale, circondato da bambini ammutoliti, ero lì a torcermi le mani. Dopo averlo visto, mi raccomando, tornate a dirmi quanto è bella l'immagine dello schizzo di ragnatela che si allunga ancora e ancora, fino ad assumere la forma di una mano tesa... Quanto? Ritorno all'ultima frase, comunque. Ero al cinema, ieri, ed ero circondato da bambini. La sala era un asilo. Tutti che ridevano, tutti che tremavano di paura, tutti che si commuovevano. Nel lontano 2002, con i miei genitori e mio fratello per mano, ero anch'io un bimbo come loro. Spider-Man era il mio eroe preferito, e lo è ancora adesso. Ha cambiato faccia, regista, target, ma è sempre uguale a sé stesso, per fortuna. L'esigenza di un remake lampo si spiega semplicemente. Certe avventure sono troppo magiche – e nostalgiche, e lunghe - per avere fine definitiva. Webb – togliete una “b” e avrete la parola “tela” - ci parla di un tempo che ha valore qualitativo, e non quantitativo, e di un personaggio che il tempo non ce l'ha. Non è soggetto a scadenze, Peter, anche se il film si apre e si chiude nel cigolare degli ingranaggi di un orologio. Costoso e superfluo il 3D. The Amazing Spider-Man è da andare a vedere con la famiglia in completo, ma per quattro biglietti, con il 3D, ci vorrebbe una specie di mutuo. Lasciate perdere! Dopo un po', non ci fai nemmeno più caso alla terza dimensione. L'unico scopo degli occhialini, in realtà, è nascondere la lacrimuccia-uccia-uccia (eventuale?) che, a fine visione, vi si raccoglierà agli angoli degli occhi. Davanti alla scena di un bambino con un costume cucito a mano che sfida un gigante di metallo, come nella storia di Davide e Golia. Il vero brivido che arriva a scoppio ritardato. Quella singola immagine che è tutto Spider-Man. (8/10)
a) Un'infermiera sexy, innamorata di una sua collega, uccide a colpi di bisturi tutti coloro che ostacolano il loro amore. Nel tempo libero, è una sexy serial killer di uomini fedifraghi. Nurse 3D è di un trash che diverte. Violentissimo, senza veli e senza pietà, ma con quel pizzico di grottesca ironia che non guasta. Idiota, consapevole di esserlo. Tra San Valentino di sangue e Attrazione Fatale, una commedia nera partorita dalla fantasia del maschio medio: lunghe docce, giarrettiere, baci saffici, infermiere dalle gambe chilometri e dai fianchi morbidi. Un bagno di sangue, per personaggi senza vestiti e senza pensieri. Un thriller erotico, che mostra decisamente troppo per essere di classe, ma con un pregio alto un metro e 73 abbondante: Paz De La Huerta. Volto inedefinibile, fisico statuario, vitino da pin up degli anni '80, voce conturbante, curve sterminate. (3/5)
b) Il biopic sullo stilista, lontano dall'agiografia, si concentra sui lati più umani. Le trasgressioni, l'infedeltà, le droghe, la passione con Bergè. Da non amante del genere, ho trovato alcuni passaggi ripetitivi e noiosi, ma impeccabile la "confezione". Francese fino al midollo. Degno di essere ricordato per l'ottima prova del giovane Pierre Niney, che con passione interpreta un artista pieno di debolezze, manie, tic, e per il feeling con il collega Guillaume Galliene (già ottimo in Tutto suo madre). Entrambi provenienti dal mondo della commedia, si adattano alle esigenze del copione in maniera esemplare. (2/5)
c) Tema semi-serio, messo in scena con personaggi pessimi. Mentre De Luigi e la Casta si divertono, i comprimari sono fuori luogo. Come le poche gag comiche, che funzionano, ma se considerate altro dalla storia raccontata. Significativa e originale la scena finale, meno il resto, che oscilla dal film sentimentale – e con successo – all'irritante melodramma – e con meno successo.Qualcosina, per il resto, si salva. Ma poteva risultare molto meglio la descrizione di questa simpatica barriera linguistica, culturale, sessuale. (1,5/5)

23 commenti:

  1. anche io l'ho visto e l'ho adorato.. pensavo pure di farne una recensione sul mio blog.. non appena troverò il tempo per buttar giù due righe che non sembrino la lista della spesa..

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  2. Vorresti, di grazia, prenderti una vacanza di un mese dalle visioni cinematografiche, in modo che una vecchietta di mia conoscenza possa raggiungerti?^^ Questo Spiderman non me lo perdo, sono una sua grande fan (anche a me Batman ha sempre annoiato e messo tristezza come super eroe), da sempre. La tua recensione mi ha totalmente convinta e incuriosita.:) Nurse 3D mi inquieta, il film su Saint Laurent mi ispira per deformazione professionale (provengo da una generazione di sarti) e l'ultimo...beh, lo sai!:D

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    1. L'ultimo puoi proprio evitartelo, ma perché è brutto, non perché è italiano :P
      Be', se l'argomento di interessa, allora anche il biopic può piacerti. A me, come immagini, non interessava. Nurse è un po' da maschi, ma chissà se potrebbe piacerti!

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  3. No, non ti sto perseguitando, ma dai la colpa a zia J (e alla tua recensione su Il richiamo del cuculo) perché da oggi seguirò il tuo blog. u.u
    Ora, premettendo che ultimamente sono affetta da un’indecisione perenne sia su libri che su film in uscita al cinema, ti dico che The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro è tra i film che vorrei andare a vedere e che sta combattendo una dura battaglia contro Noah per tenermi compagnia lunedì pomeriggio, al rientro da una faticosa giornata all’università. Leggendo la tua recensione, mi sono ricordata del perché Peter probabilmente vincerà: sarò anche una ragazza che ha gradito la compagnia di Mia (Pretty Princess) ma Peter Parker è un amico dai tempi dell’infanzia e proprio non vorrei perdermi questo secondo episodio.
    Sull’affinità tangibile che c’è tra Garfield e la Stone concordo in pieno – che carini! :3 Ho amato il primo film e il trailer di questo secondo e devo ringraziarti perché una decisione per lunedì credo di averla presa, alla fine: accetterò la compagnia di Peter.
    Per quanto riguarda gli altri tre film… L’unico che un po’ mi intriga il biopic su Yves Saint Laurent…
    Ciao e buon 25 Aprile anche a te :)

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    1. Perseguitami pure, Chiara! Sarà un piacere.
      Benvenuta :) Se ti è piaciuto il primo, questo ti piacerà ancor di più. Non hai bisogno di essere convinta. Inutile parlare con quelli che considerano la trilogia di Raimi "già arrivata": hanno i paraocchi!

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  4. Ma a me Andrew Garfield piace più di McGuire che aveva l'insopportabile sguardo da pesce lesso, poi l'accoppiata con Emma Stone è adorabile! Spero di riuscire ad andare a vedere questo secondo capitolo al più presto :)

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    1. Anche a me piace tanto, Garfield. In Never Let me go era mostruoso: quell'urlaccio che fa accanto a una macchina, nelle scene finali, non me lo scordo più. Ho recuperato, di suo, Boy A: dicono sia molto bello. Lo vedo e ti dico. Poi mi identifico ancora di più con lui, perché - più o meno, ma molto più o meno - ha i miei colori. Il buon Tobey "non mi somiglia per niente" :P
      Insieme sono stra-belli, sì. E io odio le coppiette. E non patteggio mai per nessuno. Sto diventando un tenerone.

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  5. spero proprio che mi piaccia nel primo non mi convinceva sopratutto la personalità che assumeva peter quando faceva spiderman va bene essere estroso ma così era troppo! Su Gwen niente da dire perfetta (spero lo sia ancora) Peccato che la marvel studios non abbia i diritti sul suo personaggio (anche dei fantastici 4...) credo che Joss con Spiderman avrebbe fatto un gran lavoro con lui in the avengers! Ecco il 3D ormai serve solo a far incassare di più le case discografiche e a fregare lo spettatore! Io adoro i film tratti dai fumetti!

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    1. Anche qui è molto estroso, ma non so se ti ricordi il precedente Spider-Man. Il primo film di Raimi aveva proprio i toni da commediola e nell'ultimo il personaggio diventava tamarrissimo. Ti rinfresco la memoria: https://www.youtube.com/watch?v=zOtpeYERu9w ;)

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    2. lo spiderman di tobey mi piaceva di più ad essere sincero, l'ultimo film sto cercando di rimuoverlo dalla mia mente tanto era brutto... XD

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    3. Non si poteva guardare proprio!

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    4. L'ho visto proprio bello! lui che gigioneggia quando fa spiderman non mi fa impazzire ma il film merita... a questo punto vorrei sapere se il finale si andrà a collegare con i sinistri sei... e poi vogliamo parlare della scena dopo i titoli di coda? *__________________*

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    5. Cavolo. Non ho visto la scena dopo i titoli di coda! Perdevo la circolare... La cercooo!

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    6. Sì, ho letto su Wikipedia. Dai, non è un problema: non mi interessa X Men.

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    7. io si perchè non vedo l'ora di vedere il film! poi c'è jennifer lawrence nei panni (va si fa per dire XD) di Mistyca!

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  6. Visto tre ore fa e l'immagine che mi è rimasta più impressa è proprio quella del "filo" di ragnatela che si trasforma in una mano.
    SPOILER: lui ci prova fino all'ultimo, ma il suo meglio non basta e tutto finisce per colpa sua. come nel fumetto originale è lui a causare la morte della ragazza perchè il colpo di frusta le è fatale .FINE SPOILER
    the amazing spiderman 2 è riuscito meglio del primo (secondo me) ed è un ottimo esempio di film sui supereroi, su un particolare che ci tocca di più in quanto lo comprendiamo per il semplice fatto che è come noi.
    approvo tutto quello che hai detto nella tua recensione e spero di leggere presto un altro appuntamento con questa rubrica
    inti

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    1. Ciao Inti! Grazie mille per essere passata.
      La scena che hai descritto - in effetti - è estremamente emozionante. Come ho detto in qualche vecchio commento, Garfield è ancora più bravo coi registri drammatici. A presto :)

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  7. nurse 3D è spassosissimo e, se non ricordo male, me l'avevi consigliato proprio tu.
    mi sa che hai sbagliato il voto... ;)

    yves saint laurent invece decisamente da dimenticave

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    1. Da dimenticave vovvai dive! :P
      Cazzarola, ho sbagliato sì. Corretto. Che poi non lo so perché a queste mini recensioni non do i voti in decimi. Misteri di Ink.

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  8. The Amazing Spider-Man mi era piaciuto da matti, non vedo l'ora di andare a vedere questo! I film con Tobey Maguire mi erano piaciuti tanto, ma Andrew Garfield è perfetto come Peter Parker, e con Emma Stone formano una coppia davvero carina.
    Solitamente non mi piacciono i film con i supereroi, Spider-Man è l'unica eccezione!

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