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venerdì 27 settembre 2013

Recensione: Incantesimo tra le righe, di Jodi Picoult e Samantha Van Leer

L'atto del leggere è una condivisione. L'autore costruisce una casa, ma è il lettore ad abitarla.

 
Titolo: Incantesimo tra le righe
Autrici: Jodi Picoult & Samantha Van Leer
Editore: Corbaccio
Numero di pagine: 310
Prezzo: € 18,60
Sinossi: Cosa succede se "...e vissero felici e contenti" non si rivela affatto essere tale? Delilah è una ragazza piuttosto solitaria che preferisce passare i pomeriggi in biblioteca, persa nei libri. In uno in particolare: "Incantesimo fra le righe" che in teoria è un fantasy ma che sembra terribilmente reale, al punto che il principe Oliver, oltre a essere coraggioso, avventuroso e focoso, parla a Delilah. Cioè: le parla sul serio! E salta fuori che Oliver è ben più che un personaggio di carta: è un teenager che si sente intrappolato nella sua vita letteraria e che non sopporta l'idea che il suo destino sia segnato. Oliver è certo che il mondo là fuori possa offrirgli qualcosa di interessante e vede in Delilah la sua chiave di accesso alla libertà. I due si buttano a capofitto nell'impresa di tirare fuori Oliver dal libro, un compito difficile e che li spinge ad approfondire la loro percezione del destino, del mondo e del loro posto nel mondo. Contemporaneamente cresce l'attrazione reciproca, un sentimento forte e tutt'altro che letterario.
                                                    La recensione
L'amore dà colore alla vita.” Impossibile, quando si parla di libri per l'infanzia, evitare di aprire piccoli spiragli nei territori poco esplorati del nostro passato di bimbi. Impossibile, quando si parla di fiabe, trattenere un sorriso leggerissmo e celare un tono di voce che, senza accorgercene, abbiamo reso involontariamente e naturalmente più dolce. Non in tanti, forse, abbiamo avuto l'amico immaginario che tanto spesso si vede nei film per famiglie e che tanto sicuramente avrebbe fatto preoccupare e straparlare il sospettoso e melodrammatico Freud, ma tutti – e su questo ci scommetto – abbiamo avuto la nostra dose di amicizie... be', speciali. Erano animali di peluche o bambole di pezza, supereroi o barbie dai capelli perfetti, fumetti o libri illustrati, ma noi volevamo loro bene al pari di un compagno d'asilo o di un fratello maggiore. Al pari di una persona vera. E avevamo anche la nostra dose di buoni motivi: perché noi con quegli oggetti inanimati, o magari animati appena dalle comunissime batterie, ci parlavamo e, di nascosto, quando non c'era nessuno a guardarli, sapevamo bene quanto amassero risvegliarsi magicamente e parlottare tra loro; vivere le loro vite di pupazzi e compagni di gioco, lontani dagli sguardi dei loro affettuosi e legittimi mini-proprietari. 
C'era sempre un gioco che mi piaceva fare: una sorta di nascondino a metà. Mettevo tutti in fila i miei amati giocattoli e correvo a nascondermi, chiudendomi la porta della cameretta alle spalle. Poi, zitto zitto, andavo a spiarli dal buco della serratura, sperando di coglierli sul fatto mentre Action Man faceva il cascamorto con Lara Croft, il mio peluche Chicco litigava con il permaloso Prezzemolo di Gardaland, Goku proponeva una nuova acconciatura al Genio delle Tartarughe. Niente: personalmente, non sono mai riuscito a beccarli, ma non ho mai smesso di fantasticare, anche davanti alle loro furbastre dissimulazioni, sulle loro vite segrete. Incantesimo tra le righe parte esattamente da questo preciso pensiero, ma sposta il tutto dai giocattoli – i nostri amici di infanzia – ai personaggi dei libri – i nostri amici di sempre. Il titolo del romanzo si riferisce a un vecchio volume di fiabe che la protagonista, Delia, ha trovato, per caso, tra gli scaffali della biblioteca: l'unico posto in cui lei, tutta grandi sogni e letture, si sente spesso a casa. C'è, tuttavia, un ma, per lei, bello grosso: lei ha quindici anni, non otto, e l'età per leggere quelle romantiche storie di cavalieri, principesse, draghi e sirene assassine l'ha passata da un po'. Il suo hobby non l'ha mai resa Miss popolarità, presso i suoi tecnologici e frivoli coetanei, ma si ripete che ci sono letture e letture: comprare graphic novel ti dà un fascino nerd, declamare a voce alta Tolstoj ti rende un geniale idiota, leggere di nascosto favole, però, è da perdenti e basta. Solo sua madre è a conoscenza di questa sua dipendenza da storie a lieto fine, ma nemmeno a lei Delia ha potuto rivelare tutta la verità: lei si è innamorata del ragazzo perfetto. Dei suoi occhi così chiari in contrasto con i capelli così scuri, della sua simpatia, del suo sorriso disarmante, delle tante cose che hanno in comune. Un ragazzo troppo perfetto per essere vero, che vive tra le pagine di quel volume incartapecorito dal quale lei non si stacca mai. Scommetto che molte lettrici conosceranno benissimo la sensazione, o forse mi sbaglio? Per tutte, ai primi posti, ci sono il Signor Darcy, Heatchliff, Mr. Rochester, magari il novello Edward Cullen, ma Delia ama solo e soltanto il suo principe Oliviero e, steneterete a crederci, non si tratta di un eccesso adolescenziale di fangirlismo. Lui è vivo; tutto il suo mondo è vivo. Ogni volta che il libro viene richiuso, i personaggi che lo abitano abbandonano i loro ruoli di attori e vivono le loro altre vite, lontani dalla sceneggiatura che una scrittrice introversa e misteriosa ha scritto per tutti loro. L'antagonista colleziona farfalle e ha il pallino dell'arte, il destriero reale è un vanitoso e insicuro cavallo bianco, le temibili sirene che vivono negli abissi sono bellicose e convinte femministe, il drago di turno ha bisogno solo di un nuovo apparecchio odontoiatrico, l'amico a quattro zampe del principe prova sentimenti impossibili per la capricciosa e bionda donzella da salvare. 
E poi c'è il protagonista, Oliviero, a cui le fate hanno dato tutto fuorché il coraggio di suo padre. Un ragazzo sensibile ed ironico che vuole tutto ciò che ogni adolescente in carne ed ossa desidera, niente di più e niente di meno: scappare (ma dalla sua favola) e innamorarsi (ma dell'unica, lontanissima Lettrice che riesce veramente a sentirlo). Incantesimo tra le righe è un romanzo di rara dolcezza, che porta lontano, incanta e stupisce. Un racconto consigliato ai lettori di ogni età che, fluttuando tra i turbamenti del cuore dei moderni young adult e l'ultima riga delle favole, ha in sé il tutt'altro che scontato pregio dell'imprevedibilità. Mette in discussione il classico the end, sabota i lieto fine scritti con l'abusata tecnica del copia-incolla, riscrive le identità di due personaggi che le consuetudini vorrebbero o troppo impavidi o troppo fragili. Soprattutto, contiene manciate luccicanti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni. E' un libricino, ma, allo stesso tempo, ha il peso greve di una solenne, inviolabile e magica promessa. Il patto d'acciaio non scritto - ma su cui tutti noi giureremmo, con una mano piantata con convinzione sul cuore - tra lettori e autori. Migliori amici e promessi sposi nell'arco di un'unica lettura. Questo è un romanzo che celebra quel sodalizio di affinità elettive e quell'amore cieco sbocciato tra le pagine. Il candido e frizzante sentimento nato tra Oliviero e Delia è l'ennesimo volto di un lungo e immortale amore che io conosco bene e che, se in questo momento state leggendo le mie parole, sono certo riconoscerete anche voi: infatti, è lo stesso che noi percepiamo, come reale e vivo, quando, aprendo un libro, ci abbandoniamo anima e corpo ad esso. Incantesimo tra le righe, tuttavia, con inventiva, grazia e spigliatezza, propone originalmente il processo inverso, classificandosi anche come la dichiarazione di poetica più bella che abbia mai letto prima d'ora. Come il Joyland di Stephen King, inoltre, sa sorprendere grazie a una leggerezza di cui solo i più grandi sono capaci. A firmare il tutto e a dare parte di lei a questa deliziosa storia, infatti, è l'acclamata Jodi Picoult, che, per la prima volta, dopo aver scritto lo struggente La custode di mia sorella e altri romanzi carichi di attualità, denuncia sociale e controversie, si è messa magnificamente in gioco con una storia per adolescenti e non solo. L'autrice fittizia di cui leggiamo nel libro, architetto del mondo di avventure e parole in cui inciampa Oliviero, dopo aver volontariamente abbandonato la stesura dei suoi celebri e apprezzati romanzi gialli, scrive un libro di favole non per sé stessa, ma per suo figlio. Esattamente come ha fatto, in quest'occasione, la Picoult, che ha deciso di scrivere questa carinissima storia con e per sua figlia Samantha. Questa riunione di famiglia davanti alla macchina da scrivere ha il più positivo degli esiti: diverte, emoziona, dà pace e ci ricorda i piaceri benefici di una buona e sana lettura. Basta davvero aprire il libro, come è successo alla nostra Delia, per liberare la fantasia. Le stupende illustrazioni a colori, i disegni a bordo pagina, il font vario e mutevole, poi, faranno il resto, risvegliando un incantesimo antico quanto il mondo che dormicchiava beatamente tra le righe, in attesa del nostro arrivo.
Il mio voto: ★★★★
Consiglio musicale: Take That – Rule the World 

29 commenti:

  1. Bellissimo, l'ho letto in meno di 24 ore e l'ho adorato. Mi sono piaciute le illustrazioni e soprattutto la storia, davvero bella. Sono davvero entusiasta di questo libro :) Ora scusate, ma devo andare a scuotere un po' alcuni dei miei libri per vedere se ne esce il mio fidanzato dei sogni ;)

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    1. Ahahaha, facci sapere chi salta fuori dalle pagine.
      E invataci tutti alle nozze, eh ;)

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  2. Perchè mi ero persa questo libro?? MALE.. MALISSIMO.. e soprattutto non so come farò a resistere, voglio leggerlo!!! XD La Picoult, tra l'altro, mi piace tantissimo come autrice, e sono davvero curiosa di vederla all'opera con questo nuovo genere! Finisce dritto in WL (sapessi le chiacchierate che mi facevo io con i miei pupazzi.. ora li ho sostituiti con il cane XDXD)

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    1. Sono finiti in WL tutti i suoi libri. Della Picoult, infatti, ho letto solo "Il colore della neve", tra l'altro molto bello e molto intenso. Anche in quello c'erano delle stupende illustrazioni: il padre della protagonista era un fumettista che stava lavorando a una graphic novel dell'Inferno Dantesco :)

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  3. L'ho comprato non vedo l'ora di leggerlo! *-*
    In alcune recensioni ho letto che è consigliato solo ai bambini/ragazzini.. Eppure io sono convinta che mi piacerà!
    Bella recensione! :*

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    1. Anch'io ne sono convinto. E' consigliato ai sognatori.
      Perché i libri come questo - simpatici, intelligenti e ben scritti - non hanno età e sono proprio per tutti. Basta leggerli con la giusta predisposizione d'animo! :3

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    2. Infatti appena è uscito un libro del genere ho pensato subito che doveva essere assolutamente mio! Consigliato ai sognatori *-* sembra fatto apposta per me

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  4. Io già lo volevo, non c'era bisogno di scrivere tutte queste cosette dolci e tenere eh!
    Uff... Eh basta io non ti leggo più :P

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  5. Io sono a metà. All'inizio nn è che mi sembrava tutto questo granché ma ora lo sto amando e mi sto segnando alcune frasi che vengono pronunciate :) complimenti per la recensione. Anch 'io con mia sorella una volta abbiamo provato a sbirciare i nostri pupazzi ma...niente,nn si sono fatti beccare hihi :p

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  6. Mi ispira tantissimo questo libro! *____* Per non parlare dei disegni che ci sono <3

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    1. Ti conosco, Susi: lo adorerai. Ma chi non lo farebbe? E' carinerrimo.

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  7. bellissima recensione e la curiosità aumenta! ihihihhi pure tu? Io anche, speravo che i giocattoli prendessero vita... anche se a dire il vero, li trattavo già come persone vere u.u

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    1. Ma loro, secondo me, prendevano vita, solo che non li abbiamo mai beccati sul fatto. Trooooppo furbi :P

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  8. Ciao Mr Ink!!! :D
    Come sempre, bellissima recensione :) Concordo su tutto. Questo è un libro adatto ai sognatori, ai più romantici, a ki ama leggere questo genere di storie... Questo è quel genere di libro ke bisognerebbe leggere, un giorno, ai nostri figli dandogli la buonanotte :D
    Anche io ho letto questo carinissimo romanzo e come te, ho dato un giudizio piuttosto positivo...
    Complimenti ancora x le tue bellissime parole... Buona serata e buone letture :)

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    1. Grazie mille, Gresi. Felice di concordare con te!
      Buon weekend ;)

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  9. poco convinta all'inizio, sono stata conquistata dalle illustrazione che ci sono all'interno e anche dalla tua recensione. io ho sempre immaginato che gli oggetti della mia stanza prendessero vita la notte, tuttora così certa che ogni libro ha un'anima non li sposto mai dalla loro posizione convinta che abbiano fatto amicizia e per questo a volte progetto gli accoppiamenti più disparati ed ecco che Dan Borwn finisce vicino a Guareschi e il conte di montecristo parla di vendetta con Harry potter, la serie twiligth discute delel caraettristiche dei vampiri con Black friars e agatha Crhistie progetta nuovi assassini con conan doyle!

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  10. Bellissima recensione Mik!!
    Ero indecisa se prendere o meno questo libro ma adesso non ho dubbi, non vedo l'ora di leggerlo, sono curiosissima! ^.^

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  11. mmm. qusto libro mi è stato regalato e già immaginavo che non era il mio genere..(non amo leggere questo tipo di libri) ma dico :forse prima di parlare dovrei darle una possibilità....

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  12. Ho finito di leggerlo ieri. L'ho divorato tutto in un giorno mentre ero a letto con la febbre e l'ho adorato proprio come te!
    Mi aspettavo il solito YA e invece... questo libro è stato una bellissima sorpresa!

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    1. Sono contento che ti sia piaciuto. Un po' meno per la febbre :/

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  13. Era già in wish list!!! Questa volta ti ho fregato!!! ;)

    Stupenda recensione!!!!

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  14. Questo libro l'ho aggiungo alla mia lista dei desideri, e dalla tua recensione capisco che non ho assolutamente sbagliato a farlo! :) non vedo l'ora di leggerlo! :)

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  15. Wowww, che bella recensione, se prima non ero convinta ora lo sono!!!
    Sarà una delle mie prossime letture!! *__*

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  16. La cinica Ossi ammette: visto che amo Jodi Picoult sono molto curiosa di leggere questo libro. Me lo procurerò e vi farò sapere!

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