Su Instagram resto puntualmente incantato dai contenuti di una pagina intitolata Vita Lenta. Quegli scorci, quegli sprazzi di vita vissuta, sono il migliore antidoto contro la tristezza. Quei post sono la pace dei sensi. Quei post sono un'estate senza fine. Ho respirato atmosfere simili nel romanzo di Claire Keegan, che al cinema ispirò The Quiet Girl. Una lettura tanto breve quanto evocativa in cui la fatica gioiosa della vita dei campi scandisce la bella stagione di una bambina spaiata.
È bello sentire la strada digradare, sapendo che in fondo c'è il mare.
Selvatica e taciturna, sempre a piedi scalzi, la protagonista è cresciuta in una famiglia in cui c'erano tanti figli e pochi soldi. Non c'era mai tempo per le premure né per la tenerezza; forse non c'era tempo neanche per i nomi di battesimo: per questo, nel romanzo, la protagonista sarà anonima per tutto il tempo. Allontanata dai fratelli e affidata momentaneamente a una coppia di zii sconosciuti, sperimenta gli ambienti umili e i sentimenti nobili della vita accanto a John e Edna, in una casa senza vergogna e senza segreti. In poco tempo, diventa la loro ombra; il bastone dello loro vecchiaia. Cos'è accaduto al loro unico figlio, di cui tutti in città parlano a mezza bocca? Tra passeggiate notturne con lo sciabordare del mare in sottofondo e crostate al rabarbaro profumatissine, la bambina conoscerà per la prima volta l'amore, la morte, la vita. In punta di penna come il miglior Kent Haruf, l'autrice ci regala un piccolo romanzo di formazione sulla paura di diventare grandi.
Se non ci fossi, sono sicura che cadrebbe. Chissà come fa quando io non ci sono. Cerco di ricordarmi di un'altra vola in cui ho avuto la stessa sensazione e sono triste perché non riesco a ricordarmela, e anche felice perché non ci riesco.
C'è l'arrivo di settembre, un mese di cambiamenti, che mette paura. C'è la scoperta della lettura, con una nuova sorprendente consapevolezza: i libri, a volte, portano più lontano di una bicicletta. C'è la reticenza della gente di campagna, i cui gesti parlano più forte delle parole. Non siamo a Holt, ma nell'Irlanda dei primi anni Ottanta. In un libricino nei cui silenzi c'è talora malinconia e talora l'esatto contrario: una gioia di vivere per cui si faticano a trovare parole adatte. Bisognerebbe coniarne di inedite allora: un nuovo lessico famigliare.
Il mio consiglio musicale: Taylor Swift – August
Un libro breve ma capace di farsi spazio nel cuore del lettore 💓
RispondiEliminaSì! Che delicatezza questa autrice. Hai letto il precedente?
EliminaTi riferisci a Piccole cose da nulla? sì sì, lo lessi. L'argomento mi piace, non sapevo ci fosse il film!
EliminaSì!
EliminaIo ho letto il precedente e te lo consiglio assolutamente.
RispondiEliminaQuesto è in lista da un po'.
Credo che del precedente non vorrei sbagliare ma credo abbiano anche fatto da poco il film.
Ciao Michele!
Ciao Lory! Sì, con Cillian Murphy. Dovrebbe uscire questo autunno anche in Italia.
EliminaAncora mi devo riprendere dagli sbadigli che mi aveva provocato il film The Quiet Girl, quindi non so se questo libro fa per me. Anche se le poche pagine sono invitanti :)
RispondiEliminaAncora mi devo riprendere dagli sbadigli che mi aveva provocato il film The Quiet Girl, quindi non se questo libro fa per me. Anche se le poche pagine sono invitanti :)
RispondiEliminaAppena terminata la lettura, mi è piaciuto molto per le atmosfere, per tutto il non-detto, il "colpo di scena" finale, la quiete che trasmette. Un bel libro con cui concludere l'estate e dare spazio ai primi sprazzi di autunno.
RispondiEliminaTi auguro un buon settembre, ricco di cambiamenti e nuovi (si spera) splendidi inizi,
col piacere sempre di leggerti,
Matteo
Appena terminata la lettura, una piacevole scoperta, un libro leggero che fra atmosfere rurali, tanto non-detto, e il "colpo di scena" finale mi ha accompagnato in questa fine estate e si è rivelato come la perfetta cornice per concludere le letture estive. Molto interessante anche immergersi nel punto di vista di una bimba che tutto guarda e scopre (e anche no) pian, piano.
RispondiEliminaTi auguro un dolce settembre,
ricco di nuovi inizi e stimolanti letture,
col piacere sempre di leggerti e di tornare qui in questo blog,
Matteo