Lei è artista e mamma: la classica moglie trofeo. Lui è nel ramo delle costruzioni, ma non riesce a costruire una casa per i genitori lontani: nel frattempo fa da padre al fratello minore. I protagonisti si incontrano e si scontrano nel parcheggio di un supermercato. Uno sgarbo da poco creerà una stori di vendetta lunga diversi anni e dieci episodi. Le premesse sembrano quelle di una commedia romantica. Il prosieguo, degno di un un purissimo dramma introspettivo, sfocia perfino nel thriller sparatutto. Beef è una commeda. È un crime. È tutto quello che c'è nel mezzo. È, a oggi, tra le serie dell'anno. Merito di un cast come Dio comanda, in cui Ali Wong e Steven Yeun fanno continuamente a gara di bravura; merito di una sceneggiatura che unisce il nichilismo di un Bojack Horseman a tutta la freschezza del cinema asiatico. Quando fa bene a Hollywood la carica sovversiva delle penne coreane? Un po' fuori posto in Occidente, ognuno alla ricerca del proprio spicchio di sogno americano, i personaggi sono il frutto bacato della società aggressiva dei self-made men. Ai due estremi del ring, benché curiosamente simili nei tormenti, si combattono a sangue. Ma si specchiano, nel frattempo, l'uno nell'altra. Può lo scontro frontale tra due solitudini non rivelarsi mortale? La risposta è in un finale tanto assurdo quanto memorabile, capace di regalare un sorriso commosso all'indomani di un'allucinazione alla Wertmuller. (8)
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venerdì 1 dicembre 2023
Per trenta minuti: Beef | Tore | The Lovers | Still Up | Heartstopper S02
Tore
ha ventisette anni, una sessualità ancora inesplorata, una libertà di cui
non sa bene cosa fare. Improvvisamente orfano e indipendente, senza
più l'amato padre a fargli da guida, si divide fra il lavoro in una ditta
di pompe funebri e una vita sociale fatta di droghe e locali
notturni. Cerca l'amore della vita. O, forse, semplicemente sé
stesso. Sempre livido, ammaccato, sanguinante, s muove come il
Piccolo Principe in una serie svedese brevissima ma folgorante che ha
la disperazione tragicomica di Fleabag, la colonna sonora elettro-pop
di Euphoria, le riflessioni esistenziali di After Life. Il
protagonista conosceva realmente il defunto genitore, che progettava in
segreto una nuova vita accanto alla compagna? Perderà la verginità
col primo che passa, o aspetterà i comodi del romantico fioraio di
turno? Lo faranno riflettere un'amica provata dalla maternità, una
vecchina con frequenti istinti suicidi, una drag queen dalla voce
struggente, un cane prima ceduto e poi preteso indietro. Protagonista
di un racconto di formazione e deformazione, qualche volta si
perderà per il gusto di ritrovarsi. Ma non perderà mai il suo
incantevole candore, né il ritmo con cui vive questa bellissima
giostra di prime volte. (7,5)
Che
fine hanno fatto le commedie sentimentali? L'amore è forse passato di
moda? Se questa deliziosa miniserie Sky Original fosse stata girata vent'anni
fa, il protagonista sarebbe stato il solito Hugh Grant. Vanesio, ambizioso e
superficiale, Seamus è un giornalista londinese ben inserito nello
star system: la fidanzata è una bionda attrice da rotocalchi e il suo
programma TV è stato occhieggiato, pare, da una famosa piattaforma
statunitense. A Belfast per un servizio televisivo, fa i conti con le
sue origini frastagliate e incontra Janet: lui è in fuga da una gang di teppisti,
lei sta per suicidarsi. È l'inizio di un adulterio da nascondere ai
tabloid. È il principio di una relazione? Divertente, un po' cinico e,
soprattutto, molto romantico, The Lovers è una romcom
meravigliosamente recitata dai bellissimi Flynn e Gallagher, in cui si parla di identità, differenze culturali e
scheletri nell'armadio all'ombra dei famigerati “troubles”
irlandesi. Per fortuna siamo in una commedia, di quelle che facevano
una volta. L'unica guerra che conta è quella fra i sessi.
L'importante è che finisca bene. (6,5)
Che fine hanno fatto le commedie sentimentali, ci si chiedeva poco fa? Eccone un'altra all'appello. La struttura la conoscete già, no? Lui,
affetto da ansia sociale, non esce mai di casa. Qual è il trauma che
l'ha segnato al punto da spingerlo a vivere come un recluso e a
evitare tutto e tutti, vicini ficcanaso compresi? Lei, mamma piena di energia, ha un
compagno premuroso che vorrebbe sposarla e sempre qualcosa da fare.
Loro, migliori amici accomunati da un'insonnia che non vuol passare,
nelle notti in bianco si fanno reciprocamente compagnia con
lunghissime videochiamate. Com'è nata la loro storia? Come finirà?
Disponibile su AppleTV, Still Up è
una commedia in otto puntate: lieve, a tratti inaspettata,
con i bravissimi Antonia Thomas (Misfits)
e Craig Roberts (Submarine)
a reggere il tutto e i soliti infallibili tempi comici delle serie britanniche a far la differenza. Il finale, sospeso nella friendzone, lascia ben
sperare per una una seconda stagione. Danny e Lisa supereranno
finalmente il confine fra amore e amicizia? Intanto, la si consiglia
a scatola chiusa: è perfetta per scaldarsi il cuore con
l'inverno fuori. (7)
Continua
la storia d'amore tra Nick e Charlie. Questa volta sono in gita a
Parigi e alle prese con una questione importante: come
dire a tutti della loro relazione? Immancabile il
sostegno di amici e confidente, tutti parte di una grande e colorata
famiglia queer: insegnanti compresi. Più che un ritratto veritiero
dell'adolescenza oggi, l'autrice e fumettista Alice Oseman continua a
dipingere una landa fiabesca dai toni pastello che non c'è, ma che
sarebbe bellissimo ci fosse. I suoi liceali non dicono parolacce, non
bevono, non sembrano pensare al sesso. Si scambiano lunghi e casti
abbracci e combattono il bullismo e i disturbi alimentari a suon di
parole, ma senza mai correre realmente ai ripari. Nata come
l'antitesi di Euphoria,
la seconda stagione di Heartstopper si
conferma luminosa, lieve, positiva, di una dolcezza che
misteriosamente non viene a noia: anzi, a fine visione ne vorreste
ancora, in barattoli, per affrontare il freddo che ci
aspetta. Vero: anche qui, come in Sex Education, tutti appartengono a qualche minoranza, i
pochi personaggi etero sono tendenzialmente negativi e nutro seri
dubbi sull'efficacia educativa del tutto. Ma mentirei se dicessi di
non aver seguito gli episodi con gli occhi a cuore, sentendomi un decennio in meno sulle spalle. Sarebbe auspicabile, un
mondo così. Sarebbero belli, quindi anni così. (7,5)
Beef quest'anno ha spaccato tutto!
RispondiEliminaThe Lovers altra piacevole sorpresa: una romcom classica, ma con dei twist politici piuttosto inaspettati.
Tore ancora mi manca... mi sa che me la vado a recuperare!
Potresti amare!
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