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venerdì 3 ottobre 2014

Recensione e Blogtour: Dark Heaven - Il bacio proibito, di Bianca Leoni Capello. "Dream with Dark Heaven".


Titolo: Dark Heaven – Il bacio proibito
Autrice: Bianca Leoni Capello
Editore: Sperling & Kupfer
Numero di pagine: 324
Prezzo: € 16,90
Sinossi: Il vento spazza le nubi, rivelando una notte senza luna. Le tenebre che avvolgono Venezia serrano in una morsa i cuori di Damien e Francesco, già messi alla prova dal viaggio che si accingono ad affrontare. Il loro non è un compito semplice, eppure i due amici sanno di non poter tornare indietro. In testa un solo pensiero: salvare Virginia, la cui anima è stata trascinata negli inferi dalla malefica Amelia. Riportarla nel mondo dei vivi è l'unico modo per rianimare il corpo della ragazza che giace in coma in un letto d'ospedale. Quella che li attende è però una versione demoniaca di Venezia: anime inquiete si aggirano torturate dal loro passato; l'acqua dei canali cela creature assetate di sangue; palazzi dalla geometria improbabile si animano attirandoli in trappole mortali. La città sembra spiarli e cospirare contro di loro. A un tratto, dalla nebbia spunta un'anima dannata, quella che Damien odia più di qualunque cosa. E lo spirito di colui che ha posseduto il cuore di Virginia prima del suo arrivo; è lo spirito di colui che ha sparato alla ragazza in piazza San Marco, consegnandola nelle mani della diavolessa: Lacombe. Contrariamente alle aspettative però il ragazzo si rivela un aiuto prezioso: e grazie a lui infatti che Damien e Francesco riescono a uscire dall'inferno e a riportare alla vita Virginia. Ma non tutto va secondo i piani, e la città infernale nasconde ancora dei segreti che attendono di essere rivelati...
                                La recensione e il blogtour
La puntualità di un orologio svizzero. Quella con cui i romanzi di cui è composta la trilogia di Dark Heaven sono giunti in libreria, anno dopo anno, autunno dopo autunno. Raro, infatti, che saghe giungano al termine in tempi brevi, nella nostra editoria, e ancora più raro che io stia loro dietro. Sapete tutto: la puntualità che spesso viene meno, nonchè la mia naturale tendenza a farmi venire a noia cose conosciute. Come con la saga di Multiversum, firmata da Leonardo Patrignani, tuttavia, anche con l'urban fantasy messo a punto da Bianca Leoni Capello – e dalle due donne che vi si nascondono dietro – ho un rapporto intimo e particolare, che l'anno scorso conobbe, purtroppo, un momento no. La causa: la recensione parzialmente negativa di L'abbraccio dell'angelo, che era dispiaciuta più a me, forse, che alle autrici stesse. Mentre il primo mi aveva intrattenuto a dovere, il suo seguito – per me, troppo comune, troppo quotidiano – aveva dispeso la mia attenzione oscillante. Avevo dubbi, non sapevo se affidare speranze alla conclusione. Un giorno, mesi e mesi fa, Lorenza – una delle autrici – mi scrive in chat e mi dice, scherzando: “In tuo onore, la prima parte di Il bacio proibito, sarà spiccatamente fantasy e, soprattutto, dark. Molto”. Hanno voluto, così, che lo leggessi: in massima libertà, con calma. Già all'inizio avevo capito che, rispetto al predecessore, l'ultimo volume era di tutt'altra pasta. Questo terzo Dark Heaven piacerà: a chi è rimasto deluso una volta, ma anche a chi l'ha sempre aspettato. Il lettore riapre gli occhi in uno scenario poco idillico, distorto, orrorifico: è una Venezia strana, mai vista. Infernale. Grande protagonista, imbattibile antagonista, accoglie l'anima errante di Virginia, bloccata in un letto d'ospedale, mentre forze opposte si contendono il suo corpo. Amelia, malefica, l'ha fatto suo e forse è troppo tardi per tornare indietro. Allo spirito della protagonista spettano notti perenni, fughe, agguati, mentre i vicoli stritolano, le acque vomitano mostri, le case hanno i denti. 
Sembra di essere in Silent Hill, un non luogo in cui si può contare su pochi nascondigli e aiuti inaspettati: come quello di Lacombe, l'assassino, l'ex ragazzo amareggiato, che conosce i segreti dell'Inferno e lati dimenticati della vita di Virginia. Nella Palermo medievale, infatti, c'è una storia mai narrata: la loro. Come si sono conosciuti? Quando Damien si è messo tra loro? La Capello mette in discussione la solida certezza delle anime gemelle, solletica con il dubbio, dà vita a piccole tifoserie lampo: il pittore biondo e tutto piercing, dannazione, ha avuto a lungo il mio sostegno. Mentre nell'aldilà si vive di storie e fantasmi passati, in superficie Amelia – con i riccioli e il corpo minuto della sua nemica giurata – cerca di trascinare Damien verso il lato oscuro: pianista in un saloon peccaminoso, ruba anime a suon di note, mentre le sorti della affiatata compagnia formata da Francesco, Penny ed Emma si diramano tra la tragedia e le risate. Il bacio proibito, molto fiaba, sposa il tema del doppio e, sotto un velo nero tutto ricamato, strizza l'occhio alla Sirenetta e L'incantesimo del lago, fino a citare cripticamente Stephen King: un caso gli artigli che sbucano da un tombino, circa a pagina venti? Chissà. Citazionista, elegante, scorrevole, ben pensato, la saga di Dark Heaven si conclude in bellezza con quello che è il migliore dei tre volumi, stilisticamente e contenutisticamente parlando. L'alchimia tra le scrittrici rende la prosa una delizia; la confidenza coi personaggi fa sì che escano vittoriosi da conflitti, dissapori, incertezze. Inumana la velocità con cui si porta a termine, evocativi i flashback storici che, questa volta, cinematografici come sono, non conoscono la ripetitività. A non convincermi pienamente, tanto per dovere di cronaca, l'espediente legato a un pugnale dai poteri magici: dà un'accellerata al tutto, dopo una parte centrale molto valida, e annienta gli impedimenti che si frappongono tra Virginia e il suo romantico finale. Le voci narranti raddoppiano, pregio esclusivo della scrittura a quattro mani; la fantasia, finalmente, verca confini terreni; il lieto fine sperato, mille pagine e qualcosa dopo, non manca, con la sua dolcezza e la sua crudeltà.
Il mio voto: ★★★
Il mio consiglio musicale: Bon Jovi – Always



IL TEMA DEL DOPPIO
Nel terzo capitolo di Dark HeavenIl bacio proibito, il tema del doppio è un tema centrale, tanto più che per il prologo è stata scelta proprio la scena in cui la protagonista incontra “il suo doppio”. È un tema che ci ha sempre affascinato, nato dal folclore germanico (secondo il quale ogni uomo avrebbe un'esatta ma di solito invisibile copia a cui è inscindibilmente connesso – Doppelgänger) e presente nella produzione letteraria tardo romantica. Non nascondiamo che l’idea che la protagonista, relegata in un'altra dimensione, avesse un doppio che la incarnasse ma che fosse il suo esatto opposto, inizialmente ci ha divertite moltissimo e ha dato adito a continue scene esilaranti (la maggior parte delle quali per fortuna abbiamo tenuto per noi). Ma l’idea centrale non è tanto l’aspetto divertente dello scambio di persona quanto il contrasto tra l’apparenza e la vera essenza di un individuo. Effettivamente l'idea di incontrare il proprio doppio è un pensiero che spaventa, o per lo meno inquieta. Essere di fronte a una persona in carne e ossa che ci fa credere di trovarci davanti a uno specchio… be', non è proprio allettante. Siamo abituati a collegare la nostra immagine ai nostri pensieri e ai comportamenti che ci sono propri mentre vedere il proprio aspetto che racchiude in realtà l’essenza di un’altra persona per lo meno destabilizza. Virginia infatti fronteggerà il proprio corpo che in realtà racchiude l’antitesi di sé. La sfida per Damien è quella di riconoscere la vera Virginia, la sua anima, e di non farsi confondere dal fatto che chi vive con lui vesta il corpo della sua amata. Ma Damien non è l’unico sottoposto a questa prova. Il Male incarna i panni di Virginia e vive la sua vita. Quindi entra anche nei suoi contesti famigliari e amicali. E’ stato interessante decidere quali personaggi che circondano e conoscono Virginia avrebbe trovato delle incongruenze nel suo comportamento, dei segnali rivelatori. Ma sarebbe stato davvero troppo facile per loro cogliere delle stonature in una ragazza che conoscevano davvero molto bene, alcune anche dall’infanzia. Ed ecco che allora il Male è pronto una volta di più a confondere le acque. Alcune situazioni vengono create proprio per distrarre gli amici che spesso sono troppo indaffarati o troppo presi dai propri problemi per fermarsi a riflettere su dei comportamenti che suonano sbagliati. Ma non tutti si lasciano abbindolare e qualcuno ne farà le spese…

Vi siete persi le altre tappe, per caso? Eccole.
8 Settembre: sito Sperling&Kupfer - prologo al blogtour e intervista reciproca
10 Settembre: Sognando tra le righe - "C'era una volta una Venezia infernale..."
12 Settembre: Coffee&Books - "Il tema della scelta"
15 Settembre: Libri che amore - "Dal testo alle immagini"
17 Settembre: Reading at Tiffany's - "Le vite passate"
22 Settembre: Alicechimera - "Nascono prima le storie o i personaggi?"
24 Settembre: Romanticamente fantasy - "L'amore al tempo del fantasy"
26 Settembre: I libri di Lo - "Scrivere a quattro mani"
29 Settembre: Book Time - "Non basta scrivere: gli autori e la promozione"
1 Ottobre: Leggere fantastico e romantico - "Perché il fantasy"
3 Ottobre: Diario di una dipendenza - "Il tema del doppio"

6 commenti:

  1. E' una serie che non ho mai preso in considerazione, però forse un pensierino ce lo faccio ^_^

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    1. Il secondo, forse ricorderai, non mi è piaciuto, ma mi sono ricreduto con quest'ultimo volume. E' un bel passatempo e la Venezia "alternativa" è uno spettacolo :)

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  2. Ricordo bene la tua recensione del secondo e sono felice che questo sia il migliore dei tre, motivo per cui spero di prenderlo in mano quanto prima. Comunque hai ragione, è raro che una trilogia si concluda in così breve tempo, ma ancora più raro che una CE, ma anche le autrici, riescano a pubblicare un libro ogni anno con una puntualità sorprendente. Un plauso a loro anche per questo.

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    1. Ciao Francy! Grazie per essere passata.
      Sono certo ti piacerà. ;)

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  3. Questa è una di quelle serie che mi ha sempre incuriosita ma non ho mai acquistato, un po' perché ho bisogno di staccare dall'ambiente urban fantasy per un pochino, un po' perché in questo periodo sento troppo mio il sarcasmo di Niven. Complice il Kinder potrei finalmente procedere, anche se le sole copertine valgono un acquisto cartaceo!

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