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venerdì 20 dicembre 2013

Mr Ciak #24: Frozen, Hunger Games - La ragazza di fuoco

Buongiorno a tutti, amici. Finalmente le lezioni sono finite, finalmente sono a casa. Dopo la recensione di Angelize e due bramati regali natalizi per voi, torno con la rubrica cinematografica Mr Ciak. E vi parlo di due film che ho adorato senza riserve e che, nei cinema, stanno facendo o faranno furore. Il primo – Frozen – è arrivato in sala ieri: magnifico, che siate grandi o piccini. Il secondo – l'attesissimo sequel di Hunger Games – sono andato a vederlo agli inizi del mese e, finalmente, posso parlarne con voi: come vi ho anticipato su facebook, l'ho trovato bellissimo. Il primo parla di ghiaccio, il secondo di fuoco: accoppiata vincente. Inoltre, alla fine del post, troverete brevissimi pensieri sugli altri film che ho visto in settimana. Fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacione, M.

Walt Disney è sinonimo di fiaba. Walt Disney è sinonimo di garanzia. Eppure ci sono alcune storie che non ti convincono, alcuni racconti che non ti portano lontano dal mondo, alcuni amori che non sanno rubarti il cuore. La Disney di una volta – quella fatta di canzoni senza tempo, principi e principesse, regni incantati, magie e meravigliosi effetti visivi – non la si trova più in sala con la facilità di un tempo. Ogni Natale porta con sé un nuovo cartone, ma in poltrona non sempre troviamo a farci compagnia l'ombra piccola e familiare che seguiva il nostro corpo così teneramente morbido e rotondo nei lontani giorni dell'infanzia. I nostri eroi, da semplici e laboriosi disegni a matita, sono diventati in 3D o, magari, realizzati al computer, dalle menti superiori di nerd senza ispirazione e amore. E la magia, ormai a portata di click, si è persa. Il gelo è sceso sulla favola, imprigionando sotto una cortina di ghiaccio, tante volte, l'emozione vera. E' così bello ammettere di essersi sbagliati; è così soddisfacente aver trovato – tra delusioni e esperimenti senza sapore e colore – la splendida eccezione che conferma la regola. E' meraviglioso, semplicemente meraviglioso, essersi imbatutti in Frozen – Il regno di ghiaccio. Un'avventura che, pattinando sul ghiaccio e planando tra i fiocchi di neve, librandosi tra montagne impraticabili e castelli di cristallo, riempie lo schermo di nubi tempestose e di venti pungenti, facendo piombare temperature glaciali in sala capaci di gelare borghi antichi e legami familiari, ma non i cuori. I cuori no: i cuori battono forte e a ritmo di musica, ora allegri e ora delicatamente affranti. Vibrano, impazziti, e lo fanno davanti a un evocativo ed emozionante splendore che rimanda all'epoca d'oro del cinema per i più piccoli. Quando i bei film d'animazione erano proprio così. Con un C'era una volta all'inizio e un E vissero per sempre felici e contenti alla fine. Semplici, confortanti, onesti, incantevoli, autenticamente perfetti. Frozen, dopo l'altrettanto bello Rapunzel, giunge per darci una certezza, a testimonianza di un nuovo e sorprendente trionfo: la Walt Disney non è morta. E io credo in lei, come i bambini di Peter Pan facevano nelle fate. Obbligo tutti a guardare Frozen, ed è un ordine: a fine visione, infatti, crederete anche voi in questo bello e surreale incantesimo in musica, capace di unire alla tradizione tocchi di fresca e intensa originalità. C'è spazio per l'amore, per un principe dai modi galanti e per un boscaiolo un po' matto, ma dallo sguardo dolce e dalla voce d'angelo; c'è tempo per principi e principesse, mostri dai denti affilati e canzoni dal ritornello trascinante, in estate, primavera e inverno. C'è un luogo per inseguimenti a perdifiato, pianti, colpi di scena, risate. Un luogo, un tempo e uno spazio per loro, Elsa e Anna: nemiche, amiche, complici, rivali. Sorelle. Elsa, la più grande e responsabile delle due, si è sempre presa cura, con amore e generosità, dell'ultima arrivata in famiglia: la paura di ferirla, però, con i suoi poteri indomabili e inarrestabili - con quel ghiaccio che le usciva magicamente dalle punte delle dita – ha vinto sull'affetto e sulla complicità. La preoccupazione di far del male al prossimo l'ha resa prigioniera della sua stessa casa e, tra lei e la sorella minore, c'è – fissa – una porta chiusa. Il terrore fa sì che crescano come tristi estranee. Fino a quando, anni dopo, con i genitori inghiottiti dalle onde e mai restituiti, Elsa si appresta ad essere incoronata regina. Sarà allora che il suo potere indomabile si libererà, facendo scendere l'inverno sul mondo. Le convenzioni, adesso, la vorrebbero la cattiva della storia, la spietata antagonista, eppure come giudicarla? Solo così, al gelo, senza prigioni, può essere finalmente libera. Le stesse convenzioni, inoltre, vorrebbero che Anna fosse un'eroina romantica, coraggiosa e ribelle e invece, inaspettatamente, la storia d'amore più bella e commovente si ha tra lei – tanto sbadata, insolente, buffa, adorabile – e l'algida sorella che dovrebbe combattere. Come Rapunzel viene raccontata la storia di una prigionia; come in La bella e la bestia la paura del diverso è in primo piano; come in La bella addormentata nel bosco ogni maleficio rimanda a un bacio di vero, puro amore. Con due protagoniste grandiose, umane e alle prese con duetti dalla potenza sconvolgente, Frozen è fatto anche di personaggi secondari magistralmente ideati: un esilarante pupazzo di neve, che sogna il sole e la tintarella; un'affettuosa renna, amante delle carote e delle carrozze di lusso; una pianura desolata di sassi senza vita che, in realtà, sono solo intonatissimi e carinissi troll con il pallino per gli incantesimi. Nella colonna sonora, tra tanti pezzi che imparerò a conoscere, a furia di rivederlo, la bellissima All'alba sorgerò: cantata, per un'evidente trovata pubblicitaria, dalla pessima Violetta di Disney Channel, in realtà, nel film, è interpretata dalla nostra talentuosa Serena Autieri, che presta la sua voce – e che voce! - all'indimenticabile personaggio dell'inarrestabile Elsa. Ho sentito tutto, e con l'intensità dei bambini. Ho riso forte, ho sperato forte, ho sognato forte, mi sono mangiato le unghie forte.Non serviva una macchina del tempo. Solo un tocco di pura, incontaminata, fuoriosa magia. Solo Frozen

La saga letteraria di Hunger Games mi ha fatto completamente, definitivamente, perdutamente suo quest'anno. Forse troppo tardi. Quando ho sentito il canto della rivolta e, per la prima volta, il battito del cuore di Katniss e il coraggio grande di Suzanne Collins, la sua creatrice. La saga cinematografica, invece, mi avevo già conquistato da un po'. Era stato amore al primo film. Il libro non mi aveva convinto, ma, caso raro, il film l'aveva fatto. Un cast straordinario e scelto con cura e una regia sporca e veloce avevano dato credibilità ai giochi spietati, alle città e alle rivoluzioni in cui, attraverso la prosa, purtroppo, non avevo creduto. Hunger Games era un buon libro, ma il film era superiore. La ragazza di fuoco, grazie a una repentina crescita nello stile e nei temi, era un un romanzo più che buono, invece; e il film – pensate un po' – è anche meglio, a mio parere. Di sicuro superiore al primo, e nettamente. Stupisce per un fatto semplicissimo: pensato per un target di soli adolescenti, sa diventare, invece, qualcosa di più grande, complesso, monumentale. Universale. E' l'intrattenimento di un certo peso in cui tutti, nelle loro gite al cinema, sperano di incappare. La Lawrence come l'ottava meraviglia del mondo... Una forza della natura, un vulcano in eruzione, il Titanic prima dell'iceberg. Con quegli occhi blu così belli, ti inchioda l'anima, il cuore e il sedere alla poltrona. E tu la contempli, come fosse un dipinto. Una furiosa, umana e romantica Giovanna D'arco armata di frecce e gioventù. Dio non commette ingiustizie, o così si dice. C'è chi è bello e chi è bravo; chi ha amore e chi ha fortuna. Poi c'è la Lawrence che, miracolosamente, ha tutto quanto. E non è invidia quella che si prova, no. Forse non si prova niente, perché lei lascia ammutoliti, punto e basta. Affascinante, convincente e incredibilmente intensa dà vita a una Katniss tenace, furiosa, tristissima e piena di ferite, fisiche e corporee, e, ottima nelle scene che la vogliono sporca e atletica e splendida in quelle che puntano tutto sui suoi occhi sterminati e sulla sua bellezza giunonica, mi ha ricordato leggermente Elizabeth Taylor in "Cleopatra" - sarà opera di truccatori e costumisti più abili del buon Cinna, sarà che - anche se giovanissima - ha già un che delle dive d'altri tempi. Mostra tutti i modi di soffrire, di piangere, di combattere, di amare. E' intensa, è potente. Strega, ruba sguardi e approvazioni all'unisono. Impossibile schiodare gli occhi, difficile rubarle la scena. Eppure, in generale, tutti ci riescono piuttosto bene. Non a rubargliela, ma a condividerla con lei, bravissima, a testa alta e spalle larghe. Il piccolo Josh Hutcherson sembrerebbe scomparire, a prima vista, ma in realtà è la parte complementare di lei. Domina la scena quando, con la tenerezza di un bambino, quasi, chiede a Katniss una cosa semplice e stupida come il suo colore preferito. Si perde tra le fronde e gli abiti di scena, con la sua statura che, a volte, sembrerebbe penalizzarlo un po', ma poi sa spiccare, come solo lui sa fare, per quella fanciullezza che fa di lui un Peeta perfetto. L'unico. Un po' poeta, un po' bambino: ingenuo, puro, delicato. Uno dei miei personaggi preferiti, uno dei pochi a cui voglio realmente bene. Maniacale, curatissima, la costruzione dei personaggi secondari, piccoli e grandi che siano. La Effie della poliforme Elizabeth Banks, sgargiante e malinconica, è un pagliaccio triste che sa far ridere e, inaspettatamente, emozionare; l'Haymitch del simpatico Woody Harrelson ha tanto in comune con Katniss, compreso l'affetto sincero e naturale verso il fragile Peeta, speranza per il domani; meno presente, ma ugualmente convincente, il Gale di Liam Hemsworth, ruolo tuttavia annullato dalla potenza di un amore che contempla gli affiatati Josh e Jennifer e nessun terzo incomodo – poi noi tifiamo Peeta, tié. Accanto a queste grandi promesse debitamente mantenute, s'inseriscono i nuovi partecipanti di questa nuova e improvvisa edizione degli Hunger Games: sono tanti e, francamente, di loro ricordavo giusto l'indispensabile. Nel romanzo, secondo me, non erano stati caratterizzati tanto magistralmente da riuscire a spiccare nel vasto e complesso quadro generale. Cosa che, fortunatamente, nel film succede a meraviglia. Sexy e audace Jena Malone – esilarante il suo spogliarello nell'ascensore, davanti a una Katniss arrabbiatissima e a un Peeta in estatica contemplazione -, ambiguo il giusto Philip Seymour Hoffman, toccanti Sam Claflin e Lynn Cohen: due rivelazioni. Tra lui, giovane e arzillo, e lei, anziana e con un viso che comunica quello che le parole non dicono più, c'è un rapporto che scalda il cuore e che, francamente, non ricordavo minimamente: Finnick, premuroso e altruista, la porta in spalla come Sam faceva con Frodo e come, nell'Eneide, Enea faceva con l'anziano padre. Ripugnante e viscido l'immenso Donald Sutherland, che si conferma uno dei più grandi e duttili attori della sua fortunata generazione, nonché un ottimo caratterista. Una sceneggiatura ben scritta e ricca, inoltre, mi ha permesso di scoprire anche figure che, in quella folla di corpi, trappole, palme e cospirazioni, avevo finito per perdere, ahimé, parzialmente di vista. Gli effetti speciali, rispetto al primo, sono usati con maggiore maestria, ma con la solita intelligenza: isole mortali, orologi esplosivi, nebbie tossiche e bianche come neve velenosa, scimmie fameliche, ologrammi inquietantemente realistici come compagni d'allenamento o tenaci avversari virtuali... La regia, ad opera dell'affermato Francis Lawrence, è più hollywoodiana: sicura, pulita, più a fuoco, meno traballante e meno attaccabile. Il regista di Io sono leggenda e Constantine, con spiccata consapevolezza e con occhio attento verso il cinema horror delle origini, cita The Fog, Il pianeta delle scimmie, Gli uccelli. Il film dura tanto, ma non si ci annoia: il ritmo è così serrato che per gli sbadigli o per guardare l'orologio non c'è tempo. Vorrebbe dire staccare gli occhi dallo schermo, anche per un solo istante. O perdersi le indimenticabili, significative e potenti sequenze finali: uno squarcio in un cielo di carta, una falla in una cupola radioattiva... poi il sole. Sempre il sole, brillante e onnipresente anche sulle sciagure umane. Ho sentito il cinema intero cadere sotto shock prima dei titoli di coda: l'epilogo, così netto, così ipnotico grazie al primo piano di una Lawrence in lacrime, arriva inaspettato e brutale. Una domanda, francamente, mi è sorta spontanea: le favolose tracce incise per la colonna sonora dove sono mai finite? I Coldplay, di sfuggita, sono la colonna sonora dei titoli di coda; dei The Luminers, di Christina Aguilera, di Lorde, di Ellie Goulding, di Sia e di tanti altri non si fa, purtroppo, minimamente cenno. Fatto trascurabile, in confronto al resto. Correrei volentieri a rivederlo... Voi?


Un fantastico via vai: una commedia che di “fantastico” non ha niente. Eppure Pieraccioni mi è sempre piaciuto, ma – a malincuore – vi dico che, per me, è dai tempi di L'amore all'improvviso che non azzecca un nuovo film. La storiella è carina e penso che tutti gli universitari d'Italia vorrebbero un coinquilino come il simpatico comico toscano, ma il taglio televisivo e la sceneggiatura striminzita non aiutano a rendere il film né divertente, né memorabile. E' leggero, fresco, ma di un buonismo tale da fare invidia a una puntata dei nostri Cesaroni. Ben recitato, dinamico, arricchito dai camei dei soliti (e stanchi) Panariello e Ceccherini, ma dalla morale troppo edulcorata e infantile. Un film con l'aria da sit-com, più adatto ai pomeriggi di Canale 5 che al cinema. (2/5)
Fuga di cervelli: un film scemo, ma che – di tanto in tanto – il suo compito lo fa: far ridere. Senza intelligenza, senza brio, senza perché, ma fa ridere. Per le parolacce, i gestacci, le gag scollegate tra loro ma decisamente idiote, per i protagonisti che – usciti dalla Tv o da Youtube – sono tra i più seguiti e cliccati in rete. Un cieco, un paralitico, uno spacciatore e una cavia umana in trasferta ad Oxford - chi in cerca di ragazze facili, chi del vero amore. Perché chi si somiglia si piglia! Il più simpatico è Frank Matano, il più convincente è Luca Peracino. Dirige Paolo Ruffini, nel cast anche in veste di attore. Da vedere insieme agli amici, per ridere insieme a loro e dimenticare tutto nell'arco della stessa sera. (2/5)
Giovane & Bella: algido e sensuale, raffinato e sottile, il nuovo film del bravissimo Francois Ozon racconta una storia scabrosa, a tinte forti, ma con la solita leggiadria francese. Non scandalizza perché è ben fatto, ben diretto e perché la protagonista – con quegli occhi azzurro mare e il fisico statuario da modella – è troppo angelica per risultare volgare. Racconta la storia di una di quelle che i telegiornali attuali chiamerebbero, forse, baby squillo. Un'adolescente di buona famiglia che, tra lo studio e le amiche, si ritaglia tempo per appuntamenti in camere d'albergo con uomini anziani e facoltosi. La pagano per fare sesso, lei che – l'estate prima – ha perso la verginità, in spiaggia, con un ragazzo che l'aveva fatta sentire vuota, non amata, insoddisfatta. Eppure con i soldi guadagnati non compra nulla: prende in prestito gli abiti eleganti dall'armadio di sua madre, ha un cellulare demodé, non ha vizi costosi. La nuova storia di Ozon stupisce e affascina perché non c'è una spiegazione e perché, grazie a una regia impeccabile, indaga nei rapporti di coppia e nelle famiglie borghesi senza scadere nel morboso. Con un'ironia feroce e nascosta, con una delicatezza che non è da scambiare mai per buonismo. Magistralmente diretto, con una giovanissima attrice da tenere d'occhio, Giovane e bella è un dramma riuscitissimo. E l'emozionante cameo finale della sempre stupenda Charlotte Rampling ne è la conferma. (3,5/5)

40 commenti:

  1. Ciao Mr Ink!^^ Frozen vado a vederlo a Santo Stefano con i miei nipoti. La Disney non sbaglia un colpo, quindi mi aspetto molto da questo cartone...:). Hunger Games non lo guardo perchè, nonostante il successo ottenuto, a me il primo non ha entusiasmato affatto. Questa volta i nostri gusti sono discordanti purtroppo....@.@ Guardare Un fantastico via vai e Fuga di cervelli va contro la mia natura, come sai...è più forte di me!^^ Mentre Giovane e Bella mi incuriosisce, penso che lo guarderò!:)

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    1. E invece, Indil, La ragazza di fuoco dovresti guardarlo: anche perché è molto, molto meglio del primo. Secondo me, potresti cambiare definitivamente idea! Per quelli italiani, questa volta, ti do ragione: non ti perdi niente di niente. Bello quello francese: molto particolare.

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  2. Non ho ancora visto Frozen, ma su La ragazza di fuoco mi trovi assolutamente d'accordo. Ho amato questo film in un modo intenso e inaspettato. Insomma, mi immaginavo un ottimo lavoro, ma non anche una pellicola in grado di catturarmi così visceralmente. E Jennifer Lawrence è assolutamente straordinaria. Adesso non aspetto altro che vedere i seguiti, soprattutto dato che il terzo libro è stato il mio preferito in assoluto... e sono contenta, perché era tanto che non mi capitava di aspettare con tutta questa emozione un film ^^

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    1. Anche nel mio caso, Serena, il terzo libro è stato il mio preferito. Una bella "mazzata", eh? Ma io le cose tristi e un po' tragiche le adoro...

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    2. Io non sempre, ma in questo caso la Collins è stata magistrale. L'altra sera ho passato mezz'ora a "litigare" con una delle mie migliori amiche difendendo a spada tratta questo libro che a lei non era piaciuto...XD Per dire quanto ci tengo.

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  3. Dopo vengo a leggere tutto il resto, ma ora i miei occhi solo solo per La ragazza di fuoco *_________________* grazie per questa magnifica recensione, che finisce subito in pagina, perchè TUTTI devono leggerla ç_ç mi hai emozionato, come sempre, e DIO ci salvi dai prossimi due film... non ne usciremo vivi!

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    1. Quant'è vero :/ Mi viene il magone al solo pensiero. Come sai, l'ultimo romanzo è stato quello che ho preferito e, anche se la scelta di dividere il film in due non mi fa impazzire, aspetto con impazienza la conclusione :)

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    2. E' anche il mio preferito, e sto già iniziando a fare scorte di fazzoletti ç_ç come faremo? Non lo so :(

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  4. La ragazza di fuoco l'ho amato alla follia e ogni che capitiamo al cinema o al centro commerciale cerco di convincere chi è con me ad andare a rivederlo, ma invano lol Stupendo,meraviglioso,epico, niente da ridire. Frozen lo sto aspettando con ansia e andrò a vederlo durante il periodo natalizio. Tutti ne stanno parlando bene, ma devo ammettere che la l'attesa per questo film scompare in confronto a quella di Piovono Polpette 2, sarà una figata epica e che io voglio vedere subito. Ora. W il Natale, se ci porta film così ;)

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    1. Piovono Polpette 2? Io il primo l'ho quasi rimosso, ma visto il tuo entusiasmo potrei rivederlo: non mi aveva colpito. Non c'entra niente, ma - tra l'altro - ho trovato carinissimo anche il sequel di Cattivissimo me :D

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    2. Oooh io adoro Piovono Polpette :D E' uno dei non-disney che preferisco! Il trailer del sequel promette qualcosa di epico, spero di non rimanere delusa! Cattivissimo me 2 l'ho trovato molto carino, ma non ai livelli del primo. Ho adorato il finale però!:D

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  5. Sono contenta che Frozen ti sia piaciuto, aspettavo giusto di leggere qualche recensione prima di recarmi al cinema per vederlo. Purtroppo l'unica cosa che mal sopporto sono le canzoni tradotte in italiano, sono da sempre una ferma sostenitrice della versione originale sottotitolata :) spero di riuscire ad andare al cinema per gustarmelo :)

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    1. Anch'io preferirei le canzoni con i sottotitoli, ma considerato che è destinato principalmente ai bambini, magari, non riuscirebbero a stare al passo con i sottotitoli che scorrono rapidamente sullo schermo :)

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  6. La Ragazza di Fuoco mi è piaciuto tantissimo, più del precedente che già mi aveva favorevolmente impressionato. C'era anche il bonus di vedere cosa succede nelle scene (a me la telecamera tremolante non piace, e nel primo sembrava messa lì per far capire che c'era violenza senza far vedere la violenza con un escamotage estremamente pigro è_é ). Jennifer Lawrence è di un talento mostruoso ed è bellissima, molto più brava a farmi capire Katniss di quanto la Collins non sia mai stata. Questa saga, letteraria e cartacea, imho dimostra quanto possa essere limitata la prima persona, perchè il motivo per cui i film sono così tanto più interessanti dei libri è che ti fa vedere anche cosa succede fuori dall'Arena e dalla testolina contorta della protagonista.

    Frozen ancora non l'ho visto e ammetto di essere in dubbio: la Disney non azzecca un film da molto, e non credo che la colpa sia del digitale né di persone che hanno cmq portato film come Ralph Spacca Tutto (capolavoro), o dedicato una cura senza precedenti alla distribuzione del Castello Errante di Howl, dando al Maestro il riconoscimento che troppo spesso l'occidente gli nega (basta guardare i contenuti speciali dei film Ghibli). È da molto tempo che la magia si è persa, per me già Pochaontas o Il Gobbo di Notre-Dame (per non parlare dell'incommentabile Atlantis) facevano capire che senza il buon vecchio Disney ci sarebbero stati grossi problemi.
    Di Frozen il trailer non mi è piaciuto, e per La Regina delle Nevi ho l'imprinting del bellissimo film di animazione russo del 1957, però tutti ne parlano bene. Della Disney sto aspettando con ansia Saving mr. Banks: sembra adorabile *-*

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    1. Concordo pienamente su HG: la telecamera a mano, nel primo, era un pretesto furbastro per girare attorno alle scene di violenza, per me :/
      Ralph Spacca Tutto l'ho adorato proprio: l'avevo dimenticato! Conosco La regina delle Nevi, ma purtroppo (?), secondo me, Frozen non ha tanto in comune con quel film lì, se non il tema. Sì, Saving Mr. Banks dev'essere stupendo *-*

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    2. Visto Frozen. Qualcuno dovrebbe fare una lunga chiacchierata con quello/i che ha/hanno montato il trailer.
      Davvero carino, e credo che si sarebbero evitati molti pregiudizi se avessero detto che era vagamente/lontanamente/giusto un paio di dettagli ispirato alla storia di Andersen :P
      Quando hanno annunciato La Regina delle Nevi e poi hanno fatto uscire la sinossi, chi ha letto la favola è rimasto perplesso nella migliore delle ipotesi XD

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    3. Sì, immagino. Con la favola non ha in comune proprio nulla :P

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  7. AHHHH non posso leggerle, non ho ancora visto nessuno di questi film :/ Appena li avrò visti prometto che verrò a commentare :) Come ho fatto con Don Jon ahahah sempre in orario io (y)

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    1. Ok, ho visto Frozen. Concordo su tutto, è stato davvero un film piacevole. La cosa ch epiù mi ha colpita è che mi aspettavo da un momento all'altro che Elsa sarebbe diventata la cattiva di turno, e invce non è stato così! Sono queste le cose che amo nei film: non dare nulla per scontato. Nei cartoni animati soprattutto, dei quali si perde purtroppo il gusto di guardarli perchè tanto si sa già come andrà a finire, in fondo è una storiella per bambini. Finalmente una fiaba che ci insegna a non trarre subito affrettate conclusioni! Meraviglioso

      Ah, edizione italiana della canzone "All'alba sorgerò": tale Violetta inascoltabile, Serena un pò meglio ma comunque a parer mio inadatta. Mi duole il cuore dirlo, ma Demi Lovato nella sua versione inglese Let It Go rimane imbattuta!

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    2. Sarà che ho ascoltato la versione originale dopo aver visto il film in italiano, ma la versione doppiata mi è piaciuta. Non male! Poi sarà difficilissimo doppiare le parti cantate, immagino: i nostri doppiatori, però, ci riescono. La Autieri mi sta simpaticissima - una delle poche cose decenti dell'ultimo di Pieraccioni - e l'ho seguita anche in veste di cantante in Tale&Quale Show :P Ti dirò, di Let it go è ancora più bella la versione di Idina Menzel: è lei a cantarla nel film. Straordinaria, come sempre!

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    3. non lo sapevo, devo assolutamente sentirla, Idina è fantastica! comunque mi riferivo agli acuti in particolare, mi sembravano un po' forzati... capisco però che se una persona nasce come attore non per forza deve saper cantare come un cantante professionista. sono un po' molto pretenziosa lo ammetto :) ma concordo sul fatto che la Autieri è riuscita nel personaggio cavandosela egregiamente!

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    4. Negli acuti era troppo "impostata" la voce, vero. Si vede, ovviamente, che era meno naturale e che doveva sforzarsi un po' per arrivarci. Anche Laura Chiatti, in Rapunzel, mi era piaciuta, però :)

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  8. Giovane e bella l'ho visto qualche giorno fa e non mi è piaciuto, troppo citazionismo dal cinema francese d'antan, una figlia del genere l'avrei mandata a pulire i bagni del Mac, a pedate nel di dietro fino a quando non si svegliava. La protagonista è completamente inespressiva, del resto non è nemmeno un'attrice ma una modella, sui red carpet ha un'aria davvero addormentata, mah

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    1. Opinioni, Giorgio. Ozon non lascia niente al caso e penso che le citazioni di cui tu parli siano volute e che la protagonista - che a te non è piaciuta - sia stata scelta con tanta, tanta cura. Per essere una modella, per l'appunto, l'ho trovata molto brava. Il suo essere algida e piuttosto acerba fa parte del suo fascino e del suo stesso personaggio: un'Alice nel paese delle meraviglie, secondo me, senza nessuna malizia. Anch'io, se fosse stata mia figlia, le avrei dato filo da torcere, ma una cosa nel rapporto strano con la mamma e il patrigno mi ha colpito: loro la vedevano sporca, e lei si sentiva - d'un tratto - sporca. Tutto molto strano. Tutto molto francese...

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  9. ok...HO I BRIVIDI...la recensione di CF mi ha messo i brividi...sono in lacrime mamma mia...Grazie!

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  10. Oh Mik, voglio vedere anch'io Frozen, già lo so che mi serviranno i fazzoletti tra i pianti e le risate. Per HG invece penso che sicuramente mi piacerà più del primo che sinceramente non mi aveva lasciato niente, seppur con una bella trama. Parlo però da persona che non ha letto i libri, quindi forse è x quello che non mi aveva emozionata. Fuga di cervelli voglio vederlo per Matano, mi fà troppa simpatia. Sai cosa sarebbe bello? Un bel post sui film che più aspettiamo per questo 2014, ne usciranno davvero tanti. E anche per i libri ormai ho perso il conto. Un bacione.

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    1. Ciao, Dean! Grazie mille: ottima idea, per il post :)
      Tra poco, partiranno le mie top10!

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    2. magari anche una top 10 dei film del 2013 non sarebbe male :P

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    3. Come è bello poter sfogare le nostre passioni sclerando tutti insieme!

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  11. Wow *__*
    Quoto ogni singola parola e virgola delle tue due recensioni.
    Ho visto Frozen ieri ed è stato subito amore <3 merito soprattutto di Olaf e Sven!
    Mi sarebbe piaciuto ascoltare le canzoni in lingua originale ma capisco che i film disney sono per i più piccini e da qui l'esigenza di tradurle :)
    Sono riusciti lo stesso a fare il loro dovere e a scaldarmi il cuore :3

    Non penso di aver atteso mai un film così tanto quanto ho atteso Catching Fire...sono stata tutto il tempo a fissare lo schermo in estasi *_* contornata da bimbeminkia e da gridolini fastidiosi >.<
    Condivido ogni cosa che hai scritto...specialmente "annullato dalla potenza di un amore che contempla gli affiatati Josh e Jennifer e nessun terzo incomodo – poi noi tifiamo Peeta, tié" muahahahah *inchino*
    TEAMPEETA sempre e per sempre!

    Bellissime recensioni ;)

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  12. per innamorarmi di frozen dovrò aspettare natale, ma sono molto fiduciosa. La ragazza di fuoco, lo dico piano, ma me la sono persa. Ho avuto due contrattempi e ora non c'è più. Se prima mi dispiaceva, dopo la tua splendida recensione sono inconsolabile :(
    Pieraccioni è prigioniero dei suoi antichi fasti, e secondo me si è fermato ancor prima del L'amore all'improvviso.
    Fuga di cervelli? No, ti prego, non riuscirei a trovarci un senso neppure da ubriaca.
    Per il resto, bravissimo! è sempre un piacere leggerti :)

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    1. Dai, riuscirai a verderli entrambi presto, spero!
      Pieraccioni e Fuga di cervelli, figurati un po', stanno sullo stesso livello D:

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  13. Devo vederli tutti e dueee! *__*
    Però prima di Catching Fire devo leggere il libro perché... non l'ho ancora letto u.u

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  14. "La ragazza di fuoco", lo riguarderei anche un milione di volte, sul serio: e hai pienamente ragione, Jennifer è davvero l'ottava meraviglia del mondo, come lei davvero non ce ne sono!! *___* "Frozen" mi piacerebbe tantissimo riuscire a recuperarlo in questi giorni, perché ho davvero una gran voglia di un bel film d'animazione in questi giorni: però mi sa che prima toccherà a "Lo Hobbit 2", che per motivi visivi, preferisco evitare a tutti i costi di perdermi al cinema! ;D

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    1. Giusto, Sophie. Lo Hobbit 2, però, io non lo aspettavo tanto, quindi aspetto il dvd per vederlo in buona qualità :)

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