{Close
enough to star a war – Adele; Turning Tables}
Autrice:
Lauren Oliver
Editore:
Piemme “Freeway”
Numero
di pagine: 382
Prezzo:
€ 18, 00
Sinossi:
Nel futuro in cui vive Lena, l'amore è una malattia, causa presunta
di guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziati
sottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un'operazione
che li priva della possibilità di innamorarsi. Lena non vede l'ora
di essere "curata", smettendo così di temere di ammalarsi
e cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancano
novantacinque giorni all'operazione e, mentre viene sottoposta a
tutti gli esami necessari, a Lena capita l'impensabile. Si infetta:
si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere,
in una società di automi che non conosce passione, ma nemmeno
affetto e comprensione, Lena scoprirà l'importanza di scegliere chi
si vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propria
vita...
Un
ragazzo si getta da un ponte. Il cuore spezzato e un biglietto
d'addio nella tasca dei jeans.
Un
poeta dall'animo ferito dai dardi di Eros trasforma i suoi sentimenti
in lacrime e versi.
Nel
nome di un Dio che non ha mai conosciuto e di una religione che non
gli appartiene, un terrorista lascia che le fiamme del suo fanatismo
divorino una folla di indifesi.
Un
elemento inscindibile lega questi tre avvenimenti fittizi
apparentemente distanti tra loro. Un filo di porpora che collega la
solitudine di queste tre menti in un'unica, irrisolvibile equazione. L'amore. Un
amore strozzato; un amore proibito; un amore per cui uccidere e
morire. E'
un sentimento che agisce secondo piani imprevedibili, senza avvisare.
Dolce veleno e soave delizia, tocca le corde più sensibili della
nostra anima. Può
farle vibrare al ritmo dei nostri cuori impazziti, ma può anche
strapparle con violenza e aggrovigliarle in una massa informe e
sanguinosa. Può farti volare, farti credere che sia anche possibile
sfiorare il cielo con un dito e spostare una montagna con la carezza
di un sospiro; ma può anche spezzarti le ali, lasciare graffi
indelebili nel tuo cuore distrutto e lividi sulla tua pelle esangue. In
Delirium, secondo romanzo dell'acclamata Lauren Oliver, l'amore è
analizzato nella complessità delle sue forme e, grazie a un
intreccio originale e di immediato impatto, viene messo in risalto il
lato più oscuro ed inedito di questo ampio sentimento. Siamo
in un futuro non specificato e, apparentemente, nulla di quello che
immagineremmo ha modificato la facciata delle nostre città. Non ci
sono macchine volanti, piogge letali di meteoriti, robot, cieli tinti
da perenni aurore boreali o dittatori dal pugno di ferro.
Nell'America
in cui si muovono i protagonisti, non ci sono guerre, omicidi,
divorzi e religioni per le quali combattere. Gli scienziati sono
riusciti a sigillare in una tomba di apatia e indifferenza i
sentimenti più primitivi dell'uomo; le passioni più sfrenate che lo
rendono schiavo di un idolo di cui non si conosce il nome.
Le
persone, come automi senza sentimenti, si muovono in una folla priva
d'anima e connotati. Vengono accoppiate dalla società; si sposano,
mettono al mondo bambini, ma nei loro occhi non brillano gli astri
del sentimento.
In
un mondo in cui il violare le regole è punibile con la morte e in
cui la musica è vista come strumento di corruzione e le risate come
sintomi di contagio, la giovane Lena sa bene cos'è l'amore. E ne ha
paura. Vuole semplicemente essere come gli altri e, con ansia
crescente, attende che il sopraggiungere dei suoi diciotto anni
permetta che i colori cangianti che animano il suo cuore siano
soffocati nel mare del silenzio. Poi incontra Alex e tutto cambia.
L'amore la infetta e, da un momento all'altro, guarire è l'ultima
cosa che vuole. Si sente sporca, cattiva, ribelle. Ma è
tremendamente e follemente felice.
“ Amore”,
una singola parola, una cosa evanescente, una parola non più grande
o più lunga di un taglio. Ecco cos'è: un taglio; un rasoio. Emerge
al centro della tua vita e spacca tutto in due. Il prima e il dopo.
Il resto del mondo scompare.
Delirium
è una versione distorta di Romeo e Giulietta messa in scena su uno
sfondo dominato dal fumo dei lacrimogeni, dai tuoni delle pistole,
dal ghiaccio dell'indifferenza, dal grido soffocato della libertà
repressa.
Delirium
è la storia di un amore intenso e lacerante; la storia tra
l'indifesa Lena e il misterioso Alex, i cui capelli sono del colore
del miele e delle foglie autunnali e il cui cuore è un pozzo
profondo di segreti e parole mai dette. La
storia di un amore impossibile, condannato dalla società e
minacciato dalla gelida lama di un bisturi; unico strumento in grado
di cancellarlo, con precisione chirurgica, dalle vite dei nostri
protagonisti.
L'amore,
nel mondo fiorito dalla fantasia dell'autrice, è un pensiero
proibito; causa di guerre e malattie, è un serpente tentatore da cui
tenersi lontano.
“ Dicono
che la cura riguarda la felicità, ma adesso capisco che non è vero
e non lo è mai stato. Riguarda la paura; paura della sofferenza,
paura del dolore, paura, paura,paura; un'esistenza da animale cieco,
che sbatte contro i muri, che strascica i piedi in corridoi sempre
più stretti, una vita terrorizzata e insignificante. Ho soltanto
diciassette anni e so già qualcosa che mia zia Carol non sa: so che
la vita non è vita se la trascorri semplicemente galleggiando. So
che il vero scopo, l'unico scopo, è trovare le cose che contano e
aggrapparcisi e combattere per averle e rifiutarsi di lasciarle
andare.”
Sin
da quando, nel marzo dell'anno scorso, questo romanzo è approdato
nelle nostre librerie, ha suscitato in me un vortice di curiosità e
ammirazione.
Soltanto
leggere la trama, forte ed incisiva, in contrasto con la delicatezza
dei colori della nostalgica ed evocativa copertina, mi aveva aperto
la mente su una realtà distopica lontana, eppure tremendamente
realistica. Socchiudere
leggermente le palpebre, perdermi in quei toni morbidi di lilla,
sfiorare con lo sguardo il viso di una ragazza vicina ma separata da
me da uno spesso labirinto di indifferenza e solitudine, mi aveva
portato ad investire Delirium di un compito importante e assai
gravoso.
Avete
presente quando, alla fine dell'anno, noi lettori mettiamo a
soqquadro le librerie della nostra città in cerca del libro perfetto
con cui cominciare un nuovo anno di intense letture?
Bene,
quando, grazie al gentilissimo ufficio stampa della Piemme, mi venne
recapitato questo libro, reprimendo la mia curiosità, decisi di non
leggerlo immediatamente.
Decisi
di dare la precedenza ad altre letture e di lasciare che, per quasi
un mese, il dorso di Delirium mi rimanesse a fissare dall'alto della
mia libreria. In attesa. Seguendo
il mio istinto e attratto dalla miriade di recensioni entusiastiche
lette in rete, sin da quando l'avevo sfilato dalla busta recapitatami
dal corriere, su Delirium era ricaduto il compito
di accompagnarmi durante una delicata fase di passaggio della mia
vita. Immerso
nelle pagine scritte dalla Oliver, mi sarei affacciato sulla soglia
della maggiore età, lasciando che la poesia dell'amore tra Lena e
Alex fosse il legame tra il “nuovo” e il “vecchio” me. Il
fragile e tenace collante tra un' adolescenza appena sfumata e la
soglia del fumoso mondo degli adulti. Nessuna scelta è mai stata più
saggia ed avventata. Delirium
si è rivelato il perfetto “compagno di viaggio”
Se
l'avessi letto in un momento diverso della mia vita, probabilmente,
la totale identificazione con la protagonista non sarebbe stata tale.
Avrei storto il muso dinanzi alle sue incertezze, aggrottato le
sopracciglia dinanzi al suo sentirsi costantemente fuori luogo,
combattuta tra la voglia di conformarsi alle leggi degli uomini e
l'ebbrezza di perdersi nella libertà di un bacio e nel calore di un
abbraccio.
Invece,
mentre insieme ci avvicinavamo al giorno del nostro diciottesimo
compleanno, le nostre vite sembravano in qualche modo coincidere,
assieme alla comune paura e alla voglia di libertà. E' lei la voce
narrante del romanzo e, parlando in prima persona, sembrava
rivolgersi direttamente a me, raccontando la cronaca del cambiamento
delle nostre vite.
Nel corso
dei capitoli, evoca i ricordi più belli e gli episodi più
significati, riempiendo di poesia e pathos le singole pagine. Il
tutto avviene con semplicità e immediatezza.
La poesia
non è data dalla presenza di forti metafore e di affascinanti
accostamenti linguistici. L'autrice cerca il lirismo presente nel
quotidiano, nella bellezza di un tramonto, nelle risate con un'amica,
nel battito di un cuore folle, nel canto della rivolta e nel rumoroso
infrangersi di certezze che crollano e di emozioni che affiorano.
E' un
libro in cui invischiarsi, una fiamma dalla quale lasciarsi
consumare. Un fiore variopinto e un pugno nello stomaco. Un
farfalla che, volando libera, resta schiacciata nella morsa di un
ingranaggio letale. Dolce e crudele, è un esigenza impellente per
tutti coloro che – un po' romantici, un po' masochisti – pensano
che chiunque abbia mai amato porti cicatrici insanabili.
“L'amore,
la più mortale tra le cose mortali: ti uccide sia quando ce l'hai
sia quando non ce l'hai. Ma non è esattamente così. E' colui che
condanna e il condannato; il giustiziere; la lama; la sospensione di
pena all'ultimo momento; il respiro affannoso; il cielo infinito
sopra di te e il 'Grazie, grazie, grazie, Dio'. L'amore
ti ucciderà e ti salverà”.
Il
mio voto: ★★★★★
Il
consiglio musicale: Basta così – Negramaro feat. Elisa
E cos'altro si potrebbe mai aggiungere dopo una recensione così? Posso solo dire che sono pienamente d'accordo con ogni singola parola che hai scritto. Non vedo l'ora di leggere "Pandemonium" che a quanto sembra però vuole proprio farsi desiderare, non uscirà prima del 2012!
RispondiEliminaE' il mio libro preferito, dopo "L'ombra del vento" ** Ho amato visceralmente Delirium, a tal punto da comprare il seguito, "Pandemonium", su Amazon xD Non avrei mai potuto aspettare un anno, per avere questo gioiellino tra le mani! :D Comunque bellissima recensione, davvero!
RispondiEliminaRecensione fantastica!Non potrei essere più d'accordo!Delirium è diventato uno dei miei libri preferiti,l'ho divorato in pochissimi giorni e appena è uscito il seguito non ho potuto fare a meno di comprarlo!Naturalmente anche Pandemonium è stata una bellissima lettura =)
RispondiEliminaBellissima la tua recensione. :')
RispondiEliminaHo amato questo romanzo.
Condivido pienamente la tua recensione e aggiungo che leggere Delirium è stato un modo per scoprire un lato di me che non conoscevo: la mia parte sentimentale, il mio essere sognatrice. Annamaria
RispondiElimina