Pagine

giovedì 30 maggio 2013

Le uscite di Maggio/Giugno 2013 #2

Rieccoci con la seconda carrellata di uscite previste per i prossimi mesi. Questa volta ancora più della prima, non saprei davvero fare una cernita. Li vorrei tutti, tutti, tutti. E voi? Alcuni tra questi titoli erano tanto attesi: con Goddess,infatti, si chiude la nota saga di Josephine Angelini; E l'eco rispose è il nuovo, annunciato successo di quello sfornatore di capolavori indimenticabili che è Khaled Hosseini; Shades of Life è il romanzo d'esordio della carissima “mamma” di Atelier dei libri – Glinda – di cui, nel corso dell'anno, abbiamo seguito sui vari Social Network le svolte e gli sviluppi. Un delicato ed evocativo paranormal romance che, finalmente, vede la pubblicazione. Gli altri romanzi di questo post, invece, mi sono piombati addosso dal nulla, tutti intriganti e particolari: La mosca dorata e Un'amicizia pericolosa sono due gialli carichi di mistero, seduzione e del fumoso fascino degli anni '30 – '40: dopo aver letto Il grande Gatsby ho il desiderio matto di tornarmi a immergere in queste atmosfere favolose. Shelter, invece, è il primo volume di una serie per adolescenti firmata dal bravissimo Harlan Coben, uno degli scrittori americani più apprezzati al mondo. Come se la caverà con un genere completamente nuovo? Scoprite tutte le news e cimentatevi con un originale concorso visitanto il sito, qui e divertendovi con un simpatico gioco qui: il volto del protagonista potrebbe essere il tuo! L'ultimo, ma solo di ordine, si può già trovare nelle librerie e, purtroppo, sembra essere quasi passato del tutto inosservato sui blog: pochissimi anteprime, scarsa pubblicità. Eppure Wonder – per Goodreads uno degli YA più belli del 2012 insieme a Colpa delle stelle – ha una copertina che trasmette gioia, una trama che ti piega in due e uno stile che promette sorrisi e riflessioni. Merito anche dell'ottimo prezzo, sarà mio. Cosa ne pensate? Difficile, eh? ;)

Titolo: Shelter
Autore: Harlan Coben
Editore: L'ippocampo
Numero di pagine: 320
Data di pubblicazione: 12 Giugno 2013
Prezzo: € 12,00
Sinossi: L’anno che sta vivendo il quindicenne Mickey Bolitar non potrebbe andare peggio. Dopo aver assistito alla morte di suo padre e al ricovero di sua madre in un centro di disintossicazione, è costretto a vivere con lo zio Myron e a cambiare scuola.
Con il nuovo college arrivano anche nuovi amici e nuovi nemici. Per fortuna di Mickey, arriva anche una nuova, grandiosa fidanzata, Ashley. Per un po’ sembra che quel disastro senza fine che è la sua vita stia finalmente migliorando – finché Ashley scompare senza lasciare traccia. Deciso a non perdere un’altra volta una persona importante, Mickey si mette alla sua ricerca e viene così in contatto con un mondo squallido in cui capisce che la sua ragazza, dall'apparenza così dolce e timida, non è affatto quello che dice di essere. E nemmeno lo è il padre di Mickey di cui non si capisce poi se sia davvero morto. Ben presto il ragazzo viene a conoscenza di una cospirazione così spaventosa da far sembrare i problemi della scuola uno scherzo – e lo porta a porsi molte domande sulla sua vita, che fino ad allora credeva di conoscere.

Titolo: Wonder
Autore: R.J Palacio
Editore: Giunti
Numero di pagine: 288
Prezzo: € 10,00
Sinossi: È la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che, dopo anni passati protetto dalla sua famiglia per la prima volta affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico? Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno Augustus durante l'anno scolastico che finirà in modo trionfante per lui. Il racconto di un bambino che trova il suo ruolo nel mondo. Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni. Età di lettura: da 13 anni

Titolo: Un'amicizia pericolosa
Autrice: Suzanne Rindell
Editore: Nord
Numero di pagine: 364
Data di pubblicazione: 6 Giugno 2013
Prezzo: € 17,60
Sinossi: Odalie… Quella mattina del 1924, quando si è seduta alla scrivania accanto alla mia, avrei dovuto capire che avrebbe sconvolto la mia vita. Già da due anni lavoravo come dattilografa alla centrale di polizia di Manhattan e conducevo una vita tranquilla, ordinaria. Ero una ragazza all’antica: sebbene intorno a me il mondo stesse cambiando, non avevo mai nemmeno pensato di tagliarmi i capelli o d’iniziare a fumare. Poi è arrivata Odalie. Il suo caschetto nero, i suoi vestiti eleganti, la disinvoltura con cui teneva la sigaretta… Odalie era così spregiudicata, così sicura, così moderna. In quei giorni, mi sono resa conto che volevo essere come lei e che avrei fatto qualsiasi cosa per riuscirci. Per questo ho accettato di trasferirmi nel suo lussuoso appartamento e l’ho accompagnata alle feste dove si beveva champagne e si ballava fino all’alba al ritmo della musica jazz. E per questo non ho detto nulla quando mi sono accorta che aveva falsificato alcuni rapporti di polizia. Volevo proteggerla. Non potevo immaginare che mi stesse semplicemente usando. Che mi stesse mentendo. Come avrei potuto? Odalie era più di un’amica per me. Era il mio ideale di donna. E invece lei stava architettando la mia rovina…

Titolo: Goddess
Autrice: Josephine Angelini
Editore: Giunti Y
Numero di pagine: 448
Data di pubblicazione: 5 Giugno 2013
Prezzo: € 16,50
Sinossi: Dopo aver accidentalmente liberato l'intero pantheon della mitologia greca dall'esilio sull'Olimpo, Helen deve riuscire a imprigionare di nuovo tutti gli dei senza scatenare una guerra che avrebbe esiti catastrofici. Ma l'ira divina è violenta e travolgente, ed Helen si trova a combattere con un nemico incredibilmente pericoloso. Ora è forte, conscia della sua vera natura e dei suoi doni particolari. I suoi poteri sono aumentati ma si è accresciuta anche la distanza fra lei e i suoi amici di sempre. Da quando un oracolo ha rivelato che nella sua cerchia di conoscenze si nasconde un traditore, tutti i sospetti ricadono sul bellissimo Orion. Helen, combattuta fra l'amore per Orion e quello per Lucas, dovrà fare delle scelte cruciali per evitare lo scontro finale fra dei e mortali. Il destino di Helen si sta per compiere. Solo una dea potrà sorgere per salvare il mondo. È scritto nelle stelle. 
 
Titolo: Shades of life
Autrice: Glinda Izabel
Editore: Fazi “Lain”
Numero di pagine: 250 circa
Prezzo: € 1,99 (ebook)
Data di pubblicazione: 31 Maggio 2013
Sinossi: Juniper Lee potrebbe concedersi ogni lusso. Potrebbe viaggiare senza preoccuparsi di avere una destinazione, abbandonarsi a ogni sorta di eccesso senza temere ripercussioni. Ma non c’è nessun bene materiale che possa distrarla dalla solitudine che la divora, perché Juniper è un spettro intrappolato in una dimensione dai contorni indefiniti. Il suo cuore non batte realmente, e tutto di lei - i suoi respiri, i suoi sorrisi, le lacrime che spesso le solcano le guance, sono solo l’eco di una vita ormai lontana. Juniper è sola e non possiede alcun ricordo. L’unica memoria che sollecita la sua mente, sin da quando si è risvegliata nella sua nuova forma spettrale, è quella di un nome. Il suo. Unica eredità della ragazza che doveva essere stata un tempo. Eppure, nonostante sembri non esserci nulla a legarla al mondo dei vivi, Juniper non riesce a seguire il raggio di luce che potrebbe aprirle le porte dell’aldilà. Quando alla sua porta si presenta Logan, attraente ragazzo dallo sguardo scintillante, tutto per lei si tinge di nuovi e abbaglianti colori. Logan è diverso dagli altri spettri, è come se in sé nascondesse qualcosa di unico, che l’attrae in modo irresistibile. Qualcosa di inspiegabile avviene quando i due si toccano, come l’esplosione di una forza celestiale. E un ingranaggio si smuove nei recessi della mente di lei, facendole provare sensazioni mai conosciute prima. Sensazioni che profumano di ricordi sopiti e verità dimenticate. Sensazioni che potrebbero rispondere alla domanda che l’ha assillata sin dal giorno del suo risveglio: chi è davvero Juniper Lee?
 
Titolo: E l'eco rispose
Autore: Khaled Hosseini
Editore: Piemme
Numero di pagine: 476
Data di pubblicazione: 21 Giugno 2013
Prezzo: € 19,00
Sinossi: Il romanzo si apre nell’Afghanistan del 1950, dove un padre racconta a suo figlio un’antica leggenda. Questa leggenda appartenente alla tradizione afgana rappresenta il detonatore di una potente e tragica storia che dividerà una famiglia intera. Seguendo i percorsi intrapresi dai diversi personaggi che popolano le pagine del romanzo, Hosseini conduce il lettore in un viaggio attorno al mondo, partendo da Kabul e arrivando a Parigi, a San Francisco e alle splendide isole della Grecia. Pagina dopo pagina, la storia prende sempre più forza, i fatti si accavallano l’uno con l’altro e le implicazioni sentimentali ed emotive divengono sempre più centrali. Es l’eco rispose, di Khaled Hosseini, è un romanzo indimenticabile che racconta di come sia possibile ritrovare se stessi attraverso l’amore e il sacrificio.

Titolo: La mosca dorata
Autore: Edmund Crispin
Editore: Giano
Numero di pagine: 240
Data di pubblicazione: Giugno/Luglio 2013
Prezzo: € 12,90
Sinossi: Inghilterra, 1940. Alcuni attori e attrici della scena teatrale londinese vengono convocati a Oxford per mettere in scena una pièce importante che punta al grande successo. Le prove però si rivelano presto difficili perché ad animare il gruppo non è solo l’amore per la recitazione ma anche una certa rivalità interna e un variegato intreccio di relazioni sentimentali, presenti e passate, con relative ruggini e melasse. In particolare, Yseut Haskell, procace attricetta dal talento assai modesto, sembra possedere il gusto perverso del seminar zizzania, cosa che la rende invisa agli altri in modo pressoché uniforme. Così tanto che, quando il secondo giorno si scopre che si è suicidata, nessuno riesce a nascondere il proprio intimo sollievo. Ma a ben guardare, che bizzarro suicidio! Quasi «impossibile». A formulare dubbi è il mentalmente ipercinetico Gervase Fen, quarantenne professore di letteratura inglese del St. Christofer College, eccentrico e franco spesso al limite della maleducazione. Appassionato di trame poliziesche, il suo sogno era giusto quello di avere a che fare, un giorno, con un bel delitto vero da risolvere. Come perdere dunque un’occasione simile? Così, facendo dispetto al suo caro amico Sir Richard Freeman, capo della polizia di Oxford con un debole per la letteratura, orientato a chiudere il caso come suicidio e tornare presto a immergersi tra i suoi amati classici, Gervase a sua volta abbandona di buon grado i libri e, ficcando il naso qui e là, mette insieme i primi dettagli di un quadro delittuoso che si annuncia tanto certo quanto vario e sibillino. Come trovare chi ha sparato quando chiunque ammette che avrebbe volentieri premuto il grilletto? Muovendosi tra l’ambiente del teatro e quello universitario come in un faceto rimbalzo tra messinscena e realtà provata, l’indagine procede tanto per il nostro improvvisato e brillante segugio quanto per il lettore stesso che si ritrova, man mano, con elementi chiari ed altrettanti depistamenti. Fino allo svelamento finale, degno della migliore tradizione del romanzo giallo.

mercoledì 29 maggio 2013

Recensione: Tu, per ora #persempre, di Laurie Frankel

Ciao a tutti, e ben trovati! Oggi, vi propongo la recensione di un romanzo che ho riesumato dalla mia libreria da un giorno all'altro. Mi era arrivato senza preavviso e, poco invogliato dalle tiepide e sporadiche recensioni lette sul web, l'avevo messo in fondo alla pila. In cerca di qualcosa di soft, l'ho letto. No, non è stato poi così soft, ma ne è valsa la pena. Io ve lo consiglio! A presto e buona lettura, M.
L'amore è infido, mutevole, influenzato da troppe variabili umane. L'animo non è logico, il cuore vuole ciò che vuole: è difficile fargli cambiare idea ed è difficile quantificarlo o programmarlo.

Titolo: Tu, per ora # persempre
Autrice: Laurie Frankel
Editore: Sperling & Kupfer
Numero di pagine: 371
Prezzo: € 17,90
Sinossi: L'amore non è un'opinione: lo sa bene Sam, ingegnere informatico di mestiere (ovvero, un mago del computer) e scapolo per vocazione (ovvero, mille fidanzate, mai quella giusta). Grazie a un algoritmo da lui inventato, Sam ha ideato la ricetta per far incontrare al primo colpo le anime gemelle. Tanto che perfino lui, tempo un click del mouse, ha trovato l'amore: si chiama Meredith, ha la testa fra le nuvole e vive in un appartamento con il soffitto pieno di modellini di aeroplani colorati. Tra i due è l'idillio. Almeno fino al giorno in cui Sam sorprende Meredith disperata: la nonna cui era molto legata è morta improvvisamente, e lei non ha neanche potuto dirle addio. Sam decide di aiutarla: facendo leva su tutto il suo genio informatico, s'inventa un sistema che, basandosi sulla corrispondenza passata della nonna - e-mail, lettere, chat - permette a Meredith di entrare in contatto con lei, e ricevere ancora suoi messaggi, come quando era viva. È il computer a scriverli - nello stile della nonna e con le stesse parole che avrebbe usato lei - ma questo a Meredith non interessa. Preferisce lasciarsi cullare dal dolcissimo inganno creato da Sam. Perché non c'è tentazione più forte, per chi resta, del trascorrere ancora un po' di tempo con chi se n'è andato...
                                          La recensione
"Nella vita ci si incontra e ci si lascia, solo la morte è per sempre." 
Internet, l'invenzione più geniale dell'universo dopo il fuoco, la ruota, i bei libri e le lasagne, ha combattuto la lontananza, ha cambiato le persone, le generazioni, le relazioni, la pubblicità e l'editoria, il mondo del lavoro e della cultura. Generalizzando, ma senza esagerare poi tanto, con la sua inarrestabile e rapida diffusione, ha cambiato il mondo intero, punto e basta. Ha cambiato la vita del giovane Sam, protagonista del romanzo d'esordio di Laurie Frankel: ha fatto della sua passione più profonda un lavoro da sogno, gli ha fatto incontrare Meredith – la sua vera anima gemella – e gli ha fatto sconfiggere la paura dell'oblio e lo strazio immane della sofferenza. Brillante ingegnere informatico e genio dal cuore d'oro, in un momento in cui il lutto colpisce, inevitabile e improvviso, la sua dolce metà, mette a punto Ritrovarsi, un programma così rivoluzionario da sconfiggere la distanza più insuperabile. Quella tra i vivi e i defunti. La sua idea nasce come un atto d'amore per aiutare Meredith a superare la perdita della nonna, ma da un momento all'altro tutti ne parlano e ne sparlano. Tutti sono disposti a pagare una somma qualsiasi pur di poter dire addio a chi è volato in cielo, lasciandoli soli e affranti in una Seattle piovosa e indifferente. Fantasiosa e raccontata con delicato realismo, l'azienda che fonda è un grazioso e accogliente Internet Point con poltroncine e separé, in cui si effettuano intensi scambi di email e commoventi videochat con chi c'è stato e non c'è purtroppo più. Con l'aldilà. La tecnologia, quindi, allontana le persone... o le unisce? Fare di tastiere, mouse e schermi piatti porte socchiuse sull'aldilà e sui suoi misteri è: immorale, infernale o... miracoloso? Si tratta delle magie del computer, non di miracoli. Di dolci illusioni in cui crogiolarsi, non di resurrezioni. Un algoritmo – un insieme di numeri e codici che per noi non significano niente, se non confusione senza senso – , utilizzando chat, vecchi commenti lasciati su blog e forum, ricrea lo stile e l'anima virtuale di persone che hanno lasciato tracce nei nostri cuori e in rete e contribuisce a creare una radiosa consolazione nel buio della perdita. A mente lucida, sapremmo cosa dire. E' sbagliato, è lucrare senza vergogna sul dolore, è follemente intuile. Purtroppo, la morte è l'unica cosa che ci rende tutti uguali, che ci riduce ai minimi termini. Lo diceva il buon Totò: è una livella. Appiana le disparità sociali, non risparmia né principi né poveracci come noi, ci rende tanti microscopici granelli di sabbia sotto il cielo. Accomuna tutti, e tutti, una volta o l'altra, avvertiremo o abbiamo avvertito l'angoscia di un ospedale, il silenzio di un cimitero, l'assenza. Cambia il quando, ma prima o poi l'ennesimo brutto tiro che la vita ci gioca arriva. Non importa chi siamo, non importa dove siamo. 
Ognuno di noi vorrebbe avere a disposizione un luogo come Ritrovarsi per mandare un bacio mancato, per dichiarare un amore inespresso, per mettere a tacere un rimpianto. Il tema è universale, sentito, spinoso, ma il tono dell'autrice è leggero, quasi da commedia romantica. Lo stile è semplicissimo, sobrio, scorrevole, di una lievità che tante volte è un toccasana. I sentimenti più intensi, le trovate geniali e i dolori più acuti scorrono via in un flusso di frasi veloci, dialoghi numerosi e piacevolissimi. La Frankel non si perde in descrizioni, in dettagli superflui, ma passa da una scena all'altra con una brusca dolcezza, senza disorientare il lettore. I protagonisti s'incontrano, s'innamorano e vanno a vivere insieme nell'arco di uno stesso capitolo. Non c'è spazio per il primo impacciato appuntamento, per la disastrosa prima notte insieme, ma i due sembrano magicamente conoscersi da una vita. C'è grande sensibilità, rilassatezza e ironia e il tutto, sebbene senza eccessivi patetismi, è sinceramente emozionante.
Ma c'è qualcosa in agguato. Diventa triste e riflessivo senza prima avvertire. Il lavoro e la vita dei protagonisti sono descritti come in una simpatica sit-com alla New Girl. Sotto un unico tetto, ci sono tante vite: Sam – nerd altruista e romantico; Meredith – profonda, fragile, umana e assolutamente adorabile con tutti i suoi modellini di aerei da dipingere a fantasia; Dash, il cugino di Meredith – eccentrico, salottiero, giulivo, gayssimo e con una fissa insana per i formaggi stagionati e le mozzarelle fatte in casa. Loro sono i protagonisti, ma ci sono anche i loro fedeli e indimenticabili clienti. Mamme in lacrime che vogliono dire addio ai loro figli; mariti che chiedono alle loro mogli estinte le istruzioni per usare la lavatrice o la ricetta per il tacchino; adolescenti che, davanti a una webcam, dedicano canzoni e poesie ai loro genitori, sfidando con un'esplosione di arte i troppi silenzi della morte; vedove e malati terminali con un ultimo desiderio da esaudire. Amori di padri, madri, figli, fratelli e sorelle. Catene di cuori. La scoperta di un dolore che, catartico, purifica l'anima e avvicina le persone. Che oltre le lacrime, vive la rinascita. Sam e Meredith impareranno a garantire solide basi al loro amore, a convivere, a discutere, a conoscere meglio gli altri e loro stessi. Non ci sono più quelle lunghe, sdolcinate e meravigliose lettere di un tempo, ma perfino le chat riservano belle perle e batticuori potenti.
"Una persona non è un fatto, le persone non 'capitano'. Tu non sei la cosa migliore che mi sia capitata, tu sei la cosa migliore che sia capitata in questo universo, tu sei la cosa migliore che esista o sia mai esistita."
Tu, per ora # persempre è un coinvolgente, delicato e modernissimo backup della memoria del cuore e dei server. Un P.S I Love you ai tempi di Facebook e diretto da una sorta di Michel Gondry (Se mi lasci, ti cancello). Diffidate, tuttavia, dalla copertina: la trovo deliziosa ed originale, ma mostra il libro come il frizzante chick-lit che invece non è. Fa una breve tappa nel territorio colorato delle colleghe della Kinsella, ma poi si ferma lì, dove batte il cuore. Il finale, svelato da una trama eccessivamente ed inutilmente dettagliata, potrà sembrare banale, ma io non ho potuto frenare i brividi. L'ho avvertito in tutto il corpo. E mi sono sentito una persona che aveva imparato qualcosa di nuovo. Ho l'arte perduta di leggere i libri giusti al momento giusto, ecco! 
Il mio voto: ★★★★
Il mio consiglio musicale: Justin Timberlake – Mirrors 

sabato 25 maggio 2013

Le uscite di Maggio/Giugno 2013 #1

Ciao a tutti! Il mese sta finendo e, come immaginate, il temuto e atteso momento della consueta carrellata di uscite è inevitabilmente arrivato. I titoli di oggi sono sette e, caratterizzati da prezzi, storie e toni diversi, sono tutto quello che vorrei trovare ad aspettarmi sotto l'ombrellone alla fine degli esami. Accolto calorosamente all'estero, arriva il primo volume di Grave Mercy, firmato da R.L Lafevers. Esordio per Jennifer Bosworth e Jessica Sorensen, due giovani autrici americane che esplorano l'adolescenza attraverso due diversi generi letterari: il fantasy e il new adult. Grande ritorno, invece, per tre autori acclamatissimi: Herman Coch (stimatissimo per il lucido cinismo sfoggiato in La Cena), Veronica Roth (che finalmente ritorna con Insurgent!), la Ruta Sepetys di Avevano spento anche la luna e il maestro, il re... il mio amatissimo Stephen King: che emozione. Vi lascio il weekend per meditare, mi raccomando. Come sempre, fatemi avere le vostre impressioni. Quali scarterete, quali inserirete nella vostra sterminata WL? A presto e buon sabato, M ;)

Titolo: Joyland
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Numero di pagine: 384
Prezzo: € 19,90
Data di pubblicazione: 4 Giugno 2013
Sinossi: Estate 1973, Heaven's Bay, Carolina del Nord. Devin Jones, squattrinato studente universitario, decide durante le vacanze di accettare un lavoro in un luna park. Appena arrivato nel parco divertimenti, popolato da strani personaggi, Dev scopre che il luogo nasconde un macabro segreto: nella Casa degli Orrori si aggira infatti il fantasma di una donna uccisa quattro anni prima in modo decisamente macabro. Per guadagnarsi il magro stipendio, il ragazzo non dovrà soltanto intrattenere i bambini con il suo costume da mascotte, ma anche combattere il male che minaccia Heaven's Bay. E difendere la ragazza della quale nel frattempo si è innamorato.



Titolo: Colpo di fulmine
Autore: Jennifer Bosworth
Editore: Corbaccio
Numero di pagine: 342
Prezzo: € 17,60
Data di pubblicazione: 13 Giugno 2013
Sinossi: Mia Price è drogata di fulmini. È sopravvissuta a infinite scariche elettriche, ma la sua dipendenza dall’energia scaricata dai temporali mette in pericolo la sua vita e la vita di chi le sta intorno. Per questo si sente tranquilla a vivere a Los Angeles, perché è rarissimo che si scatenino temporali. Ma quando un terremoto devasta la città, il posto che lei credeva il più sicuro al mondo si trasforma letteralmente in un inferno. Le spiagge diventano gigantesche tendopoli e il centro è una terra perduta dove spadroneggiano bande di saccheggiatori e assassini. Due gruppi di fanatici si contendono il governo della città ed entrambi vedono in Mia una conferma alle loro concezioni apocalittiche, perché credono che Mia sia connessa alla tempesta elettrica che ha preceduto il terremoto e che si ripresenterà ancora più letale. Mia vorrebbe potersi fidare di Jeremy, affascinante ed enigmatico, che ha promesso di proteggerla e verso il quale si sente attratta da una forza e una passione irresistibili, ma dentro di sé teme di essere ingannata. E solo quando tutto sembra perduto e la catastrofe finale sta per abbattersi sulla città, Mia capirà come usare il suo potere per salvare le persone che ama. E capirà se Jeremy la ama davvero… 

Titolo: Insurgent
Autore: Veronica Roth
Editore: De Agostini
Numero di pagine: 512
Prezzo: € 14,90
Data di pubblicazione: 30 Maggio 2013
Sinossi: Una scelta può cambiare il destino di una persona... o distruggerlo. Ma qualsiasi sia la scelta, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare le persone che ama e se stessa. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il suo ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei... Ora che la guerra tra le fazioni incombe, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, che si fa ogni giorno sempre più potente. 



Titolo: Non lasciarmi andare
Autore: Jessica Sorensen
Editore: Newton Compton
Numero di pagine: 320
Prezzo: € 9,90
Data di pubblicazione: 6 Giugno 2013
Sinossi: Ella e Micha si conoscono da quando erano bambini, sono cresciuti insieme e sotto gli occhi l’uno dell’altra sono diventati un uomo e una donna. Finché una tragica notte di otto mesi fa è accaduto qualcosa di irreversibile, ed Ella ha deciso di scappare all’università e lasciarsi tutto alle spalle. E così, da giovane ribelle e senza limiti, ha deciso di diventare una ragazza perbene, una di quelle che eseguono gli ordini senza discutere e tengono i sentimenti sottochiave. Ma sono arrivate le vacanze estive e l’unico posto dove tornare è casa sua.
Ella trema all’idea che tutto lo sforzo che ha fatto per mettere a tacere i suoi impulsi più veri e seppellire i suoi bollenti spiriti sia stato vano. Con Micha nel raggio di pochi metri si sente davvero vulnerabile. Lui è sexy, intelligente e sicuro di sé, conosce di Ella anche i segreti più oscuri e inconfessabili e ha deciso che farà qualunque cosa sia necessaria per averla. E così l’eccitazione, le parole e gli occhi magnetici di Micha scateneranno nella ingenua e inesperta Ella sensazioni mai provate prima, istinti difficili da frenare…  

Titolo: Villetta con piscina
Autore: Herman Coch
Editore: Beat
Numero di pagine: 363
Prezzo: € 9,90
Data di pubblicazione: Giugno 2013
Sinossi: Marc Schlosser è un medico di famiglia. Riceve la mattina, dalle otto e mezza all'una. Venti minuti circa a paziente cosi spartiti: un minuto per capire quello che c'è da capire e gli altri diciannove per inscenare una parvenza di interesse. E i pazienti se ne vanno via soddisfatti, prendendo per una meticolosa e inusuale attenzione quella che non è altro che una messa in scena. Di recente, però, un increscioso incidente ha turbato la tranquilla esistenza di Marc. Dopo il funerale di Ralph Meier, la star televisiva dalla figura imponente e la voce stentorea, Judith, la moglie dell'attore, ha fatto irruzione nello studio di Schlosser scagliando a terra una sedia e strillando ripetutamente "Assassino!". È passato un anno e mezzo da quando Ralph Meier si era materializzato in quella stessa sala d'aspetto. Aveva il suo solito atteggiamento, quella prorompente fisicità che si acquista soltanto con regolari abbuffate in ristoranti che abbiano ottenuto una o più stelle Michelin o con copiosi barbecue nel cortile di casa. Ma era malato, profondamente malato. Nel suo corpo, le cellule maligne si erano già rivoltate contro quelle sane. Marc ha capito subito che occorreva un intervento drastico, un first strike, un bombardamento a tappeto che avrebbe messo K.O. tutte le cellule maligne in un colpo solo. Eppure ha tranquillizzato l'attore, dicendogli che non c'era nulla di serio di cui preoccuparsi.
                                                         In libreria
Titolo: Il segno del destino
Autore: Robin LeFevers
Editore: Fanucci
Numero di pagine: 464
Prezzo: € 12,00
Data di pubblicazione: 23 Maggio 2013
Sinossi: Il destino di Ismae è stato scritto ben prima che lei nascesse: la Morte l’ha segnata con una cicatrice, ma questo marchio funesto si rivelerà invece la sua strada per la salvezza. Sarà proprio quella cicatrice a farla ripudiare dal marito, un uomo violento che è stata costretta a sposare. La mano della Morte continua a guidare la ragazza, che fugge da tutto per cercare riparo nel convento di Saint Mortain, dove alcune suore osservano ancora gli antichi riti tradizionali. Qui viene trasformata in una perfetta assassina; silenziosa, seduttiva e letale, un’ancella della Morte. Presto, Ismae viene inviata alla corte di Bretagna per fare luce sugli intrighi che mettono in pericolo non solo il regno, ma anche la vita della giovane duchessa Anne. Per riuscire nell’impresa, dovrà fare appello a tutto ciò che ha imparato nel convento. Peccato che non le abbiano insegnato come tenere a bada i moti del cuore, e Ismae si ritrova lacerata tra il dovere e l’amore che preme nel suo cuore.
 
Titolo: Una stanza piena di sogni
Autore: Ruta Sepetys
Editore: Garzanti
Numero di pagine: 308
Prezzo: € 17,60
Data di pubblicazione: 23 Maggio 2013
Sinossi: New Orleans. Josie ha diciassette anni, ma non sa cosa sia un abbraccio. Non ha mai conosciuto l'affetto di una carezza, non ha mai ascoltato il suono di una voce dolce. Sua madre è una prostituta e l'ha sempre trattata come un'estranea. Eppure, da sempre, Josie custodisce un segreto, un luogo speciale tutto suo: la libreria del quartiere. Lì si rifugia nei pochi momenti liberi delle sue giornate. Lì, tra le pagine di Charles Dickens, Jane Austen e Francis Scott Fitzgerald, immagina un futuro lontano. Quando un giorno in libreria entra Hearne, un misterioso cliente con la passione per le poesie di Keats, Josie capisce che il sogno di una nuova vita potrebbe presto diventare realtà. Perché Hearne è diverso da tutti. Hearne si preoccupa per lei, le chiede come sta, le offre parole di conforto. L'uomo è come il padre che non ha mai avuto. Eppure, quando tutto sembra possibile, anche scappare da New Orleans, Hearne viene ucciso. La vita ha deciso di mettere ancora una volta alla prova Josie. Non solo Hearne non c'è più, ma a venire accusata della sua scomparsa è la madre della ragazza. Adesso Josie deve scegliere. Scegliere tra la donna che non le ha mai dato amore e la fuga. Scegliere tra il cuore e la speranza. Gettare la paura alle spalle e spiccare il volo. Perché a volte si può volare anche con un'ala ferita. 

venerdì 24 maggio 2013

I ♥ Telefilm: Season Finales #1

Ciao a tutti! Come state? :) Ormai Maggio è giunto quasi al termine. Sta arrivando l'estate, stanno arrivando gli esami e stanno finendo – ahimè – le serie TV. Nel post di oggi di I Love Telefilm, primo di una serie di appuntamenti molto simili tra loro, voglio parlarvi dei recenti finali di stagione. I telefilm che ho scelto oggi sono tre: Glee – di cui già vi ho già parlato qui – e due novità, apparse sui palinsesti americani solo lo scorso settembre, Beauty and The Beast e The Following. Non preoccupatevi, non sono presenti spoiler! Voi le seguite? Se sì, siete d'accordo con me? Vi aspetto. Alla prossima e buon weekend, M.

Stagione altalenante per Glee, uno dei pochi telefilm che ha sempre rappresentato una certezza, per me. Si ampliano gli scenari, le dinamiche tra i personaggi, il cast, ma, nonostante gli squarci sulla splendida New York, l'amichevole partecipazione di Sarah Jessica Parker e della sorprendente Kate Hudson e l'inserimento di nuovi comprimari perfettamente inseriti nel clima festoso delle Nuove Direzioni, qualcosa mi è mancato. La verità è che nel momento in cui il liceo di Lima ha perso Rachel, Kurt, Puck, Mercedes, Finn, Sanatana e Quinn anche la serie ha perso un po' del suo smalto, della sua verve. Come sempre, Ryan Murphy ci assicura un mezz'ora di piacevole divertimento, ma la sottile cattiveria e lo sfumato cinismo che pervadeva soprattutto la prima serie perde la battaglia... A trionfare, tante volte, sono i buoni sentimenti; sentimenti buoni, ma decisamente meno interessanti. Mi è difficile ammetterlo, ma nemmeno seguire la ricerca della notorietà della talentuosa Rachel ha saputo entusiasmarmi. Lea Michele continua ad essere inconsapevolmente affascinante, bravissima e simpaticamente irritante, ma in questa stagione è nella Grande Mela: lì dove un amante del genere si aspetterebbe coreografie alla Bob Fosse, omaggi ai musical di Broadway, ci sono invece esibizioni belle, ma statiche, che avrebbero fatto una bella figura nell'ambiente disimpegnato di un liceo, ma non in una scuola di ambiziosi artisti. Per fortuna, per le coreografie e la spettacolarità mi sono affidato a Smash, serie che è un trionfo di musica e show. Ve ne parlerò a breve: merita una puntata tutta sua! Tra le new entries, degna di nota l'adorabile Marley e il triangolo sentimentale che vede coinvolti lei, Jake e Ryder. Il professor Schuester e Sue compaiono raramente, in maniera pigra e discontinua: grillo parlante e diavoletto dispettoso sullo sfondo dei vari episodi. A reggere buona parte della serie, invece, è stato il talento straordinario di Darren Criss, praticamente il nuovo Rachel al maschile. A lui dobbiamo alcuni dei momenti più emozionanti, all'interno di una serie che, questa volta, non ha spiccato nemmeno per i numeri musicali: la sua versione acustica di Teenage Dream, le cover di Agains all odds e It's Time e quella di The Scientist (cantata dal cast in gran completo) sono in pole position sul mio iPod. Privo della consueta emozione, anche il finale di stagione: carino, ma vuoto e privo perfino di un bel pezzo di chiusura. Non avrei nemmeno capito che si trattasse dell'ultimo episodio, se non fosse stato per Wikipedia!

The Following: una serie TV che aveva tutte le carte in tavola per essere perfetta. Un protagonista d'eccezione, un inizio accattivante, episodi scritti con intelligenza e inventiva dal Kevin Williamson di Scream, So cosa hai fatto, The Faculty. I primi episodi funzionano alla grande, esaltano lo spettatore. Il telefilm ha ritmo, è sorretto da ottime interpretazioni ed i personaggi sono caratterizzati dalla complessità psicologica che solo uno bravo come Williamson può assicurare – geniale, per me, l'impeccabile black comedy Killing Mrs. Tingle. Tutto sembra essere in potenza, tutto sembra prepararsi a un finale bomba. C'è mistero, una violenza latente e una grande capacità e sensibilità di giostrarsi tra i sentimenti: ottimamente delineato il rapporto di malata ossessione tra Bacon e Purefoy (anche lui molto bravo!), la relazione tra il poliziotto “buono” e la moglie del suo carnefice, il teso triangolo amoroso che scatta tra tre rapitori – un lui e una lei che si contendono il cuore di un altro uomo. Ma, non so dirvi cosa, ad un certo punto, all'incirca a metà serie, qualcosa inizia a mancare. Il telefilm perde colpi e, sebbene estremamente coinvolgente e piacevole da seguire, perde l'appuntamento con quella grandezza a cui poteva mirare. Percorre i sentieri più ovvi, le strade già battute. Non che tutto il resto vada perduto, ma la delusione dello spettatore finisce per prevalere: The Following, infatti, sembra adagiarsi troppo in fretta sugli allori, come se l'incipit dovesse essere indimenticabile, ma il resto potesse essere decisamente da meno – meno curato, meno intrigante, meno tutto. Un finale che prende e immancabilmente aperto mi lasciano però ben sperare. Promosso, quindi, anche se con qualche debito. Giudizio rimandato a Settembre.

La passione per i retelling ha invaso prima le librerie, poi il grande schermo e, da qualche anno a questa parte, anche il piccolo. Dopo i mostri e le indagini di Grimm, lo scorso settembre per la The CW è debuttata una nuova serie, ispirata a un famoso sceneggiato del 1987 e a un'amatissima fiaba per bambini; la mia preferita: La Bella e la Bestia. Ma se il film Beastly riprendeva pari passo il modello della favola originale, modificandone solo ambientazione ed epilogo, la serie TV con la Kristin Kreuk di Smallville, Jay Ryan (Terra Nova) e Sendhil Ramamurthy (Heroes) propone un mare di novità. Anziché un regno lontano abbiamo New York e, al posto di una romantica fanciulla indifesa, troviamo una poliziotta bellissima e dal passato traumatico, che si destreggia tra casi da risolvere, una sorella minore a cui badare, i colleghi dell'ufficio e i misteri dell'omicidio della madre. La Bestia è il muscoloso e imponente Vincent: un soldato che, vittima di un esperimento scientifico che ha visto coinvolta la sua intera equipe, ha riportato pericolosi mutamenti nel suo DNA: ha una forza sovrumana e, nei momenti di rabbia, diventa un violento mostro. Ma ha un cuore d'oro e lui è Catherine s'innamorano, mentre un'associazione segreta minaccia di mettere a soqquadro la loro stabilità emotiva e sentimentale e di togliere loro la vita. Avevo aspettato la serie con ansia, poi, dopo qualche deludente episodio, l'ho abbandonata. Non mi diceva assolutamente niente! Vittima la noia dei pomeriggi invernali, durante le vacanze natalizie, le ho concesso una seconda possibilità e ho recuperato tutti gli episodi che avevo lasciato accumulare: era semplice, banalotto, ma carinissimo. Un Chuck con meno umorismo, ma con tanti personaggi simpatici e romanticismo a flotte. D'un tratto, mi ha conquistato. Si sono aggiunti un tocco di mistero e azione ed il conto alla rovescia affinché i due protagonisti si scambiassero il primo bacio -  tra equivoci, fughe e ostacoli grandi e piccoli. E' stato un piacere ritrovare l'adorabile Kristin Kreuk ancora una volta e, anche se accanto a lei non c'è più Clark Kent, l'affinità tra lei e il suo nuovo partner è forte. Sono belli, affiatati, convincenti e costituiscono una coppia perfetta. Simpatici e intensi i comprimari – su tutti il geniale J.T ed Evan, il Gaston della nuova versione della storia -, bella e alla moda la colonna sonora, godibilissimo il tutto. Un telefilm che gioca con poche carte e ben scelte, che non osa più di tanto, ma che, umano e confortante, scatena il fan che è in tutti noi. A partire dal 29 Maggio, debutterà in prima serata su Rai 2. Non perdetelo.

mercoledì 22 maggio 2013

Recensione a basso costo: Il Grande Gatsby, di Francis Scott Fitzgerald

 Non c'è fuoco o gelo che possa sfidare ciò che un uomo può immagazzinare nella sua anima
Buongiorno, amici! Questa mattina, mi cimento, nel mio piccolo, con una recensione di un romanzo che certamente non aspettava me per essere recensito e apprezzato ancora. I classici mi spaventano un po' e ammetto di essermi avvicinato a questo titolo solo per ingannare l'attesa e aspettando di vedere finalmente al cinema l'omonimo film che, sono sicuro, adorerò. Se l'ho comprato senza pensarci su due volte, è anche merito della collana Live della Newton Compton. Spendendo meno di un euro, mi sono goduto una storia che dev'essere assolutamente letta, anche se al momento giusto. Personalmente, ho trovato l'edizione pratica e molto comoda e non ho niente da ridire nemmeno sulla traduzione, giudicata da molti pessima: ho trovato il tutto molto scorrevole, anche se appesantito, di tanto in tanto, da termini leggermente antiquati. Ma è un classico, e ci sta. Nella scheda del romanzo, comunque, vi indico i dati anche della nuova edizione Mondadori: lo acquisterei nuovamente solo per avere la bellissima copertina del film in bella mostra sulla mia libreria! Voi avete letto il libro o visto il film? A presto e buona lettura, M.

Titolo: Il Grande Gatsby
Autore: F. Scott Fitzgerald
Editore: Newton Compton “Live”/ Oscar Mondadori
Numero di pagine: 128
Prezzo: € 0,99/ € 9,00
Sinossi: L’essenzialità, la finezza descrittiva, i personaggi indimenticabili hanno fatto di questo romanzo un “classico moderno”. Il misterioso, affascinante e inquieto Gatsby, con le sue feste stravaganti, il lusso e la mondanità di cui si circonda, non mira in verità che a ritrovare l’amore di Daisy. Ma è possibile ricatturare il passato? Nello scenario dei frenetici anni Venti, di cui Fitzgerald e la moglie Zelda furono protagonisti, il desiderio di Gatsby diventa emblema di un sogno di assolutezza, che la realtà frantuma e disperde. Molti grandi attori hanno prestato il loro volto a Gatsby e Daisy, tra i quali Robert Redford e Mia Farrow nel 1974, Leonardo DiCaprio e Carey Mulligan nel 2013.
                                       La recensione
Ricchezza e tristezza sono due parole che sembrano stonare all'interno della stessa frase. Ma, banale eppur vero, i soldi non fanno la felicità. Ancora una volta, queste perle di saggezza popolare rispecchiano l'aridità di un mondo in cui l'uomo è passeggero solitario a bordo di un treno chiamato vita: un treno destinato a traballare malamente, per tutta la durata del viaggio, e a perpetui e poco eleganti ritardi. Questa è la storia del Grande Gatsby. Un uomo nato dal niente. Un arrampicatore incurante del pericolo che, con mezzi leciti e non, ha percorso gradino dopo gradino la ripida scala sociale, fino a osservare il suo squallido, piccolo mondo di poveracci dalla cima dorata di una piramide a forma di grattacielo. Anima festaiola e frivola della vita notturna della New York degli anni ruggenti, ma escluso dal consorzio umano. Fuori asse, fuori dal gioco, fuori posto. Troppo intraprendente per rimanere povero, troppo generoso per salire sulla giostra dei nuovi ricchi, si è strappato a forza le sue radici di dosso, rimanendo senza una casa a cui tornare e senza un posto in cui trovare ospitalità, voci amiche o parole di conforto. E' un povero ragazzo ricco che, a suo rischio e pericolo, è sceso a patti con il vuoto morale dei suoi tempi, perdendo tutto, perfino sé stesso. A dargli il coraggio sul campo di battaglia, a regalargli intelligenza e sangue freddo, a spingerlo verso una letale e lenta autodistruzione è una donna che non ha mai smesso di amare. Daisy. 
Un pensiero ossessionante e bellissimo; un angelo etereo che, anziché tornare al suo paradiso perduto, durante l'assenza del protagonista, si è adattata al lusso e alla mentalità straniante dei comuni mortali. Si è sposata, ha avuto una bambina, si è sottomessa volontariamente ai compromessi della logica borghese. Non l'ha aspettato. E lui è arrivato tardi, rimanendo davanti a un uscio chiuso appena un attimo prima del suo affannoso arrivo. Al di là di un muro impossibile per lui da scavalcare, continua la vita. Continua la festa. Lui - pieno di orgoglio ferito e rancore - fa l'unica cosa per cui sembra essere nato: organizzare una festa ancora più grande, in cui tutti lo nominano e lo temono, ma in cui nessuno lo conosce davvero. Nemmeno il lettore che, quasi novant'anni dopo, si trova ancora a leggere di lui e dei misteri della sua esistenza, del suo inglorioso amore e di una vita oscura, ma trascorsa sotto il confortante e illusorio bagliore artificiale dei riflettori. A parlarcene è un trentenne spiantato e in cerca di un posto nel mondo: un trentenne disilluso e cinico, non poi così diverso da quelli che vivono accanto a noi - fiaccati dalla crisi e tormentati da un lavoro che non c'è. L'approccio utilizzato è inconsueto e particolare, lucido e senza sentimento. Denso di razionalità fino alla parola più piccola e trascurabile. Il romanzo - poco più che un racconto lungo - si lascia leggere che è un piacere: è scorrevole, pragmatico, equilibrato. Ma, ignorando del tutto il gusto e lo stile di uno degli autori americani più celebrati del secolo scorso, a una lettura ingenua, l'ho trovato gelido. Mi aspettavo di trovare su carta, lo ammetto, quello spettacolo di colori e musiche che senz'altro sarà il film di quel genio che per me è Baz Luhrmann. Ero pronto a leggere di bulli e pupe, di gangster e inseguimenti, di omicidi e rinascite, di un amore più grande e spettacolare della Città che non dorme. Cercavo l'emozione. Il Grande Gatsby, in realtà, si è dimostrato completamente altro, nel bene e nel male. Le descrizioni sono poche ed essenziali; nonostante lo sfarzo delle location, i dettagli condivisi con il lettore sono poverissimi; c'è grande umanità, ma non sorretta da uno stile lirico e romanticheggiante.
E' un'opera all'avanguardia, innovativa: un libro che, nella mia assoluta ignoranza del pensiero e del vissuto di Fitzgerald, ho trovato parli di un'America agli albori del crack di Wall Street attuando un'originale sintesi delle concezioni dei pensatori precedenti. All'interno, a lettura ultimata, riflettendo tra me e me, tappa dopo tappa, ho trovato sapientemente riassunte tutte le correnti letterarie studiate in questo ultimo anno di liceo. Gatsby è un eroe romantico, quasi byroniano: affascinante, disorganico al suo mondo, acuto nella meditazione e forte nell'emotività. Ma non c'è disperazione, non c'è rabbia, non c'è amore. Negli stessi anni, Verga pubblicava i suoi romanzi più famosi e, se è vero che i grandi pensano allo stesso modo, lui e Fitzgerald devono essere giunti alle stesse conclusioni. Devono aver letto intensamente Flaubert, Balzac e Zola e fatto loro quelle particolari tecniche. La voce fuori campo di Nick Carraway suona come quella di uno scienziato. Di uno zoologo che, con il registratore alla bocca, esamina i soggetti di un esperimento e studia la vita di Daisy e Gatsby, quasi fossere due farfalle. Belle, libere, destinate a volare insieme per un tratto di strada e a perire, purtroppo, il giorno successivo. Ad amarsi finché sono giovani, belli e sciocchi come tutti i sognatori. Tra loro, si ci mette la vita - la stessa che non aspetta quelli rimasti indietro durante la corsa, la stessa che li mantiene in vita con la sua fiamma calda e che, alla fine, li consuma tutti. Un pensiero amaro e triste come, giunti alle conclusioni, è il disincantato romanzo di Fitzgerald. I racconti delle avventure e dei miracoli di Gatsby sono tratti dall'osservare i suoi movimenti, dal prestare orecchio agli immancabili rumors che nascono durante i suoi party. Non si racconta in prima persona: viene raccontato e costruito notizia dopo notizia, ma, come il titolo urla, è un personaggio grande. Sugli altri mi è difficile trovare parole gentili: squallidi, bugiardi, vili, invidiosi, maligni, deboli. Tristemente realistici. Tutti, perfino Daisy, che, da dolce creatura con il viso gentile della bellissima Carey Mulligan, sono arrivato quasi a detestare. Donna angelo o femme fatale? Gatsby non riuscirà mai a vedere fino in fondo la verità. Non c'è più tempo per salvarla. E non c'è più amore che possa salvare l'uomo dalla solitudine. L'epilogo è dolorosamente bello. All'inizio mi ha reso furioso come una bestia, ma più scrivevo, più comprendevo. Non è accompagnato da una scrittura così potente e carica da renderlo un pugnalata in pieno petto, ma, come un veleno, ti consuma poco alla volta. E' amaro e triste più che mai. La festa finisce e resta solo il disordine lasciato in giro dagli imbucati. Quando le luci si spengono, non c'è nessuno a farci compagnia nel buio della fine. Perché, il più delle volte, si vive insieme, ma si muore soli. La gente cerca il pettegolezzo, il divertimento facile, l'elisir della lunga vita. La tristezza è noiosa. Spaventa i più.  
Il Grande Gatsby è un libro che parla più al cervello che al cuore, che trascina più razionalmente che emotivamente. A primo impatto, mi ha lasciato insoddisfatto: chiedetelo agli amici con i quali ho scambiato le mie impressioni a caldo. Ma più scrivevo, più ci pensavo, più mi rendevo conto che aveva raggiunto perfettamente il centro dell'obiettivo: me - che inizialmente pensavo di non averlo nemmeno compreso fino in fondo, di non essere stato all'altezza di cotanta grandezza
(Le immagini sono del sito Deviantart 
Il mio voto: ★★★★
Il mio consiglio musicale: Lana Del Rey – Young & Beautiful (Splendida. E' la "voce" di questo libro.)
 

domenica 19 maggio 2013

Recensione: Non volare via, di Sara Rattaro

Buona domenica a tutti! Oggi arriva la recensione di un romanzo che, personalmente, attendevo molto. Dopo Un uso qualunque di te (qui), è il secondo che leggo della scrittrice Sara Rattaro.  
Bello, proprio come avevo previsto.  Augurandovi di trascorrere una felice giornata ed una buona lettura, vi saluto e corro a studiare!
Non riusciamo a smettere. Quando una cosa di dà gioia, ci regala piacere, dire basta è difficile. L'amore ci rende dipendenti.

Titolo: Non volare via
Autrice: Sara Rattaro
Editore: Garzanti
Numero di pagine: 222
Prezzo: € 14,90
Sinossi: Matteo ama la pioggia. Gli piace sentirne il tocco leggero sulla pelle. Perché quello è l'unico momento in cui è uguale a tutti gli altri. Perché Matteo è nato sordo. Oggi è giorno di esercizi. La logopedista gli mostra un disegno con tre uccellini. Uno vola via. Quanti ne restano? La domanda è continua, insistita. Ma Matteo non risponde, la voce non esce, e nei suoi occhi profondi c'è un mondo fatto soltanto di silenzio. All'improvviso la voce, gutturale, esce: "Pecché vola via?". Un uccellino è volato via e Matteo l'ha capito prima di tutti. Prima della mamma, Sandra. Prima della sorella, Alice. È il padre a essere volato via, perché ha deciso di fuggire dalle sue responsabilità. All'inizio non era stato facile crescere il piccolo Matteo. Eppure tutti si erano fatti forza in nome di un comandamento inespresso: "Restare uniti grazie all'amore". Ma è stato proprio l'amore a travolgere Alberto, un amore perduto e sempre rimpianto. Uno di quei segreti del passato che ti sconvolge la vita quando meno te l'aspetti. E lo fa quando credi di essere al sicuro, perché sei adulto e sai che non ti può succedere. E che poi ti trascina nell'impeto di inseguire i tuoi sogni. Ma adesso Alberto ha una famiglia che ha bisogno di lui. Sandra, la donna che ha sacrificato tutto per il figlio. Alice, la figlia adolescente che sta diventando grande troppo in fretta. Ma soprattutto ha bisogno di lui Matteo, che vorrebbe gridare "Papà, non volare via."
                                       La recensione
"L'amore è un respiro che ti soffoca, un nome che non riesci a smettere di ripetere, la pioggia con il sole, un silenzio che non puoi zittire, una corsa per la vittoria, una cosa che non riconoscerai più, una pagina strappata o semplicemente qualcosa che ti dà il tormento. Ma per quando la nostra passione bruci e la nostra ragione si sia persa in un luogo oscuro, l'amore è sempre una scelta. A volte quella sbagliata."  
Sulla mia scrivania, tengo un quadernino d'appunti. Tra le pagine riempite di una scrittura fitta e incomprensibile, regna un caos che solo io riesco ad interpretare, a domare. Per gli altri rappresenta un mistero irrisolvibile, quasi come se lì dentro ci fossero scritte le farneticazioni di un pazzo o le idee sparse di un genio incompreso, come nel film A Beautiful Mind. Io sarei il Russel Crowe di turno, ma decisamente sprovvisto della mente meravigliosa del titolo. Forse voi lo sapete già. Ci scrivo impressioni, sensazioni a caldo, abbozzi di recensioni ancora senza forma. Per questo libro il discorso è diverso. In cima alla pagina, in corsivo, ho scritto soltanto il titolo: Non volare via. Per il resto, il foglio è pieno di frasi, di numeri misteriosi che in realtà indicano solo le pagine contenenti i passaggi che un giorno vorrò rileggere ancora, di rimandi a canzoni e melodie che, nel corso della lettura, mi hanno fatto compagnia. Questo romanzo lo aspettavo da mesi, ma senza ansie. Con la grande rilassatezza che riservo solo agli autori più bravi. E Sara Rattaro mi piace tanto. Mi dà pace. 
La sua scrittura risuona come una voce melliflua, familiare, calda, emozionante. Potrebbe dire di tutto, con quel tono lì. Potrebbe parlare a tutti, con le sue storie vere. Parlare di morte e violenza, depressione e infelicità, adulti e bambini. Questa volta ha deciso di parlare d'amore. Di tanti amori straordinari. Alcuni a lieto fine, altri no. Il semaforo verde scatta e ci facciamo travolgere da cascate, tsunami e valanghe di sentimenti, sapendo che qualche livido dolorante rimarrà sempre. Perché tra noi lettori e lei c'è un patto solenne. Sara è una di quelle autrici nelle cui mani, come sui piatti di una bilancia, mettiamo volentieri i nostri cuori e le nostre debolezze, sapendo che ci restituirà tutto con gli interessi. Non importa cosa racconti, ma solo che continui a raccontarlo così: come solo lei sa fare. Il suo nuovo romanzo è un fermo immagine su un ritratto di famiglia, su generazioni viste nell'incedere liquido degli anni. Una dettagliato e personale studio sociologico sui meccanismi che reggono i sorrisi consolatori di nostra madre, sui sogni inespressi di nostro padre, sui nostri dovere di figli e fratelli. Questa è la storia di Alberto, Sandra, Alice e Matteo. Quattro personaggi che inseguono famiglie e amori imperfetti, che cercano disperatamente un loro completamento, la mancata e piena perfezione. Che nascono, crescono e maturano in appena 200 pagine. Nell'arco di una frase che lascia senza parole o di un efficace flashback introdotto senza preamboli. Non tipi fissi, quindi, ma uomini e donne che sembrano condividere con il lettore veri battiti. Quasi fossero di vera carne. A parlarci è la voce di Alberto. Sua moglie, Sandra, è una donna forte, ma probabilmente si perderebbe nei ricordi e nei sogni. Si scioglierebbe, sin dalla prima frase, in una massa informe di gemiti e singhiozzi che suo figlio Matteo non potrebbe poi ascoltare. Lui vive, in un mondo occupato quasi unicamente da donne – quelle potenti, che tremano e non collassano, che non si arrendono -, una seconda nascita. E' figlio e marito di sua moglie. Porta i soldi a casa, è grande e grosso, ma ha una paura matta. Non sa toccare il figlio, non sa interpretarne i silenzi, non sa consolarlo con la stessa tenerezza di cui soltanto le donne sono naturalmente capaci. L'ha tenuto in braccio fino a quando non ha imparato a gattonare sul parquet e il piccolo Matteo l'ha portato in alto, ma senza lasciarlo volare via. Matteo: un bambino geniale e dolcissimo. Lui è forte, una roccia come la donna che l'ha portato in grembo per nove mesi. Il lettore, purtroppo, un po' meno. Soffre come un cane abbandonato nel vederlo in quella bolla bianca di silenzio e scacchi che lo rende solo e taciturno, eppure stranamente felice.
Come ha potuto la vita accanirsi su un innocente in questo modo? Le cose raccontate da Alberto non sono mai semplici, le verità sono invece sterminate. "Mi sentivo vero in una vita inesistente e falso nella vita reale." E' padre di un'adolescente con la fermezza d'animo e il coraggio che spesso manca ai genitori. Non è un marito fedifrago, ma un ragazzo cresciuto che si è innamorato per la seconda volta di un primo, sfortunato amore che non ha mai dimenticato in tanti anni di matrimonio. Camilla: bella come un tempo, una girovaga con la valigia sempre pronta e con la propensione per gli addii, l'occasione mancata, il fascino fumoso e straziante degli ultimi baci in stazione. Una donna di grande successo, ma che, per contrappasso, è sfortunata quando si parla della sua vita privata. Nel suo bagaglio a mano per Parigi non c'è stato spazio per il cuore. Imperdibili anche i ringraziamenti finali e l'intervista, contenuta nelle ultime pagine del libro, in cui l'autrice spiega la gestazione del romanzo e il suo percorso nel mondo della famiglia e della sordità infantile. Il monologo intimo di Albero scompone la vita in istanti e attimi, la prosa di Sara mette insieme i cocci. Come un giocattolo che, da piccoli, per quando malmesso e rattoppato con strati di nastro adesivo e colla continuava a funzionare, a essere uno strumento della nostra fantasia, a renderci felici. Non volare via, proprio come il precedente Un uso qualunque di te, è un ordinato flusso di coscienza, profondo e calibrato, dove un pensiero chiama l'altro, la tristezza cerca la felicità ed il peccato assoluzione. E' un'esperienza umana.
Il mio voto: ★★★★
Il mio consiglio musicale: Elisa – Almeno tu nell'universo