lunedì 26 settembre 2016

Aspettando 'Fine Turno', di Stephen King: Brady

Amici lettori, buongiorno e buon lunedì. Come state?
Oggi post un po' atipico, per me che non sono un amante dei Blog Tour, ma potevo forse fare orecchie da mercante al richiamo di Stephen King? Giocando d'anticipo, io e qualche collega blogger vi parliamo, perciò, del ritorno di Bill Hodges in Fine turno, puntuale conclusione della trilogia iniziata tre autunni fa. La mia tappa è finalmente arrivata, e vi parlo di quello che forse è il personaggio più controverso e irresistibile della serie: Brady, l'insospettabile maniaco omicida della porta accanto. Il prossimo appuntamento è il 3 ottobre, su Everpop, alla scoperta di Pete Saubers. Un abbraccio. M. 

Titolo: Fine Turno
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer – Pandora
Numero di pagine: 496
Prezzo: € 19,90
Data di pubblicazione: 11 ottobre 2016
Sinossi: In un gelido lunedì di gennaio, Bill Hodges si è alzato presto per andare dal medico. Il dolore lo assilla da un po' e ha deciso di sapere da dove viene. Ma evidentemente non è ancora arrivato il momento: mentre aspetta pazientemente il suo turno, infatti, Bill riceve la telefonata di un vecchio collega che chiede il suo aiuto, e quello della socia Holly Gibney. Ha pensato a loro perché l'apparente caso di omicidio-suicidio che si è trovato per le mani ha qualcosa di sconvolgente: le due vittime sono Martine Stover e sua madre. Martine era rimasta completamente paralizzata nel massacro della Mercedes del 2009. Il killer, Brady Hartsfield, sembra voler finire il lavoro iniziato sette anni prima dalla camera 217 dell'ospedale dove tutti pensavano che sopravvivesse in stato vegetativo. Mentre invece la diabolica mente dell'Assassino della Mercedes non solo è vigile, ma ha acquisito poteri inimmaginabili, tanto distruttivi da mettere in pericolo l'intera città. Ancora una volta, Bill Hodges e Holly Gibney devono trovare un modo per fermare il mostro dotato di forza sovrannaturale. E a Hodges non basteranno l'intelligenza e il cuore. In gioco, c'è la sua anima.  Dopo "Mr. Mercedes" e "Chi perde paga", King ha scritto il capitolo conclusivo della sua trilogia poliziesca, nella quale l'autore, come ci ha ormai abituato, combina il suo senso della suspense con uno sguardo lucidissimo sulla fragilità umana. Dalla trilogia di Bill Hodges sarà tratta una miniserie TV diretta da Jack Bender. 
                            Conosciamo meglio... Brady
Sono lì, al freddo, di notte, che elemosinano un impiego al di là delle transenne.
Con l'arrivo dell'alba, pian piano, si solleva la nebbia.
Le vittime della recessione, gente onesta e volenterosa, aspettano pazienti che la Fiera del Lavoro apra i battenti e li accolga, dando loro una seconda chance. L'impiego non ha importanza, basta lo stipendio. Della folla di disperati ricordo una ragazza madre che aveva portato con sé il suo bambino – un neonato da proteggere dalle intemperie, per quanto possibile, e dal mondo. Ma il mondo è cattivo e sanguinario, ha fari abbaglianti e pesa quintali di lamiere; si riversava su loro tutti, sotto forma di una rombante e infallibile Mercedes. L'uomo al volante indossava la maschera di un clown. 
A testimonianza del suo passaggio, una montagna di corpi – neanche il bambino l'aveva avuta vinta, la lotta contro le ruote – e un adesivo giallo; uno smile beffardo. Quanto impiegheremo per conoscere il vero nome dell'omicida, per odiarlo viso a viso, per vederlo finalmente alle corde? Si aspetterà il finale, per scoprire chi ha premuto senza pietà l'acceleratore?
Nel primo romanzo di una trilogia gialla che, proprio in questi giorni, giunge a termine, Stephen King giocava a carte scoperte. E sin dall'inizio dava un'identità, un indirizzo, connotati precisi al suo spregevole killer – alla luce della recente strage di Nizza, sotto i fuochi d'artificio del 14 luglio, il suo modus operandi ripugnerà e addolorerà perfino di più. Mr. Mercedes si chiama Brady, è sulla ventina: nerd mosso da un inquietante spirito di onnipotenza e da un complesso di Edipo latente. Smilzo, pallidiccio, dinoccolato, non spicca nella folla: una faccia che si dimentica, poche relazioni col prossimo e, nell'anonimato del suo quieto vivere, pensieri cattivi. Somiglia un po' a Chuck Bartowski, con tanto di riccioli, e un po' all'inquietante portinaio dello spagnolo Bed Time. Nella serie tivù di prossima uscita, sarebbe stato quell'Anton Yelchin, attore indie per eccellenza, di cui piango ancora la scomparsa. Gli occhi azzurri, il viso spigoloso, la schiena curva.
L'unica presenza in casa, la madre: una donna fragile e viziosa, meschina nel profondo, sopravvissuta a un marito scomparso prematuramente e a un figlio cerebroleso, morto in circostanze poco chiare ma piuttosto prevedibili. Sbarcano il lunario con gli stralci dell'assicurazione sulla vita dei loro cari estinti. 
Le mamme e gli scantinati, si sa, traviano gli Psycho di ogni era. Ma se l'altrettanto mite Norman Bates, nel sottoscala del suo motel, si dava alla tassidermia, Brady smanetta davanti a infinite schermate e, chino sulla tastiera, cracca il codice del caos. I capitoli alternati, che fanno di Mr. Mercedes anche un riuscitissimo e divertente caleidoscopio di intenzioni belle e brutte, ci raccontano dell'antagonista tanto quanto fanno di Bill Hodges, detective in pensione e con sporadiche tendenze suicide, che si muove seguendo i pochi indizi. Eppure sapete che, in un modo tutto suo, il soggiorno nella mente matta di Brady suscita compassione, interesse e una strana specie di simpatia? Affascina, scrivevo qualche anno fa, alla stregua di una belva rara allo zoo: vorresti sfiorarla, ma temi ci rimetteresti la mano o il senno.
Nel primo capitolo, sembrava lo avessero messo fuori gioco.
Nel secondo, era una comparsa marginale.
Nel terzo ritorna, atteso con la curiosità alle stelle. Presente, ma indebolito.
Fine turno ha nuove sfumature, su carta; un male infido, che assume altre forme.
Sarà saggio, adesso, allungare la mano oltre le sbarre; svegliare il can che dorme?


10 commenti:

  1. Non vedo l'ora di completare la trilogia ;-) Cheers

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    1. Siamo in due! ;)
      (e a novembre ristampano anche Danze macabre, che mi manca.)

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  2. Ristampano "Danse macabre"? Ottima notizia... è un gran bel testo, di tanto in tanto mi capita di consultarlo ancora. Sospetto che sarà così per un bel pezzo! ;D

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    1. Sì sì! Purtroppo io l'ho sempre letto in pdf e simili, e non vedo l'ora di aggiungerlo alla collezione. Trovi la copertina (bellissima) sulle solite pagine Facebook. :)

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  3. Recensione in anticipo?
    Come hai fatto ad avere il libro, te l'ha spedito direttamente Stephen King? ;)

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    1. Sì, ieri è venuto a cena. Ha portato pure i kebab.
      Ma no, ti distrai! E' solo la presentazione del personaggio (cioè, speravo di scroccare anche una bella copia del libro, ma la Sperling non è ricettiva quando il romanzo se lo comprano lo stesso senza noi blogger.) :)

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  4. Attendo con ansia la conclusione della trilogia (nonostante la probabile svolta "paranormale" che, ultimamente, a King non riesce bene manco per sbaglio...), meno, ovviamente, la serie TV che ne verrà tratta. Tanto lo so che TV e King non vanno per nulla d'accordo T__T

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    1. Eh, però già il protagonista - non proprio un attore televisivo - mi fa ben sperare. A dirti la verità, mi trova sfiduciato più la serie su Cormoran. Hai visto l'attore - bello, magro e giovane - che hanno scelto?

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    2. Giovane oddio, ha la mia età. Magro effettivamente lo è, quanto a bello... trucco e parrucco per scarmigliarlo fanno miracoli!! Ma più che una serie TV vorrei il quarto libro!

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    3. A me manca ancora il terzo, me li faccio durare un po' di più imbrogliando :-D

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