Rieccomi,
amici, ben lieto di ospitare la quinta tappa del Blog Tour di La
linea sottile, disponibile a partire dal 14 Luglio. Per una copia
speciale del libro di Denise – con capitolo extra, dedica e
segnalibro – fate un salto qui e scoprite i dettagli. Mi
raccomando, giovedì non dimenticate l'ultima tappa sul blog
dell'autrice, Reading is Believing, con la conclusione del tour e un
generoso giftaway finale. Immagino sia tutto. Un abbraccio e buone
letture, M.
Titolo:
La linea sottile
Autrice:
Denise Aronica
Autopubblicato
Numero
di pagine: 235
Prezzo
ebook: € 2,99
Data
di pubblicazione: 14 Luglio 2014
Sinossi:
Quando
Beth torna dal college per l’estate nella piccola cittadina di
Queen’s Creek, in Arizona, non sa che la sua vita sta cambiare.
Senza rendersi conto di come o perché, si ritrova a passare
attraverso uno specchio e finisce in un mondo apparentemente simile
al suo, ma non del tutto identico. Nella realtà al di là dello
specchio, infatti, la madre di Beth, morta suicida anni prima, è
viva e vegeta e le appare davanti canticchiando mentre si appresta a
fare il bucato. Anche suo fratello maggiore, Joe, scomparso da mesi,
si aggira per casa in tutta tranquillità e la sua sorellina più
piccola, Amy, da tempo ricoverata in una clinica psichiatrica, sembra
stare alla grande. Beth scopre che qualsiasi specchio diventa una
porta, sotto le dita di chi, come lei, possiede il Dono. E che
attraverso quella porta si può avere accesso a infinite possibilità.
Infiniti mondi alternativi. Assieme al suo amico immaginario, Peter,
e alla sua migliore amica, Charlie, Beth scoprirà la verità sulla
sua famiglia e verrà coinvolta in un qualcosa che si rivelerà
essere più grande di lei. Qualcosa che potrebbe mandare in frantumi
la sua vita. Riuscirà a vegliare su coloro che ama e, allo stesso
tempo, a fare la cosa giusta prima che sia troppo tardi?
CALENDARIO
BLOGTOUR
18/06 Tappa#1 Coffee & Books (Presentazione del
libro ed estratto)
21/06 Tappa#2 Il profumo dei libri (Presentazione dei
personaggi)
24/06 Tappa#3 Sweety readers (Universi paralleli)
27/06 Tappa#4 Dreaming fantasy (Intervista)
30/06 Tappa
#5 Diario di una dipendenza (Recensione in
anteprima)
03/07 Tappa
#6 Reading is believing (Conclusione
e giveaway)
La recensione
Tra
blogger, ci conosciamo tutti. Siamo una famigliola grande, rumorosa e
felice. Il miracolo della lettura ci unisce, ma in tanti abbiamo
cassetti personali che straripano di storie: il sogno della scrittura
in testa. Fa sempre piacere quando qualcuno - un metaforico parente:
una sorella maggiore, una cugina acquistita... - apre quel cassetto e
condivide con noi le sue storie. Di solito parliamo di libri scritti
da persone che non siamo noi, semplicemente. Questa volta è toccato
a Denise, fondatrice di Reading is Believing, esordire. Ci
conosciamo, immagino, da quando questo blog ha vita. Abbiamo età
simili e be', guardate voi stessi: il suo nick è preso in prestito
da una canzone di Ed Sheeran, The A Team, mentre il nome del blog
gioca con Who you are, un brano splendido della splendida
Jessie J. Le cose in comune sono più di una. Io sono monotono, e
concedetemi la ripetizione. Si sa che parlare di romanzi di persone
che conosci è uno sporco, sporchissimo lavoro. Mi mette in crisi più
del solito. Con gli autori affermati è diversa la cosa: fai appunti,
muovi critiche, esponi a cuore aperto i tuoi dubbi, ma puoi farci
poco. Gli esordienti sono delle spugne che assorbono tutto. I
consigli non vanno sprecati, la sincerità è quello che cercano. Non
ho assistito alla nascita di La linea sottile, ma l'autrice -
qualche mese fa - mi aveva parlato in chat della sua uscita. Ero
interessato a ospitare una tappa del Blog Tour? Sì, ero interessato.
Dietro, c'era l'amicizia. Ero interessato a recensire il romanzo in
anteprima? Sì, ero interessato. Dietro, c'era una storia che mi
affascinava; un'idea originale. Una dimensione altra, gli specchi
come passaggi segreti, una misteriosa avventura, un viaggio che
supera i limiti dell'uomo. La tappa del Blog Tour: eccola. La
recensione: c'è e non c'è. Il mio, come ho anticipato a Denise, è
un commento. Ho messo il visto, da bravo prof, e a penna ho appuntato
sulla facciata del foglio protocollo i pregi e i difetti. Avrei fatto
qualcosa di simile, probabilmente, se avessi trovato il romanzo
perfetto. L'ho fatto in questo caso, in cui l'entusiasmo è contenuto
e gli appunti da fare ci sono. Nonostante, per un romanzo
autopubblicato, l'editing sia più che buono (ho scorto giusto
minuscoli refusi, che probabilmente voi - nella versione definitiva -
non troverete), il difetto sta in uno stile che scorre troppo
velocemente. Fila via, liscio come l'olio, senza lasciare aloni o
impronte. Avete presente quando, spesso, leggiamo gli urban fantasy
americani in traduzione, dove non ci sono errori grossolani, ma
neanche punti su cui ci soffermiamo tutti stupiti, pensando: Chissà
come ci è arrivata, l'autrice, a questo? Ho sperimentato
qualcosa di simile in questo caso: non c'è stato un passaggio su cui
mi sia piaciuto soffermarmi più del dovuto. I periodi sono brevi e
scarni, i punti e a capo sono frequenti, la struttura della frase è
standard. Le subordinate si contano su una mano. Elementi come questi
e la brevità del tutto lo rendono vicininissimo alla dimensione del
racconto. Alcuni passaggi - i colpi di scena -, non sono raccontati,
ma riassunti. Dov'è la voglia di sviscerare? Di farci vedere le
cose, Denise, come tu le hai immaginate? Mi sono mancate le
descrizioni. Sono stato per 140 pagine coi personaggi senza
conoscerli. So che la graziosa Charlie è l'amica "bionda,
popolare e gentile", alla Caroline Forbes, e che Beth, la
protagonista, è la tipica ragazza... normale. E che significa
normale? Cosa le piace, cosa non le piace, quanto dell'autrice è in
lei? Strana la scelta di affidarle la narrazione. Ha l'età giusta,
il profilo giusto, ma - tra galanti amici immaginari e misteriosi
fratelli - è l'anello debole della squadra. Ho pensato alla Katniss
del primo Hunger Games. Filtrava le cose a modo suo. Non raccontava
la violenza, perché scappava. Parlava debolmente dei morti e del
sangue, perché lei - per gran parte del tempo - fuggiva come una
lepre. Non faceva. Beth l'ho trovata così: si lascia vivere, scopre
le cose a scoppio ritardato. I capitoli, brevi e concentrati come
piacciono a me, hanno chiuse non abbastanza incisive. Si concludono
troppo in pace, troppo bene. In un paio di casi, finiscono con la
protagonista che dorme e iniziano con la protagonista che si sveglia.
E pare che questa ragazza dorma sempre. Lascia il dubbio, Denise:
inserisci un piccolo colpo di scena, intriga. Qualche capitolo in più
avrebbe reso il romanzo meno introduttivo, più corposo. Unico e
autoconclusivo - a meno che la vera bomba non si nasconda in quel
sequel che, comunque, leggerò volentieri. Ottima l'idea di base, lo
spunto di partenza: originale, mi è piaciuto. Del tema, però, ho
capito poco. Viene rivelato in uno scenario tutt'altro che sci-fi. E'
ritagliato in episodi di quotidianità - loro che cucinano, loro che
sono a letto, loro che vivono in una casa senza adulti, a vent'anni.
Tocchi di Tempest, strizzate d'occhio a I guardiani del
destino, ma del Supernatural, nominato spesso, c'è solo
l'ombra vaga. Il brivido, il mistero, si vede in controluce. Le
notizie di inquietanti omicidi/suicidi, la comparsa di una donna da
incubo nella clinica psichiatrica in cui la fragile Amy è
ricoverata, sono flash. Come le notizie passate al telegiornale,
mentre uno è intento a pranzare. La linea sottile è un libro
carino, molto: veloce, fresco, estivo. Fa compagnia. Uno di quelli
che leggi in un giorno solo. Limpido, fluido. Un po' troppo. Un
periodo di gestazione più lungo l'avrebbe fatto apparire forse meno
acerbo. Resta un'opera prima, dunque, che sprizza gioventù e voglia
di fare, firmata da un'aspirante autrice che deve imparare a
scandagliare meglio gli abissi del sentimento e ad apprezzare di più
l'intensità della narrativa italiana. Io l'ho letto volentieri.
Divorato, nonostante gli esami e il mio odio radicato per la lettura
in formato digitale. La linea sottile piacerà a tanti, e non
potrò che essere felice per Denise. Soprattutto, piacerà a tante.
Lettrici sognatrici che si innamoreranno a colpo d'occhio di un amico
invisibile dallo sguardo penetrante e di una famiglia sfortunata, ma
con un Dono specialissimo.