martedì 12 febbraio 2013

Recensione (a basso costo) in anteprima: 666 Park Avenue New York, di Gabriella Pierce

Ciao a tutti, ragazzi! Questa mattina, la recensione in anteprima di un romanzo che, in questi pochi giorni di vacanza, ho divorato. Se, come me, avete amato il telefilm (qui), leggerlo è d'obbligo. Se, invece, la cancellazione della serie non vi ha lasciati particolarmente scossi, troverete tra le pagine scritte dall'autrice una nuova storia, e tutta da scoprire. Ringraziando la gentilissima Maria dell'ufficio stampa per avermi dato modo di recensirlo, vi abbraccio e vi auguro una buona lettura! :)
Ci sono cose nella vita a cui non ci si può opporre. La magia è naturale. E lo è anche l'amore.   
Titolo: 666 Park Avenue New York
Autrice: Gabriella Pierce
Editore: Newton Compton
Numero di pagine: 346
Prezzo: € 9,90
Data di pubblicazione: 14 Febbraio 2013
Sinossi: La vita di Jane Boyle scorre serena: ha davanti a sé una brillante carriera come architetto d’interni a Parigi e il suo futuro sembra farsi ancora più roseo quando incontra Malcolm Doran, un ricco, affascinante americano appassionato d’arte. Fra i due ragazzi scoppia immediatamente la scintilla e poco dopo Malcolm chiede a Jane di sposarlo regalandole un incredibile solitario. Jane non ha bisogno di pensarci due volte: decide di lasciare il lavoro, le amiche e tutta la sua vita per seguirlo a New York. Ma la favola si trasforma in incubo non appena Jane arriva davanti alla residenza dei Doran, una delle più potenti famiglie di Manhattan, al 666 di Park Avenue. I Doran e la loro tetra dimora nascondono un terribile segreto… 
Ma ormai il matrimonio è fissato e non sembra ci sia modo di tornare indietro. In pochi giorni, tutte le certezze di Jane verranno stravolte, al pari delle sue convinzioni. Jane scoprirà, infatti, di avere degli speciali poteri che potrebbero essere la sua salvezza contro l’oscura minaccia che sta per abbattersi su di lei.
                                                  La recensione 
I meccanismi televisivi sono cose strane. Al di là di ogni mia comprensione, al pari degli alieni di Mistero, degli impuniti misfatti nel mondo della politica italiana e delle improvvise dimissioni del "buon" Papa Ratzinger. Alcuni, per anni e stagioni interminabili, continuano a girare sui loro cardini nemmeno troppo oleati senza stancare minimamente i tanti spettatori, mai abbastanza annoiati di situazioni viste e riviste ed ormai sordi davanti agli ingranaggi di un vecchio sipario che inizia a cigolare con l'età. Altri, invece, conferiscono a sfortunati telefilm vita assai breve. Il destino di 666 Park Avenue era segnato sin dalle prime puntate. Sbirciarne il futuro in una palla di vetro o affidarsi alle previsioni di una cartomante era del tutto inutile: a decidere, il giudice sovrano. Il grande pubblico. A quanto pare, la magia che si respirava tra gli episodi era in grado sì di mettere a soqquadro le vite di protagonisti che, poco alla volta, avevo imparato ad amare, ma non di salvare la serie della ABC dalla sua estrema fine: la cancellazione. Il cimitero del serial TV. E così, mentre il telefilm continuava nel più totale anonimato fino al tredicesimo ed ultimo episodio, ho accolto l'uscita del romanzo che ne aveva ispirato la sceneggiatura con immensa felicità. In un modo o nell'altro avrei comunque avuto il mio finale. Mi importava questo e basta. Nessun entusiasmo nelle parole dei lettori americani, dunque nessuna grossa aspettativa. Leggevo principalmente per curiosità, la stessa che nei proverbi spinge l'uccello nella rete o uccide il gatto. La stessa che procura più grattacapi che sorprese. Ma è stato in questo modo che, con lo sguardo fisso su tutto un altro obbiettivo, mi sono ritrovato per le mani davvero un buon libro. E, in tutta sincerità, chi se lo aspettava? Io, che guardavo la serie attratto più dalle sublimi ambientazioni e dallo charme del cast che dai misteri della famiglia Doran, no di certo. Invece, una volta sulla soglia del condominio più dannato e seducente di tutta New York, non sono voluto più scendere dalla giostra fino all'ultima, estrema fermata. Un lussuoso ascensore mi ha portato nel cuore dell'Inferno. Sempre più su, sempre più in alto. Beffardamente vicino a Dio. Il mio aggiornato Caronte conosceva la nuova dimora del Male. Non più nel nucleo roccioso della mondo – sporco, sopravvalutato e ormai fuori moda! - ma in un attico con servitù, camere da letto per gli ospiti, ingombranti segreti umani in soffitta e una vista mozzafiato sul verde di Central Park. La penna della brava Gabriella Pierce ha portato me e la protagonista Jane dritti dritti tra le braccia del nemico; la pelle di un esotico color cannella anche d'Inverno e i polsi cinti da bracciali tempestati di Swarovsky. Lynne Doran.
Un mostro di suocera. Un diavolo che, nel senso più letterale del termine, veste Prada e Chanel. La “matrigna” di una fiaba non censurata e da nascondere lontano dalla portata dei più piccoli. Le differenze con il telefilm sono abissali. Si potrebbe quasi dire che l'autrice, in questo primo volume della sua ammaliante trilogia, racconti tutta un'altra storia. Ed è sorprendente vedere che ci sono personaggi in più, altri in meno e che, spesso, le magiche e bellissime creature della Pierce non hanno in comune neppure il nome con le loro copie del piccolo schermo. La Olivia di Vanessa Williams, battezzata nel romanzo Lynne, è il malefico polo magnetico verso cui converge tutta la nostra attenzione. Suo marito – nel telefilm, Terry O'Quinn – è invece un uomo taciturno, remissivo, alle dipendenze di una sedia a rotelle che lo relega in un'opulenta cella e di una consorte che, nei suoi (frequentissimi) giorni “no”, sarebbe da scacciare con un forcone e un flacone di acqua santa. E, al contrario che nella serie, i due hanno un figlio – Malcom – che ha ripreso la bellezza da uno, la pacatezza dall'altro e il conto in banca da entrambi. A scatenare l'ira funesta della matriarca di casa Doran, l'arrivo della bella Jane. Da Parigi con amore e, con al dito, l'anello di fidanzamento dal romantico Malcom; dalla padella a una dorata e rovente brace. La versione televisiva si avvale di grandi personaggi maschili, il romanzo è un trionfo di femminilità. Una sfilata d'alta moda in cui a percorrere la passerella sono le gambe lunghe e affusolate di una strega newyorchese. A lasciarmi divertito ed elettrizzato è stata la superba abilità dell'autrice nel crossover. Ha uno stile semplice, sexy, incalzante, ma i tanti generi letterari che ha tra le mani sono come le canzoni nelle mani di un deejay o i giusti ingredienti sul bancone di un ottimo barman. Un'abbondante dose di favola, tanto umorismo, urban fantasy per giovani adulti, una spruzzata generosa di chick lit, una manciata di terrore ed il drink è servito. Un cocktail dissetante, ghiacciato, chic, che spinge a chiederne ancora e ancora. Per tutti gli orfani di Gossip Girl, Ringer, Eastwick e Streghe, 666 Park Avenue New York è erotico, elettrizzante, delizioso, divertente, pieno di garbo, ironia e piccoli brividi: minuziosamente attento a marche e a stilisti come una patinata rivista di moda, e ad incantesimi e sortilegi come un'enciclopedia dell'occulto tornata in auge per l'ultima settimana della moda. La classe di Gabriella Pierce non è acqua, ma è preziosa quanto una bottiglia di gustoso champagne d'annata. Le streghe sono tornate, ma, con i tempi che corrono, sono super affaccendate. Hanno cerimonie da organizzare, abiti da sposa da provare, suocere e nuore da sabotare, poteri da imparare a padroneggiare. Sono sempre più vicine a noi. Anche se il ticchettio dei loro tacchi vertiginosi potrebbe metterci in allerta con ragguardevole anticipo. Cominciate a fuggire. In libreria. 'Cause "Witch" is the new "Sexy"!
Il mio voto: ★★★★
Il mio consiglio musicale: Nina Simone – I put a spell on you


14 commenti:

  1. eccomi!!!! Lo bramo tantissimisssimisssiiiiimoooo questo libro *_*

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  2. E' arrivato anche a me pochi giorni fa... curiosissimaaaaaa! :)

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  3. La serie tv non mi dispiaceva, è stato davvero un peccato cancellarla. Non avevo la minima intenzione di leggere il libro ma ho cambiato idea ^^ sono curiosissima

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  4. Io mi sono sentita subito molto attratta da questo libro, che grazie alla tua fantastica recensione, anticiperò moltissimo nella mia sovraffollata scaletta di lettura! ? ^_^ Oihi oihi.....

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  5. Ohhh che bella recensione!! Anche io sono attratta fortemente da questo libro! Voglio leggerlo!!

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  6. Ecco questo mi ispira proprio! Soprattutto perchè la serie tv non l'ho mai vista e non può influenzarmi! Recensione come sempre troppo accattivante. Ti sei messo i panni del diavolo tentatore?

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  7. proprio quando non hai aspettative che un libro ti sorprende e cattura!!! mi hai incuriosito con la tua recensione, la serie televisiva non l'ho vista nè ne avevo sentito parlare, però la copertina nn mi piace molto, preferisco di gran lunga l'originale!

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  8. Cover e titolo mi avrebbero fatto bellamente ignorare questo libro... meno male che leggo sempre le tue recensioni, perchè lo metto subito in WL ^_^

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  9. WOW! Complimenti per la recensione! Mi hai incantato con le tue parole!
    Già prima volevo leggere questo romanzo, adesso non vedo letteralmente l'ora di farlo!!! *_*

    "Per tutti gli orfani di Gossip Girl, Ringer e Streghe" con queste parole poi mi hai convinto alla grande! ;-) (Eastwick non lo conosco)
    Mi dispiace però che abbiano cancellato il telefilm in America :-(

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  10. io l'ho già letto e mi è piaciuto, ho già scaricato da amazon l'estratto in inglese dei i due libri successivi per capire cosa succederà dopo...sai quando esce il prossimo libro in italiano?
    ciao e grazie Lavinia

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    1. Ciao Lavinia, purtroppo no. Penso che sia ancora molto presto! Dipenderà molto dalle vendite di questo primo libro, penso :)

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  11. Ho guardato la serie TV e non mi dispiaceva, il romanzo mi ispira davvero molto!!! =D E la tua recensione mi ha invogliato ancora di più a leggerlo!

    Grazie! =)

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