Titolo:
Fragili e preziose
Autrice:
Megan Hart
Editore:
Harlequin Mondadori
Numero
di pagine: 373
Prezzo:
€ 9,90
Sinossi:
Fragili e preziose, le rose hanno bisogno di cura. Nel giardino di
Gilly le rose non fioriscono mai, lei non ha tempo per loro né per
sé, sovrastata dalle esigenze della famiglia, dai pianti dei figli,
dalle aspettative degli altri che la soffocano lentamente,
togliendole un po' d'aria ogni giorno. Ma nel momento in cui crede di
non farcela più, si ritrova con un coltello alla gola. Il suo primo
pensiero è che potrà avere un po' di tregua.
Ora qualcuno dovrà
salvare lei. Segregata in una casupola, con un rapitore sempre meno
folle e sempre più umano, le ci vorrà molta forza per non
dimenticare che quell'uomo è sull'orlo di un baratro, e che se non
starà attenta potrebbe cadere insieme a lui, come una rosa nella
neve.
La recensione
Una
mamma allontanata dai propri figli. Un uomo senza sogni. Un
rapimento. Un casolare isolato. Il bianco di una bufera di neve che
non vuole cedere il passo al sole sbiadito di Febbraio. Dati gli
elementi di partenza, il nuovo romanzo di Megan Hart poteva diventare
due cose: o un thriller teso ed implacabile, o una passionale
avventura erotica tra vittima e carnefice. E, vista la biografia
dell'autrice americana (nella quale figurano romanzi i cui titoli
sono tutto un programma: Piacere a nudo, Fondente come il
cioccolato, Pensieri Proibiti), avevo la seria convinzione di
potermi imbattere nell'ennesimo Cinquanta sfumature di grigio, in
cui i desideri più nascosti di Gilly, una casalinga frustrata simile
a E.L James prima del successo, trovavano concretezza nella figura di
Todd, un carceriere armato di fascino oscuro, coltello e cattive
intenzioni. Il
romanzo va ad occupare un
posto che si trova perfettamente al centro fra queste due possibili
vie. Storia che non è né il mistery annunciato dai commenti in
copertina, né il porno soft che, con scetticismo, immaginavo. Escludendo
i capitoli iniziali, molti dei cinquantaquattro che compongono il
romanzo risultano privi di avvenimenti, lenti; bloccati, come i due
protagonisti, a quell'incrocio che potrebbe far precipitare la
vicenda o in un eccesso, o nell'altro. Talvolta,
ho avuto perfino l'impressione che, saltandone qualcuno, mi sarei
ritrovato sempre al punto di partenza. La solita neve, la solita casa
isolata, le solite paranoie, le solite schermaglie amorose alla
Travolti dal destino.
L'aver
parlato tanto a lungo degli esseri umani nell'intimità delle loro
camere da letto, ha reso l'autrice capace di delineare, tuttavia, con
semplicità e un minuzioso lavoro di introspezione, un rapporto
troppo complesso per essere riassunto in poche righe.
Bloccati
sotto lo stesso tetto per mesi, i protagonisti si divertiranno a ferirsi a vicenda,
a conoscersi nonostante la paura che li ha uniti in principio, a
curare le loro reciproche ferite, a cambiarsi nel profondo.
Il loro
legame si inerpicherà lungo i picchi più pericolosi del dramma,
lungo i bordi più dolci della tenerezza, nel cuore dell'amore e dei
segreti più sporchi.
Questo,
in una gara per la ricetta migliore di biscotti al cioccolato, in una
lotta a palle di neve, in una notte passata nello stesso letto per
combattere insieme gli incubi, in gesti di complicità assoluta che
costruiscono un rapporto troppo difficile da classificare. Lei
è la vittima, lui il suo rapitore. Ma le cose non sono così
semplici. Gilly
dovrebbe avere il nostro sostegno, Todd il nostro biasimo. Eppure è
lei quella forte e determinata, lui, pur con un coltello tra le mani,
colui a cui va la nostra totale compassione. Ha
bisogno di una compagna d'incubi, di una donna da avere sotto il suo
potere, di una mamma, di un amore che non sa esprimere nel modo
giusto: vittima della società, dei pregiudizi, di un passato che
lascia cicatrici.
Ha
bisogno di quello che Gilly – una famiglia a cui tornare, due
piccole pesti da accudire, un marito con ceste di camicie e cravatte
da stirare – non può, pur volendo, dargli. La loro convivenza
forzata li cambierà per sempre. Nel bene e nel male. Fragili
e preziose è un romanzo
dall'impalcatura quasi inesistente, fragile, ma di un'umanità
incomprensibilmente preziosa. Incompleto, è un giallo che non mette
ansia e una storia torbida senza sesso o violenze. Non è un
thriller, non è un romanzo rosa, ma l'ambigua storia di un amore
inespresso. Uno strano incubo bianco in cui noi stessi ricopriamo il doppio
ruolo di mostri e vittime.
Il
mio voto: ★★★
Il mio consiglio musicale: Rihanna – Diamonds
Il mio consiglio musicale: Rihanna – Diamonds
Non l'ho letto, ma quello che hai scritto è un po' quello che mi aspetto dalla Hart, un romanzo senza infamia e senza lode.
RispondiEliminabella recensione, non capisco perchè la casa editrice lo proponga come thriller .. comunque non mi è dispiaciuto :)
RispondiEliminaBellissima recensione!!
RispondiEliminaSicuramente meglio del romanzo stesso lol
Lo so che sono piuttosto cattivella nei confronti di questo romanzo, ma proprio non mi è piaciuto e, nonostante sia d'accordo con ciò che scrivi, non riesco a trovarci sentimenti dentro.
Todd mi è sembrato il più complesso e studiato meglio dei due personaggi, mentre Gilly, devo ammettere, l'ho sopportata un po' poco!
Questo libro mi è arrivato qualche settimana fa ma non ho ancora avuto il tempo di leggerlo!Comunque sono curiosissima di iniziarlo =)
RispondiEliminaE bellissima recensione ;)